Cap.17 The prince returns
Sono un amante odiante
Goku impallidì e saltò all'indietro, allontanandosi da Vegeta, guardando Chichi correre verso di lui. Il principe dei saiyan strinse un pugno, alzò l'altro braccia e Bulma gli si mise davanti, tenendo le braccia aperte.
"Fermi!" gridò l'azzurra. Il vento le faceva ondeggiare i corti capelli azzurri ai lati del viso.
"Intermezzo interessante Almeno il principe avrà qualcosa con cui divertirsi" sussurrò Calgare. Ghignò, si portò una mano al viso, si appoggiò il mento e si ticchettò con le dita sulla guancia. Goku raggiunse Chichi e la abbracciò.
"Nasconditi, è pericoloso" le disse. La mora affondò il viso nella peluria azzurra del consorte. La nuvola speedy rimase nascosta dietro la montagna, accuggiandosi sul terreno, il suo colore dorato svettava sullo sfondo verde circostante.
"Non me ne vado" ribatté Chichi. Una sua ciocca di capelli sfiorò il naso del Son, solleticandoglielo e Goku starnutì. Vegeta puntò la mano davanti al viso di Bulma, guardandola con gli occhi socchiusi.
"Togliti donna, devo annientare Kakaroth" ordinò. Le sue dita si illuminarono di luce viola e una sfera di energia comparve sul suo palmo. Bulma guardò l'onda e chiuse gli occhi.
"Non mi riconosci?" domandò.
"No" rispose secco Vegeta.
Le lacrime rigarono il viso di Bulma, la donna strinse gli occhi e negò con il capo.
"Maledetto scimmione! Ritorna in te, ti amo!" sbraitò. Singhiozzò, chinò la testa e le spalle le tremarono. Vegeta abbassò la mano, il piccolo ki-blast scomparve. I suoi occhi incontrarono quelli di lei, osservò le lacrime e avvertì una fitta al cuore. Le sue iridi color ossidiana divennero liquide, sentì gli occhi pizzicare e la sostanza nera dentro il suo corpo divenne fumo e scomparve. Il principe dei saiyan afferrò la spalla della donna e le strappò un lembo della maglietta, facendola strillare.
"Cugino, puoi lasciarmi solo? Ho una femmina da fo***rmi" ringhiò. Calgare ridacchiò, si voltò dimenando la coda e spiccò il volo.
"Hai cinque minuti" sancì.
- Peccato, avrei voluto assistere -pensò. Vegeta guardò Calgare allontanarsi e abbracciò la moglie.
"Stupidissima donna, cosa pensavi di fare?" ringhiò. Bulma singhiozzò più forte, si pulì il viso umido e abbracciò il principe.
"Mi hai riconosciuta?" chiese con voce rauca. Vegeta guardò Goku, lo vide chiudere gli occhi e annuì.
"Se sbraiti in quel modo è impossibile non riconoscerti" bisbigliò. Bulma lo raggiunse al viso con uno schiaffo, arrossandogli il viso.
"Fammi di nuovo uno scherzo simile, e vado io a massacrare di botte il tuo cuginetto" ringhiò. Vegeta le afferrò la mano e se la avvicinò a sé.
"Perdonami" le sussurrò l'orecchio. Le diede un colpo al collo di piatto con la mano, facendole perdere i sensi e la lanciò. La donna finì tra le braccia di Goku, travolgendo Chichi. Il Son prese al volo l'amica, con un braccio e con l'altro protesse la moglie.
"Chichi, Vegeta non è in sé, nascondetevi" ordinò. Chichi gli accarezzò il viso, annuì, prese tra le braccia l'amica e corse dietro la montagna, accanto alla nuvola speedy. Goku si voltò, guardò Vegeta e digrignò i denti.
"Come puoi trattare così la donna che ami?!" gridò. Vegeta sentì l'aura di Calgare tornare indietro e si voltò, vide il Son scattare verso di lui e attivò la supervelocità. Arrivò dietro alle spalle di Goku e lo immobilizzò, stringendogli il collo con un braccio e tenendogli sollevate le braccia sopra la testa con l'altra.
"Stavo per dirti di condividere la femmina, ma vedo che ci hai ripensato" disse Calgare con voce cavernosa.
"Prima il dovere, poi il piacere" gli rispose Vegeta, Goku si divincolava tentando di libersarsi. Il Son abbassò lo sguardo, sentiva la risata di Calgare risuonare tutt'intorno, socchiuse gli occhi e si concentrò sulla coda del Briefs.
"Fossi in te non lo farei" gli sussurrò Vegeta all'orecchio. Premette più forte la giugulare dell'altro, facendolo ansimare.
"Non mi farò uccidere da te" ringhiò Goku. Calgare si sedette sopra un masso, incrociando le braccia e dimenando la coda.
"Zuccone, sono tornato in me" bisbigliò Vegeta. Goku sgranò gli occhi e si divincolò con meno forza.
"Dimmi qualcosa che non mi diresti se fossi ancora controllato" mugolò a bassa voce.
"Nella prossima vita, mi cercherò un amico rivale più intelligente" si lamentò Vegeta con voce inudibile.