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Autore: Ylenia Lilly    31/03/2015    1 recensioni
"Jacopo: Secondo me, stai facendo soltanto una grandissima boiata. Te lo dico come se fossi tuo fratello.
Marco: Ah... lascia stare mio fratello, quello farebbe di tutto per andare a letto con una ragazza.
Jacopo: Senti da che pulpito viene la predica.
Marco: Ok, lo ammetto. Anch'io farei di tutto. Va bene?
Jacopo: Bravo, lo hai ammesso. Mi stupisco per la tua sincerità."
Cit. Jacopo e Marco nel primo capitolo.
Eccovi una nuova storia tutta per voi con tantissimi colpi di scena, spero che vi piaccia. Buona lettura! ^^
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
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CAPITOLO 20 - Tutto è bene quel che finisce bene

Ciao a tutti. 
Mi chiamo Dalila e ho 23 anni. Abito in una piccola cittadina italiana. 
Qualche tempo fa fui in coma profondo per un brutto incidente accaduto, restai in ospedale su un letto per tre anni interi e non sapevo se un giorno mi sarei risvegliata, non lo sapeva nessuno. 
Il mio corpo stava dormendo ma la mia mente no, mi arrabbiavo, piangevo, e ridevo quando volevo e ne sentivo bisogno. 
Sentivo tutto, i miei amici, la mia famiglia, il mio ragazzo e i medici che mi parlavano e parlavano anche fra loro. 
Avrei voluto tanto parlargli e dirgli a tutti che stavo bene... ma non potevo, non mi era concesso per colpa di un "mostro cattivo" che mi teneva "imprigionata" nella sua oscurità cercando farmi morire; ma poi per fortuna sentì un urlo molto forte, qualcuno che mi chiamava, così riuscì ad imbrogliarlo e scappai via. In libertà. 
Aprì gli occhi e mi ritrovai sdraiata su un letto dalle lenzuola bianche, al fianco del mio ragazzo e dei miei genitori che piangevano come disperati avendo paura di perdermi per sempre. Quando mi videro con gli occhi aperti continuarono a piangere, ma talvolta di gioia. Mi strinsero fortissimo ed erano commossi. Non dimenticherò mai quel giorno e quella sensazione che provai in quell'istante.
E' molto strano addormentarsi a 17 anni e risvegliarsi a 20.
Prima del coma ero una ragazza come tante altre, avevo una cotta per uno dei miei migliori amici d'infanzia, Marco, all'inizio egli non mi calcolava di striscio, ma poi un qualcosa cambiò: si accorse di me e ci eravamo messi insieme. 
Non capivo. Ero cieca. Non capivo che lui non era il ragazzo adatto per me e facevo soffrire un altro mio carissimo amico, Jacopo, il ragazzo che mi ama e che mi ama ancora tutt'oggi. 
Un giorno io e quel ragazzo ci scaricammo a vicenda, avevamo capito entrambi che tra noi non poteva funzionare. Così, stranamente, mi accorsi dell'altro. Un ragazzo dolce, romantico, divertente. Tutto l'opposto del primo. Finalmente dopo qualche mese eravamo riusciti a dichiararci. Lui mi disse che per me aveva sempre avuto un debole, che nel suo mondo esistevo solo io per lui. Ma poi disgraziatamente poco dopo circa una settimana ebbi l'incidente di cui furono coinvolti anche loro due con lievi ferite, per fortuna.
Il mio ragazzo in quei tre anni di coma mi steppe sempre accanto, non abbandonandomi mai, mentre l'altro partì in Germania per lavoro, studio e forse anche per dimenticare me, chissà.
Adesso il mio ragazzo è diventato il mio marito e abbiamo anche uno splendido bambino di nome Mattia. E' il più piccolino della famiglia ed è amato da tutti quanti, soprattutto dai nonni che lo riempiono sempre di coccole e lo viziano molto. 
E' davvero bello essere mamma, ma è anche molto faticoso. Il nostro bimbo adesso ha 3 anni ed è un piccolo ometto giocherellone. Gioca sempre con la piccola cuginetta Aurora, la figlia di mia sorella Camilla e di Nicolas che quest'ultimo ho cominciato ad apprezzare come persona, mi sbagliavo sul suo conto, è proprio un bravo cognato.
Jacopo ha la mia stessa età, è un padre fantastico, molti dovrebbero prendere esempio da lui. Dovreste vederlo mentre gioca con il nostro piccolo Mattia, non riesco mai a contenere un sorriso con loro.
Con Marco, Federica, Luigi e Daniele siamo amici molto stretti, ricordo ancora quando andavamo alle scuole superiori, che gran bei ricordi.
Adesso sono una donna felice in tutte le circostanze. Amo mio marito e mio figlio, sono tutta la mia vita. 
Ho una famiglia straordinaria e una casa che è il nostro piccolo "nido d'amore". Non potrei desiderare altro.
Chi l'avrebbe mai detto eh?
Vorrei dirvi una cosa molto importante: non è il primo amore che non si scorda mai, ma il VERO amore. Non dimenticatevelo.
Ho voluto scrivere questa lettera per voi, per farvi capire quello che ho passato in tutti questi anni e che il bene trionfa sempre. 
Non siate pessimisti e continuate ad andare avanti con la vita come ho fatto io. Lottando sempre. Rimediate ogni singolo sbaglio che avete fatto, e se non potete rimediarlo, dimenticatelo.
Adesso devo andare che il mio piccolo ometto mi sta chiamando e Jacopo è appena tornato dal lavoro.
Un grosso bacione a tutti voi.
Dalila.
   
 
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