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Autore: Kagome_    31/03/2015    5 recensioni
Long-fic scritta sulla ship STEREK (Stiles x Derek) e trasportata nel mondo del famoso cartone d'animazione "L'incantesimo del Lago"
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Il primo incontro
 
Era l’11 Giugno, giorno che avrebbe cambiato per sempre la mia vita o meglio le mie priorità.

Odiavo, odiavo, odiavo, per non usare parole più colorite, lasciare la progettazione della mia casa sull’albero a metà, o meglio il disegno accurato che stavo facendo con il mio set di pastelli colorati. Ma come sempre mio padre, il Re Stilinski, non l’avrebbe mai capito; era da più di un mese che blaterava su quell’11 giugno, mentre i suoi occhi si illuminavano nel solo parlarne: voi tutti vi starete chiedendo qual’era l’argomento di tanta eccitazione? Ebbene nemmeno io l’avevo capito a pieno. Tanta convinzione derivava dalle descrizioni fin troppo dettagliate di un Regno, disperso chissà dove, e dei regnanti che vi governavano; non riuscivo proprio a capire da dove derivasse tutto questo interesse e soprattutto tutta questa foga nel tirarmi a lucido, per la visita in quel luogo tanto decantato. Come sempre mi aveva rimproverato per la mia poca cura nel presentarmi come principino: avevo perennemente le unghie mangiucchiate e rotte, forse per le mille avventure che mi costruivo nei parchi del Regno, misteri da risolvere e rompicapi erano all’ordine del giorno nella mente di un bambino di 10 anni; i capelli perennemente corti e i vestiti sempre chiazzati qua e la di terra e inchiostro. Insomma, non ero il classico principe composto e presuntuoso.
Tra l’ennesime descrizioni di mio padre di quel posto, mi facevo torturare dai servitori che con maniacale accuratezza mi vestivano a nuovo, mentre tra le mani mi rigiravo la collana a forma di tre spirali, che fin da quando avevo memoria, portavo al collo. Giocherellare in continuazione con quel pezzetto di legno, mi faceva tranquillizzare, era come un porto sicuro dove rifugiarsi.
Ma solo troppo tardi capii da dove arrivava quel ciondolo.
 
Il giorno era ormai vicino, dove finalmente Derek e Stiles si sarebbero incontrati”
 
I cavalli trotterellavano in fila indiana per il lungo sentiero immerso nella foresta; già in lontananza scorgevo le guglie del castello del Regno di Hills, come enormi torte ricoperte di panna montata, con le bandiere che sventolavano, sferzate dal vento mattutino di quella giornata estiva. Con la mano mi reggevo alla criniera del cavallo, mentre con l’altra stringevo al petto uno dei miei giocattoli preferiti: un modellino di carrozza, dipinta di azzurro, che fin da quando ero nato gli avevo dato il nome di “GIP”. La portavo in ogni mio viaggio con papà, non me ne staccavo mai; l’abbracciavo ogni sera prima di addormentarmi e la mattina seguente gli riservavo un posto d’onore al lunghissimo tavolo dove facevo colazione.
Gli alberi tutt’attorno stavano iniziando a diradarsi, facendo intravvedere il gigantesco varco di pietra che dava il benvenuto alla vista di quell’enorme castello. Con gli occhi estasiati guardavo quella grossa struttura che si parava davanti ai nostri occhi, colpita dai raggi del sole sembrava quasi magica; lo sguardo vagò su quel paesaggio, finché due figure, compostamente ferme davanti al portone d’entrata, non catturarono la mia attenzione. Man mano che ci avvicinavamo, diventavano sempre più nitide; mi sporsi meglio da cavallo per poterle riconoscere, rischiando quasi di scivolare dalla sella, se non fosse stato per il braccio di mio padre, avvolto attorno alla mia vita.
 
La lunga processione si fermò e come un giocattolo a molla che esce dalla sua scatola, mi affacciai incuriosito oltre la testa del cavallo.
-Mia cara Melissa- esordì il Re, smontando da cavallo, per poi far scendere anche me -.. siete più incantevole che mai- continuò, appoggiandomi le mani sulle spalle, tenendomi ben stretto davanti a lui. Inclinai la testa curioso, osservando bene le figure davanti a me: c’era una signora, vecchia come il mio papà, e accanto a lei un ragazzo per lo più della mia età. La donna era bella, proprio come lo era stata la mia mamma, o per lo meno come me l’ero sempre immaginata, aveva i capelli ricci e mori, raccolti in una acconciatura alta e il corpo avvolto in un vaporoso vestito: sembrava una grossa meringa rossa. Sorrisi all’idea, per poi tornare serio quando i miei occhi incontrarono quelli dell’altro ragazzo. Li distolsi subito, stringendomi stretto al petto la Gip, aveva uno sguardo duro e imbronciato, sembrava quasi che la mia presenza lo infastidisse. Quel suo comportamento mi faceva venire voglia di tirargli in testa il mio giocattolo, seguito da una pernacchia.
–E ditemi… chi sarà mai questo aitante giovanotto?- mio padre sorrise, guardando me, per poi tornare a guardare il ragazzino -.. il principino Derek, certamente-
-Benvenuto nel nostro bel regno caro Stilinski- rispose la donna, per poi puntare gli occhi su di me –e benvenuto a te principino- mi rivolse un sorriso solare, quasi quanto quello che aveva stampato sul viso mio padre.
Sentii una mano sospingermi verso l’antipatico che a quanto pare si chiama Derek, mentre a lui succedeva lo stesso verso la mia direzione, come in un piano ben studiato da anni, ma che a noi sfuggivano i dettagli.
-Vai Derek.. caro vai- il principe di Hills si voltò con il viso, riservando un’occhiataccia alla Regina, che subito lo rimproverò –Derek!- costringendolo, poi, a guardarmi visibilmente seccato dalla situazione.
-Salve principe Stiles, è un vero piacere conoscerti- puntò gli occhi nei miei facendo un inchino riverenziale, mettendomi a disagio; deglutii visibilmente, per poi rispondere al saluto a mia volta –Il piacere è tutto mio, principe Derek- dissi rivolgendogli quasi un’occhiataccia per il persistente sguardo duro.
Quegli occhi e quella chioma selvaggia, furono l’inizio di tutto.
 
“-Che strazio a stare insieme a lui l'estate
non sa cacciare ne tirar di box!- pensò Derek alla vista di quel ragazzo magrolino e trasandato.
-E’ vanitoso, quanto non mi piace. Se ci sto insieme il morbillo avrò- pensai scuotendo la testa, stringendo con fare possessivo il ciondolo al mio collo.
-Fremevo ad aspettar- Derek fece un finto sorriso nella mia direzione.
-Felice d'esser qui- risposi fintamente educato.
… ma vorrei scappar
-Con lui non io non potrò giocar!- pensammo all’unisono.”

 
La regina con un ampio movimento del braccio ci invitò ad entrare. Derek davanti a me camminava a passo lento di fianco alla madre, rivolgendomi a stento uno sguardo. Che gli avevo fatto? Quel poco di interesse che avevo scorto nei mie confronti era smosso dal ciondolo che portavo al collo: lo guardava insistentemente, quasi volesse rubarmelo. Spinto da un moto di protezione, lo presi tra le mani, come a rivendicarne la proprietà, infilandolo furtivamente nella maglietta; cercando nel mentre – per quanto mi era possibile – di assumere un aria strafottente quanto la sua, ma il risultato era quello di un pulcino che si atteggiava ad essere un gallo.
 
“-Van già d'accordo amico mio che affare- bisbigliò la Regina, al Re Stilinski, con un sorriso trionfante.
-I regni li uniremo noi così!- annuì il Re, con aria complice.
-E' proprio questo che dobbian puntare- continuò Melissa, osservando su una mappa, la cartina dei loro regni.
-… che genitori siam, po-li-ti-ci- sorrisero, commentando all’unisono.
-Felice son per voi- ridacchiò la Regina.
-D'accordo siamo noi-
-Derek sposerà!- Melissa si girà, dando una veloce occhiata al figlio.
-Dico che potr…- Stilinski guardò a sua volta il figlio -… si che lui potrà, cederà!-
Scoppiarono entrambi a ridere -Divertente!-
"


Angolino Autrice
Buongiorno a tutti!
Eccomi qua con il primo capitolo! *la folla è in delirio* dopo giorni e giorni di progettazione ce l'ho fatta a postare nuovamamente. Prima di tutto voglio ringraziare tutte le anime pie che hanno commentato il capitolo scorso, grazie davvero! Sono proprio i commenti di persone che ti apprezzano che ti fanno andare avanti in queste follie letterarie <3 vi abbraccerei uno ad uno!!
Successivamente voglio ringraziare le persone che hanno messo la ff nelle preferite, seguite, da ricordare... questo vuol dire che avete dato una possibilità alla mia storia! I love u <3
Gli ultimi ringraziamenti vanno a quelle persone che mi stanno vicino e a cui scarico le mie idee... insomma a Boby e Vane che mi sopportano e mi consigliano <3
Detto questo, vi lascio, nella speranza che il capitolo vi sia piaciuto. Sto ancora vedendo come gestire le varie canzoni nella storia, spero che questo primo approccio vi sia piaciuto.
Alla prossima!
Kagome_
ps. commentat in moltiiiii
   
 
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