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Autore: ginstories    30/03/2015    6 recensioni
Rose Weasley odia Scorpius Malfoy.
E Scorpius Malfoy odia Rose Weasley.
Ma cosa succederebbe se la McGranitt, nonché Preside di Hogwarts, si fosse stancata dei continui litigi tra i suoi studenti? Se avesse avuto la brillante idea di rinchiudere in una casa 10 ragazzi della scuola per vedere come convivono? Ce la farà Rose a sopportare Scorpius? E cosa succederà agli altri? Nasceranno amori o cresceranno le inimicizie?
||storia scritta a quattro mani con "MikaisAllIneed"||
Genere: Comico, Erotico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Rose/Scorpius
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
Capitoli:
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Una casa per dieci.

Capitolo 4.
 


Giorno 4, ore 12:00


Nella nuova casa dei dieci ragazzi, l'aria è tesa più che mai: Lily e Rose sono chiuse nelle loro rispettive camere, con una rabbia incontrollata, mentre Rachel e Violet cercano di calmarle.
Hugo e Lys, i soliti dormiglioni, dormono ancora, ignari del casino successo la sera prima, mentre Albus e Scorpius giocano a scacchi magici, tra uno sbadiglio e l'altro.
In camera di Logan e Lorcan, intanto, Lorcan guarda il suo compagno, che sta ancora dormendo. Il biondino ha la testa appoggiato al petto del mulatto, segno di una notte trascorsa insieme. Il piccolo Lovegood ha mille pensieri per la mente. Vorrebbe chiedere a Zabini che cosa sono diventati. È solo sesso o qualcosa di più?
-Lunatico, che ti prende?- chiede il mulatto con la voce impastata dal sonno. Ha notato che il suo amante è inquieto, ma non riesce a spiegarsi perché. Gli passa una mano dietro le spalle e lo accarezza dolcemente. Un gesto semplice, ma che sembra calmare, almeno un pochino, la tempesta che sta avvenendo dentro al biondo.
-Ma noi cosa siamo?- la voce gli trema e chiude gli occhi per cercare di calmarsi. Logan si morde il labbro, deve decidere: far capire al biondo che è definitivamente suo o continuare a divertirsi?
Non lo ammetterà mai, ma in quei tre giorni ha pensato solo a quello. Con le sue dita affusolate fa girare il volto del ragazzo verso di lui.
-Inutile dire che ora, Lorcan Scamandro, sei di mia assoluta proprietà.- e per confermare ciò che sta dicendo, appoggia le labbra su quelle del suo ragazzo.
Un bacio casto, quasi inesistente, ma pieno d'amore.
Sì, ragazzi miei, Logan Zabini si è innamorato.
Non si può scappare da ciò che si prova e finalmente l'ha accettato.
Adesso Lorcan è al settimo cielo: da quando hanno iniziato a “frequentarsi” che si pone questa domanda.
Il biondo sa della fama di Logan: latin-lover, rubacuori, scopa-ragazze/ragazzi, ed era abbastanza preoccupato del fatto che magari era solo una cotta passeggera, che magari era solo un toy boy.
Tutto questo solo cinque minuti fa.
Tutto questo prima del bacio e della frase.
Ora si sente come rigenerato e purificato nella Fonte della Buona Sorte, la fiaba che la mamma gli raccontava da bimbo.
Lo bacia con più passione, le loro lingue si incontrano e si scontrano in un piacevole intrigo.
-Mmh..- commenta Logan, staccandosi.
-Ho fame.- risponde Lorcan, guardando l'orologio e staccandosi dal corpo caldo del ragazzo.
-Caspita, è mezzogiorno!- esclama il biondo, chiedendosi se magari il fratello sta già cucinando qualcosa di delizioso per tutti.
Si alza e apre la porta stiracchiandosi, mentre Logan lo segue con lo stomaco che brontola abbastanza rumorosamente.
Non si sente nessuno spadellio e nessun profumino che faccia intuire che qualcuno stia cucinando.
-Ho capito, oggi tocca a noi.- dice Lorcan, facendo l'occhiolino a Logan che sorride: gli piace l'idea.
-Che ne dici di una spaghettata al sugo?- propone Lorcan.
-Mi sembra molto.. romantico.- ammicca il compagno che lo prende per mano, ma che è costretta a lasciare dopo che Hugo esce assonnato dalla sua camera.
-Buongiorno.- dice e si stiracchia. -Tuo fratello sta ancora dormendo, se vuoi lo sveglio per cucinare.-
-No, non preoccuparti, oggi ci pensiamo noi.- gli risponde Lorcan.
-Okay.- dice Hugo, impassibile come sempre, ma riflessivo.. come sempre.
Hugo sta pensando a come Lorcan ha detto 'noi', come se Logan fosse suo e lui fosse di Logan, come se fossero una persona sola.
Questo lo fa impensierire: e se fossero fidanzati, ma lo tenessero nascosto? Dai comportamenti degli ultimi giorni gli sembra proprio così. Il rosso ha una cosa su cui andare fiero di sé, oltre alla bravura nel disegnare: il notare i particolari delle situazioni.
Sua madre dice che diventerebbe un bravo psicologo, ma lui vuole fare il disegnatore, conosce ogni sfumatura di tutti colori ed ogni sfumatura è bellezza per lui.
Comunque si riscuote dai suoi pensieri, quando Violet apre la porta, stressata dal fatto di convincere la sua migliore amica che Rose non c'entra niente nella litigata con Rachel, ma soprattutto che lei e l'altra hanno fatto pace.
-Ha insultato mia madre!- le aveva detto.
-E tu hai insultato lei.- rispose Violet.
Ma niente l'ha fatta cambiare idea e Violet ci ha semplicemente rinunciato.
-Sai che ti dico? Resta incazzata, se vuoi passare una giornata nera, fallo.- le aveva detto e poi era uscita.
Ed ora eccola qui, mentre guarda il rosso e il rosso la guarda.
-Perché stai fissando il vaso?- gli chiede.
-Oh, stavo solo.. hai visto quanto è bella quella sfumatura di verde? Si chiama verde pastello. Mi piacciono i colori tenui, ma tutti i colori sono belli.- spiega Hugo, per poi farsi rosso come i suoi capelli. Perché la sta dicendo quelle cose?
-Oh.- dice Violet. -Anche il mio colore preferito è il verde.-
-Davvero?- chiede Hugo, risollevando la testa.
-Sì, ma mi piace di più il verde foglia.- dice la ragazza sorridendo nel suo pigiama a fiori.
-È prontooo!- si sente gridare dal piano di sotto e subito tutte le porte si aprono. Lily e Rose si guardano in cagnesco, ma non dicono una parola, mentre invece Rachel e Violet si lanciano uno sguardo rassegnato: possono solo aspettare e vedere che farà il tempo.
Tutti quanti si dirigono giù.
-Ottimo lavoro, fratellino.- commenta Lysander.
-Non chiamarmi fratellino, non sono il più piccolo!- esclama Lorcan, risentito.
-Oh sì invece! Sei nato per primo, quindi sei il più piccolo.- afferma l'altro.
-Questa regola non ha senso.- bofonchia Lorcan, sedendosi accanto a Logan che intanto scambia uno sguardo eloquente a Rachel: le deve parlare.
Durante tutta la durata del pranzo, Logan muove le gambe agitato e mangia velocemente. Non vede l'ora di parlare con Rachel.
Per gli altri può sembrare strano, ma lui considera Rachel “la donna della sua vita”. Nono, non pensate male, non nel senso che la considera più di un'amica o che voglia passare la sua vita sposato con lei. È come una sorella per lui, una sorellina da proteggere. È così fragile, ma così forte allo stesso tempo. È l'unica persona di sesso femminile che lo capisce veramente: non ha sorelle e lui e sua madre non si parlavano neanche, quasi.
Con Rachel riesce a sfogarsi e a tirare fuori il vero Logan Zabini.
Si ricorda ancora del loro primo incontro. Lei aveva fatto amicizia grazie a Rose, che lui conosceva grazie a Albus. Lui stava correndo per i corridoi insieme ai suoi fedeli compagni (aka Scorpius e Al) e le era finito completamente contro, facendole cadere tutti i libri. Allora lui, da bravo gentiluomo, l'aveva accompagnata in classe.
Il bello è che tra di loro non ci sono domande o silenzi. Non hanno mai provato niente di più dell'amicizia, nonostante Logan fosse geloso di ogni ragazzo che interessasse alla bruna e lei studiava e osservava ogni possibile pretendente del mulatto. Logan le asciugava le lacrime quando piangeva e Rachel rispondeva ai "perché" del ragazzo. Quando non riusciva a capire quell'attrazione verso il proprio sesso, lei c'era. Quando i bulli la sfottevano, lui c'era. Era ed è semplicemente un'amicizia fantastica.
Per questo quando tutti tornano alle loro occupazioni, Rachel prende per un braccio Logan e lo trascina nella prima stanza libera che trova. Nessuno sembra notarlo, tranne un paio di occhi verdi, che fissano il punto dove i due ragazzi sono scomparsi..
-Avanti su raccontami tutto.- gli occhi nocciola della quindicenne brillano come non mai e osservano con curiosità il suo miglior amico, come per studiarlo. Rachel l'ha capito subito che qualcosa è cambiato. Logan non ha più quell'aria da strafottente come per dire "conquisto il mondo quando voglio", ora ha più uno sguardo da "oops sono innamorato follemente e non me ne sono neanche accorto".
E allora il moretto inizia a parlare, muovendo le mani e gesticolando, perdendosi in mille particolari sugli occhi, sul naso o sul biondo del suo ragazzo. Sembra quasi perso, come caduto in trance in un mondo tutto suo.
Rachel, da sostenitrice dei gay qual è, saltella da una parte a l'altra della stanza, abbraccia il suo 'quasi fratello' e si immagina mille futuri per la coppia.
-Eh, allora, che ne pensi?- chiede infine il moro.
Sul viso della Corvonero appare un dolcissimo sorriso, con tanto di fossette ai lati. Gli stringe la mano e dice, con aria quasi solenne:-Avete la mia benedizione  sarò la madrina dei vostri figli e la tua testimone al matrimonio. E voglio assolutamente che il bimbo si chiami Louis. Okay?-
Logan butta indietro la testa e ride fragorosamente. È proprio questo il bello della loro amicizia, lui non la giudica per i suoi scleri e lei non lo giudica per le sue relazioni, che siano serie o da una botta e via. Circonda con le braccia i suoi fianchi e la stringe fortissimo a sé.
E poi, infine sussurra:-Stai attenta ad Albus, moretta. Ti mangia con gli occhi continuamente.-
E la conversazione finisce così con Logan felice come una Pasqua e Rachel rossa come un peperone.


 
Giorno 4, ore 16:00

Hugo si tormenta nella sua stanza, pennello in mano e tela bianca: aveva tanti colori a disposizione, ma solo uno gli veniva in mente: il verde foglia.
Con uno sbuffo crea il colore con il blu, il giallo e il bianco. Inizia a disegnare piccole foglioline, lungo un ramo disegnato a matita.
Sbuffa un'altra volta: disegnare, in questo momento, non è ciò che gli serve, stranamente. Di solito questo lavoro lo rilassa, creare colori sempre nuovi gli distende i nervi e gli apre la mente alle soluzioni dei problemi reali.
Si passa una mano sporca nei capelli, tingendo di verde alcune ciocche color Weasley.
Deve parlare con qualcuno e chi meglio di sua sorella?
Esce dalla stanza e percorre il piccolo corridoio, infine bussa alla porta.
-Chi è?- chiede Rose, con tono stizzito. Molto probabilmente stava dormendo.
-Sono io.-  risponde il ragazzo. Si sente un tramestio e la porta si apre, mostrando una Rose scarmigliata e stravolta.
-Fratellino!- esclama facendolo entrare. Da quanto tempo non parla con lui.. chissà come se la sta spassando nella casa; da quando sono entrati non hanno avuto il tempo di parlare, troppo impegnati a litigare con gli altri.
-Qual è il problema?- chiede Rose, sedendosi sul letto mentre Hugo si accomoda sul letto di fronte a lei.
-Ehm.. ho paura di essere innamorato di una persona..- dice Hugo, cercando di nascondere il rossore.
Rose ha una faccia da foto e figura di merda su Facebook.
-Non fare quella faccia!- esclama Hugo ridendo.
-No, aspetta.. COSA?!- urla Rose. -Dai dimmi chi è!- esclama pregandolo, ma Hugo rimane fermo: non glielo dirà mai.
Se scoprisse chi è, lo rimanderebbe a calci in camera sua.
-No. Un patto, okay?- propone invece, furbo.
-Okay.- risponde Rose, trepidante d'attesa.
Un ghigno si allarga sul volto del ragazzo: Rose non può far a meno di abboccare alle sue trappole quando vuole sapere qualcosa.
-Io non ti dico chi è, tu mi ascolti e basta, okay?- dice lui.
-Ma che patto è? Io non ci guadagno nulla!- esclama stizzita Rose, incrociando le braccia.
-Ci guadagni sapendo che anche il tuo fratellino timido ha dei problemi di cuore.- ribatte il fratello, sperando che abbocchi.
Lei sbuffa, ma si siede sul letto paziente, così Hugo capisce che è disposta ad ascoltarlo.
-Non so se lei ricambia. Cioè oggi ci siamo incontrati nel corridoio..- ma viene interrotto da un'esclamazione di Rose:-Ah! Adesso so che è in questa casa!-
Hugo si maledice mentalmente. Questa informazione le dà un campo molto ristretto fra cui cercare. E di sicuro non si innamora di sua cugina Lily, ma Rachel è uscita dalla stanza solo in quel momento.
Arrivano insieme alla soluzione, Rose trattenendo il fiato per l'eccitazione di aver indovinato, Hugo per la paura che lei lo abbia fatto.
-È Violet!- esclama Rose.  
“Porca troia!” esclama invece Hugo, nella sua mente.
In due secondi la faccia di Rose cambia da un'espressione all'altra, vedendo che sicuramente il ragazzo ha una faccia colpevole.
Nessuno dei due parla, fino a che Hugo non si decide a continuare il discorso:-Ehm, comunque l'ho incontrata nel corridoio e mi ha detto che il suo colore preferito è il verde, proprio come il mio.. Rose?-
Lei lo guarda.
-Rose non farne una tragedia per favore..- supplica il ragazzo. Ha paura che da un momento all'altro inizia a strillare istericamente dicendo che non si può innamorare della migliore amica della sua acerrima nemica, che avrebbe fatto di tutto per impedire il matrimonio e che sarebbe andato a finire come Romeo e Giulietta, ma per fortuna non lo fa. Semplicemente sospira.
-Quindi, sei d'accordo?- chiede titubante il ragazzo.
-È ovvio che non sono d'accordo, ma al cuore non si comanda!- esclama lei, dicendo la prima cosa saggia che il ragazzo abbia mai sentito uscire dalla bocca della sorella.
Di solito è lui il tipo da quelle frasi.
-Bene..- tira un sospiro Hugo. -Ehm, quindi che devo fare?- chiede.
-Secondo me devi aspettare un altro po'. Magari ricambia anche lei. Non puoi capirlo dal primo incontro, ma potresti iniziare a conoscerla, parlarle dei colori, di quello che le piace, della musica e altre cose. Tempo al tempo, fratello.- dice filosofica, mettendo le mani dietro alla testa.
In effetti non ci ha pensato: è partito in quarta e per la prima non si è fermato a riflettere sulla strategia migliore.
È una strana sensazione per Hugo.
“Quindi è così che funziona l'amore? Parti e basta? Senza un ritorno? Senza una meta? Senza pensare?”
Probabilmente sì.
-Grazie sorella, mi ci voleva una chiacchierata del genere.- dice Hugo, stendendosi accanto a lei e abbracciandola.
-Prego fratellino.- risponde Rose, sentendo il cuore scoppiare di orgoglio. Avete presente quando cercate di non sorridere, ma proprio non ci riuscite? Bene era proprio quello che sta accadendo alla rossa: è così felice di aver aiutato suo fratello, di aver fatto finalmente qualcosa di giusto da quando è entrata nella casa.
Hugo si alza e saluta la sorella dirigendosi verso la sua stanza, finalmente con la voglia di dipingere fra le mani.


 
Giorno 4, ore 19:00

Intanto nella stanza accanto a quella del nostro Weasley, Scorpius sbadiglia vistosamente. Se tutti i giorni devono essere così noiosi in quella casa, lui non vede l'ora di andarsene.
-Al.- chiama il suo migliore amico, che sta leggendo un fumetto della Marvel nel suo angolino di letto.
-Dimmi.- risponde lui, alzando pigramente gli occhi dal giornalino.
-Mi annoio.-
-Dillo a me.- sbuffa Al, chiudendo definitivamente la rivista sulle sue gambe. Ha notato uno sguardo furbo lanciato da Scorpius pochi secondi fa.
-Cos'hai in mente?- chiede subito il moro, mettendosi seduto, interessato a ciò che sta pensando Scorpius.
Il biondo si gira subito a guardarlo con un sorrisino furbetto, poi si alza e prende il suo zaino tirando fuori qualcosa di verde: una bottiglia.
Un ghigno da Serpeverde si allarga anche sulla faccia di Albus, il quale ha capito dove vuole arrivare.
-Gioco della bottiglia?-
-Gioco della bottiglia.-


 
Giorno 4, ore 23:00

E quando tutti credono di dover andar a letto per concludere la Giornata Mondiale della Noia, escono fuori Scorpius e Albus con una bottiglia in mano.
-Che ne dite di iniziare questa giornata come si deve?- chiedono sarcastici.
-Idioti, sono le undici di sera.- risponde Rose, acida come sempre.
-Idiota, alza il tuo culo grasso da lì e gioca, divertiti un po'.- ribatte Scorpius velenoso. Lei gli scocca uno sguardo indispettito, ma si alza come le è stato detto e si siede sul grande tappeto che ricopre il pavimento del salone. In fondo ha ragione, non ha fatto niente per tutto il giorno e quell'occasione così improvvisa la deve cogliere.
Così entra nel cerchio che si è formato e si siede tra Hugo e Rachel.
-Aspettate!- esclama Violet e corre su per le scale, per poi riscendere con una boccetta di profumo fra le mani.
-Se proprio ti devi improfumare, potevi restare su invece di intossicarci.- la attacca Albus, che viene comunque spento dalla mora che lo fulmina.
-Non è profumo, idiota. È Veritaserum.- risponde saccente la ragazza.
-Ma non si poteva portare niente di questo genere nella casa!- esclama Rachel, quasi sconvolta.
-Sì, ma beh, io posso.- risponde Violet con un sorrisino furbo.
-Sì, okay, ma noi che ce ne facciamo?- chiede Scorpius.
-Il gioco della bottiglia, non include anche verità o obbligo? Beh, con un po' di Veritaserum la verità sarà molto più eccitante di quanto non crediate.- risponde la Corvonero, facendogli un occhiolino.
-Quindi si comincia?- chiede, mettendo la boccetta nel mezzo.
-Dai Rachel, gira tu la bottiglia- esclama Albus, curioso di vedere la reazione della ragazza, in un gioco come quello.
-Perché io?- chiede innocentemente la ragazzina, con gli occhi nocciola fissi in quelli del ragazzo e le guance infiammate.
-Così.- risponde Albus, alzando le spalle, svogliatamente.
Rachel, che si aspettava qualcosa di più, reprime uno sguardo dispiaciuto e fa girare la bottiglia.
Non lo vuole ammettere, ma di solito non gioca a questi "giochetti da babbani", soprattutto considerato che preferisce leggere un buon libro invece di andare alle feste.
Mentre la bottiglia di vetro gira, Rachel si mordicchia il labbro, ansiosa. Quando il tappo verde della bottiglia si posiziona di fronte a Violet, tira un sospiro di sollievo: niente difficoltà per il primo round.
-Quindi? Obbligo o verità?- chiede la bruna, rivolgendo un grande sorriso alla sua nuova amica.
Violet ci pensa un po' e poi decide:- Verità!-
Con Rachel non c'è da preoccuparsi, non ha malizia nei suoi gesti. Ora, ragazzi miei, capirete che la piccola e ingenua Rachel, non è poi così piccola e ingenua. Nessuno, tranne forse Rose, si sarebbe aspettato una domanda del genere dalla Corvonero.
-Ma secondo te..- dice lentamente, assaporando il momento -..Hazza, c'ha la mazza?- e dopo averlo detto, un grande sorriso alquanto inquietante, le compare in viso.
Le reazioni furono una più diversa dell'altra: Logan sputa l'acqua che stava bevendo, Albus la guarda con tanta incredulità, Rose ride e Lysander cerca di capire quando quella Corvonero fosse diventata "così". Violet, dal canto suo, sta per mettersi a saltellare. -OVVIAMENTE!- urla emozionata, per poi iniziare a parlare velocemente.
-Ma Harry è un cupcake!- esclama a un certo punto del suo discorso. Rachel ride e inizia a darle corda, parlando di quanto la voce di Zayn faccia venire la pelle d'oca, di quanto siano buffe le facce di Louis, di quanto Niall ami la pizza e di quanto sia tenero Liam nel video di Night Changes. La situazione inizia a degenerare, quando si mettono a cantare insieme "Midnight Memories" come se non ci fosse un domani.
Lily e Rose le guardano furiose, con una punta di gelosia, Logan si è messo a confabulare con Lorcan e tutti gli altri ragazzi non ce la fanno più di quei Uan Dairecsion, o come si chiamano. Albus e Hugo, in particolare, non riescono a capire che cos'abbiano di tanto speciale quei "5 idioti", più di loro.
Per fortuna, non dicono ad alta voce le loro preoccupazioni, perché se no sarebbero stati attaccate da quelle pazze furiose. Quelle pazze furiose, che alla fine, erano solo delle fangirl in astinenza da scleri.
-Okay ora basta!- esclama Lily. -Gira quella dannata bottiglia, Vì, e finiamola!-
Le due more sbuffano, per poi risedersi ai loro posti, rosse in volto e con un luccichio negli occhi, di chi non si divertiva così da tanto tempo.
Violet prende la bottiglia verde in mano e sente come una scossa che le attraversa il braccio: quel gioco la sta proprio prendendo. La mora gira e il collo della bottiglia finisce su Lysander, il quale si fa rossorosso: lo sguardo della ragazza lo inchioda al suo posto. L'ultima sua scelta è verità: il Veritaserum non lo vuole bere. -Lysander!- esclama la ragazza, un guizzo di malizia sul volto. Lancia un'occhiata a Lily: se ne sta tranquilla, ma Violet sa che è solo una facciata e lo sguardo che le lancia la rossa ne è la conferma; desidera Lysander più di ogni altra cosa.
Il biondo in questione deglutisce, la gola secca. Se fa un passo falso, potrebbe capitare in una situazione imbarazzante, soprattutto per come è fatta Violet.
-Ehm.. obbligo..- si decide infine e si pente subito della scelta: la ragazza ha una faccia pericolosa. In quel momento il biondo decide che se mai avesse giocato un'altra volta a quello stupido gioco, non avrebbe più scelto obbligo.
-Benebene.- dice Violet, pregustandosi mentalmente la bellissima scena che sta per accadere. Lysander è stato davvero troppo ingenuo.
-Io dico che il tuo obbligo è di palpare come mele le tette di Lily.- afferma malvagia, ridendo sotto i baffi: la faccia di Lysander è fantastica. Infatti il sopracitato è rosso come un peperone, la mente annebbiata dalla confusione e un'erezione fra le gambe. Spera non si noti, perché la situazione è già abbastanza imbarazzante di suo; per sua sfortuna indossa una tuta.
"Ma porca troia." pensa, maledicendo Scorpius per aver proposto quel gioco stupido.
Si avvicina a Lily, non riuscendo quasi a guardarla negli occhi e per fortuna, perché quegli occhioni marroni da cerbiatta sono lucidi di eccitazione; da quanto tempo sogna quelle mani sul suo corpo? Troppo.
Sbatte le ciglia: non vuole far notare il suo stato.
Lysander guarda in basso e allunga le mani, portandole sui seni di lei: non ha il reggiseno. Un sospiro lascia le labbra di Lysander che inizia a palparla. Chiude gli occhi e riprende parzialmente il controllo, almeno per un minuto. Le orecchie gli fischiano. Ha percepito tutto: i capezzoli induriti sotto le dita, il calore che emana il corpo di lei, la morbidezza di quei bellissimi seni proporzionati. Potrebbe venire da un momento all'altro.
Lily non è da meno: sente un vortice di emozioni dentro, le mutandine sono bagnate, il cuore sembra non reggere.
"Perché non mi sono messa il reggiseno?" si chiede, ma si complimenta con se stessa: ha notato l'erezione che premeva contro l'elastico della tuta.. come avrebbe potuto non notarlo?
Il respiro di Lysander non si vuole calmare, come la voglia di Lily. -Lysander devi girare..- gli sussurra Hugo, scuotendolo per la spalla. Il ragazzo sbatte gli occhi e prende imbambolato la bottiglia per poi farla ruotare: esce il suo vicino Hugo.
-Obbligo o verità?-
Il rosso non ci pensa due volte e ingurgita il Veritaserum, non vuole fare la stessa fine del suo migliore amico. Lysander osserva Hugo. Non vuole essere cattivo, ma deve trovare, qualcosa che faccia distogliere l'attenzione da lui e da Lils, dai pantaloni troppo stretti e dal rossore nelle guance. Ma cosa?
Una lampadina illumina il cervello del biondo: perché non dargli "una leggera spintarella" con la ragazza per cui ha preso una sbandata?
-Ehm, ti interessa qualcuno in particolare, in questa casa?- Scamandro sorride imbarazzato all'amico, a mo' di scusa.. si sente leggermente in colpa.
Dentro ai pensieri del rosso, sta succedendo di tutto. Lui sta cercando di non farsi scoprire, mentre la pozione bevuta vuole il contrario. Il giovane Weasley raggiunge una tonalità di rosso simile ai capelli color fuoco della sorella. Apre la bocca e poi la richiude continuamente. Sta cercando inutilmente di combattere contro la pozioncina malefica, ma tanto sa che dovrà sputare quel nome prima o poi.
Rose sta per sbattersi la mano in faccia: per quale motivo il suo fratellino deve fare tutte queste scenate? Si sta mettendo solo più in ridicolo.
-Dai Hug, dillo, non c'è niente di male!-
Violet, invece, ha leggermente paura.
E se invece non è minimamente interessato a lei? Non può negare che quel ragazzo e la sua passione per i colori la fanno impazzire. Così, quando la voce un po' roca e flebile del giovane, dice chiaramente "Violet" si sente avvampare. Da una parte sta per scoppiare di gioia, dall'altra voleva che succedesse in un'altra occasione e non obbligato. Si pente, quasi, di aver deciso di far utilizzare il Veritaserum. Scaccia il pensiero, cercando di farsi tante paranoie.
Un chiacchiericcio si diffonde nella stanza, Lorcan e Logan, sembrano particolarmente esaltati dalla scoperta. Lily, a cui è passato il momento di spossatezza causata da Lysander, fece tacere tutti, intimando il cugino a far girare, un'altra volta, quella bottiglia verde.
Hugo deglutisce. Avrebbe quasi preferito il destino toccato a Lysander.
Lancia un'occhiata a Violet e si acciglia: non riesce a leggere la sua espressione; sembra un misto di gioia e tristezza, delusione, eccitazione, sembra sollevata e giù di morale allo stesso tempo.
In questo momento vorrebbe solo buttare le mani al collo dell'amico.
Prende la bottiglia e gira, sovrappensiero e confuso.
Il collo punta verso sua sorella.
Rose è rilassata. In quelle condizioni il fratello non sarebbe mai stato in grado di farle una domanda imbarazzante, è troppo scosso.
-Oh Rose!- esclama Hugo, quando gli altri giocatori gli ricordano che deve fare una domanda alla ragazza, che intanto ha scelto verità e sta ingurgitando il Veritaserum.
A Hugo non va di pensare a domande troppo complesse per mettere in imbarazzo la ragazza, quindi ne sceglie una stupida e semplice.
-Chi ti scoperesti?- sputa fuori.
Rose spalanca gli occhi. Questa non se l'era aspettata.
Immediatamente le immagini del sogno che Hugo aveva interrotto quel pomeriggio con i suoi stupidi problemi di cuore le ritornano nella mente.
Capelli biondi, occhi grigi, voce roca.
I brividi le invadono ogni centimetro di pelle.
-Scorpius.- dice, prima che di potersi trattenere.
In un silenzio di tomba l'unico rumore che si sente è lo schiocco delle mani della rossa che sbattono sulla bocca.
Non lo doveva dire.
“Mannaggia a me e a quando ho scelto verità.” rimpiange la ragazza, osservando i volti dei presenti.. soprattutto uno.
Scorpius ha un ghigno appena accennato sul volto.
“Che vorrà dire?” si chiede Rose, cercando di interpretare l'espressione.
“Lo vorrebbe anche lui? Oppure è solo un altro complimento che si va ad aggiungere al suo ego?”
-Vai a farti fottere, Malfoy!- esclama Rose, su tutte le furie.
-Magari da te?- ribatte lui, perfido, ma anche con una punta di desiderio in quella frase.
Rose diventa rossa come un pomodoro e incassa il colpo basso.
In un angolo Albus prende una mazzetta da Logan.
Infatti molti anni addietro avevano fatto una bella scommessa, subito dopo la prima grande litigata dei due arci-nemici.
-Quanto ci scommetti che quella se lo vuole fare?- aveva casualmente ipotizzato Al, aggiungendo con un ghigno poi:-E magari finiscono anche insieme.-
-Naaah, Rose non è il tipo di Scorpius. Io ci vedrei più Lily.- disse Logan, facendo infuriare Al.
-Mia sorella non si tocca!- esclamò infatti.
-Calmaa, facciamo una scommessa!- propose Logan, con un ghigno sul volto. -Ti do dieci galeoni se se lo vuole fare e venti se si mettono insieme, se invece non succede nulla e continuano a litigare e ad odiarsi per sempre, me ne darai quindici a me. Abbiamo un accordo?- e tendé la mano.
Albus gliela strinse.
-La scommessa è ancora aperta.- gli sussurra Albus, mettendo i galeoni in tasca e ghignando di fronte alla faccia scocciata di Logan.
Intanto vicino alla Weasley, Rachel e Violet si stringono le mani ed emettono versi non ancora identificati.
-Avete finito di fangirlare?!- s'infuria Lily, tirando via Violet e rimettendola a sedere con la forza, ma non riuscendo a toglierle il sorrisone dalla faccia che condivide con l'amica Rachel.
Rose prende con mani tremanti la bottiglia.
Ancora non crede di aver detto quel nome. Certo non nega che sia bello, ma no, non si farebbe mai una persona del genere.
Gira la bottiglia e capita Rachel che rimpicciolisce sotto lo sguardo malizioso di Rose. È fregata.
La ragazza fa una conta mentale fra obbligo e verità, tanto ormai non ha più scuse perché Rose le farà il culo.
-Obbligo.- dice affranta e un sorriso si accende sul sorriso della sua migliore amica.
La piccola Rachel le lancia uno sguardo eloquente: non Albus.
-Allora, siccome sei la mia migliore amica e io sono la tua migliore amica, perché non succhi il lobo di mio cugino?- chiede Rose tutto d'un fiato.
Rachel ci mette un po' a decifrare tutte le parole e quando le capisce diventa un arcobaleno.
-CHE COSA DOVREI FARE IO?!- urla fuori di sé.
-Rach, stai calma è solo un gioco. E poi ti scandalizzi così tanto, dopo quello che hai detto prima?-
-Ma prima stavo giocando Roseee, ti ammazzo.- decreta alla fine la Corvonero alzandosi sulle gambe traballanti per avvicinarsi ad Albus.
Lo guarda in faccia e non nota niente, la minima emozione non trapela sul viso di cera del Serpeverde.
Ma dentro, oh dentro l'inferno.
Fortunatamente non ha fatto l'errore del suo amico Lysander di mettersi la tuta, se no sarebbe nella sua stessa situazione.
Rachel interpreta la mancanza di emozioni come menefreghismo: se l'avesse fatto un'altra ragazza della casa sarebbe stato lo stesso per lui.
“Non valgo nulla per lui.” pensa sconsolata, ma subito questa tristezza si trasforma in rabbia, neanche lei sa il perché.
E allora si avventa su di lui, mettendosi a cavalcioni sul suo bacino, mentre lui disteso per terra, spalanca gli occhi dalla sorpresa.
“Allora ti faccio qualche effetto, eh stronzo?” e continua ad insultarlo mentalmente, mentre inizia a mordergli forte il lobo, così forte da fargli male e fargli scappare un gemito di dolore dalla bocca. Si ferma.
“Cosa cazzo sto facendo?” pensa tra sé e quasi per scusarsi, inizia a leccargli quel pezzetto di carne martoriato pochi secondi fa dalla sua rabbia.
Un brivido la attraversa, quando Albus le posa delicatamente una mano sulla schiena, quasi chiedendo di fare di più. Cosa che non può fare essendo in un salone affollato di gente con gli occhi incollati su di loro.
-Scusa.- gli sussurra all'orecchio e si alza, lasciando a bocca aperta tutti quelli che hanno assistito alla scena.
Albus mugugna qualcosa e si rialza in piedi, come risvegliato da un sogno.
“Wow, scommetto che ci sa fare a letto. Tanto ingenua e poi..” pensa guardandole il sedere, mentre lei si risiede al suo posto, rossa come un peperone.
“Non è il momento di fare questi pensieri.” gli ricorda la coscienza, riportandolo allo stato precario della sua eccitazione.
Rachel afferra la bottiglia senza emettere una parola e gira.
Logan si trattiene dal non fare una scenata. Adora Albus, però è alquanto iperprotettivo verso la sua migliore amica.
Se osa solo farle del male.. mentre è immerso nei suoi pensieri, non si accorge che la bottiglia ha puntato proprio su di lui! Bene! Non vedeva l'ora.
Quindi, senza aspettare la domanda dice di getto:-Obbligo!-
Non si pente della sua scelta, neanche quando sul viso di Rachel compare un sorrisetto. Inizia a insospettirsi quando Violet e Rachel si guardano in quel modo strano, che non riesce a capire. Che cosa ha in mente?
-Ti obbligo..- mentre parla, tamburella le dita contro la sua gamba mettendo in crisi Logan. -..a fare una dichiarazione d'amore alla persona che ami.-
Logan vorrebbe cancellarle quel sorriso dalla faccia. Diavolo!
Inizia a disperarsi e a mordicchiarsi le labbra. Una vocina nella sua testa, però lo calma:“Hei, prendilo come una cosa positiva. In questa stanza ci sono le persone più importanti della tua vita, è il momento per dire tutta la verità.”
Allora si alza in piedi, si stiracchia e si aggiusta i jeans.
-Okay.- prende un grande sospiro -La persona che amo, o almeno credo di amare, è Lorcan.-
Silenzio generale.
-No non guardatemi così, fatemi finire il mio discorso!- dice spazientito, giusto per prendersela con qualcuno. -Voi penserete: 'Logan innamorato?!'.. insomma ragazzi, mi sono portato a letto mezza popolazione maschile e quasi tutta quella femminile di Hogwarts! Nonostante questo, l'amore ha bussato anche alla mia porta! La prima volta che ho davvero notato Lorcan è stato quando, durante la festa di Halloween, disse davanti a tutta la scuola di essere gay. Sapete, non tutti hanno certo coraggio. Mi sono sempre chiesto perché non è stato smistato a Grifondoro. Forse sarà il fatto che la sua lealtà e la sua bontà superano tutto. Non sono molto bravo con le parole, ma tutto ciò che posso dire è che ciò che provo per lui, non l'ho mai provato per nessuno. E quindi, spero che voi lo accettiate.-
Finito il suo discorso, si passa una mano tra i capelli corvini e sorride, un po' agitato. Quasi neanche si accorge, di un piccolo uragano che gli salta addosso. Logan stringe la maglia di Lorcan, come per proteggerlo da qualunque cosa, mentre Lorcan si intrufola tra le sue braccia. Non serve un genio per capire che quello è uno spettacolo stupendo: il modo in cui Lorcan stringe Logan, come se avesse paura che si potesse spezzare da un momento all'altro, gli occhi di Lorcan incatenati in quelli del mulatto, come se esistessero solo loro.
Rachel, li guarda con gioia e un misto di amarezza. Ci sarà mai qualcuno che amerà lei, come Lorcan ama Logan? Scaccia via i pensieri e sorride a Violet: non c'è niente di meglio che vedere la propria OTP dichiararsi amore eterno davanti agli occhi.
Ora, è giunto il momento che tutti temevano.
Tocca a Logan girare la bottiglia. Ebbene si, la serpe, è una vera 'volpe' nel famoso gioco babbano. Riesce a colpire le debolezze degli amici, centrando il giusto obbligo o la giusta verità.
Il mulatto, si lecca le labbra, avvicinandosi alla bottiglia, con una calma snervante. Le dita affusolate stringono l'oggetto, prima di farlo girare su se stesso.
Il fortunato, è niente di meno che Scorpius l'unico che forse riesce a tenere testa all'amico.
-UH bene bene, obbligo o verità?-
-Obbligo, ovviamente- dice Scorpius, ghignante, con una voglia matta di rischiare.
Rose si mordicchia il labbro e passa la mano tra i capelli ramati. Sta pregando Godric, Merlino e il padre di Hagrid che l'obbligo di Malfoy non riguardi lei. Insomma, sarebbe sfiga!
Ovviamente nessuno dà ascolto alle sue preghiere, perché un minuto e cento sospiri dopo, Logan dice:-Bacia Rose.-
“Porco Godric”
-Con la lingua.-
 La faccia della Weasley sta andando a fuoco.
“Ti giuro che ti ammazzo, Logan Zabini” pensa, mentre Scorpius si avvicina pericolosamente.
Il biondo avvolge le braccia attorno alla vita della rossa, che trema al solo tocco. Osserva le labbra del suo odiato nemico e sussulta quando sente che si stanno scontrando con le sue.
Menta.
Malfoy sa di menta.
Le labbra sembrano combaciare perfettamente, come se fossero plasmate per unirsi. Scorpius chiede accesso alla bocca della ragazza e lei non esita a iniziare un gioco di lingue. Rose allaccia le braccia al collo del giovane Serpeverde e si lascia andare.
Dimentica che li stanno guardando, dimentica che lui è un Malfoy, dimentica che è la persona che odia di più sulla faccia della terra e si abbandona completamente a quelle labbra morbide e a quel tocco leggero. Poi sembra accorgersi dell'errore che sta commettendo. “Cazzo, è così sbagliato”
Si stacca velocemente e senza il tempo di rendersene conto, le guance vengono rigate da fiotti di lacrime.
Rose scappa, scappa perché vuole arrivare nella sua camera.
Vuole prendere a pugni il cuscino e urlare come se non ci fosse nessuno nella casa.
Scappa perché non riesce a guardare in faccia Scorpius, scappa da se stessa e dal fatto che sì, a lei quel bacio è tremendamente piaciuto.


Nota di quelle due pazze furiose delle autrici:
Allora, sappiamo che vi abbiamo fatto penare per questo capitolo, ma dopo una bomba del genere non potete far altro che perdonarci.
Adesso, vogliamo dare il via alle scommesse e alle teorie: vogliamo una marea di recensioni con tutte le vostre supposizioni MUAHAHAHAHAHAHA.
Ci vediamo alla prossima belli!
Stay tuned,
Maty&Ginny.
  
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