Cap.4
Reghina sente parlare di Kamy
Napa
sospirò, spinse Veki nella stanza e si voltò
verso destra abbassando il capo.
“Mi
raccomando, Lory. Dovresti occuparti tu della principessa”.
Lory
avvampò, intrecciò le mani e annuì
ripetutamente, deglutendo.
“È-È-È
us-usci-uscita
prim-prima che io ...”.
Veki
grugnì,
tiro dentro per la manica la serva e scosse il capo facendo ondeggiare
il
caschetto moro.
“Ignoralo.
Andiamo ad allenarci” ordinò.
Napa
sospirò, indietreggiò e porse la mano a Reghina.
Reghina
guardò la porta chiudersi, prese il dito di Napa e si
scostò dalla parete
dimenando la coda blu notte.
“Sono
tutti
così cattivi?” chiese.
Napa
ridacchiò, scosse il capo avanzando nei corridoi.
“La
principessina non è cattiva... E poi ci sono altre
bambine”.
Reghina
alzò
il capo, le iridi nere le brillarono e sporse le labbra.
“Uguali
a
chi?”.
Napa
si
grattò l'unico ciuffo nero, dimenò la coda
mugugnando.
“Beh,
la
figlia del generale Bardack è uguale a sua moglie,
credo”.
Reghina
sporse la schiena, saltellò tenendo il capo sollevato e il
collo teso.
“Chi
è
Bardack?” domandò.
Napa
sospirò, aprì la porta di una stanza e fece
entrare la bambina.
“Un
valoroso
sayan con una famiglia molto numerosa. Una delle sue bambine vive qui,
ha quasi
la tua età”.
Reghina
corse
verso il letto, afferrò il pomello della spalliera con la
coda e fece leva
salendo sul materasso. Sfilò gli stivali e i guanti rosa,
mugulò.
“Mamma
dice
che non esistono sayan valorosi”.
Napa
aprì la
bocca, la richiuse, sfregò i denti e passò la
mano tra i capelli della bambina.
“Non
pensateci, principessina. Ora cercate solo di riposare, avrete tempo di
conoscere
la valorosa corte del Re”. Fece un inchino, si
voltò e uscì, chiudendo la
porta.
Reghina
gonfiò le guance, si guardò intorno e
saltò giù dal letto. Salì sul
davanzale
della finestra, spinse aprendola e sorrise.
<
Ho
tempo ora > si disse.