Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
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Autore: mrs_youngbae    01/04/2015    1 recensioni
[Jikook] [Namjin] [Yoonseok]
Forse lo consideravano solo un modo per sfuggire dalla realtà, anzi sicuramente era così. La realtà gli aveva feriti, ferite troppo profonde per poter essere curate in questo mondo. Dovevano uscirne. Era questo che gli accumulava, un odio incomprensibile eppure fondato per il mondo che gli aveva spinti a provare a fuggire per quei 10 minuti che li facevano sentire bene. L'eroina era la loro unica via d'uscita.
Genere: Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti
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YOONGI

L'uomo gli passò i soldi ringraziando e sussurandogli cha probabilmente si sarebbero rivisti. Yoongi odiava queste cose, gli facevano schifo, davvero, ma erano necessarie. Era ormai quasi un anno che la sua vita si alternava tra marchette, pere, marchette, pere... raggiunse la stazione dove Jimin lo aspettava -Hei com'era il tipo?- gli chiese -normale, paga abbastanza bene, ho i soldi per due dosi, tu hai trovato qualche cliente?- -Si... i soliti... dai forza andiamo-. Yoongi si tirò su il cappuccio blu della felpa e seguì l'amico che camminava impaziente... a vederli così, dall'esterno erano uno spettacolo agghiacciante, ragazzi con il viso ancora infantile, gli occhi assenti, apatici, con le pupille inesistenti, raggomitolati fino al collo nelle felpe troppo larghe, che camminavano esausti, con i loro sacchetti bianchi in mano, abbandonati dal mondo, come ultime merde sulla faccia della terra... ma è questo che ti fa l'eroina, ti fa scappare da una realtà che non accetti per trasportarti come per magia in un paese delle meraviglie dove tutto è perfetto, non esiste più niente, nessun problema, paura, disagio, solo una falsa vita perfetta. Arrivati alla stazione iniziarono a cercare la persona che gli interessava, la trovarono in un angolo, intento a contrattare con un ragazzo sul prezzo di una dose, con la perenne sigaretta in bocca, Yoongi si chiedeva se non fosse sempre la stessa da quando si conoscono, non riuscirebbe ad immaginare il suo volto senza quel bastoncino che gli pendeva dale labbra fini -Ehi, ragazzi, come va?- li salutò Taehyung facendo dondolare la sigaretta in bocca -Dacci il solito- intervaenne deciso Jimin porgendogli i soldi, Taehyun dal canto suo si diede un occhiata alle spalle per verificare l'assenza di poliziotti che venne accertata, a quel punto con destrezza prese i soldi che infilò nella tasca dei pantaloni e dalla medesima tasca tirò fuori quattro pacchettini di carta stagnola che consegnò al moro, con un cenno della mano si salutarono e Taehyung tornò al suo lavoro consegnado pacchettini argentati a tutti i poveri sventurati che vivevano solo per quelli. Yoongi e Jimin si diressero verso il bagno della strazione e si chiusero nell'ultimo a destra, si legarono le braccia a vicenda, poi presero i cucchiai che riempirono di limone ed eroina, Yoongi tirò fuori dalla tasca un accendino verde che utilizzò per scaldare i contenuti dei cucchiai. Presero le siringhe e le riempirono del contenuto, poi cercarono un punto del loro corpo che non fosse di quel colore tendente al violaceo che indicava una trombosi per i troppi buchi eseguiti in quel punto. Jimin optò per il polpaccio mentre Yoongi stava per diventare isterico non trovando nessun posto adatto -Porca puttana...- continuava a blaterare, poi decise di fregarsene della trombosi e di eseguire l'ignezione nell'avambraccio sinistro, ignorando il dolore che questo gli provocò, ma che durò pochi secondi, perchè cadde inevitabilmente nelle grinfie di quella sostanza fatale che lo trasportò nel suo personale mondo illuminato dalla luce innaturale che trovava così rassicurante che vedeva ogni volta che si bucava. Era svenuto ma durò per pochi minuti, come sempre, Jimin se n'era già andato, quel bastardo, mai che lo aspettasse, ma questo non gli interessava... si alzò a fatica e con la poca connessione alla realtà che gli rimaneva si tolse la siringa dal braccio che iniziò a sanguinare... non doveva farla in quel punto ora la trombosi si stava espandendo, ma questo a lui non importava, ignorò il sangue e il colore viola del braccio, non era la prima volta che gli capitava, poi inesorabilmente iniziò a vagare per il mondo che divenne un enorme fascio di luce che lo scaldava e che non lo faceva pensare, provocandogli la sensazione che più amava al mondo, continuò a vagare a vuoto per la città per una decina di minuti, poi l'effetto cominciava lentamente a svanire e a ritrasportarlo in un mondo che in tutti i modi lui cercava di evitare... l'effetto era ormai svanito da alcuni minuti e subito lui si mise in atto per procurarsi nuove dosi. Finita una ne arrivava un'altra, era ormai il riassunto della sua esistenza. Si recò sotto il portico di quella stazione degradata che era ormai diventata la sua casa. Si mise d'apprima in piedi, appoggiato al muro a cercare Jimin con lo sguardo ma che stranamente non trovava... forse era già fuori con un cliente, la gente faceva la fila per lui, ma ance Yoongi non si poteva lamentare, anzi, tutto il contrario... con i suoi capelli neri scompigliati, il corpo minuto, gli occhi grandi ma stravolti di un ragazzino costretto a crescere troppo in fretta per la sua età, lo sguardo basso, le labbra fini e screpolate... tutto ciò che uno si aspetta da un ragazzino che va a battere. Non dovette aspettare molto che una Mercedes grigia gli si accostò accanto e l'uomo seduto al volante gli fece cenno di salire... Yoongi senza pensarci salì sull'auto, automaticamente, come se la cosa non lo toccasse minimamente... in realtà non sapeva neanche lui come aveva il coraggio di fare una cosa del genere, ma gli serviva per la roba. In macchina non si dissero una parola, poi l'uomo accostò all'entrata del portone di una villetta modesta, scesero ed entrarono. Era una grande casa ben arredata con mobili moderni e dall'aria abbastanza costosa, sui tavolini di vetro ai lati del divano in pelle bianco c'erano le foto dell'uomo con un altra persona, probabilmente il suo ragazzo. Questi erano i clienti che Yoongi più odiava, quelli con una famiglia che si trovavano comunque a portarsi a letto un ragazzino disperato... ma questo lui lo ignorava, l'importante era essere pagati. L'uomo lo condusse in una camera matrimoniale arredata di mobili chiari, ma che comunque era poco illuminata, con un grande letto bianco al centro, su coi Yoongi si ritrovò steso dopo pochi minuti con l'uomo inginocchiato sopra di lui che lo baciava voracemente. Era una cosa che non sopportava, gli faceva completamente schifo m dovev astare al gioco se voleva i soldi, semplicemente contraccambiò il bacio e lasciò fare all'uomo. Ai suoi clienti piaceva fare quasi tutto loro, forse perchè lui era ancora così piccolo e con l'aria dolce e persa, molto infantile e angelica... lui solitamente faceva fare senza opporsi, era meglio così, non sarebbe stato in grado di agire. L'uomo si sbottonò la camicia e slacciò la cintura, poi infilò la mano sotto la maglitta del ragazzino e iniziò ad esplorare il suo corpo con forse troppa violenza, ma Yoongi era abbituato. Alzò ancora la maglietta fino a sfilargliela e farla cadere sul pavimento lucido... la sua carnagione era bianca e aveva petto e collo ricoperti di segni rossi e viola lasciati da labbra estranee mentre le braccia era completamente martoriate dalla siringa. L'uomo avvicinò la sua pocca al bordo dei boxer di Yoongi che continuava imperterrito a non fare niente e a subire gli sfoghi di quel povero diavolo che gli faceva davvero schifo, come tutti naturalmente. Questi lasciò il poco gradito segno del suo passaggio sulla sommità addominale del ragazzo, poi senza preavviso infilò due poi tre dita nell'apertura di Yoongi che gemeva dal dolore per la poca delicatezza e infine arrivò ad inserirci qualcos'altro, e a spingere violentemente distruggendo il ragazzino che stava sotto di lui a reprimere i gemiti di dolore e a sperare che finisca presto, ma finì soltanto dopo 10 infiniti minuti, quando l'uomo arrivò e cadde sfinito accanto al Yoongi che ancora più sfinito versava qualche silenziosa lacrima che però durò poco.

-Vuoi qualcosa da bere?- chiese l'uomo -Un bicchiere d'acqu per favore- l'uomo aprì una mensola e ne estrasse un bicchiere trasparente e una bottiglia di acqua naturale... la porse a Yoongi che bevve tutta d'un fiato e poi guardò l'uomo per fargli capire che stava aspettando, quest'ultimo estrasse un portafogli in pelle marrone dai Jeans e ne estrasse la cifra concordata, Yoongi contate le banconote chiese all'uomo se potesse riaccompagnarlo alla stazione, questi accettò.

Scese dalla macchina e si rimise nella postazione precedente, questo bastardo gli aveva pagato lo stretto indispensabile ed era cotretto a farsi un altro cliente per una dose, in più non vedeva quel coglione di Jimin da nessuna parte... si sedette per terra, con i gomiti appoggiati alle ginocchia e il cappuccio alzato, che guardava le macchine e la vita passare davanti a sé, apaticamente, con gli occhi inespressivi...

*

Non passòmolto tempo che una macchina grigia si fermò davanti a lui che uscì dal suo suo di trans e ci salì... Ma questo guidatore lo colpì particolarmente, non era il tipo da andare a puttane, era giovane, gli occhi scuri quasi imbarazzati, i capelli corti che gli ricadevano sulla fronte, si imbambolò per qualche secondo a guardarlo, gli piaceva, non gli sarebbe dispiaciuto scoparci, anche lui loguardava ed era charamente inesperto nel settore, tanto impacciato che fece scappare a Yoongi una risatina... era da tanto che non rideva....










Anneyong(^-^)/ questa è la mia prima ff su efp, spero non vi faccia cagare come fa cagare a me(*´Д`)=з comunque sia ogni capitolo sarà dedicato ad un personaggio diverso e le storie si intrecciano tra di loro. Cercherò di postare almeno una volta a settimana ma a volte saranno anche di più se sarò ispirata(^_-) comunque spero vi piaccia e che siate invogliate a leggere e... recensite per favore (si accettano critiche) spero che apprezzerete la mia storia. Alla prossima\(^_^)/.





 

   
 
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