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Autore: AlexVause    31/03/2015    5 recensioni
A dare maggior profondità di pensiero non è tanto una grande intelligenza, quanto un profondo dolore.
Riuscirà ciò ad aprire occhi da lungo tempo rimasti chiusi?
Genere: Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Chapter 5
 
Maura sorrideva divertita e Jane, al contrario, non lo era per niente.
- Maura, bambina mia, siediti accanto a Frankie. Dobbiamo pur sistemare questo giovanotto.
Angela rise di cuore mentre Jane la fulminò con lo sguardo.
Che stava succedendo in quella casa? Si chiese la mora alzando gli occhi al cielo.
- Ehi Mà, perché non accanto a me?
Protestò Tommy contrariato.
- Maura è una ragazza seria e tu sei troppo scapestrato. Ma ti voglio bene lo sai.
Frankie e la Dottoressa risero dopo aver visto la smorfia sul viso del giovane dinnanzi a loro.
- Vado un attimo…
Jane lasciò la frase a metà estraendo il cellulare dalla tasca e portandosi verso la camera degli ospiti.
Subito dopo Maura fece lo stesso.
Susie Chang l’aveva chiamata per informarla che all’obitorio tutto era tranquillo e che le analisi sul sangue della vittima erano state analizzate. Tutto nella norma. Nessuna traccia o indizi sull’assassino presenti sugli indumenti. Come appurato in precedenza, ora era certo che un cecchino aveva ucciso Arnold Reinz e la polizia era giunta sul posto prima che l’assassino potesse avvicinarsi al cadavere.
Maura riattaccò, così come Jane.
- Era Cavanaugh. Alla centrale tutto tranquillo. Tu?
La Detective indicò il telefono ancora stretto nella mano dell’amica.
- Susie. Ha confermato che non vi è traccia dell’assassino sugli indumenti. Il cecchino ha sparato e noi siamo arrivati ancor prima che avesse modo di avvicinarsi.
- Oppure, è stato intenzionale.
Ipotizzò Jane guardando Maura.
- Che vuoi dire?
- Che forse è stato proprio l’assassino a chiamarci, in modo da poterti colpire mentre analizzavi la vittima.
Il silenzio calò su di loro che sembrarono riflettere su ciò che era appena stato detto dalla Detective stessa.
- Non è da escludere.
Ammise Maura con tono preoccupato.
Jane si avvicinò stringendola a sé.
- Lo prenderemo Maur.
La Dottoressa affondò il viso nell’incavo del collo dell’amica.
Riusciva a sentire il profumo dei suoi lunghi capelli neri.
Chiuse gli occhi e inspirò a fondo, lasciandosi andare in quell’abbraccio.
Sapevano benissimo entrambe che non potevano rimanere così in eterno.
Maura si scostò e, nel farlo, si ritrovò con il viso vicinissimo a quello dell’amica.
I loro occhi s’incatenarono e i loro cuori cominciarono a correre all’unisono. Perché? Sembrò una domanda postasi da entrambe.
Un gesto inaspettato colse la Detective di sorpresa. Il Medico Legale le accarezzò una guancia mentre gli occhi si posarono sulle labbra. Fu impercettibile quell’avvicinamento ma, ahimè, venne disturbato dalla voce di Angela che le richiamava alla realtà.
- Si fredda tutto, qui.
Le due donne sembrarono risvegliarsi uscendo da quel mondo divenuto loro e solamente loro per qualche istante.
Maura sorrise e Jane, con un gesto del capo, le indicò la cucina.
 
La cena passò in tranquillità tra risate e battute divertenti fra i fratelli Rizzoli. Sembrò che, almeno in quel momento, la tensione degli avvenimenti passati fosse stata accantonata.
- Cena ottima Angela. Ti ringrazio.
Si complimentò Maura sorridendo.
- Grazie mille Maura, gentilissima come sempre. Se solo si potesse mettere un po’ di te sulla mia Jane…sarebbe un risultato ottimo.
La Detective tossì. A quelle parole, la sua fantasia galoppò facendole andare di traverso la birra.
Il Medico Legale rise di gusto nel vedere l’amica in apparente difficoltà per delle semplici parole.
- Ridi perché immagini Jane femminile, Doc?
Chiese Tommy sghignazzando.
- Diciamo di sì. Lascia che ti aiuti a sparecchiare Angela.
Si offrì Maura alzandosi in piedi.
- No, no, mi aiuta Janie.
- Veramente, dovrei parlare con Jane di alcune cose.
- Uh ma Frankie è un ottimo ascoltatore.
- Mà!
La rimproverò la Detective. Questo suo ostinarsi a far stare Maura con il fratello non le piaceva.
- Personali, Angela.
Rispose con tono serio la Dottoressa che aveva smesso di sorridere.
La donna sì irrigidì.
- Nulla di grave spero.
- È tutto ok.
Sorrise Maura notando che, forse, aveva usato un tono troppo serio.
Angela sospirò sorridendo mentre la Dottoressa fece un cenno con il capo all’amica, che la seguì in camera.
- Jane, è tutto il giorno che sei strana. Ho per caso fatto qualcosa di male? Detto qualcosa che ti ha ferita?
La Detective guardò Maura negli occhi. Prese un respiro profondo e si buttò.
La mora prese il viso della Dottoressa fra le mani. Tocco lieve e gentile come se fosse dannatamente fragile.
Aveva paura in quel momento ma non si sarebbe più tirata indietro. Non poteva reprimere ancora quei sentimenti che le mozzavano il fiato.
Jane sentì il cuore correre impazzito e fu allora che chiuse ogni distanza fra le loro labbra.
Un bacio dolce, delicato, come il soffio di una brezza primaverile sulla pelle.
Lentamente la Detective si scostò. Il timore del rifiuto, sul volto dell’amica, la investì.
Maura invece sorrise accarezzando una guancia di Jane che aveva abbassato lo sguardo.
La Dottoressa la guardò dolcemente prima di stupire ogni aspettativa della mora ricambiando quel bacio con più intensità.
In quel gesto vi era impresso tutto ciò che celavano inconsapevolmente da molto tempo.
Jane, trasportata da quella passione, spinse delicatamente Maura a ridosso del muro.
Le loro mani iniziarono ad esplorarsi avide, bisognose di quel contatto che avevano sempre desiderato.
Emozioni uniche che crescevano sempre più.
Il suono del campanello e una voce familiare le interruppe. Dovevano raggiungere l'ospite.
Il Tenente Sean Cavanaugh era in piedi nel salotto della casa di Maura.
Angela chiacchierava allegramente con lui finché la Dottoressa e la figlia non li raggiunsero.
Frankie era accanto al divano. Con un gesto Maura indicò la sala da pranzo.
- Sono venuto a informarvi riguardo le ultime novità.
Disse poi porgendo un foglio con sopra dei nomi.
- Qui, troverete un elenco di tutte le persone citate nell’articolo scritto dalla vittima sul Boston Globe.
Come ben saprete, sono tutti stati accusati di ricatti e ogni meschinità al fine di ottenere con ogni mezzo un terreno su cui edificare un centro commerciale. Domani inizieranno gli interrogatori.
- Tra questi c’è qualcuno che è stato un tiratore nell’esercito o sportivo?
Chiese Jane con tono serio.
- Lieto che tu me l’abbia chiesto. In questo elenco ci sono dieci tiratori scelti che, negli anni ’80, hanno preso parte al progetto “Ghost”.
Maura a quel nome sospirò.
- Doc...ne sai qualcosa?
 Frankie guardava la Dottoressa e amica sospirare nuovamente.
- Il progetto “Ghost” prese vita nel 1983. Esso consisteva in un’unità speciale di cecchini addestrati in arti militari come camuffamento, ricognizione, infiltrazione e osservazione, atti ad operare in missioni Top Secrets delle quali non si ha informazione alcuna.
Dotati di pistola, pugnale e armi di supporto quale C4 o puntatori per coordinamento attacchi guidati, stabilirono un record di tiro a distanza con i propri Barrett M82.
L’operazione “Ghost” si concluse nel 1998 con la cancellazione e distruzione di qualsiasi documento ne riportasse informazioni o traccia di ogni sorta.
- Dannazione.
Sbottò Jane. Ora sì che era preoccupata.
- Però…
La Dottoressa attirò nuovamente l’attenzione su di sé.
- …i componenti di quest’operazione, in data odierna, avranno minimo cinquant’anni. Il ragazzo che è venuto con la scusa del farmi firmare il documento era molto impacciato e giovane.
- A che pensa Tenente?
Chiese Frankie notando l’uomo farsi pensieroso.
- Non credo che dei veterani specializzati compiano un atto simile…sono molto più convinto che sia qualcuno che è stato addestrato, per passatempo può anche darsi, e molto più giovane. Dato il record di tiro stabilito e la durezza dell’addestramento di una tale squadra, un errore “fatale” come lasciare in vita la Dottoressa non sarebbe di certo stato tollerato.
- In poche parole, avrebbero sparato alla testa e non al cuore.
Concluse Jane serrando la mascella dalla rabbia.
- Il che, per tutti noi, è un bene.
- Come fa ad essere un bene se vogliono Maura morta?
Chiese Angela duramente.
- Perché il giovanotto compirà passi falsi, cosa che un veterano di certo non fa.
- Ma cosa c’entrano dei veterani con un centro commerciale?
Domandò Angela con tono irritato.
- Questa è un’altra cosa che dobbiamo scoprire.
  - Fatemi capire…un veterano può ricattare e manipolare per soldi ma non può aver tentato di uccidere Maura?
- Angela, il colpo sparato era preciso…senza dubbio…ma era dritto a cuore. Un veterano dell’esercito non escluderebbe mai la possibilità di un giubbotto anti-proiettile, cosa che in questo caso è successa.
La donna sospirò. Era arrabbiata perché qualcuno voleva fare del male a una persona a lei cara, e Maura…era a tutti gli effetti parte della sua famiglia.
- Capisco.
- Ora riposatevi. Domani apriremo la “Caccia” all’assassino.
Detto ciò, il Tenente si congedò.
- Riposarsi…sembra facile.
Borbottò Angela andandosene in cucina.
- Ehi, vi va di guardare un film?
Propose Tommy per spezzare la tensione.
- Sì dai, fanno The Ghost Ship, la Nave Fantasma.
Rispose Frankie leggendo il palinsesto.
- Se volete scusarmi, io andrei a riposare. Oggi è stata una giornata davvero pesante.
- Tranquilla Doc, non devi dire nulla.
Tommy le fece l’occhiolino bevendo un sorso di birra.
- Buon riposo e per qualsiasi cosa sono sul divano.
- Grazie a tutti voi, apprezzo molto ciò che state facendo per me.
- È un piacere Doc.
Ammiccò sorridendo Tommy.
Jane tirò un cuscino in faccia al fratello che fece spallucce.
- Ti accompagno. Notte Mà!
Alzò la voce la Detective perché Angela la sentisse dalla cucina.
- Notte bimbe mie.
Le salutò la donna abbracciando Maura con l’affetto di una madre per la figlia e tirando nell’abbraccio pure Jane.
 
Maura era distesa sul letto. Guardava il soffitto.
Una miriade di pensieri vagava nella sua mente.
Jane, in quell’istante, uscì dal bagno. Maglietta “Boston Police” a maniche corte e pantaloni lunghi blu.
La Detective notò l’amica sospirare.
- Sei preoccupata Maur?
Chiese la mora raggiungendo la Dottoressa e sdraiandosi al suo fianco.
- Pensavo a quel ragazzo. E se fosse stato lui?
Domandò Maura voltandosi verso l’amica.
- Dovresti andare a fare un identikit.
- Già fatto.
Sorrise Maura fiera del suo essere così zelante.
Jane si accigliò.
- Non me l‘hai detto.
Il tono duro.
- Con tutte queste pessime notizie, Jane, credimi che non l’ho fatto apposta. Volevo…
La donna bionda sospirò.
- …almeno per stasera volevo provare a dimenticare tutto. Perdonami.
Jane comprese e si avvicinò stringendola a sé.
Maura si inebriò del profumo della mora. Un brivido le corse lungo la schiena a quel contatto.
- Lo troveremo Maur.
La voce di Jane era così bassa, vellutata come una carezza.
Poco dopo la mora si scostò guardando la Dottoressa negli occhi. Il suo cuore mancò di un battito.
- E…riguardo a noi?
La Detective scostò una ciocca di capelli dal viso della donna che aveva di fronte.
- Vediamo come va?
Aggiunse poi con un sorriso.
- È tutto così strano…
- Sta cercando di studiare la cosa, Dottoressa?
La mora sorrise nuovamente per poi rattristarsi alla consapevolezza di un dubbio che la colpì violentemente.
- O…hai ripensamenti?
Maura abbassò lo sguardo senza rispondere.
- Capisco.
Jane sentì come un pugno nello stomaco. Quel silenzio la ferì.
Si voltò dando le spalle alla collega.
Nella stanza calò il silenzio.
Chiuse gli occhi cercando di trattenere un groppo alla gola.
Fu in quell’attimo che sentì le braccia di Maura stringerla da dietro e la fronte della bionda poggiarsi alla sua schiena.
- Non voglio sbagliare con te, Jane…ho…paura.
Jane si voltò lentamente abbracciando Maura dolcemente.
- Di così hai paura?
- Di sbagliare, di ferirti, di rovinare tutto. Sei l’unica, a questo mondo, che non voglio perdere.
La Dottoressa si strinse in quell’abbraccio donato dall’amica.
I loro cuori parvero battere all’unisono.
- Sono qui, Maur, e ci resterò sempre.



Nota di Alex: Eeeeee un momento carinoooo fra le dueeee :D
Spero vi sia piaciuto. Ma i guai purtroppo sono appena all'inizio.
Un grande grazie a tutti voi che mi seguite :)
Alla prox :D
  
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