Ricominciare.
Edward,
La mia dolce moglie si era svegliata dal coma
dopo una settimana e purtroppo l’incidente aveva riportato dei danni
neurologici. Bella aveva perso la memoria, ma non tutta. Per uno strano scherzo
del destino sembrava che quello che non si ricordava era la nostra relazione.
Quando la mia Bella si risvegliò dal coma mi
sembrò di toccare il cielo ,ma sprofondai nella tristezza quando mi accorsi che
non mi riconosceva. Ero tanto emozionato che le avevo parlato nella mia lingua
madre e così, non essendo un medico, intuì che i danni riportati erano peggiori
di quello che pensavo ma almeno lei era ritornata da me.
Non ero spaventato dall’amnesia di mia moglie
ma avrei lottato con le unghie e con i denti per riportarla da me.
Dopo aver parlato con il medico curante che ci
rassicurò che il peggio per Bella era passato io e mio cognato entrammo nella
stanza in cui era ricoverata la mia amata compagna.
Quando notai che Bella riconosceva suo
fratello, mi rattristai. Non riuscivo a capacitarmi che un’incidente avesse cancellato
il nostro amore. Mi sentivo colpevole perché quel giorno eravamo in ritardo per
una mia lunga conversazione telefonica con un mio amico regista. Se non fossimo
stati in ritardo quella macchina o quel furgoncino non ci sarebbe venuto
addosso, avrei preferito morire in quell’incidente invece di provocare tutto
quel dolore a mia moglie. Mi sentivo colpevole nonostante non fossi stato io a
provocare quel sinistro stradale.
Ero immerso nei miei sensi di colpa, nei miei
pensieri che quasi non mi accorsi che Bella stava leggendo la mia preoccupazione
quindi si rattristò anche lei, ma notai che il coma non l’aveva cambiata perché
era mia moglie aveva un carattere molto sensibile e si preoccupava sempre di
non offendere le persone.
“Tranquilla sto bene, non preoccuparti!” le
dissi quando mi lanciò quello sguardo
“Come hai fatto capire quello che pensavo?” mi
chiese
“Sorellina, tu ed Edward avete un modo
particolare per comunicare piuttosto singolare e all’inizio della vostra
relazione ero un po’ geloso dell’uomo che ti aveva rubato il cuore. Per essere
precisi all’inizio volevo strozzarlo per quello che ti aveva fatto, ma poi si è
fatto perdonare!” intervenne mio cognato
“Ma cosa ha combinato per farti arrabbiare in
quel modo? Tu non sei mai stato un uomo violento.”
“Questa è acqua passata, ma ora è fondamentale
che tu guarisca. Tu ed Edward avete avuto un inizio turbolento poi si è fatto
perdonare e nonostante lui abbia fatto dei film particolari tu non sei mai
stata gelosa!” disse Mike e avrei pensato di dirgliene quattro, mi voleva
provocare ancora con quella vecchia storia con la sorella appena uscita dal
coma.
“Aspetta Mike, hai appena detto film? Non sarà
mica un regista, un attore?” chiese mia moglie al fratello, ma la domanda era
rivolta più a me e supponevo dove volesse andare a parare.
“Si, sono un attore ma adesso non è importante
la mia professione ma la tua salute e poi non sono un attore come Rocco
Sinfredi!”
“Un attore? Ho sposato un attore, sul serio?
Non ci posso credere!”
“So cosa stai pensando, ma tu sei speciale
anche se tutt’ora spesso non vedi i tuoi pregi” risposi alla mia adorata
mogliettina.
“Non sai quanto mi dispiaccia aver dimenticato
tutto e vederti soffrire a causa dell’amnesia. Ma hai una prova che siamo
sposati?” mi chiese ingenuamente mia moglie però la sua mancanza di fiducia per
me era troppo che decisi di lasciare per qualche istante quella stanza. Non
avrei mai lasciato mia moglie da sola, ma sapevo che con il fratello era al
sicuro e poi era in un ospedale ben attrezzato.
Avevo bisogno di allontanarmi per me era un
duro colpo vedere che Bella non si ricordava del nostro matrimonio anche se
sembrava che l’incidente non aveva cancellato i sentimenti.
Una cosa era certa: l’incidente aveva rischiato
di portarmela via per sempre, ma avrei impedito che l’amnesia avesse compiuto
l’opera.
Avevamo affrontato diverse difficoltà
all’inizio della nostra relazione ma le avevamo superate a testa alta e la
nostra relazione si rafforzò quindi avrei lottato con denti e le unghie per
lei.
Stavo riflettendo sul da farsi quando Bella mi raggiunse
nella sala d’attesa del reparto accompagnata da Mike.
“Come hai potuto farla alzare, lei si è da poco
svegliata dal coma” dissi a mio cognato,
“Edward , lo sai com’è fatta! Appena ti ha
visto uscire voleva raggiungere perché temeva di averti ferito”
“Ehi, voi due non parlate come se non ci
fossi!” disse Bella
“Scusa Isabella!” disse il fratello
“Perdonami, ma sono preoccupato per te! Non
dovresti muoverti dopo quello che hai vissuto” le dissi
“Anch’io ti devo porgere le mie scuse per
quello che ho detto. Non dovevo dubitare delle tue parole e solo che quando mi
sono svegliata credevo che oggi fosse il giorno più importante della mia vita e
invece mi ritrovo in un ospedale con te e non ti conosco, poi scopro che sei
mio marito e che oggi non è il 21 settembre 2009. Che mio marito è un attore e
poi ho visto la fede e tutto questo è surreale, ma io non voglio ferirti quindi
per favore perdonami.”
“Non ti preoccupare per me, capisco che tutte queste informazioni ti abbiano sconvolta ma l’importante è che tu guarisca. Sai vederti sana per me è come vincere il miglior riconoscimento per la mia carriera. Adesso non parliamo del mio lavoro, ma che ne dici di ricominciare. Ti aiuterò a ritrovati raccontandoti gli anni che l’incidente ha cancellato.”
Angolo tutto mio: Salve sono ritornata, ho visto che nel capitolo precedente le recensioni si sono azzerate e mi dispiace. Volevo chiedervi se quel capitolo faceva proprio schifo? Spero di ricevere un vostro parere anche critico se volete, anche per capire cosa c'è che non va. Buon sabato e buona giornata