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Autore: 4ever_young    31/03/2015    2 recensioni
Due classi che partono per uno scambio, due ragazzi che non si sopportano e due migliori amici che non ne possono più dei loro continui battibecchi. Un "nemico" in comune e un patto troppo rischioso.
Due classi che vanno in scambio in Spagna, più precisamente a Madrid; le vite di cinque ragazzi che si intrecciano ancora di più con l'allontanarsi dalla scuola; cinque ragazzi le cui vite cambieranno completamente.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Quando Michele tornò a casa quel pomeriggio il padre era ancora lì.

«Ancora qui sei?» chiese adirato il giovane.

«Senti figliolo perché non ne parliamo? So che mi odi ma vorrei davvero recuperare questi anni so di aver sbagliato» disse sincero il padre.

«beh 10 anni fa eri tu quello che non voleva avere niente a che fare con noi adesso sono io a non voler avere niente a che fare con te.»

«per favore siediti e discutiamone da uomini» disse il padre e a quelle parole Michele si inalterò ancora di più.

«da uomini? Quali uomini? Tu non sei un uomo sei solo un bastardo!» nell'aria risuonò il sibilo dello schiaffo che colpì violentemente la guancia di Michele.

 

*flashback*

Michele stava tranquillamente giocando con le sue macchinine quando il padre con un enorme valigia in mano si avvicinò a lui.

«dove vai papà?» chiese Michele con quel suo tono da bambino innocente, e lo era davvero.

«Michy tesoro, papà deve andare a fare un viaggio per lavoro molto importante torno tra due settimane va bene?» disse il padre al piccolo.

«va bene papà, dove vai di bello questa volta?» chiese curioso il piccolo Michele.

«a Milano» disse il papà.

«mi porti qualcosina vero?» chiese speranzoso il piccolino che stringeva tra le mani la macchinina che il padre gli aveva regalato quella volta che era andato a Monza.

«ma certo campione» e dopo avergli posato un bacio sulla testa uscì dalla porta di casa Michele non poteva pensare che quella sarebbe stata l'ultima volta che avrebbe visto suo padre.

*tre settimane dopo*

«Mammina ma papà non è ancora tornato?» chiese Michele leggermente triste.

«Amore papà ha conosciuto un'altra donna a Milano e adesso sta con lei» disse la mamma triste.

«non è vero adesso torna!» disse il piccolo Michele iniziando ad arrabbiarsi.

«aveva promesso che mi avrebbe portato qualcosina da Milano e che sarebbe tornato».

Ma da Milano il padre di Michele non tornò nemmeno nei mesi a seguire.

Michele era molto affezionato al padre al quale però non fregava molto dei due figli.

Dopo qualche giorno a casa di Michele arriva una lettera da parte di Giulio, il padre di Michele, dove c'è scritto semplicemente che se ne è andato perché si è innamorato di un'altra donna molto più giovane di lui e che probabilmente non sarebbe tornato più.

*fine flashback*

Il lampo di furia che riempì gli occhi di Michele preoccuparono per alcuni minuti Giulio che poi si ricompose.

«ma come ti permetti di parlarmi in questo modo, io sono tuo padre!!!» disse Giulio deciso.

«io non ho un padre, mio padre è morto 10 anni fa quando quando ha deciso di abbandonare la sua famiglia per una lurida puttana che dopo 10 anni si è stancata di avere un vecchietto al suo fianco e lo ha scaricato e lui pensa di poter tornare a casa nostra, beh sai che ti dico? Che tu qui non ci puoi nemmeno mettere piede e ora esci da casa mia!!!» disse Michele con gli occhi pieni di rabbia repressa.

«me ne vado, ma tornerò!» disse il padre di Michele che appena l'uomo varcò la porta di casa lui gliela sbatté pesantemente alle sue spalle.

Non c'era posto per quell'uomo nel cuore di Michele, ormai non più, Michele aveva pianto parecchio quando il padre aveva lasciato lui sua mamma e il suo fratellino.

Non c'era posto per quell'uomo nel cuore di Michele, ormai non più, Michele aveva pianto parecchio quando il padre aveva lasciato lui sua mamma e il suo fratellino.

Michele era una ragazzo con un cuore grande anche se non voleva farlo vedere agli altri ma Francesca lo aveva visto eccome; in quel momento la sua ragazza era la sua ancora di salvezza e come se gli avesse letto nel pensiero il suo cellulare squillò; era lei.

«pronto amore» rispose lui.

«ehi amore, allora con tuo padre?» chiese la giovane al telefono.

«se ne è appena andato» passarono alcuni secondi di silenzio quando Michele disse «amore, vieni qui? Per favore ho bisogno di te» disse con voce supplichevole; ma Francesca che lo conosceva bene lo aveva chiamato a posta.

«sono già qui amore, mi apri?» chiese al telefono e Michele corse alla porta che appena l'aprì racchiuse la giovane in un abbraccio pieno di significato; Michele amava quella ragazza come mai prima.

Il ragazzo aveva avuto parecchie storie da una notte come il migliore amico, Federico, ma gli era capitato anche di avere due o tre relazioni serie ma mai gli era capitato di amare qualche ragazza come Francesca, la mora lo capiva anche solo con uno sguardo, era impressionante come lei sapesse sempre che cosa dirgli per farlo tranquillizzare e lui era super geloso della sua fidanzata, insomma l'amava era anche lecito.


NdA: salve a tutti come potete notare non sono morta ahahahah, no a parte gli scherzi vi chiedo immensamente scusa comunque questo sarà l'ultimo capitolo riguardante Michele poi la storia tornerà a incentrarsi su Samantha  e Federico, che ne pensate, SCUSATE MI ANCORA!!!! UN BACIO :*

  
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