Tornammo in casa e restituita la felpa a Chester, il diretto interessato sali le scale dicendo “Vado a darmi una sistemata”. Risi un po'. Piccolo, lo avevo combinato davvero in uno stato pietoso. Poi seguii Mike e Anna nel salone e finimmo di vedere quell'ultimo quarto d'ora di film rimasto. Solo quando iniziarono i titoli di coda mi resi conto che Chester era ancora su in bagno. Alla donnicciola piace stare in bagno eh!
-Io vado se Chaz se ne è sceso con lo scarico.-
Mi rispose Mike ridendo -Se hai bisogno di aiuto per tirarlo fuori facci un fischio.-
Salii le scale, il corridoio era immerso nel buio e riuscii chiaramente a vedere il fascio di luce che filtrava da sotto la porta del bagno. Aprii la porta senza bussare e mi ritrovai di fronte un Chester in boxer con la testa china nella vasca intento a mandare bestemmie contro lo shampoo finito negli occhi. Inutile trattenersi dal ridere, questo ragazzo era una commedia comica continua!
-Ma che hai da ridere!?! Piuttosto passami quell'asciugamano!-
Sempre continuando a ridere glielo lanciai dritto in testa e lui si asciugò velocemente e ritorno in posizione eretta.
-Perché sei nudo?-
-Dovresti saperlo meglio di me, cara mia.- e mi fa segno il cesto dei panni sporchi da dove fuoriesce una manica completamente marrone.
-Probabilmente sono da buttare quei vestiti.- dice lui – Pretendo il risarcimento!-
Gli do un buffetto dietro la testa. -Il solito esagerato! Un po' di fango non ha mai ucciso nessuno!-
Mentre continuiamo a parlare, lui si toglie l'asciugamano da testa.
-Mamma mia, CHAZ!-
-Cosa?!- come fa a non capire!?
-I tuoi capelli! Sono un disastro!-
-C'è ancora il fango?-
-No, ma sono tutti scompigliati! Non avrai intenzione di asciugarli mentre sono in questo stato?-
-Ma veramente fai? Come dovrei asciugarli?-
-Ora ti insegno io!- e metto le mani sui fianchi con un atteggiamento si superiorità – Come prima cosa mettiti qualcosa addosso.-
-Agli ordini – e scocciato si infila una maglia pulita – ora?-
-Ora siediti, guarda e impara.- e gli faccio segno il water.
E comincio a pettinargli quell'ammasso di “capelli” biondi e fargli vedere in che direzione deve tenere in phon. Ma questo ragazzo non sa niente?! Non mi accorgo neanche del tempo che passa, tra una spiegazione e una risata perdo la concezione del tempo. Mentre sto per mettere l'ennesima mollettina al mio cliente, Mike spunta dalla porta.
-Ehiiiiiii, siete vivi?- e guardando Chester comincia a ridere. Sisi, perché per fargli vedere come usare la spazzola col phon, ho raccorto i capelli in piccoli ciuffetti sparsi e tenuti con piccole pinzette colorate e brillantinate. Certo che la mamma del mio amico non si fa mancare nulla.
-Oddio, Mike salvami!- implorazione che non viene ascoltata dato che Mike continua a ridere come un matto. Si affaccia anche Anna e inevitabilmente anche lei si unisce alle risate.
-Non preoccuparti, Chester. Sono loro che non capisco l'alta moda!-
-Ma sei seria?!- e cominciamo a ridere anche noi mentre gli tolgo le mollettine.
Riassunto della serata: risate per il pollo, risate per il film, risate per la pioggia, fango e quant'altro, risate che le mollettine in testa a Chaz. La solita serata tra amici direte, si proprio così, e non c'è niente di più bello.
***
Dopo che Talinda mi avesse tolto tutti quei ridicoli codini scendemmo di nuovo salotto. Con grande sorpresa notammo che era mezzanotte passata e le ragazze dovevano tornare.
-Noi abitiamo qui vicino, subito faremo.- era Talinda.
-E con questo?! Potrebbe esserci chiunque qui intorno!- ecco Mike con il suo comportamento ultra-protettivo, già aveva preso sottobraccio Anna convinto ad accompagnarla fin davanti alla porta di casa. Ripensandoci non aveva tutti i torti.
-Vabè, Tal, non cade mica il mondo se vi accompagniamo?-
-Fate quello che volete, mi arrendo.- dice lei e ci avviciniamo alla porta, usciamo e chiudo.
Abitavano davvero vicino, in poco più di 5 minuti arrivammo a casa di Anna e dopo vari saluti e abbracci tra le 2 ragazze, ci avviammo a casa di Talinda che distava di si e no 50 metri.
-Grazie, per la serata ragazzi. Mi sono divertita davvero tanto.- eravamo sull'uscio della porta già aperta. Tal sorrideva mentre ci dava un piccolo abbraccio a entrambi.
-Figurati, ci siamo divertiti anche noi.- dice Mike.
-Io un po' meno.- intervengo – Sai, tra fango e le mollettine...-
-E non fare sempre il noioso. Daaaaaai, ammettilo che ti sono stata d'aiuto, e anche molto.-
-Si, infatti finita la scuola potrò fare il parrucchiere.-
-Perfetto, sarò la tua prima cliente!-
Ultimi saluti e io e Mike ci avviamo di nuovo verso casa mia. Ah giusto, lui dorme da me dato che mia madre è fuori per qualche giorno per lavoro.
Camminando chiacchieriamo un po'.
-Aaaaaaaalloooooraaaa- dico io – Ti piace Anna.- punto, non è una domanda, è una affermazione.
Mi guarda strano, del tipo “Come fai a saperlo?”.
-Ti conosco troppo bene, amico.-
-E tu, con Talinda che mi dici?- ecco la sua solita risposta. Ripetere la mia ma contro di me.
Sto per rispondere ma mi compare Talinda davanti agli occhi e rimango così, con la bocca semi- aperta senza emettere nessun suono. Sento il viso in fiamme, ma non per il caldo di settembre. Davvero? Talinda? Già mi piace?
-Eh si, caro mio. Sei cotto a puntino.- dice Mike mentre mi sventola una mano davanti agli occhi.
Nel frattempo arriviamo e senza dire più niente se non “Notte” andiamo nelle nostre camere.
Ebbi un po' di difficoltà nel prendere sonno e nel bel mezzo della notte, circa le 4, mi svegliai di scatto. Non ricordavo cosa avevo sognato ma ora avevo la risposta per Mike: “si” .