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Autore: Francesca_9    29/03/2015    1 recensioni
Isabella Ferreira è un'aspirante designer di moda, ritornata da poco dall'Europa per godersi la sua vecchia città natale. Catapulta in un disastro economico dell'azienda di famiglia, ovvero la Ferreira Industrial,specializzata nella produzione di gioielli, sarà costretta a soffermarsi in America per aiutare sua madre nel ripristinare l'attività. Così facendo si scontrerà con l'affascinante Dayan Scott, nastro nascente dell'editoria,intendo ad acquistare ,ad ogni costo,quote della Ferreira.
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lui sarebbe l'acquirente con cui mio padre aveva una riunione!.

Resto a bocca aperta nel osservare quell'uomo dalla carnagione ambrata in volto; svela due occhi blu limpidi in contrasto con i suoi capelli castano,molto scuro, più lunghi nei lati e alcuni ricci che gli cadano sulla fronte. 
Caspita. Non è proprio il vecchio stra pieno di rughe che mi ero illusa di incontrare. Certo, sarebbe stato semplice. Troppo. 

-Si. -

La voce calda e roca che accenna mi destabilizza e il suo sguardo inizia a farmi sentire in imbarazzo ma gli sono davanti è inevitabile che mi scruti. Oltre tutto sto facendo la figura del pesce lesso, non so cosa dire, tutto il discorso che avevo preparato si è dissolto nel nulla. Perché agisco sempre d'impulso?. Non rifletto e finisco per trovarmi sempre in situazioni scomode. 
Ah non il è momento adatto per i pentimenti. Ormai sono qui, devo stare calma e soprattuto non farmi trascinare in una situazione di poca autostima. Anche se è impossibile, sembro la principessa Fiona accanto a lui. 

Sto farneticando mentalmente, non sono diventa proprio nervosa eh!. Posso farcela, non mi manca nulla. Sono fornita di una lingua e conosco le direttive su come comportarmi, più o meno. 

-Sono Miss Ferreira e vengo in rappresentanza dell'amministratore delegato dell'azienda. -

Ammetto con un filo di voce distogliendo lo sguardo dal suo volto e stringendogli la mano che rapida è uscita dalla tasca dei pantaloni. 

La sua stretta è molto delicata,non forza la presa come farebbe qualsiasi uomo, forse non vuole farmi male dato che sembro molto gracile e lui potrebbe spezzarmi un dito. 

-Onorato di fare la sua conoscenza. -

Faccio un sorriso agitato non appena pronuncia quelle parole.

-Mr Ferreira le pone le sue scusa, purtroppo ci sono stati alcuni impegni che hanno richiesto più del tempo dovuto, ma si accomodi e riferisca pure a me. -

Affermo frettolosa prendendo le distanze dalla sua figura. 

-Non voglio farle perdere tempo Miss Ferreira. Io e suo padre avevo un colloquio d'affari, sono qui per fare solamente una proposta. Ho i documenti che parlano al mio posto. -

Ribatte con tono tranquillo senza apparire altezzoso. È davvero impressionante!. Di solito la maggior parte delle persone in questo campo dimostrano arroganza nel sfoggiare la loro sicurezza, invece lui la esibisce senza eccedere. 

I miei occhi si soffermano sulla pila di carte che sbucano da una borsa,la quale non avevo notato. 

-Fantastico, non potevo chiedere di meglio. -

Ammetto con fin troppo entusiasmo. Vorrei soltanto che lui andasse via il prima possibile senza scontrare mio padre, non so come reagirebbe se venisse a conoscenza di questa mia presa di posizione improvvisa. 

Anche se ho la strana sensazione che "Mr Scott" non si sarebbe comportato diversamente. Ha un modo di fare molto rigoroso potrebbe trattarsi soltanto di un atteggiamento professionale. Sembra un tipo introverso e di poche parole al di fuori del contesto lavorativo...per quanto mi dia l'impressione di parlare con un pezzo di ghiaccio. 

Il suo sguardo si focalizzano improvvisamente verso di me facendomi divampare.

Sono pessima!. Mi faccio beccare anche mentre lo fisso.

-Vuole leggere e discutere delle varie clausole contrattuali adesso?. -

Osservo i fogli per un attimo cercando di farmi passare il rossore e alzare lo sguardo. 

-Vede io sono qui per ricoprire l'assenza di mio padre,prima vorrei discuterne con lui data la mia poco esperienza in queste genere di cose. -

La sua espressione sembra addolcirsi e per un attimo credo che voglia sorridermi. 

-Non deve preoccuparsi Miss Ferreira, si prenda pure tutto il tempo per discuterne con suo padre. Conoscete i miei contatti. -

La sua figura si fa sempre più vicina. È incredibile di quanto mi fossi allontana. Riesco ad osservare nei minimo dettagli i suoi lineamenti armoniosi. Ha delle labbra carnose di un rosa pallido,non oso immaginare quando si schiudono per sorride. Ma gli occhi sono ciò che mi rapiscono completamente. 

Senza nemmeno accorgermene lo sta facendo di nuovo, lo sto fissando ancora. Questa volta con lo sguardo diretto nel suo. Cosa ha quest'uomo di così speciale?. 

-Allora, arrivederci Miss Ferreira. -

Afferma volendo attirare l'attenzione verso la sua mano ferma a mezz'aria. 

-Arrivederci Mr Scott. -

Dico ricambiando la stretta di mano. Non appena avanza per raggiungere la porta una scia di profumo invade le mie narici. Che splendido odore!. 

Mi volto vedendolo andare via con disinvoltura. 

Se avessi frequentato più spesso tutti quei stupidi ricevimenti di cui parlava mamma forse avrei potuto conoscerlo prima. 

Ma che cosa mi salta in mente?. 

Invece di pensare a che strategia usare con papà mi soffermo su una faccenda del genere. E poi con tutte le cose che ho per la testa non mi serve una sbandata per un uomo che neanche lontanamente mi si avvicinerebbe. Sai che ridere, sembrerei sua sorella minore dato il mio metro e 65 contro il suo uno e ottanta minimo. 

Sbuffo uscendo dall'ufficio avvicinandomi a Courtney. 

-Dov'è finito mio padre?. -

Chiedo sorprendendomi del fatto che ha appena ritardato ad un appuntamento. 

-Non so cosa dirti,ha chiamato per avvisare che stava arrivando 10 minuti fa. -

-Facendo un calco approssimativo sarà qui in una frazione di secondi. Vado a farmi un caffè, mi servirà. -

Affermo spostandomi verso una stanza dove un tempo esisteva una cucina, la quale è stata sgomberata. Adesso è munita soltanto di un fornello. Prendo un bicchiere versandomi del caffè appoggiandomi allo stipite della porta.

Che figura!. Perché mai mi sono comportata in quel modo?. Ma come facevo a non guardarlo era così dannatamente bello. Mi sto preoccupando troppo, in fondo non c'è nulla di male. È la reazione che avrebbe avuto qualsiasi donna,addirittura di norma gli sbaverebbero davanti. Beh, per fortuna non rientra nel mio essere far colare bava in modo spudorato. 

La porta si apre improvvisamente facendomi barcollare. 

-Oh scusa Isabella. Non sapevo che ero dietro la porta.. -

Afferma Courtney con un tono agitato. 

-Stai tranquilla, non mi sono fatta niente. -

-Non riesco a stare tranquilla. Tuo padre è appena arrivato ed è completamente nero per aver saltato l'appuntamento con Scott. -

Alzo gli occhi al cielo. Bene, arriva il secondo round. Dopo "Mr Adone" arriva "Mr diavolo per capello". 

-Ci penso io, augurami soltanto buona fortuna. -

-In bocca al lupo. -

-Crepi e speriamo che il lupo diventi un tenero agnellino. -

Ribatto uscendo dalla stanza per dirigermi verso l'ufficio di mio padre. Non ho nemmeno iniziato a bere il mio caffè. Mmm. Semmai la situazione dovesse prendere una brutta piega posso sempre chiedere l'aiuto del pubblico. 

La mamma!. 

Ridacchio bussando leggermente e non appena sento un "avanti"forza la maniglia entrando. 

-Possiamo parlare?. -

-Certo. Ho sempre un minuto per la mia bambina. -

Sorrido chiudendo la porta e avvicinandomi alla poltrona per sedermi.

-Cosa devi dirmi?. -

-Ecco riguarda Scott... -

Si stringe nelle spalle assottigliando lo sguardo. 

-Che cosa hai combinato?. -

Ah!. Si mette male...

  
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