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Autore: 144kagome_alice144    28/03/2015    2 recensioni
La guerra è finita, ma ha lasciato un grande vuoto nel cuore dei nostri eroi. Come sarà il ritorno alla normalità? I ragazzi riusciranno a ricominciare a vivere o avranno ancora il peso della Quarta Grande Guerra Ninja? Nuove avventure, gioie e sofferenze si affacciano all'orizzonte per i giovani ninja di Konoha...
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kurama, Team 7, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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                        GRANDE PONTE NARUTO
 
I giorni passavano, le settimane scorrevano. Velocemente passò un anno. Un anno dalla Quarta Grande Guerra Ninja. Nelle varie nazioni la vita era ripresa normalmente e in grande tranquillità grazie all’alleanza stipulata fra i cinque grandi paesi ninja. Tutti avevano ripreso a vivere normalmente, come se non ci fosse stata nessuna guerra; cosa che fu molto più difficile per i giovani. I ragazzi non riuscivano ad accettare completamente l’idea di essere sopravvissuti ad una guerra così spaventosa. Non riuscivano a capire il motivo per cui molti ninja erano morti, ma erano arrivati d una conclusione: la guerra portava morte, morte che non aveva significato. L’unica cosa buona che questa guerra aveva lasciato era l’alleanza. Oramai si viveva tutti in pace e in buoni rapporti con gli altri paesi; solo alcuni ninja non erano a favore dell’alleanza formatasi. Quest’ultimi sostenevano che l’alleanza avrebbe portato i vari paesi ad indebolirsi sempre di più causando così la scomparsa dei ninja. I ninja che contrastavano l’alleanza si nascondevano nei vari paesi, dato che erano ricercati dalle autorità; si diceva che avevano un capo, ma nessuno sapeva se era solo una voce o se era vero, e anche se lo fosse stato, nessuno sapeva di chi si trattava. Questi ninja venivano chiamati “ Tane nero ”, non avevano forza militare per affrontare i grandi paesi ninja quindi si limitavano ad attaccare i vari paesi di confine. Quando Sasuke decise di lasciare Konoha, decise che avrebbe viaggiato per i vari villaggi aiutando le persone più in difficoltà. Incontrò più volte i Tane nero sulla sua strada e ogni volta cercava di sconfiggerli rimanendo nell’innominato; evitava di utilizzare le sue arti ninja, era sicuro che anche i vari villaggi stessero dando la caccia a quei ninja e lui non voleva che nessuno si accorgesse della sua presenza. Non voleva essere seguito. Stranamente a ciò che pensava, nessuno lo era andato a cercare, nemmeno Naruto. Girando per i villaggi aveva scoperto che nessuno aveva diramato un avviso per la ricerca del giovane Uchiha. Ci era rimasto un po’ male a sapere che, nemmeno il suo migliore amico, colui che l’aveva inseguito per più di tre anni, lo stava cercando; però sapeva anche che era meglio così. Sasuke, stava camminando da un po’ sulla strada principale per arrivare al villaggio delle Onde quando si imbattè in una strana ragazzina. Questa stava correndo e gli era finita addosso cadendo all’indietro. Sasuke si chinò porgendole la mano < Hey ti sei fatta male piccola? > La bambina, titubante, accettò l’aiuto del giovane e si alzò. A giudicare dall’altezza doveva avere si e no sei anni. Aveva i capelli marroni raccolti in una coda molto bassa, che li facevano sembrare sciolti. I suoi occhi erano di un viola perlaceo e le sue guance si erano arrossate. Il moro si accorse che la bambina stava piangendo < Piccola, dimmi, come ti chiami? > < N-Nji.. > rispose fra i singhiozzi. < Dai Niji non piangere, non ti sei fatta male vero? > Sasuke era in difficoltà. Non sapeva minimamente come comportarsi con una bambina. La vedeva così piccola e indifesa che le fece tenerezza. Il grande Sasuke Uchiha era rimasto spiazzato davanti alle lacrime di una piccola bambina. La piccola alzò lo sguardo timidamente rispecchiandosi negli occhi neri di Sasuke. Lo osservò per bene e poi il suo sguardo cadde su ciò che il moro si portava dietro la schiena. < Sei un guerriero? > disse indicando con il piccolo dito la katana di Sasuke. A quella domanda Sasuke rimase spiazzato. La bambina aveva smesso di piangere e ora mostrava una certa curiosità e impazienza nella sua vocina. Il moro annui confuso < E sei forte? > domandò lei. < S-Si.. Si sono forte. > Sasuke non ebbe il tempo di dire o fare qualsiasi cosa; quella bambina gli aveva afferrato la mano e aveva iniziato a correre dalla parte opposta dalla quale era venuta. < Hey ma che stai facendo? > chiese Sasuke mentre veniva trascinato dalla bambina. < Hai detto che se un guerriero e anche forte no?! Il mio villaggio è stato attaccato da dei cattivoni che non vogliono la pace. Sono sul ponte, la mia mamma mi ha detto di scappare e di chiamare aiuto. > Sasuke non aveva capito un gran che da quella bambina,  non si sapeva spiegare perché ma quella bambina gli ricordava qualcuno… < Eccoli!! > urlò Niji indicando una decina di ninja armati fino ai denti sul ponte. Sasuke si fermò e guardò la scritta sul ponte: “ Grande ponte Naruto”. Al ragazzo scappò un sorriso nostalgico ricordando quella missione. Ad un certo punto si sentì tirare una manica del kimono che portava < Hey mi spieghi perché stai ridendo? > < C-come.. oh no niente. Non ti preoccupare, ora ci penso io a quei cattivoni > disse accarezzandole i capelli. Poi, con un balzo, raggiunse il gruppo dei Tane nero e, con sorpresa, vide che a fronteggiarli c’erano Inari e i suoi amici. Purtroppo stavano avendo la peggio. Uno di quei ninja stava per colpire con la spada proprio Inari quando Sasuke gli si posizionò davanti e con uno scatto tirò fuori la sua katana tagliando la lama di quell spada. Sia il gruppo di Inari che quello dei ninja rimase spiazzato dall’improvviso arrivo di quel misterioso ragazzo. Con un solo calcio Sasuke ne mandò al tappeto ben tre. Con l’impugnatura della katana ne colpì altri quattro. I tre che restavano si spaventarono e prendendo i loro compagni si ritirarono. < Narutooo!!! > Niji era corsa fra le braccia del moro urlando. < Sei veramente un eroe come dicono Naruto! > Sasuke non riusciva a parlare. Si era ritrovato  quella piccola bambina fra le braccia che lo stava elogiando e lo chiamava… Naruto! .. Naruto? < S-Sasuke sei tu? > il moro si girò e vide lo sguardo confuso di Inari e i suoi compagni. Mise giù la piccola Niji < Ciao Inari! Certo che sei cresciuto?! > < Sasuke allora sei proprio tu! Che bello rivederti! Quanti anni saranno passati cinque, sei? > Inari era veramente felice di rivedere il suo vecchio amico e anche i suoi amici < Però Sasuke, ti vedo in splendida forma > disse Akane avvicinandosi al moro. La piccola Niji, dalla sua piccola prospettiva, non smetteva un secondo di guardare il moro. < Lui è Naruto vero zio Inari? > chiese la bimba avvicinandosi a Inari. < No Niji, lui si chiama Sasuke; però è amico di Naruto > disse il ragazzo accarezzando i capelli della bambina. < Inari, ma chi è questa bambina? Tua nipote? > domandò l’Uchiha sempre più sorpreso. < Oh no. Lei non è mia nipote. Sai sono diventato il capovillaggio del villaggio e ormai tutti i bambini mi chiamano zio. Comunque lei è… > Il giovane Inari non fece in tempo a finire la frase che la piccola Niji iniziò a saltellare in direzione dell’Uchiha presentandosi < Io mi chiamo Niji. Sai Niji significa arcobaleno perché io sono nata proprio quando c’era l’arcobaleno. Tu sei veramente Naruto? > domandò la piccola con gli occhi che le brillavano; doveva proprio avere adorazione per il biondino. Sasuke si chinò per arrivare alla sua altezza e si presentò < No piccola, io mi chiamo Sasuke Uchiha; però sono amico di Naruto > Per un momento la bimba perse il suo sorriso per poi mostrarne uno ancora più bello. < Senti se sei suo amico, puoi riferirgli un messaggio da parte mia? > Sasuke rimase molto sorpreso. Non si sapeva spiegare il perché ma davanti a quella bambina lui non era più il tenebroso Sasuke Uchiha; anzi, in quei pochi minuti si sentiva che si era affezionato a quella bambina; cosa molto strana per lui. All’improvviso gli balenò nella mente un’idea: è questa la sensazione che si prova a essere padre? Scacciò via questo pensiero dalla testa, come poteva pensare a una cosa del genere?! Riportò d nuovo l’attenzione su Niji. Non sapeva cosa rispondergli. Non voleva deluderla ma nemmeno illuderla. < Bhe sai è tento che non ci vediamo; tu dimmi ciò che vorresti dirgli, io ti prometto che se ne ho l’occasione glielo riferirò > Era proprio curioso! < Bene.. Devi dire a Naruto che lo ringrazio tanto per avere salvato il villaggio da quei cattivoni tanto tempo fa. La mia mamma ogni sera mi racconta come li ha sconfitti. Lui è il mio eroe e per questo io ho deciso che da grande vorrei diventare mizukage così lo potrò incontrare! > Sasuke rimase basito. Ora capiva perché quella bambina gli dava un senso famigliare. Aveva un carattere molto simile a quello di Naruto. Se non fosse stato per l’aspetto fisico, sarebbero stati identici. Al moro scappò un sorriso e annuì dolcemente. < Allora non hai ancora fatto  pace con Naruto?! > esclamò Inari. Sasuke si alzò da terra e lo guardò confuso. Non capiva di cosa stesse parlando < Come? > < Non avevate forse litigato? Me lo ha detto Naruto. Quando venni ad aiutare il tuo villaggio dopo la distruzione compiuta da Pain, chiesi subito di te a Sakura e Naruto, ma quest’ultimo mi disse che avevate litigato e che te ne eri andato dal villaggio; mi aveva anche assicurato che ti sarebbe venuto a cercare. Bhe forse sarà stato troppo impegnato. Dimmi la verità avete litigato per Sakura vero? > Sasuke era rimasto senza parole. ” Di sicuro Naruto si è inventato quella scusa per non far preoccupare Inari e soprattutto per non mettere in giro la voce che ero diventato un nunkenin “ Sasuke, ancora una volta, doveva dei ringraziamenti sinceri all’amico < No, non è stato per Sakura – si affrettò a dire – comunque adesso devo andare. Stammi bene Inari > Sasuke stava per andarsene quando Inari lo fermò < Aspetta Sasuke, si è fatto tardi, perché per stanotte non vieni a casa mia. Mia madre e mio nonno sarebbero felici di rivederti > < Mi dispiace Inari ma non posso > disse il moro con tono che non ammetteva repliche. Si girò e dopo aver salutato di nuovo se ne andò.
Era sera inoltrata. Il cielo era sereno ma si prospettava una notte fredda. Sasuke si stava riscaldando vicino ad un piccolo fuoco che aveva acceso dopo aver trovato dei piccoli legni fra i cespugli. Non aveva mangiato e il suo stomaco si era messo a far capricci. Di solito accettava sempre l’ospitalità offerta dalle persone che incontrava, e spesso aiutava, però questa volta era stato costretto a rifiutare. Se avesse accettato sia Inari che suo nonno gli avrebbero fatto molte domande specialmente sul presunto “ litigio ” che aveva avuto con Naruto; e, ora come ora, non gli andava per niente di rivangare il suo scuro passato. Aveva iniziato quel viaggio proprio per lasciarsi alle spalle il suo odio, il suo dolore e tutte le azioni che aveva compiuto da nunkenin, ma non era servito a molto. Il suo cuore aveva ancora una piccola macchia di puro dolore che puntualmente lo faceva soffrire. Improvvisamente sentì dei passi avvicinarsi da dietro i cespugli; istintivamente spense il fuoco, avvicinò una mano alla sua Katana e si mise in posizione di attacco. I passi ai avvicinavano velocemente e poi tutto d’un tratto si fermarono. Sasuke rimase immobile per alcuni secondi che sembrarono eterni, e proprio un secondo prima che decidesse di attivare lo sharingan qualcuno gli saltò addosso da dietro. < Sasuke-nii!! > Sasuke perse qualche anno di vita dopo quello spavento. Rimase imbambolato per più di un minuto in balia di quella piccola peste. < Sasuke-nii, se stai qua fuori poi ti ammali > L’Uchiha si girò e si ritrovò i due occhi viola di quella bambina che lo fissavano preoccupati. Di solito i bambini, specialmente quelli piccoli, avevano paura di quegli occhi così scuri e freddi, mentre quella bambina, quasi con naturalezza, ci si rispecchiava senza timore. Era raro che qualcuno lo guardasse con lo stesso sguardo di quella bambina. Un misto fra il preoccupato e il curioso con un pizzico di… Amore? Possibile che una bambina così piccola provasse un sentimento così “ complesso “ verso di lui? O forse era solo ammirazione? In quel momento, per un istante gli parve di vedere gli occhi color speranza di Sakura. < S-Sakura > sussurrò impercettibilmente. La piccola Niji, però, era molto vicina e capì le parole del giovane, anche se le interpretò in modo diverso < Ti sbagli nii. Qua non ci sono fiori di ciliegio! > Sasuke trattenne una risata, quella bambina era troppo buffa e così tremendamente dolce. < Niji, che ci fai a quest’ora fuori dal villaggio? > < Ero preoccupata per te nii. Ho pensato che avresti dormito qua fuori e quando sono uscita ho visto il fuoco, così mi è venuta un’idea. Conosco un posto dove puoi dormire tranquillamente. Non è lontano e lì non avrai freddo. > Niji non diede temo al moro di rispondere che gli afferrò la mano e lo guidò per le strade buie alla ricerca del posto di cui gli aveva parlato. “ Per essere così piccola, conosce molto bene questo posto “ notò Sasuke dato che la bambina si orientava molto bene nel buio camminando decisa. < Ecco! Siamo arrivati > La piccola Niji indicò un’apertura nella roccia che sembrava entrare in profondità. < Una grotta? > Sasuke e a piccola entrarono e, al contrario delle aspettative il posto era molto grande e al centro c’erano già dei legnetti posizionati per il fuoco. Niji si avvicinò e strofinando due sassi accese il fuocherello. < Sono sorpreso Niji, non pensavo conoscessi un posto come questo. > Era un posto veramente accomodante e, ora che era stato acceso il fuoco, alle pareti si potevano notare vari disegni che ritraevano varie persone, e su tutte queste regnava un coloratissimo arcobaleno. < Gli hai fatti te questi disegni? > < Si! Quando litigo con la mamma vengo sempre qui. Ho scoperto questa grotta per caso. Un giorno mi ero persa nel bosco, stava piovendo e ero molto spaventata. Scoprii questa grotta per caso e mi ci rifugiai. Quando smise di piovere sentii le voci della mamma e degli abitanti del villaggio chiamarmi e così tornai dalla mia mamma. Da quel giorno questa grotta è diventata il mio posto segreto. > Si vedeva quanto la piccola fosse fiera del suo piccolo ma personale nascondiglio. < Di solito non ci porto mai nessuno, tu sei il primo. > Niji stava guardando Sasuke sorridendogli con uno dei suoi più bei sorrisi. L’Uchiha ricambiò il sorriso con uno un po’ più piccolo ( era sempre Sasuke Uchiha) < Niji io ti ringrazio tanto, però ora tu devi tornare a casa, tua mamma sarà molto preoccupata. > < Va bene. Però poi non ti vedrò più? > la piccola stava per mettersi a piangere cosa che l’Uchiha non voleva assolutamente, così fece una cosa che mai si sarebbe aspettato di riuscito a fare. L’abbarcciò. La strinse forte a se senza dire niente, ma la piccola capì che le stava dicendo addio. Stettero abbracciati per qualche minuto poi Sasuke si staccò e dopo aver asciugato una piccola lacrima solitaria con il dorso della mano, le diede un piccolo bacio sulla fronte. < Ciao piccola Niji > < Ciao Sasuke-nii > Sasuke vide la piccola allontanarsi e, ancora con quel piccolo ma sincero sorriso ritornò nella grotta.


Spazio autrice
Salvee! Ecco a voi un nuovo capitolo. è un pò lungo ma spero che vi piaccia lo stesso. Ho deciso di mettere l'incontro con Inari perchè secondo me la missione di proteggere Tazuna è stata quella più importante per il nostro team 7. Inoltre ho aggiunto questo nuovo personaggio, Niji, che ha fatto sciogliere il cuore del nostro Uchiha!! Fatemi sapere che ne pensate anche di questo capitolo!!
Alla prossima   144kagome_alice144

 
  
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