Finalmente posso riprendere fiato... quindi aggiorono! Ormai manca un capitolo alla fine della storia e incominciano a "tirarsi le fila" del racconto. Torna il brillante James ; )
goldbuble: O la mia Musa! se ho scritto questa ficcy lo devo alla lettura della tua FF.
Pepesale: bene alla tua domanda troverai risposta in questo chappy.... che bello che riesci a percepire così in sintonia con me la storia!
20.Dolce sentimento
Il
peso dei G.U.F.O. iniziava a farsi sentire, così James aveva
deciso
di rilassarsi dopo le lezioni, in una comoda poltrona del dormitorio,
e riposare gli occhi per qualche minuto.
Si era svegliato un'ora
dopo.
Accidenti
gli altri saranno già in Biblioteca ad aspettarmi!
Inforcò
gli occhiali e acchiappò al volo i libri prima di lanciarsi
in una
forsennata corsa per scale e corridoi.
Remus, Severus e la Evans
non amavano troppo i ritardatari, soprattutto quando si trattava di
studiare.
Il Grifone giunse affannati al tavolo dove usavano
incontrarsi “Scusateperilritardo”
esclamò d'un fiato. Solo dopo
essersi un attimo calmato riprese cognizione e si accorse che c'era
solo la Grifondoro. Lei lo guardò e si mise a ridacchiare.
“Che
buffo che sei! Il sempre-in tiro-James sembra abbia lottato con un
ippogrifo durante il tragitto.”
Lui si osservò.
Il mantello
era in disordine, perché infilato all'ultimo, gli occhiali
scivolati
in fondo al naso ed i capelli più scompigliati che mai.
Arrossì
dall'imbarazzo e con qualche tocco cercò di sistemarsi.
Che
figura! E proprio davanti a Lei!
Lily
intanto aveva smesso di ridere per non metterlo troppo a disagio.
Ci
furono diversi attimi di silenzio.
Potter sentiva il cuore
martellargli in petto per la situazione; da quando era tornato nel
suo corpo non aveva avuto più occasione di restare da solo
con la
ragazza.
Si diede forza e parlò “Dove sono gli altri
due?”
non gli era venuto in mente niente di meglio da dire.
“ Remus ha
spezzato la punta della piuma ed è andato prenderne una
nuova. Sev
ha deciso di accompagnarlo.”
“Ah... e ti lasciano qua da sola?
Fortunatamente sono arrivato in tempo!” lo spirito malandrino
era
tornato
“Non ho bisogno di difendermi dai libri Potter.”
disse
piatta lei
Mi ha chiamato con il
cognome, meglio cambiare
registro.
“Bè magari ti annoiavi....” disse
sommesso
Lei
lo scrutò con interesse.
“Scusami pensavo volessi fare lo
sbruffone con me”
James fece una faccia afflitta “Ti sembro
uno sbruffone?”
“Una volta...ma lasciamo perdere il passato,
ora sei il bravo ragazzo che ha aiutato il mio caro amico Sev a non
finire annegato.”
Se
sapesse!
“Grazie,
so che negli anni scorsi mi sono comportato male anche con
te” gli
balenò nel cervello un'idea e proseguì il
discorso “per questo
motivo vorrei farmi perdonare in qualche modo, mostrarti di poter
essere anche gentile e carino.” fece una pausa per prepararsi
alla
proposta che le avrebbe posto. “Pensavo di passare del tempo
insieme..... magari alla prossima uscita ad Hosgomeade, che ne dici
?”
Grande
Godric fa che dica di si!
Evans
rimase stupita , poi parve pensarci su ed infine proclamò la
sentenza : “Va bene”.
Il Malandrino sentì un calore diffondersi
per tutto il corpo, percepì la testa girare, la vista
appannarsi, le
orecchie ovattarsi e le gambe lo tenevano a malapena in
piedi.
Sarebbe rovinato a terra se Sirius, arrivato in quel
momento, non lo avesse riscosso con un agguato alle spalle.
Iniziarono a lottare per gioco finché non tornò
Lunastorta.
Era
solo.
Aveva gli occhi scintillanti di malizia e un sorrisetto
scaltro sulle labbra.
“Volete sapere dove è Severus?”
mormorò
Tempo addietro Lupin e Piton stavano chiacchierando
lungo un corridoio. Avevano appena recuperato la nuova piuma del
mannaro. Il Serpeverde notò avanzare una studentessa bionda
che
camminava nella direzione opposta.
Improvvisamente un ragazzo,
appoggiato al muro, li sorpassò velocemente, raggiunse la
ragazza,
con una manata le buttò i libri a terra e tornò
indietro.
Lei
urlò “Farabutto!”
L'assalitore si voltò bruscamente e
ringhiò “Insolente! Prima metti in ridicolo Lucius
e ora osi
insultarmi. Le cagne come te hanno bisogno di una punizione.”
Mulciber infilò la mano sotto al mantello ma si
bloccò.
Qualcuno
gli aveva puntato una bacchetta alla gola.
“Fallo e te ne
pentirai” sibilò il proprietario
“Piton!?”
“Esatto.
Prova a torcere un capello a Narcissa che ti somministrerò
una pena
talmente dolorosa da ricordartene finché campi. Questo vale
anche
per i tuoi compari.”sussurrò lui freddamente
nell'orecchio
dell'altro.
I due ex amici si fissarono.
Mulciber lo guardava
con risentimento.
Non gli piaceva perdere una sfida.
Piton
rispondeva con un occhiataccia dura e carbonizzatrice.
Dopo una
breve lotta interiore tra loro il promesso Mangiamorte cedette.
Bofonchiando “Ci pensi Malfoy alle sue beghe” si
allontanò
Il
vincitore rilassò il viso teso e tornò alla sua
espressione
composta. Si volse alla Black che aveva un'aria meravigliata, quando
entrambi gli sguardi si incrociarono lei gli rivolse un gran sorriso.
A
quella visione lui sentì un tremito alle ginocchia.
Sarà
la tensione accumulata prima.
Mentre
l'aiutava a recuperare i libri dal pavimento decise di parlare.
“Mi
spiace per come si è comportato quel bifolco, ma vedrai che
non
accadrà più.”
“Mi trovo ancora una volta a ringraziarti
Severus. Sono in debito, quindi quando avrai bisogno di aiuto non
esitare a chiedermelo. Ok?” e gli tese una mano che lui
strinse per
suggellare quella sorta di patto.
Si salutarono e ognuno tornò ai
propri affari. Solo ora il Serpeverde si accorse che Remus era
sparito. Si diresse direttamente in Biblioteca dove sapeva di
trovarlo.
Il ragazzo aveva raggiunto i suoi compagni di studio
che lo guardarono come se gli stesse nascondendo qualche segreto.
“Ho
raccontato della tua prodezza in corridoio per difendere la tua
amica.” gli comunicò Lunastorta
“Allora quando inviterai la
mia cuginetta ad un appuntamento?” esclamò Black
“Magari a
vedere le stelle sulla torre di Astronomia”
suggerì James
“Macchè
astri! Meglio una passeggiata nella Foresta dove si può
stare
soli e indisturbati” fece ammiccante Felpato
La Evans preferiva
astenersi dalla discussione.
Piton nel frattempo era avvampato e
il suo caratteristico colorito era divenuto un roseo acceso.
Si sentiva veramente imbarazzato a quelle allusioni.
La sua
condizione fu subito notata dagli altri tre.
“Guardate come è
diventato rosso!” lo schernì Sirius
“Devi essere proprio
cotto serpentello!” disse commosso Remus
Il Serpeverde si
sentiva oppresso da quella conversazione. Era parecchio
infastidito.
“Smettetela!” urlò vermiglio e
scappò
via.
Ramoso scattò in piedi per seguirlo, ma Lily lo
bloccò per
un braccio.
Lei sapeva quando il suo amico voleva stare da
solo.
Potter tornò al suo posto e sentenziò
“Abbiamo esagerato
un po' ”
“Lui è così suscettibile riguardo
questo argomento”
affermò Black
“Bisognerebbe affrontarlo con più
cautela”
concluse Lupin
Il giovane pozionista sentiva davvero il
bisogno di stare a tu per tu a riflettere. Decise di andare nella
Guferia, un luogo appartato, ma dove non si correva il rischio di
incappare in coppiette.
Quel luogo emanava delle esalazioni di
escrementi e i volatili creavano confusione, agitandosi e volando da
un trespolo all'altro. Capitava pure che gli uccelli battibeccassero
fra loro producendo suoni poco piacevoli. Anche i fidanzatini
più arditi non sarebbero resistiti.
Piton concentrandosi
sarebbe riuscito ad isolarsi dal caos presente in quel posto
e a
non percepire più l'odore acre che vi regnava.
Si sedette su di
una cassa chiusa di mangime e si immerse nei propri
pensieri.
Ultimamente gli erano successi degli avvenimenti che
catalogò come “strani”.
Da quando aveva consolato Narcissa,
la sera in cui aveva avuto l'ultima discussione con Malfoy, aveva
considerato la ragazza in un'ottica diversa. Percepiva che essendo
sola aveva bisogno di protezione e lui era pronto a dargliela in
qualsiasi occasione. L'aveva dimostrato il pomeriggio stesso dando
una lezione a Mulciber.
Ma
perché lo faccio?
Poteva
essere in nome dell'antica amicizia ritrovata dopo tre anni. Oppure
era qualche sentimento diverso, che lo faceva gioire quando la
incontrava, l'aveva incupito e incollerito quando l'aveva vista
ricevere insulti e minacce poco prima.
Diversi indizi lo mettevano
su quella via: disagio nell'incrociare lo sguardo di lei, brividi per
la schiena quando l'aveva abbracciato e ginocchia molli per un
sorriso dolce.
Tutto ciò portava ad un'unica
conclusione.
Innamorato?
Credeva
ridicola l'affermazione, dopotutto durante quei cinque anni non aveva
mai sentito interesse per la Serpeverde.
Già,
ma io cercavo solo Lily e c'era Lucius.
Per
di più gli era capitato di vedere fidanzati che diventavano
amici e
viceversa.
Il gioco dell'amore gli sembrava veramente
complicato.
Intuiva che le sensazioni che ultimamente gli
provocava la Black , erano simili a quelle provate con la studentessa
di Corvonero, quando aveva l'identità di Potter, con qualche
ingrediente in più.
Una soluzione di percezioni di piacere
mescolate ad un affetto particolare.
Un'emozione profonda che gli
scaldava il cuore, ormai non più tormentato come una volta.
Una
passione che se nominata, come i Malandrini avevano fatto, gli
imporporava le guance.