Andy e Natalie erano davanti casa
Morgan. Al ragazzo parve
di ripetere il sogno fatto prima che Samara lo portasse nel fienile,
per prendere
possesso del suo corpo.
- Che ci facciamo qui? –
chiese Natalie.
- Potrei farti la stessa domanda.
– rispose Andy.
Inconsapevolmente, avevano ripetuto a
ruoli invertiti il
dialogo nel fienile.
- Come stai? – chiese il
ragazzo.
- Meglio…ma non bene. Tu?
– domandò la ragazza.
- Come te. - .
- Presto potrete sentirvi meglio. - .
Anna e Richard Morgan erano apparsi con quattro cavalli. La donna era vestita come sempre, il marito indossava un maglione bianco e dei jeans.
Probabilmente
ci porteranno a fare una passeggiata, magari non fino a
Shelter Mountain, pensò Andy.
- Voi siete i coniugi Morgan?
– esordì Natalie. I due
annuirono.
- Cosa volete da noi? Non bastava
averla liberata? –
intervenne Andy.
- Ora Samara non può
più farci nulla. E’ libera. E state
tranquilli. L’unico
momento in cui Samara non può sentirvi, è quando
dormite. –
disse Richard.
I due guardarono titubanti i genitori
adottivi di Samara.
- Vogliamo aiutarvi a fermarla. Ma
non è questo il luogo
giusto per parlarne. Venite a fare una cavalcata con noi. –
invitò Anna.
I due presero i cavalli trainati da
Richard. Andy montò
sullo stesso che lo aveva accompagnato a Shelter Mountain con la
signora
Morgan, Natalie prese l’altro. Iniziarono ad inoltrarsi nel
boschetto vicino
alla proprietà.
- Non sentitevi in colpa per quello
che avete fatto. Sareste
morti se non l’aveste liberata. – disse Richard.
- Ha ucciso un centinaio di persone in una settimana. Ci sentiamo responsabili di quelle morti. – disse Natalie.
Non
era il Richard
Morgan che conosceva, ma lo guardava comunque con disprezzo, nonostante
si
fosse pentita di aver difeso Samara.
- Statemi a sentire. –
disse Anna. – Se volete fermarla,
dovete andare nel cimitero di Bellingham. - .
- Perché? –
domandò Andy.
- Perché è
lì che è sepolta. E dove siamo sepolti noi.
–
rispose Richard.
- Riesumate il suo corpo e portatelo
a Shelter Mountain.
Ributtatelo nel pozzo e chiudete quel cerchio per sempre. –
fece Anna.
- Come facciamo a chiuderlo per
sempre? Chiunque potrebbe
andare lì e riaprire il pozzo. –
obiettò Natalie.
-
Non se lo distruggete. - .
Anna aveva ragione. Se avessero
distrutto il pozzo…nessuno
avrebbe potuto riaprirlo e far uscire lo spirito della bambina.
- Sei un genio, Anna! –
esclamò Natalie. – Perché non ci
abbiamo pensato prima, Andy? Domani andiamo a Bellingham, entriamo nel
cimitero dopo l'orario di chiusura
e… - .
- C’è
dell’altro. – la interruppe Richard.
I quattro si fermarono.
- Se volete bloccare anche il suo
spirito…dovete
guardare la
sua videocassetta. - .
Andy e Natalie si guardarono terrorizzati.
Guardare
quella
videocassetta?
- Illustraci il perché.
– disse Andy, facendo muovere il suo
cavallo.
- Ora che avete aperto il pozzo
reale, anche il pozzo della
videocassetta è aperto. – spiegò Anna.
– Il settimo giorno, dovrete entrare nel
televisore. Andare nel suo mondo. Combatterla…e chiuderla dentro.
- .
- Ma non dovrà essere
chiusa nel pozzo da sola. – aggiunse
Richard.
Natalie lo guardò male.
- Non mi vorrai dire che…?
– .
- Uno
di voi due dovrà
rimanere chiuso con lei. – concluse
l’uomo.
- Per quale motivo? –
domandò Andy infuriato.
- Samara voleva che il mondo capisse
cosa avesse provato a
stare lì sotto. Per questo ha fatto la videocassetta.
– rispose Anna. – Se uno
di voi due resterà lì dentro… - e qui
Anna dovette acquistar coraggio per
parlare - …e morirà nel pozzo,
Samara non
ucciderà più nessuno. - .
- E’ l’unica via,
Anna? – domandò Natalie.
- L’unica. –
confermò la donna.
I due giovani di Seattle si
guardarono. Uno dei due sarebbe
rimasto con Samara il settimo giorno.
- E’ ora di andare.
– disse Richard, notando che stava
iniziando a piovere.
Percorsero al galoppo tutta la strada
percorsa all’andata.
Aiutarono i coniugi Morgan a far rientrare i cavalli e si congedarono
da loro.
- Siete le uniche persone che la
possano fermare. – disse Anna.
- Potete farcela. – li
incoraggiò Richard. - Tu, Natalie,
sei una ragazza forte, con una tempra incredibile. Non lasciarti
abbindolare da
quella bambina. - .
La ragazza sorrise. Forse Richard
Morgan non era totalmente
la persona che pensava.
- E tu, Andy, proteggila. Sei un
bravo ragazzo. E’ una
fortuna che tu abbia incontrato una ragazza del genere nella tua vita.
- .
Andy abbassò lo sguardo.
Si vergognava un po’, ma non sapeva
perché.
- Buona fortuna. –
augurò Anna.
I due si guardarono.
- Pronta? – chiese il
ragazzo.
Lei annuì.
Guardò verso il ponte che
conduceva a casa Morgan.