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Autore: Julietds    29/03/2015    0 recensioni
Essendo Dave Grohl il batterista migliore sulla piazza è normale per lui lavorare con diversi artisti che abbiano il suo talento nel cantare o nel suonare... purtroppo o per fortuna gli è capitato Slash e i due non sembrano andare molto d'accordo inizialmente fino a quando il primo non dimentica le chiavi in sala di registrazione e... da quel momento cambierà tutto. Una notte folle porterà la demenza a livelli superiori rispetto ad una vecchia ostilità ma la vera domanda è: riusciranno i due ad uscirne sani e salvi?

Personaggi: Dave Grohl, Slash, Duff McKagan, Taylor Hawkins, Jack Black, personaggi di fantasia e chi più ne ha più ne metta.
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Al ritorno fu lei a guidare. Slash non l'avrebbe mai permesso ma in fondo l'auto non era nemmeno sua e, fatto più rilevante, Dave gli si era appisolato sulle gambe non appena il riccio aveva cercato di caricarlo sui sedili posteriori per poi – teoricamente così sarebbe dovuta andare – uscirne e sedersi affianco alla sua ragazza. Niente da fare, Grohl stringeva ormai le gambe del chitarrista come il più soffice cuscino al mondo e, dato che entrambi non sapevano se gli effetti dell'acido gli fossero passati del tutto, decretarono che lasciarlo dormire sarebbe stato il minore dei mali. Stava andando tutto liscio come l'olio finché uno strano rumore non fece sobbalzare l'auto che inchiodò di colpo in mezzo alla strada.

“Dannazione!” imprecò la ragazza.

“Che succede piccola?” chiese il riccio leggermente preoccupato.

“Credo che abbiamo bucato. Ce la fai ad aiutarmi a spingere l'auto verso la corsia di emergenza?”

“Perché chiamare il carro attrezzi è diventato troppo mainstream” sbottò Dave mezzo rintronato, ancora sdraiato con la testa poggiata sulle gambe di Slash. L'amico gli diede una gomitata prima di fargli presente che l'unico ad avere un cellulare in quel posto fosse lui e malauguratamente si era scaricato. Purtroppo le alternative erano due: provare a chiedere ad uno dei novecentonovantanove incazzati automobilisti in fila dietro di loro rischiando di beccarsi un cazzotto della buonanotte o spingere e poi pensare a come risolvere la situazione. Data la sua inutilità, il batterista venne lasciato sdraiato sui sedili posteriori mentre i due cercavano pian piano di spostare quella vecchia carretta che però peserà più di Axl…credo, si ritrovò a pensare il moro stanco ed esasperato. Dopo tutto quello spingere, quando la macchina si trovò finalmente in una posizione accettabile perché il traffico potesse riprendere a scorrere, la ragazza, stanca e sudata, si ritrovò – finalmente – a fare caso al lato positivo di quella situazione: anche il suo compagno era affaticato, sudato…e in una fantastica canottiera che metteva in risalto le sue braccia muscolose. Per quanto fosse una brava ragazza e tutto il resto, davanti a quella visione nessuna donna avrebbe potuto trattenersi; così mentre Slash cercava di pulirsi le mani ignaro dei nuovi piani della sua Eva, la ragazza lo prese e lo sbatté – per come poteva, un uomo di quel peso non era poi così facile da smuovere – contro il finestrino posteriore.
Inizialmente Slash non colse lo spirito di intraprendenza – o la disperazione? – della ragazza ma ben presto un sorriso sornione si fece largo anche sul suo volto mentre una gamba di lei andava a posizionarsi tra le sue.

“Hey, non avrai mica voglia di divertirti ancora” disse ridacchiando, fingendo di fare il prezioso.

“Oh, sta' zitto” ribatté lei, stanca ed esasperata da quella nottata, tappandogli la bocca con le proprie labbra che vennero accolte alquanto volentieri da quelle del moro. Tutto sommato le maniere forti dovute all'esasperazione della ragazza dopo aver perso il suo volo – e di conseguenza anche l'ingaggio perché, nonostante la sua fama nel campo della fotografia, dal momento che lei e Slash non stavano insieme ufficialmente, non avrebbe avuto favori in nome di parentele ben note – sembrarono piacere al moro il quale ringraziò un dio che non sapeva neanche se esistesse per aver fatto abbioccare Grohl in macchina.

“Non vorrai mica farlo qui nei boschi” la provocò con un sorriso malizioso a fior di labbra. “Una brava ragazza come te…” sembrava urlare il suo sguardo. A quella provocazione la sua compagna non poté più resistere e, con uno sguardo altrettanto smaliziato, prese per mano l'uomo trascinandolo lontano dalle luci dell'autostrada.
 


 
*


 
Svariati momenti e sospiri più tardi, da qualche parte tra i pini, lontani dalle luci dell'autostrada, i due giacevano tra l'erba mezzi svestiti. Entrambi soddisfatti erano pronti a tornare alla macchina a controllare le condizioni di salute dell'amico quando una luce accecante che sembrava provenire da un lampioncino, tenuto da qualcuno che stava venendo verso di loro, li immobilizzò come due conigli davanti ai fari di un tir. I due si coprirono gli occhi mentre la figura, avvicinatasi abbastanza, si stava mettendo a fuoco nella penombra.

“Fermi lì voi due” disse l'uomo. Quando Slash, finalmente, sgranando gli occhi riuscì a vedere il volto di quello che sembrava essere una guardia forestale in piena regola, per poco non soffocò dalle risate.

“Cristo santo Duff, che ci fai in Canada vestito da... guardia forestale?

Guardacaccia Slash, guardiacaccia. E comunque non trovi che la divisa mi stia bene?” rispose il biondo lisciandosi il completo beige completo di corredo di spille con la bandiera del Canada e orsi vari. Ci mise qualche secondo ma poi si indignò rendendosi conto che l'amico si stava alzando in piedi intenzionato ad andarsene tranquillamente come se niente fosse.

“Oh no, mi dispiace Slasher, tu non te ne vai da nessuna parte!” esclamò afferrando per un braccio il chitarrista che per poco non ricadde nell'erba.

“Che vuol dire?”

“Vuol dire che non è permesso dalla legge commettere atti osceni in luogo pubblico” disse Duff sfoggiando tutto fiero le sue nozioni da uomo di legge provetto.

“…Ma vaffanculo va'! Adesso non ho tempo da perdere in barzellette Pertica, abbiamo un batterista mezzo andato chiuso in macchina” ribatté il riccio già pronto a filarsela portandosi dietro l'altra fuorilegge.

“Hey! Dove cazzo pensi di andare! Guarda che ti prendo a manganellate brutto idiota!” tutta la diplomazia di Duff se ne andò così a farsi fottere nel giro di una frase.

“Non adesso. Levati dalle palle, McKagan” sbuffò Slash scocciato trovandoselo davanti ad intralciargli la strada. Malauguratamente il biondo non la prese granché bene e stese il moro con un destro inaspettato per poi ammanettarlo e scandirgli parola per parola i suoi fottutissimi diritti.

“Oh, andiamo! Sono sbronzo marcio, è quasi mattina, ho un batterista sotto acidi sulla corsia di emergenza di un'autostrada che si starà dando alla pazza gioia in una macchina rubata e che ci ha condotto non so come in un altro Stato, in più ci mancava giusto il mio ex bassista vestito da guardiacaccia frocio ad arrestarmi nel bel mezzo di questo buco di culo per atti osceni in luogo abbandonato!” disse saccente il moro. Era il colmo.

Duff lo scrutò per qualche secondo prima di guardarsi i calzini che spuntavano appena da sotto i pantaloni. “Prima cosa,” disse afferrandolo per la giacca. “Il viola non è da froci, dà solo un tocco di colore e se ricordi come ci conciavamo fino a qualche annetto fa...”

“E la seconda?” lo provocò l'altro. La ragazza, leggermente preoccupata, mosse un passo verso di lui per suggerirgli di non tirare troppo la corda. Sfortunatamente non conosceva abbastanza bene l'altro scemo del villaggio.

“Hai detto acidi?”


 
*
 


“Fu a quel punto che lei mi disse 'Non penserai di passare tutta la vacanza a fare sesso, fumare erba e bere whisky!' e io iniziai a domandarmi se, beh, non fosse per caso meglio passare all'altra sponda!”

L'avvincente racconto delle vacanze di Dave e le risate avevano preso posto all'interno della macchina che ora, grazie a sostanze altamente professionali provenienti dalle amabili calze violacee del biondo e ai resti degli altri tre, era occupata da una nube chimica che l'aveva trasformata in un chiusello. Dal momento che Dave sembrava già abbastanza andato e Slash non seguiva più i ritmi di una volta, i quattro decisero di limitarsi a fumare l'erba di Duff e tracannare i resti liquidi di qualsiasi bottiglia trovassero in quella macchina.

“Ma dimmi, lo conosco questo Taylor?”
“Probabilmente. Ha suonato un po' dappertutto, probabilmente non vi siete mai messi le mani nelle mutande l'uno dell'altro ufficialmente” risponde il batterista ridendo. Lo strano concetto di stretta di mano di Dave fece arricciare il naso al chitarrista il quale però si limitò a dirgli quanto facesse schifo. “Ricordami perché ti ho portato!”
“Ricordatemi perché mi sono fatta trasportare in Canada da zia Stoner e l'allegra compagnia di procioni fattoni dell'orso Yoghi!” disse rivolgendo un'occhiata divertita a Dave e Duff che stavano cercando di ricavare improbabili bong da bottiglie vuote. Complici i fumi che stavano invadendo l'auto e i fiumi d'alcool che stavano scorrendo tra i quattro, la ragazza stava iniziando a parlare alla Dave più di quanto non avrebbe voluto, ma le cose si fecero propriamente disastrose quando il biondo diede inizio ai giochi alcolici della ormai mattinata.







 

Zan zan zaaan! Rieccomi con la nostra solita Dash e un Duff guardacaccia!
Mi dispiace per aver lasciato passare secoli prima di aggiornare ma attualmente ho all'attivo millecinquecentordici altre fic e, francamente, mi sono accorta di aver questo bel capitoletto scritto e finito da tempo solo poco fa!
Ad ogni modo ora ho un Duff guardacaccia - e guarda anche ben altro *coff coff* - insieme all'allegra solita combriccola che si dirigerà, nel prossimo capitolo, a niente di meno che Las Vegas, la città del Peccato! Ovviamente ne vedranno delle belle e...
...E comunque recensite bastardini, io vi vedo e vi vede anche Slash.
Slash non perdona i lettori nell'ombra.
Questa cosa sta diventando creepy ancora piu' di quanto già non lo sia. Colpa del fantomatico friDave.
Juls
   
 
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