Freddo.
Freddo e
pioggia.
Ma per redimerli ci voleva ben
altro.
Uffici della
BAU,Quantico,Virginia.
-Morgan,muoviti!-
-Arrivo,Prentiss,arrivo!-
I due entrarono in
sala riunioni.
Due paia d’occhi li
scrutarono.
Due paia di strani
occhi.
Un ragazzo e una
ragazza che non avevano mai visto erano seduti in fondo al
tavolo.
Dovevano essere
parenti.
Forse
fratelli.
-Eccovi,finalmente. Aspettavamo solo voi due.-
Hotch li invitò ad
accomodarsi.
-Volevo solo
presentarvi i nostri nuovi colleghi. Come potete vedere sono molto giovani,e sono appena entrati nell’FBI. Mi raccomando solo di non
farli sentire troppo esclusi.-
“Perché dovremmo? Non siamo ragazzini dell’asilo. Anche se
quegli occhi.. Brr!” pensò
Prentiss.
La ragazza sorrise
leggermente nella sua direzione.
“Che abbia capito
cosa pensavo? No,dai,nessuno può leggere nel
pensiero!”
La ragazza emise
ora un risolino,ma si ricompose
subito.
-Ragazzi,non volete presentarvi?-
-Ma certo,Hotch.- sorrise il
ragazzo.
-Dipende da ciò che
volete sapere di noi.- fece eco la
ragazza.
-Beh,diciamo pure: come vi chiamate,quanti anni avete,perché
avete scelto questo lavoro,e i vostri segni particolari fisici e psicologici.-
rise Morgan.
-Bene,allora inizio io. Ti dispiace?- fece il
ragazzo.
-No,certo che no..- rispose la ragazza.
Reid lo squadrò.
Era alto circa un
metro e ottanta,capelli scuri,pelle bianchissima,ombre
scure attorno agli occhi,e..
“Di che razza di
colore ha quegli occhi?” pensò il dottore.
-Io sono Jacob
King,ho ventiquattro anni,ho scelto questo lavoro
perché mi appassiona scoprire i misteri della mente umana,come avrete notato ho
un occhio grigio e l’altro nero,e come non avete ancora potuto notare ho una
particolare attitudine all’ordine e alla disciplina,che ho una memoria
fotografica e che nessuno può mentirmi.-
Morgan prese
qualche appunto. “Vedrò di fare qualche ricerca.” pensò.
Il ragazzo sorrise
di sbieco.
-Ora tocca a te.- disse Jacob,rivolto alla
ragazza.
L’attenzione di
Reid si spostò su di lei.
Alta circa un metro
e settanta,capelli rosso tiziano scuro,pelle di
alabastro,occhiaie,anche lei, e..
“Ha gli occhi
invertiti rispetto a lui!”
-Io,invece,sono Sarah King,ho ventiquattro anni,ho scelto questo
lavoro perché vorrei capire cosa spinge gli esseri umani a soggiogarne e
ucciderne altri,come avrete notato ho anche io un occhio grigio e l’altro
nero,invertiti rispetto a Jacob,e presto scoprirete che ho attitudini alla
matematica e alle lingue,che ho anche io una memoria fotografica e nemmeno a me
si può mentire.-
“È molto bella,ma sembra circondata da un alone di mistero,anzi,sono
entrambi affascinanti e bellissimi..” pensò Reid.
Sarah si voltò
verso di lui,con un’espressione indecifrabile,un misto
d’ira e sorpresa.
“Ma dai,Spencer,che vai a pensare.. Come potrebbe adirarsi con te se
nemmeno ti conosce?”
-Scusate,ma siete gemelli?- chiese Prentiss.
-Si,si nota molto?- sorrise Sarah.
-Perché non vi
presentate voi,ora?- buttò lì
Jacob.
-Cosa volete
sapere?- chiese JJ.
-Nulla in
particolare. Solo qualcosa in generale su di voi.-
-Va bene. Inizio
io?- chiese Morgan.
Borbottii
d’assenso.
-Sono Derek
Morgan,sono nato a Chicago,e prima di lavorare nell’FBI
ero in polizia. Sono cintura nera di Judo e sono esperto in crimini
ossessivi.-
-Io sono Jennifer
Jereau,ma chiamatemi JJ. Non
sono una profiler,ma mi
occupo di questioni burocratiche,conferenze stampa,parlo con le famiglie delle
vittime e faccio da intermediario tra polizia ed FBI.-
-Mi chiamo Emily
Prentiss,e sono tra gli
ultimi arrivati,qui. Parlo diverse lingue tra le quali l’arabo,avendo vissuto in Medio Oriente per molto
tempo.-
-Io sono Spencer
Reid,ho ventisei anni e un QI
di
-Praticamente un
genio.- osservò Sarah.
-Ehm,no,diciamo che ho un QI molto alto
e..-
-Reid,non fare il modesto,su. Si,è il nostro genio tuttologo.- rise
Morgan.
-Bene,un nostro simile,sorella!- esclamò
Jacob.
-Jacob,cos’è tutta questa modestia,il primo giorno
di lavoro?- gli rispose la sorella scocciata.
-Ma non avete un
tecnico informatico?- chiese Jacob.
-Ma certo. Ve lo
chiamo.-
Toc Toc.
-AVANTI!-
-Garcia,sono io. Potresti
venire?-
-Certo,JJ. È successo qualcosa?-
-No,niente. Abbiamo due nuovi arrivi che vorrebbero
conoscerti.-
-Salve,voi siete?-
-Sarah e Jacob King. Lei è..?-
-Peneope Garcia,il tecnico
informatico.-
-Fantastico,così conosciamo la squadra al
completo.-
“Sono proprio
inquietanti.. E poi quegli occhi così strani..” pensò
Garcia.
-Abbiamo proprio
degli occhi strani,non trova?- chiese
Sarah.
“Ma come ha fatto?”
pensò ancora Garcia.
-Beh,io li definirei particolari,più che
altro.-
-Grazie.- sorrise Jacob.
-Di nulla. Ora
torno di là.-
-Faccia pure.- la congedò Sarah con un sorriso.
-Beh, possiamo
andare,sono le dieci ormai. Sarah,Jacob,vi va di unirvi a noi?-
-Dipende. Dove
andate?-
-Un locale qui vicino.-
-Va bene.
Andiamo.-
-Io non vengo,scusatemi.- cercò di scappare Reid.
-Perché no,dottore? Potrebbe essere un modo per conoscerci.-
-Oh,vedete,io non..-
-Avanti Reid,chiudi il becco e vieni anche
tu.- lo zittì Morgan.
Dieci minuti
dopo.
Reid osservava Sarah.
Era bella,non c’è che dire.
Aveva dei pantaloni scuri molto attillati che evidenziavano le
gambe e stivali con tacco molto alto.
Un maglioncino con
scollo a V evidenziava il decolletè non troppo
generoso.
Il cappotto era
semplice,nero,elegante.
Forse quella non
sarebbe stata poi una brutta serata.
Salve a
tutti!
E’ la mia prima FanFic
in questo fandom quindi,vi
prego,non uccidetemi subito =)
Che posso dire? Spero
vi piaccia.
=D
Alla prossima!!!!!