Fandom: Sherlock (BBC)
Genere: fluff, romantico, slice of life
Tipo: Flashfic
Parole: 310
Personaggi: Sherlock Holmes, altro personaggio, John Watson
Coppia: slash (Johnlock, of course)
Rating: verde 
Disclaimers: non posseggo né i personaggi né l'ambientazione!
Prompt: "John che, per convincere Sherlock ad alzarsi presto, gli dice “fallo per me”, magari aggiungendo un paio di baci, e quello si alza alla velocità supersonica." di Elissa_
Note dell'autrice: volevo a tutti i costi scrivere su un prompt di Elissa_, e finalmente l'ho fatto. la mia vita è completa *distribuisce fluff*. Enniente, oggi è la terza storia che aggiungo, e due Johnlock! Sparisco... buona lettura!
P.s. chi coglie il riferimento al canone vince un biscotto.


 

Fallo per me

«’lock?»
«Mmh.»
«Sher? Sherlock… è tardi»
«No John. Sono le sei di mattina… è presto» protesta il consulente strusciandosi sulla schiena del marito.
«Sherlock… oggi è il primo giorno di scuola di Scarlet. La dobbiamo preparare.» spiega lentamente l’assonnato medico.
«Cinque minuti.» si impunta Sherlock, dandogli le spalle.
John, ormai (quasi) sveglio si rigira per abbracciarlo.
Lentamente, alza la leggera maglietta che il consulente indossa, ci infila la mano sotto e la fa scorrere fino all’addome, incitandolo a girarsi: ordine che Sherlock esegue solo dopo alcuni baci sul collo.
«Devi farti la barba.» mugugna quest’ultimo, le sopracciglia aggrottate, mentre John ride.
«Mi scusi tanto, mr. Perfezione!»
«Perfezione-Watson…» biascica sottovoce.
«Scusa? Non ti ho sentito…» lo stuzzica John, nonostante lo abbia sentito benissimo.
Sentir allegato al cognome (o soprannome, in questo caso) di Sherlock il suo lo emoziona sempre.
«Mi hai sentito… Watson-Holmes.» e dicendo così, lentamente, aprì gli occhi e al povero John manca il fiato.
Il cervello si azzera completamente, anche se per poco.
E allora fa quel che gli dice l’istinto: lo bacia.
Un bacio che sa di mattina, di amore, di casa.
Un bacio che sa di loro.
«Devo comunque alzarmi, vero?» con queste parole il consulente affonda la testa nel collo del consorte e gli si avvinghia contro, in un intreccio di gambe.
Il buon dottore sospira beato, accarezzandogli i capelli.
«Devi svegliare Scarlet… così io vado a preparare la colazione» gli risponde, ma Sherlock mugugna ancora un poco, quindi ricomincia a baciarlo: dapprima dolcemente, con delicatezza, poi sempre con più passione.
In un momento imprecisato nella loro parentesi di mondo, Sherlock si è sistemato sopra John e gli si poggia addosso, fronte contro fronte.
«Fallo per me.» soffia allora John.
Così Sherlock, veloce come un fulmine, lo bacia frettolosamente ancora una volta e corre da Scarlet.
E John sorride, incredulo della sua fortuna.