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Autore: PuffKurtscat    29/03/2015    0 recensioni
Mi frullava da un po' per la mente l'immagine di uno Jared arrabbiato ç deluso.. Come sarebbe stato? Insieme a quella di una ragazza combattuta e insicura. Volevo fare in modo che questa storia trovasse una sua collocazione e quindi l'ho cacciata dalla mia mente e ci ho scritto qualcosa. Spero possa piacere, buona lettura!
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jared Leto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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NdA. Spero di riuscire a pubblicare il seguito domani, lo spero tanto xD

Rabbia 

"Qualunque cosa succeda succede sempre adesso... "
 [Rabbia - Chuck Palahniuk ]


Il gelo. 
Solo così si può definire la sua rabbia. 
Sembra stia per esplodere da un momento all'altro, mentre ti trafigge con quelle lame azzurre, ma non lo fa mai. Si controlla fino alla fine della discussione. 
Jared arrabbiato non è come si può pensare. 
Peggio. 
Non urla, non ti dà addosso. 
È controllato, freddo, meditatore.
Dopotutto con una mente come la sua cosa ci si può aspettare? 
Credo lo abbia imparato con il tempo che perdere energie non gli faceva raggiungere lo scopo che voleva, lo lasciava solo più spossato e per il lavoro che fa e che si impone non può permetterselo. 
Jared arrabbiato a me fa paura. 
Un assassino con lo sguardo fisso su di te, la mascella contratta, i pugni serrati e la vena sotto l'occhio che gli pulsa inevitabilmente. 
E la voce, la voce è quella che uccide di più. 
Sa sempre come usarla. È più roca del solito, ma infame perché si nota quel velo dello Jared che tiene alle cose che dice. Oltre a farmi male, mi eccita.
Come al solito. 
Odi et amo. 
La storia più vecchia del mondo. 
Mi fissa ancora gelido mentre si tira su le maniche mettendo in risalto le vene che contornano le sue braccia.
"Mya, non fare la finta tonta. Voglio una risposta per una volta in questa relazione." 
Si, sa essere cattivo. Ed io sono esausta questa sera, perché la mia unica certezza da un po' di tempo a questa parte si sta sgretolando.
"Non fare la vittima, Jared, non ti si addice." Gli dico sospirando e passandomi i capelli dietro l'orecchio. 
Sorride perfido:"Sei incredibile. Continui imperterrita a chiuderti dietro un portone." 
Io non sono come lui. 
Io quando mi arrabbio devo sfogarmi, urlare. Devo mostrare che le unghie con il tempo me le sono fatte crescere, che non piango più:"E tu perché ti ostini a volerle sfondare? Non mi sembra che sia andata così male fino ad adesso!" Gli urlo contro rossa in viso. 
Fanculo che siamo in un camerino, fanculo i fan con il m&g, fanculo la crew, fanculo lui, maledetto Jared Leto! 
"A volte fai la stupida per convenienza. -abbassa la testa e la scuote irritato- Quello che sei ora, è per quello che hai affrontato. Il tuo passato ti ha resa questa e dato che amo ciò che sei mi sembra giusto voler sapere ogni pezzo di te, no?"
Mi ama. 
Come è possibile che mi ami così? 
Solo un pazzo. 
Solo lui. 
Si gira verso il muro e ringhia, non ricevendo risposta. Da un pugno alla parete facendo cadere pezzi di intonaco e facendo saltare una me al poco sconvolta e impaurita. 
"Non mi sembra che sia andato io a scavare nel tuo passato, quindi non cercare di girare la frittata e cercare di farmi sentire in colpa. Mi devi una risposta. Perché non me lo hai detto, Mya?" 
Si gira verso di me furioso. La mano gli farà sicuramente male, ma non lo da a vedere. 
Odio questa parte, odio che mi si porti a ciò. Stavo bene fino a questo pomeriggio. 
"Non sono importante per te."  Afferma, dirigendosi alla porta, deluso. 
Cosa..?!  
Lo fermo abbracciandolo da dietro e lui non fa un altro passo. Richiude la porta, ma non si volta verso di me. 
È contratto al massimo, sono sicura che mi prenderebbe volentieri a schiaffi, come farei io d'altronde. "Come puoi pensarlo?-Dico a un passo dalle lacrime con la voce incrinata.- Sei tutto ciò che ho." 
Non accenna a muoversi, anzi si contrae ancora di più. 
Ho già detto che odio Jared arrabbiato? Mi terrorizza che possa rimanere così con me. 
Spezza il silenzio:"Stiamo insieme da quasi un anno e non hai accennato a una parola. Dammi un'altra motivazione. Anzi dimmi una cosa realmente.. Mi ami sul serio come dici?" 
Non posso negarglielo più, ha ragione:"So come sarebbe andata a finire, J." Dico alla fine tra le lacrime. 
"In che senso?" Dice ancora con voce fredda. Distante anni luce da me,ancora.
Gli prendo la mano destra rossa che si sta gonfiando nella mia fredda, ho bisogno di sentirlo vicino. "So che avrebbe significato dirti che sono la figlia di Charles Hamilton, uno degli uomini più ricchi è ammirati d'America." 

 
   
 
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