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Autore: lukespj    30/03/2015    4 recensioni
“Haz, mi vuoi sp-”
“Ti prego, so che sono un emerito coglione, un cretino, uno stronzo, tutto quello che vuoi. E mi dispiace, giuro. Ma non posso starmene con le mani in mano. Ti amo, cazzo, e non posso lasciarti andare, anche se probabilmente sarebbe la cosa migliore, ma non posso. Sarò anche egoista, ma non mi importa. Ti voglio con me e per me, e non mi interessa niente e nessuno. Che vadano tutti a farsi fottere. Sei la cosa migliore che mi sia capitata, ho sempre avuto bisogno di te, e tu ci sei sempre stata. E so che ci sarai ancora, perché anche tu hai bisogno di me, anche se io non ci sono stato molto per te, ma ti prometto che cercherò di migliorare. Te lo prometto. Ma ti prego, ti scongiuro.. Non lasciarmi” dico tutto d’un fiato, interrompendola e porgendole le rose.
[questa ff è nata in seguito alle tre OS che ho scritto su Harry, ma racconta quello che sarebbe successo se le cose fossero andate diversamente da quanto avevo scritto]
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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(Giulia POV)
Mi sveglio quando inizia ad entrare troppa luce dalla finestra della camera di Harry, ma non ho nessuna intenzione di aprire gli occhi. Siamo tornati dal pub credo verso le due, dato che ai ragazzi è stato chiesto, come minimo una decina di volte, di ricantare la stessa canzone, e lo stesso con Niall, che sono riuscita a convincere a cantare con l’aiuto di  Zayn.
Muovo le gambe per stiracchiarmi, ma Harry stringe la presa intorno al mio bacino e prende le mie gambe tra le sue, immobilizzandomi. Sorrido istintivamente, per poi girarmi – con molta difficoltà- verso di lui. Sta dormendo profondamente e sembra davvero in pace con se stesso. Gli sposto una ciocca di capelli dal viso e, con molta fatica, mi libero dalla sua stretta, alzandomi. Emette un verso di lamento, per poi sdraiarsi sulla pancia.
Mi auto impongo di non rimanere impalata a guardarlo e vado in bagno, dove mi lavo faccia e denti . Torno in camera dove tolgo il pigiama e mi vesto, per poi legare i capelli in una treccia veloce. Non so come Harry prenderà il fatto che sto per uscire con Zayn, ma se, come dice, questa volta sarà diverso, dovrà imparare ad accettare il fatto che io e lui siamo molto legati.
Mi avvicino per lasciargli un bacio sulla guancia, ma, quando sto per allontanarmi, si gira di scatto e mi afferra una mano, tirandomi verso di lui. Mi ritrovo di nuovo a letto, con lui che mi stringe tra le sue braccia.

“Buongiorno, Giuls” dice, la voce impastata dal sonno.
“Giorno, Haz… Scusami, non volevo svegliarti, dormivi così bene”

Sorride e, finalmente, apre gli occhi, incontrando i miei.

“Dov’è che stai andando senza di me?” chiede, notando che sono già vestita.
“A casa a salutare i miei, poi mi viene a prendere Zayn e andiamo a mangiare insieme..”

La sua espressione cambia da estremamente felice a estremamente alterata.

“Perché diamine devi andare da qualche parte con lui? Insomma, non ne vedo perché dovresti-”

Prima che inizi a sparare le solite stronzate, mi avvicino quel tanto che basta per poter appoggiare le labbra sulle sue. Sembra tranquillizzarsi e
mi stringe di più a sé.

“Quando la smetterai di essere geloso di Zay?”

Harry mi guarda serio, per poi sorridermi, mostrandomi le sue adorabili fossette.

“Mai” dice, per poi baciarmi di nuovo.

***

Dopo essere stata investita dalle milioni e milioni di domande da parte di mia madre, dopo aver svegliato El e Louis – guadagnandomi una cuscinata e una ciabatta in faccia- e dopo aver riso fino alla morte per le battute pessime di mio padre, mi sono seduta qui fuori, sui gradini che separano la porta di casa dal marciapiede, ad aspettare un ritardatario cronico. La mia unica compagnia in questo momento è la cesta - contente non so esattamente che cosa- che mi ha dato mamma.
Finalmente Zayn arriva, pronto per iniziare questa splendida giornata. Stiamo per andare a fare un bel picnic visto che comunque, il sole splende in alto nel cielo ed io sono più felice rispetto agli altri giorni. Forse chissà, lo sono perché in questo momento mi trovo in sua compagnia e, sentirlo vicino, mi fa sentire dannatamente bene. 

"Buongiorno Giuls!" esclama il moro, sorridendomi con quei suoi denti bianchissimi e la sua barba che gli fa da splendido contorno.

Ricambio il saluto e chiudo la porta alle mie spalle, avanzando verso la sua figura.

"Come stai?" mi domanda, abbracciandomi calorosamente per poi lasciarmi allontanare da lui di poco.
"Sto bene, grazie. Ma tu piuttosto... che bella questa moto!" affermo, passando il palmo della mano su di essa.

E’ davvero bella, è di un rosso fiammante luccicante, si vede che Zayn ci teneva a quel gioiellino.
 
"Ti piace?" chiede, spostando subito la mia mano dalla moto, "non toccarla, Giuls! Si sporcherà" 

Ridacchio, scuotendo il capo e sorridendogli ancora.
 
"Dove andiamo, Malik?"
"In un posto speciale" conclude, lanciandomi il casco nero e salendo sulla moto, facendomi poi aggrappare saldamente al suo bacino.
 
(Zayn POV)
 
Appena arrivati io e Giulia incominciamo ad andare verso il piccolo parco in cui l’ho portata. Questo è il posto che più preferisco visto che ci vengo sempre da pochi mesi a questa parte. Continuo a guardarmi intorno, estasiato come la prima volta in cui venni in questo parco: gli alberi erano verdi, con delle foglie che ogni tanto cadevano giù, liberandosi nell’aria per poi cadere a terra e poggiarsi delicatamente sul prato.
Prendo per il braccio Giulia, abbracciandola per farle vedere il panorama che era d’innanzi a noi. Ora siamo praticamente su una collinetta dove giù si possono notare i tetti delle case e dei palazzi.
 
“Siamo davvero in alto” commenta la mora, sorridendomi e avvicinandosi un po’ di più alla mia figura.
“E’ un posto… Tranquillo” dico, fissando la ragazza, per poi trascinarla lontano da quel vuoto.
 
Cominciamo ad apparecchiare sul prato, stendendo la coperta che avremmo usato anche come tovaglia.
 
“Hai fame?” chiede, allungandomi la cesta con dentro il cibo.
 
Io al contrario, scuoto il capo, prendendo il cellulare e premendo sul tasto della macchinetta fotografica.
 
"Cosa fai?" chiede Giuls, sorridendomi e slegandosi la treccia tutta disordinata. 

"Facciamo qualche foto" aggiungo, "giusto per ricordarci di questa giornata" 
Lei annuisce, aggiustandosi i capelli e prendendo in mano il mio IPhone. Iniziamo a fare delle foto con numerose facce buffe, poi qualche foto un po’ più seria, sorridendo e abbracciandoci fortemente. 
Voglio davvero bene a questa ragazza, è ormai un punto fisso nella mia vita, praticamente la considero una delle persone più importanti della mia vita. Credo... credo che nessuno sia davvero come lei, è insicura ma allo stesso tempo forte, ha una grinta che neanche lei sa di avere. E'... speciale. 
"Mangiamo?" chiedo ad un certo punto, massaggiandomi lo stomaco che intanto, brontola incessantemente.
Giulia sorride, annuendo e cacciando le varie prelibatezze che abbiamo preparato. Tolgo il tappo della bottiglia e inizio a bere, svuotandola in pochi minuti.
"Zay..." comincia, trucidandomi con il solo sguardo, "SAI VERO CHE ERA L'UNICA BOTTIGLIA CHE AVEVO PORTATO?"
Ops.

 “Emmh… Io… Credo ci sia un ruscello qui da qualche parte… Potrei andare a riempire la bottiglietta…” dico, sentendomi in colpa.
Lei scoppia a ridere.
“Non  importa, ci pensiamo dopo, ok?”
Sorrido e annuisco. Ci dividiamo i panini e iniziamo a mangiare, parlando di ogni cosa, come se lei non fosse mai andata via.
“Ti sei persa Niall che dorme sul divano, russando come una ruspa, e la sua caduta degna da Oscar” dico, dopo un sacco di battute oscene.
Giuls scoppia a ridere.
“Oh, fidati, ne ho viste abbastanza”
Inizio a ridere anche io, non posso fare altrimenti. Ha la risata troppo contagiosa.
“Che mi dici di Perrie?” mi chiede, quando si è ripresa.
“Mi sembra che tu ci abbia già parlato abbastanza”
Alza le spalle.

 
“Voglio sapere anche da te”
“Non c’è molto da aggiungere a quello che ti ha detto lei ieri sera”
Scuote la testa, sorridendo. Da quando siamo qui, si è alzata una leggera arietta che le scompiglia leggermente i capelli. Ne prendo una ciocca e inizio a giocarci.
“Quindi con Harry?” 
Mi fa un sorriso enorme. Uno di quei sorrisi che ti trasmettono tutta la felicità che prova l’altra persona. 
“Credo che questa volta, sia la volta buona” dice, gli occhi che brillano un po’ per la felicità, un po’ per la luce del sole.
“In effetti, mi ha sorpreso che ieri è rimasto con noi”
“Anche a me, ma credo che voglia davvero dimostrarmi che mi ama”
“Stai attenta, ok?”
Mi abbraccia.
“Stai tranquillo, Zay… Andrà tutto bene”
“Lo so, ma non so se hai notato come ti guardava Josh.. Sono abbastanza preoccupato..”
Giuls trattiene il fiato per un po’. Nei suoi occhi, riesco a vedere che anche lei è preoccupata.
“Ci sono io, non ti succederà niente” dico, stringendole una mano.
Non mi risponde, si limita a guardarmi e non c’è bisogno che dica qualcosa. Tutto quello che c’è da dire lo dicono i suoi occhi. 
Appena distoglie lo sguardo dal mio, si sdraia sulla coperta e io mi guardo intorno, beandomi di questa tranquillità. La mia attenzione viene presto presa da delle margherite sparse qua e là per il prato. Mi alzo e ne raccolgo un po’, per poi tornare sulla coperte e intrecciarle.
“Che stai facendo?” chiede Giuls, che è ancora sdraiata.
“Nulla” dico, continuando nel mio lavoro.
Si mette a sedere e mi studia in ogni movimento. 
Quando sono soddisfatto del mio lavoro, le metto la corona di margherite in testa.
“Deja vu” dice, sorridendo.
Sorrido anche io, ricordando quando stavamo ancora insieme e le avevo fatto una coroncina simile.
“Ci pensi mai a come sarebbe stato se noi due fossimo rimasti insieme?” chiedo, guardando dritto verso di me.
“Sì, spesso…  Ma, nonostante tutto, sono così felice di averti nella mia vita” 
“Allora siamo in due” 
Mi giro verso di lei e noto che sta sorridendo, guardando anche lei verso il punto in cui guardavo prima.
Rimaniamo qui al parco ancora per un po’, ricordando insieme qualche episodio della nostra storia, che sembra ormai così lontana nel tempo, poi ci alziamo e, dopo aver tirato su la coperta, ci incamminiamo verso il punto in cui ho lasciato la moto.
“Ti riporto a casa?” chiedo, mentre entrambi ci mettiamo il casco.
“Potresti portarmi direttamente da Haz, invece?”
“Mi vuoi proprio male, eh”
Lei scoppia a ridere.
“Se davvero vuole che sia diverso stavolta, insieme a me dovrà prendere anche te”
“Prendi due paghi uno?” chiedo, ironico.
“Esattamente” dice, tirandomi un pugnetto sulla spalla.
Scuoto la testa e salgo sulla moto, seguito da Giuls. Direzione: casa del riccio.

 
*angolo autrice*
Ciao a tutti! 
Inizialmente, questo capitolo doveva essere completamente diverso, la parte del picnic ci sarebbe stata comunque, ma avevo buttato giù anche altre cose, che poi ho deciso di tagliare. Ho cancellato l’abbozzo che avevo scritto prima di partire per Vienna e l’ho riscritto, con l’aiuto di una mia cara amica – che ringrazio ancora infinitamente.
Ho voluto fare questo cambio per Zayn, dato che comunque in questa ff ha un ruolo importante. L’ho voluto fare e l’ho fatto con molta fatica, scrivere su di lui mi è sempre stato abbastanza facile, ma non ora.
Vorrei dedicargli questo capitolo, che è stato scritto insieme ad un mare di lacrime, per cui mi scuso in anticipo per gli eventuali errori che ci saranno.
La cosa che fa più male di tutto questo è che lui c’è sempre stato per me, ma io non ho potuto esserci per lui.
Un bacio a tutti,
Giuls xx
   
 
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