Nick autore: Oducchan_OfTheLowerCourt 
Titolo: I'll remember april 
Fandom: Yowamushi pedal 
Personaggi: Toudou Jinpachi, Makishima Yuusuke 
Pairing: TouMaki 
Genere: introspettivo, romantico, un pochino fluff e angst? (ma giusto un filo) 
Avvisi: SPOILER! Beh, almeno per chi segue l'anime. Anche se forse l'hanno già detto (si accennano a cose del secondo ciclo del manga, dopo il primo inter-high e il diploma dei ragazzi del terzo anno)
Rating: verde
Note:
Ho un milione e un centinaio di cose da fare, e cosa vado a pensare io? "Ah, dovrei proprio fare la side di Toudou di Once upon a december". E wham. Ora torno a Kirihara e Hiyoshi sennò la Chun mi ammazza (o magari studio? Che dopodomani c'è l'esame? Whatever) 


 

I'll rememeber april

 

È un mercoledì mattina, e Toudou scende dall’aereo quasi di corsa, le gambe che guizzano impazienti mentre attende tra i passeggeri e i piedi leggeri sulla scaletta mentre sbarca sul suolo inglese bagnato dalla prima pioggia di aprile. Quasi inciampa mentre passa dal controllo documenti, gesticolando vivace per essere sicuro che il suo inglese ancora imperfetto venga compreso, e poi vola al ritiro bagagli. Dove rimane quasi mezzora, vagando irrequieto avanti e indietro e occhieggiando ansioso a tutti gli schermi, per esser sicuro di non essere al nastro trasportatore sbagliato. Si rilassa solo quando vede il suo trolley sbucare dal muro e venirgli lentamente incontro, e gli scappa uno squittio eccitato, quando lo afferra e si mette a correre verso l’uscita. Che gli importa se la gente lo guarda, che gli interessa se quegli estranei lo squadrano male e scrollano il capo con disapprovazione? Vedranno solo il ragazzo più bello di sempre che non sta più nella pelle a rivedere un avversario, un amico, un...affetto troppo distante.
C’è ressa, nella zona degli arrivi, congestionata dall’arrivo contemporaneo di più voli e da una folla di persone in attesa, che man mano abbracciano, salutano, riconoscono, recuperano persone di tutte le età e le etnie per condurle via dall’aereoporto. Per la prima volta da che è partito, il pomeriggio prima, Jinpachi sente lo stomaco annidarsi di paura. Si guarda attorno freneticamente, incontrando volti ignoti, voci rauche e acute che parlano in una lingua non famigliare, estranea. Si sente completamente perso, così lontano da casa, senza la sua adorata Ridley sotto ai piedi, senza la famigliare consistenza della divisa sintetica sul corpo. Si sente abbandonato, e ha paura che non si sia nessuno a prenderlo, che non ci sia nessuno ad aspettarlo, che Maki-chan lo abbia...
-Toudou! Ehy, Toudou!-
Lampi di verde intenso, schegge di rosso scarlatto. Il sollievo è così intenso che Jinpachi barcolla, nel voltarsi, e anche se Maki-chan è così cool con quel ghigno maldestro ed è così orribile con quell’inguardabile patchwork di vestiti, non si ferma neppure ad indirizzargli un occhiolino o una battuta, precipitandosi subito tra le sue braccia magre con un singhiozzo in cui annegano mesi di nostalgia e tutte le sue paure.
Va bene così. È un mercoledì mattina, e anche se è dall’altro capo del mondo Toudou è di nuovo a casa.