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Autore: Kagome 95    31/03/2015    3 recensioni
Adesso è tutto diverso!
Kagome, Inuyasha , Sango, Miroku e Rin fanno parte di un gruppetto di ragazzi 17enni che frequentano il penultimo anno del liceo scientifico Seinan.
La protagonista, nonché unica narratrice di questa F.F., è Kagome che ci narrerà le varie vicende che accadranno. Posso già dirvi che la nostra eroina è la ragazza del nostro Inuyasha. Ma Cosa accadrà??
Chi è che entrerà a far parte delle loro vite sconvolgendo quello che sembrava essere perfetto??
Ma.... Se alla fine Kagome s'innamorasse di un altro? E chi sarebbe???
MIRACCOMANDO! Non perdetevi questa favolosa Saga ( o forse dovrei chiamarla trilogia) dove non mancheranno colpi di scena!
Spero di avervi incuriosito, vi lascio alla mia storia.
Un grande bacio a tutti voi e non scordatevi di lasciarmi qualche recensione Mi raccomando! Saluti dalla vostra Eriet ( Kagome 95)
Genere: Comico, Parodia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Kikyo, Sango, Sesshoumaru | Coppie: Inuyasha/Kagome, Inuyasha/Kikyo, Miroku/Sango
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'High School Loves'
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Story Notes:

ATTENZIONE: QUESTA FAN FICTION NON INTENDE IN ALCUN MODO ISTIGARE I LETTORI A FUMARE, USARE DROGHE, ASSUMERE CERTI TIPI DI ATTEGGIAMENTI O QUANT'ALTRO. NELLE VICENDE NARRATE RASSICURIAMO CHE NESSUN PERSONAGGIO è STATO MALTRATTATO DALL'AUTRICE ( fatta eccezione di Kikyo che non la sopporto...). QUALSIASI RIFERIMENTO A EVENTI, FATTI O PERSONE REALMENTE ESISTITE E' PURAMENTE CASUALE.
Saluti By Eriet



 “ non ti piace qui?”mi chiese il fratellastro di Inuyasha.
“ non ho detto questo” soffiai infastidita. Era più ficcanaso di Souta. 
“ da questa parte” Mi prese per un braccio trascinandoci via con se.
“m-ma aspetta!” Corse verso un semaforo arancione che stava per diventare rosso “ tu sei pazzo!!” urlai mentre quel piccolo birbante pensava fosse un gioco. Fortunatamente riuscimmo ad attraversarlo in tempo. 
“ arrivati” si fermò davanti ad un immenso palazzo. Sfinita mi piegai sulle ginocchia per riprendere fiato. Quando rialzai lo   sguardo non riuscii a crederci.
"WoW" disse Souta stupefatto. Eravamo di fronte all’ Haagen-Dazs, la più costosa e famosa gelateria della città.
“ entriamo, su” entrò Sesshomaru annoiato.
“ è enorme!!” esordì entusiasta  il mio fratellino sentendosi nel paese delle meraviglie. Sedie, tavolini e pareti erano fatti di vero e proprio gelato misto a fibre di vetro. Era come entrare in un altro modo ma fatto esclusivamente di ghiaccio. I centri tavoli  erano composti da fiori fatti con il biscotto dei coni. Tutto era idilliaco nonostante fosse strapieno di gente.
“ buona sera” arrivò una cameriera molto carina con indosso un paio di pattini. Ci accolse con un inchino la donna dai lunghi capelli castani e gli occhi verdi. Sembrava una modella . Inutile dire che il suo vestitino da cameriera sfidasse le leggi di gravità esattamente come le sue “curve”.. Ma questi sono solo dettagli.
“ Salve” contraccambiai mentre Souta stava osservando da vicino la statua di ghiaccio a forma di… Banana spleat altra 120 metri per 50 di laghezza ( ….signore….)
“Signor Sesshomaru” mi ignorò volutamente la ragazza.  Già i suoi occhi straboccavano d’amore per l’egocentrico signore del male. “ Se posso fare qualcosa per lei” lo prese sotto braccio “ me lo dica” strusciò il suo voluminoso petto verso di lui con fare provocante. Andai su tutte le furie. Non potevo credere che ci fossero della ragazze così sfacciate e che lo conteggiassero in quel modo. Eravamo in una struttura piena di gente ma a quella non ce ne fotteva un cavolo se ci fossero bambini o che fosse al lavoro!! Disgustata da quel atteggiamento mi trattenni dallo sferrarle un pugno in pieno viso. Digrignai i denti mentre quella lurida sciacquetta ridendo non dava cenno di lasciarlo andare. La cosa che ancor di più mi face impazzire era il atteggiamento di quello stronzo. Con fare disinvolto non si scompose un po’ come se fosse naturale che quella tizia facesse in quel modo.
“ Kagome, hai visto!?!” esclamò quel piccolo moccioso di Souta attirando la mia attenzione per un istante. Non me ne fregava nulla di quella disgustosa statua di ghiaccio!?
“ Non urlare piccolo idiota!” urlai sperando che la smettesse di fare il bambino di 5 anni. Senza accorgermene però tutti mi fissarono e, morendo di imbarazzo, divenni piccola piccola…’ oddio, non dovevo fare così’ entrai in panico non riuscendo a capire che mi fosse preso tutto ad un tratto. Mi nascosi il viso tra le mani sperando di sparire.
“ ragazzina, tutto apposto?” Sesshoamru mi mise una mano sulla spalla facendomi saltare in aria.
“Sta lontano” lo indicai ansimai . Avevo il cuore in gola ciononostante quella stupida oca era ancora appolpata al braccio di ragazzo. Gli uscivano da tutti i pori quei maledetti cuoricini che odiavo con tutta l’anima.
“ Sesshomaru-Sama!!” non smetteva di strusciarsi quella maledetta pazza. “il vostro tavolo è già pronto” cerco di tirarlo via con se.” Su,seguitemi” si sforzò ma era un impresa impossibile.
“ Ragazze c’è, Sesshomaru-Sama!”Sentii qualcuno strepitare dietro di me. In men che non si dica apparvero altre cameriere che lo accerchiarono come degli avvoltoi famelici..  Aveva lo stesso effetto del miele sulle mosche, una cosa abominevole.
“Anastasia, lascia immediatamente Sesshomaru!” lo rimproverò una di quelle ragazze prendendo il signorino dall’altro braccio.
“ ahhh!! Andate via brutte invidiose!!” strepitò la prima cameriera e ben presto anche le altre iniziarono ad intromettersi.
‘ per l’amore del cielo…’ pensai chinando la testa sconcertata mentre quella ragazze con i capelli di tutti i colori dell’arcobaleno si stavano quasi ammazzando a legnate. ‘ quindi ovunque lui vada uno stormo di ragazze gli si deve gettare ai suoi piedi….?’ Risi nervosamente non credendo alle mie parole. ‘ n-non è u-umano’ conclusi poggiando le mie dita contro la fronte per via del mal di testa.  ERA DEL TUTTO ILLOGICO.
“ Ti fa male la testa?” apparve quel mostro davanti a me come se nulla fosse.
“ eh?” chiesi stupita per averlo trovato lì accanto a me.
“ ahhhh!! Stai zitta!!!E poi !! vi eravate lasciati tu e Ryu!!” gridò una di quelle pazze in quella nube di calci, pugni e sberle.
“ sediamoci” mi superò annoiato non facendo caso a quelle gatte morte.
“ e loro?” chiesi preoccupata muovendo un passo nella sua direzione.
“Fanno sempre così” soffiò gelido quel pazzo dai capelli argentei. “ Souta, vieni “ chiamò a se il piccolo che si precipitò da lui. Sapeva di certo farsi rispettare. Facendo un sospiro di sollievo seguii il fratello maggiore di Inuyasha. Ci sedemmo in un  posto molto grazioso e isolato. Accanto ai divanetti e al tavolino, un enorme vetrata che arrivava fino al suolo divideva il locale dalla strada. Sedendoci, io e Souta, ammirammo lo spettacolo di luci rifratte donato dal vetro bluasto.
 “ davvero bellissimo “ commentai entusiasta non riuscendo a credere che Tokyo fosse così bella.
“ sono contento che vi piaccia” accennò un sorriso il ragazzo dagli occhi d’oro prendendo posto di fronte a me. Togliendosi la tracolla di dosso guardò anche lui la città e mi diede l’impressione che fosse un po’ triste. “ Tokyo è stata ricostruita molte volte” racconto chiudendo le palpebre. “ è una delle città più moderne del mondo” prosegui con un non so che di malinconico “ ogni volta trovo qualcosa di diverso “ concluse posando gli occhi su di me.
“ ma è proprio questo il suo punto di forza” sorrisi sentendomi sollevata. “ non ci si annoia mai, non è vero Souta?” chiesi al mio fratellino .
“ Già” annuì dandomi per una volta ragione.
“Tks” soffiò con un mezzo sorrisetto in volto. Che stesse per un volta ridendo di gusto? Il mio fratellino e Sesshomaru cominciarono a parlare del loro adorato Judo. Non lo so, eppure in quegli istanti vidi nei suoi occhi qualcosa che non avevo notato in nessun altro. Forse era per Souta o perché quell’egocentrico fosse particolarmente felice quel giorno, eppure , quel ragazzo così gelido aveva una strana luce negli occhi che non mi dispiaceva affatto.
“ Souta” d’un tratto disse il ragazzo vestito di nero spezzando i miei pensieri. “ lì in fondo c’è una commessa” indicò la sua destra. “ ordina quello che voi e fallo per 3 persone”  concluse con aria disinvolta mentre gli porgeva una carta magnetica.
“ ne siete sicuro?” osservò l’oggetto preoccupato.
“ Sto aspettando” sigillò i suoi occhi con freddezza.
“ s-subito!” si alzò, si inchinò e corse verso quella direzione.
‘ questa si che è disciplina’ risi nervosamente sconcertata da quella visione. “ già” sussurrai realizzando d’essere rimasta sola con lui. Un senso di inquietudine mi avvolse stranamente. “ e q-quindi” non riuscivo neanche a parlare “ eheheheh, ancora non mi hai spiegato che ci facevi lì in palestra” cercai in tutti i modi che non si creasse il silenzio.
“ il sensei di tuo fratello è un mio amico, per così dire” mi disse annoiato “ ha insistito talmente tanto che alla fine ho ceduto” iniziò a fissarmi con i suoi penetranti occhi d’oro.
“ c-capisco” mi sentii un idiota, era palese che lo conoscesse. “ l’avevo intuita” cercai di nascondere il mio nervosismo “ e quindi a scuola ti trovi benissimo “ mi grattai la nuca sforzandomi di fare un sorriso. “ per essere il primo giorno hai fatto proprio colpo” poggiai i gomiti sul tavolino.
“ colpo è la parola giusta” prese dalla sua tasca un pacchetto di sigarette.
“in che senso?” chiesi perplessa non capendo a che si riferisse.
“ il tizio che mi ha salutato in mensa” prese tra le sue labbra il mozzicone “ diciamo che l’ho aiutato ad essere gentile” accese la sigaretta privo di alcuna emozione.
‘ ecco perché aveva un cerotto’ pensai preoccupata ‘ l’ha minacciato?!’ gridai a me stessa. ‘ Inuyasha a ragione è solo un TEPPISSTAAAA!!!’ urlai dentro di me sentendomi  perduta.
“ragazzina si può sapere che hai?” espiro il fumo infastidito.
“ non è nulla” mi rialzai dal tavolo mettendomi composta.
“mmmhh..” mi fissò con i suoi occhi indagatori.
“ ma teoricamente non potresti fumare qui, vero?” gli rammentai che fosse un posto chiuso e pubblicò. Senza neanche degnarmi di una risposta indicò qualcosa dietro di me.  ‘Riservato al signor Taisho, zona fumatori’ lessi mentalmente facendomi quasi cadere a terra alla sorpresa. “Ah…” soffiai incredula reggendomi al divanetto. ‘ ma quando è successo tutto questo!?’ questa domanda mi torturò la mente.
“ già”espirò per poi buttare dell’altro fumo dalla bocca. Era diventato improvvisamente freddo ma non ne capii il perché. “Voi siete Sesshomaru-sama?” una voce di donna ci interruppe.  Un gruppetto di ragazzine si avvicinò al nostro tavolo con occhi adoranti. “Po-posso chiederle un autografo?” una di loro gli diede porse un quadernetto.
 Le trafisse con uno dei suoi sguardi gelidi facendo scoppiare una valanga di cuoricini da quelle stupide ochette.  Lo prese, prese una penna dalla tasca e  firmò una delle pagine. Non disse una parola, glielo porse e quelle strane ragazzine scapparono vi urlando dalla gioia. Dubitavo fortemente che fossero anche loro degli amanti del Judo. Finalmente notò il mio sguardo.
“potresti spiegarmi perché, quando ti vedono, reagiscono tutti in quel modo?” chiesi sperando una risposta.
 “ Sei sicura che il nome Taisho non ti dica nulla?” domandò seccato poggiando la guancia sulla sua mano.
“ Oltre ad essere il cognome di Inuyasha , no” dissi sinceramente. “ perché?” insistetti confusa.
“meglio così,” sorrise spiazzandomi totalmente. “ragazzina impudente” soffiò acido irritandomi apposta.
“ io NON SONO UNA RAGAZZINA!” gli urlai contro mentre lui non smetteva di sorridere in quel modo stupido. Adorava prendesi gioco di me. “ grr, pallone gonfiato” sbattei le mani sul tavolo e mi avvicinai al suo viso prepotentemente. Anch’io potevo fargli paura!
“ davvero?”alzò un sopracciglio e un secondo dopo prese il mio mento tra due dita così riducendo la distanza tra le nostre labbra di appena un centimetro. Non sapevo come reagire, mi aveva giocato un'altra volta con la sua maledetta faccia da poker. “ che sfacciata che sei” posò i suoi occhi sulle mie labbra.  
“ sfacciata io?” ressi il suo sguardo con ardore, non sarei caduta nella sua rete. “ sei tu che mi hai avvicinato a te” gli rammentai ma lui di tutta risposta si alzò portandosi ad qualche millimetro da me.
“ hai ragione”sussurrò mentre il mio cuore perse un battito. Ero pietrificata, sapevo perfettamente che non avrebbe osato fare una cosa del genere. Sesshomaru poteva essere anche un bastardo, come diceva Inuyasha, ma a lui piaceva provocare la gente e rispondere di conseguenza. Stetti in silenzio annullando ogni mio pensiero. Io amavo unicamente suo fratello e avrebbe potuto fare di tutto che voleva. Non avrei cambiato mai idea.  Guardai quel ragazzo di un metro e novanta dritto negli occhi senza avere più paura.  Lo sfidai di fare quello che magari voleva farmi intendere. Accennando un sorriso mi lasciò finalmente. “ non ho mai visto una persona riuscire a reggere il mio sguardo” continuò divertito “ come fai tu, ragazzina” concluse ed io mi sedetti al mio posto.
“ te l’ho già detto” guardai alla mia sinistra. “ potrai fare effetto alle altre ma non a me” affermai stringendo nella mia mano sinistra la gonna del vestito. “io ho già un ragazzo eccezionale accanto a me” conclusi credendo a quel che dicevo.
“ma non è il tuo ragazzo perfetto, vero?” si sedette il signorino ed io abbassai lo sguardo. Non riuscivo a capire come lo avesse capito. “ per questo mi chiedo” riprese in bocca quel mozzicone maledetto. “ come sarebbe ?” echeggiarono più volte quelle parole nella mia testa poco prima che quella nebbiolina bianca mi avvolgesse.
‘ c-come sarebbe ‘ pensai inorridendo ‘ il mio…’ fissai il viso di quel demonio ‘ ragazzo perfetto?’ domandai a me stessa non trovando una risposta. Era la prima volta che pensavo una cosa del genere e poco prima che potessi contestare il suo insano interesse arrivò Souta con 3 tazze gigantesche ricolme di gelato a tutti i gusti esistenti. Diciamo che fu un bene che arrivasse quello sciocco. Grazie a lui l’aria si trasformo radicalmente, divenne tutto molto più leggero anche se quelle parole erano impresse nella mia memoria. Facendo finta di nulla mangia non facendo trasparire la mia inquietudine. Osservai il mio nemico avere un aria così serena e mi chiesi perché gli interessasse. Quello aveva un obbiettivo e dubitavo perfettamente che fossi io. Assaggiando il primo cucchiaio ripieno di nocciola mi sciolsi come neve al sole. Era Delizioso! Mai assaporato niente di più cremoso e dolce allo stesso tempo!!!
“ è maledettamente buono!!” strepitò il mio fratellino felice mentre io ero già in estasi. Annuii più volte, avevano ragione a dargli 5 stelle michelin. 
   
 
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