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Autore: catto    27/03/2015    1 recensioni
La storia narra le vicende di una ragazza di nome misaki ayuzawa, una ragazza dai capelli bianchi, fredda e totalmente disinteressata all'amore a causa di una maledizione. Ma l'incontro con un ragazzo cambierà tutto a partire dalle emozioni che lei aveva soffocato per non far del male a chi amava.
È la mia prima storia all'inizio può sembrare noiosa ma migliora ve lo garantisco. Accetto critiche e consigli.
Genere: Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Spazio dell'autrice: mi scuso per l'enorme ritardo ma ho avuto molti problemi Mi scuso anche per il testo tutto di fila devo ancora imparare ad usare questo sito. Ecco a voi il terzo capitolo di odio o amore spero vi piaccia bye bye. Accetto con piacere consigli e critiche.
 
Chapter 3:
Shizuko iniziò a raccontarle ogni cosa con voce un po tremolante. Tre ragazze, l'avevano adescata dietro la scuola, dove lei spesso andava a mangiare. Le avevano fatto domande riguardanti Misaki ed Usui. La bionda, quella che stava a capo delle altre due, diceva di essere la ragazza di usui e in quanto tale voleva sapere se misaki stava amoreggiando con lui. Shizuko le disse che non lo sapeva, non le sembrava che misaki ci stesse provando e che forse era il contrario, ossia che lui ci stava provando con lei. Loro indignate dalla risposta della mora avevano iniziato ad alzare le mani e shizuko spaventata era corsa al bagno per nascondersi. Dopo che ebbe finito scoprí di essere piu spaventata dalla faccia  piena di rabbia di Misaki che dalle tre bulle che l'avevano picchiata. -eeehhmmm Misaki tutto bene?- chiese lei tirandosi su gli occhiali come se da essi trovasse una sorta di conforto. La ragazza annuì e se ne andò irritata e con passi veloci.
'Maledizione,finisco nei guai sempre per colpa sua' pensò. Nonostante tutto era contenta, poteva sfogare la rabbia in qualche modo.  Arrivò all'ingresso dove trovò le persone che stava cercando. Si avvicinò con il pensiero di doverle uccidere ma nonostante tutto cercò,invano, di rimanere calma.
- Ehii tu stupida biondina a passo con le due ochette- urlò. - Ascoltami bene- continuò Misaki davanti alla scuola - Se hai qualche problema vieni a parlarne direttamente con me, senza minacciare altre ragazze per avere qualche informazione. Volevi sapere se ci stavo provando con usui takumi, no? Beh non è vero.- Misaki la guardò carica di disgusto e pronunciò l'ultima frase con voce e occhi agghiaccianti -se minacci un'altra volta una mia conoscente per delle informazioni ... ti scuoio viva-
La bionda non fece in tempo a replicare che la bianca era gia andata via a passo di marcia lasciandola li con tutte le persone che la fissavano ridendo. Iniziò a diventare rossa e a sputare fumo dalle orecchie per la rabbia. Nessuno osava parlare cosi a Roxie. NESSUNO.
 
 
Usui intanto stava sul terrazzo a mangiare il suo chupa-chups preferito mentre osservava il giardino perso tra i suoi pensieri. Ciò che lo riporto sulla terra fu la vista di una chioma bianca che correva verso il muretto del giardino. La vide guardarsi una mano sanguinante. Non era sicuro che fosse lei la ragazza che cercava, lui la ricordava dolce e gentile, invece misaki era gelida e faceva paura. Era al contempo  intimorito e affascinato da lei. 
 
Misaki si sentì meglio dopo essersi sfogata con le tre ragazze. Al bagno aveva un Po esagerato e ora si guardava la mano gonfia e sporca di sangue. Si mise seduta sul muretto a fissare il vuoto pensando. C'era una leggera brezza, non molto forte, che permetteva ai suoi capelli di svolazzare. Le piaceva il silenzio è quel venticello. 
- Guardate un po chi c'e qui- la biondina con cui aveva discusso prima le stava venendo incontro con le due amiche al seguito. 
-Come osi parlarmi cosi? SAI CHI SONO  IO?- le urlò addosso quest'ultima.
Misaki la osservò come se fosse un essere obbrobrio di cui l'esistenza era ancora ignota. -Sinceramente io non ho idea di chi tu sia.- disse la bianca scendendo dal muretto.-E non mi interessa neanche-  
- ah davvero? Non ti interessa proprio? Beh devi sapere che io sono la ragazza di usui Takumi- disse la bionda soddisfatta, pensando che a misaki gli si sarebbe spezzato il cuore,  da egocentrica qual'era 
- E allora?- 
-Allora non devi stargli vicino,non lo devi guardare,non ci devi parlare e sopratutto non devi amoreggiarti con lui- 
-tranquilla lo ignoro totalmente. Mi sembra un persona inutile,forse piu di te e non vedo il motivo di preoccuparsi cosi tanto. Forse non ti é fedele? Oh povera stellina.- disse la bianca con odio. Non ne poteva piu di tutti questi impicci. Se ne stava per andare quando una mano la tirò per i capelli riportandola sui suoi passi. Subito dopo le arrivò un pugno in bocca,non molto forte ma che le ruppe lo stesso il labbro. Nonostante lo stordimento causato dal primo pugno il secondo riuscí a schivarlo ,evitando di far aprire totalmente il labbro, tirò verso il muro la ragazza che aveva provato a dargli il secondo graffiandogli la faccia. Le sue amiche appena videro  che la situazione stava degenerando presero l'amica ferita e se ne andarono con la bionda che urlava e giurava vendetta.
Finche la sagoma delle tre ragazze non si offuscò Misaki rimase seduta sul muretto a riprendere fiato con usui che la osservava dall'alto,cercando di non farsi notare,con gli occhi che uscivano dalle orbite.
Dopo un po decise di andare in infermeria per disinfettare e cucire il labbro.
L'infermeria si trovava al secondo piano. Aveva una porta scorrevole bianca con una croce rossa,ormai sbiadita,sopra. Era abbastanza rovintata e nell'aprirla Misaki si punse con una scheggia. Era una stanza non molto grande: a destra accanto alla porta c'era un modellino di un corpo umano,alla sinistra c'era un mobile al cui interno vi erano garze, cerotti,disinfettanti e antibiotici di vario tipo. Poco piu avanti c'era una tendina che nascondeva una seconda stanza,dove c'era un lettino. Avanti alla tenda c'era una scrivania con un diario, quello dell'infermiera in cui quest'ultima vi riporta cio che é accaduto durante il giorno riguardante la salute dei ragazzi.
Decise di avviarsi verso il mobiletto per prendere il disinfettante e dopo averlo preso si mise seduta sulla sedia davanti alla scrivania dove iniziò ad aprirlo per versarselo sul labbro. Ad un certo punto si sentí uno scricchiolio e la porta si aprí. Misaki venne investita dalla luce del sole che gli impedí di vedere il viso dell'uomo che si stava avvicinando. -Sono curioso di sapere come fa una bella ragazza come te ad essere cosi aggressiva!- ovviamente quella voce fastidiosa poteva essere solamente di una persona: Usui Takumi.
La bianca si girò per fissarlo,era stanca e non avrebbe retto una discussione con lui.
-adesso mi spii? Devo chiamare la polizia ed avvertirla che ho uno stalker alle calcagna?- chiese indignata iniziando a tirare fuori il cellulare. 
-Ok ok scusa- disse Usui alzando le braccia come per arrendersi -Dai cosa hai fatto al labbro?-. -La tua ragazza ha delle belle nocche!- disse misaki. Sentendo questa risposta Usui fece una faccia schifata ma in un attimo riprese la sua espressione abituale.
-dai fammi vedere- disse avvicinandosi. -Ahi ahi ahi deve fare male. Guarda com'é aperto. Hai preso il disinfettante?- prima che la bianca potesse rispondere lui glielo tolse dalle mani e se lo avvicinò alla bocca. -Ehi ma cosa fai? Lo sai che é....- Il biondo la prese velocemente per i fianchi e l'alzò portandola verso il lettino dove la stese e appoggiò le sue labbre bagnate di disinfettante su quelle di lei.
Misaki non reagí, rimase bloccata,impassibile. Era tantissimo tempo che qualcuno non la toccava, aveva protetto il suo nome per molti anni, ed ora un bambino troppo cresciuto osava toccarla. 
Si sentí un romore strano, il rumore di un bambino che salta dentro una pozzanghera. Ciak. E subito dopo un rumore di passi veloci.
La bianca gli aveva dato uno schiaffo!
   
 
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