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Autore: Classicboy    02/04/2015    5 recensioni
AU! College
Leo si è appena trasferito (o meglio, sua madre lo ha appena costretto a trasferirsi) in una nuova città ed in una nuova scuola, un college. E qui cominceranno i problemi: infermiere misteriose, atleti scontrosi, compagni timidi ma fantastici e fantasmi del passato. Il tutto preso con il solito spirito positivo e strafottente del nostro meccanico preferito.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leo Valdez, Quasi tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Non lo permetterò mai”

CAP.11: NON LASCIARMI SOLA. NON DI NUOVO

 

 

Giunsero quando la festa era già incominciata. La musica suonava a palla negli amplificatori di quel club che si poteva anche chiamare confraternita. Gli stuzzichini erano onnipresenti, e così l'alcol (ammesso solo perché l'avevano introdotto senza che i professori se ne accorgessero).

Leo era imbarazzato e così Calipso. Lui perché non aveva il coraggio di dire qualcosa, lei perché non si aspettava un carattere del genere dal suo accompagnatore. Le sembrava distante, diverso, troppo perfetto per interessarsi ad una come lei. Insomma, era troppo simile a lui.

L'ispanico si ricordò le dritte dategli dagli amici. Sorrise e le parlò: “Vuoi che ti vada a prendere del punch?”

“No, grazie” rispose l'altra secca.

“Allora qualcosa da mangiare?”

“Sono a posto, davvero”

“Vuoi andare a ballare?”
“Non particolarmente”

“Desideri che andiamo in qualche altra stanza a chiacchierare?”

“Mi è indifferente”

“Allora...”

“Leo” lo fermò lei guardandolo con decisione. Era stanca di quella messinscena: “Che cosa diavolo stai facendo?”

Era spiazzato: “Non capisco che cosa stai dicendo, ma se ti ho arrecato disturbo in qualche modo, posso sempre provare a rimediare”

Lei lo guardò scettica e gli imitò la voce: “Se ti ho arrecato disturbo in qualche modo... Andiamo, ma ti sei sentito? Questo non sei tu! Sai perché ho accettato di uscire con te? Perché da quando ci siamo incontrati mi ha colpito il tuo carattere schietto ed esuberante. Mi hanno steso le tue battute e la tua voglia di vivere. Standoti affianco mi sembrava di stare ad osservare un gruppo di bambini chiassosi: snervanti si, ma dolci e amabili. Mentre adesso, adesso standoti vicino mi sembra di essere ad una conferenza sulle amebe del paleozoico. Stai fingendo di essere qualcuno che non sei, e, se davvero ti fossi informato sul mio conto, sapresti che è il genere di persone che più odio. Percy mi aveva avvisato di non uscire con te, ma io, stolta come sono, non gli ho dato retta. Addio, me ne torno in camera!” la rabbia nella voce era palpabile. Un altro ragazzo che l'aveva delusa.

Stava per andarsene, quando Leo le afferrò il polso.

“Lasciami! Molla la presa o ti stendo di nuovo!”

Guardò nei suoi occhi e smise di lottare. In essi ardeva un fuoco diverso, il fuoco del divertimento.

Lui la guardò divertito: “Una conferenza sulle amebe del paleozoico? Guarda che qui l'unico che può permettersi di fare delle battute del genere è il sottoscritto”

La ragazza sentì la tensione sciogliersi. Quello era l'uomo con cui aveva deciso di andare alla festa, non una sua pessima controfigura.

Lui continuò: “Senti, mi dispiace (però, sto incominciando a diventare ripetitivo!). Ero agitato per l'incontro di stasera, e così mi sono ritrovato a prendere consigli su come migliorare comportamento e aspetto. Ma, a quanto pare, si è trattato del più grosso errore della mia vita. Ti va di rimanere? Così magari scoprirai definitivamente il vero me”

Gli si avvicino: “Non vedo l'ora”

Era raggiante: “Perfetto! Allora tu aspettami qui mentre io vado a prendere dei bicchieri e qualcosa di analcolico, sempre che ci sia” e sgusciò tra la folla.

Tra una bottiglia di Merlot ed una di spumante riuscì a trovare delle lattine di Coca Cola. Le prese e si affrettò a tornare, contento di poter finalmente essere di nuovo sé stesso. A pochi metri dal traguardo venne però fermato da una ragazza coi capelli neri ed il viso di una protagonista di videogiochi d'azione.

“Ehi, Leo”

“Nyssa, ciao!”

“Non sapevo che fossi qui, come ti va?”

Era preoccupato. La ragazza lo stava guardando con un'espressione da ebete, nei suoi occhi c'era una strana luce offuscata e, soprattutto, gli stava sorridendo, e Nyssa non sorrideva mai! Soprattutto a lui!

“Nyssa, tu sei ubriaca!” esclamò shockato di trovarsi di fronte la persona più composta che conosceva in uno stato del genere.

Lei lo guardò per un attimo come per afferrare il significato delle sue parole, confermando i suoi più oscuri timori. Poi gli parlò con un tono a metà tra l'offeso e il divertito: “E allora? Siamo ad una feestaaaa! Non fare il noioso”

“Senti, sono certo che tu sia venuta qui con un accompagnatore, ed io avrei un po di fretta, quindi se non ti spiace...” e fece per scansarla.

“Ma no, figuratiiii...” la ragazza perse l'equilibrio e gli cadde addosso. Lui non poté fare altro che afferrarle al volo. Poi la guardò imbarazzato: “Avanti, alzati, sennò...”

Ma prima di poter terminare la frase lei si sporse e lo baciò sulla bocca. Leo rimase interdetto, ma la stacco quasi subito. Lei lo guardò divertita, mentre il ragazzo si osservava intorno sperando che nessuno gli avesse visti.

Però i suoi occhi incrociarono presto il suo sguardo. Calipso se ne stava ferma, le braccia abbandonate lungo i fianchi, il viso era quello di una persona scampata ad un pericolo mortale ed intenta a metabolizzare l'esperienza vissuta. Poi i suoi occhi divennero di pietra, lo osservò per un attimo, poi la vide sillabare “ti odio” prima di voltarsi e scappare con le lacrime che incominciavano a sgorgarle dal viso.

 

“Calipso! Dove sei?!”

Erano ore che Leo cercava l'amica, senza successo. Quando era scappata aveva provato a seguirla, però lei era scomparsa inghiottita dalla folla. Non aveva detto nulla agli altri, sia perché era un problema che riguardava solo lui, sia perché non voleva disturbarli in una serata del genere, sia perché si ricordava la promessa fatta a Percy e non voleva ammettere di fronte a lui di averla infranta.

Si trovava nell'atrio. Si guardò intorno per vedere se c'era da qualche parte senza successo. Frustrato diede un pugno con forza sul muro. Doveva trovarla!

“Hey, Leo. Che succede?” chiese una voce dietro di lui. Il giovane sobbalzò. Giro spaventato la testa e si trovò di fronte un ragazzino coi capelli neri e la pelle magra e olivastra. Si rilassò.

“Nico. Mi hai fatto prendere un colpo”

L'italiano strinse gli occhi in due fessure: “Solamente coloro che si sentono in colpa sono così tesi. Che cosa hai fatto Leo? E, soprattutto, dov'è Calipso?”

Lui deglutì. Non sapeva cosa fare. Quel tipo gli faceva paura. Poi si decise: si trattava pur sempre di Nico, un ragazzino che conosceva da anni. Gli disse la verità, tutta senza omettere nessun particolare: il restiling, lo smascheramento da parte della sua accompagnatrice e il terribile bacio di Nyssa.

Lui lo guardò per tutto il tempo con uno sguardo di ghiaccio. Poi gli si avvicinò e gli sussurrò all'orecchio: “Tetto, dietro ai comignoli” e se ne andò per tornare alla festa.

Leo lo guardò allontanarsi confuso, poi capì: gli aveva appena detto dova poteva trovare Calipso.

Alla velocità della luce si fiondò su per le scale.

<< Ma certo, il tetto! Come ho fatto a non pensarci prima? Sono proprio uno stupido! >>

Arrivò trafelato in cima. Aprì di scatto la porta e fu investito da una raffica di vento gelido. Si guardò intorno e sentì dei singhiozzi provenire poco distante da lui, dietro ai comignoli. Si avvicinò e vide lì la ragazza. Era seduta con le gambe attaccate al petto e la testa china intenta a piangere.

Le si sedette affianco. Lei alzò la testa e sussultò nel vederlo. Rapida si asciugò gli occhi e guardò altrove.

Lui fece per fare una battuta per alleggerire l'atmosfera, ma si fermò. Non era il momento. Intorno al tetto era disposta una rete che permetteva di vedere tutto il campus circostante.

“C'è una bella vista” disse senza ottenere risposta. Sospirò: “Calipso, ascolta, anche se probabilmente non vorrai farlo. Sei arrabbiata, ed hai tutti i diritti di esserlo. Ma devi credermi: io non volevo baciare Nyssa, e, ti giuro, neanche lei. Era completamente ubriaca”

“In vino veritas” recitò l'altra.

“Se non altro sono riuscito a farti palare. Ma non è così. Lei a malapena mi sopporta! Non volevo farti del male, me ne vergogno tremendamente” la voce divenne un sussurro “Tu ti meriti una persona migliore, qualcuno che sia affidabile. Scusami se ti ho importunata, ma credevo di provare davvero qualcosa per te, e pensavo fosse ricambiato. Però forse non è così. Scusami. Adesso me ne uscirò per sempre dalla tua vita. Non mi vedrai mai più” le prese la mano, le diede un lieve bacio e se ne andò.

Arrivato alla porta sentì però una debole voce che lo chiamava: “Leo”

Si girò e vide Calipso che lo guardava con occhi tristi e sperduti: “Ti prego, rimani” e allungò le braccia verso di lui, in cerca dell'abbraccio di un amico.

Lui le si sedette accanto e lei gli seppellì il viso sulla spalla e liberò tutte le sue lacrime.

Rimasero così per alcuni minuti, poi lei parlò: “Eri così simile a lui”

La guardò con aria interrogativa, ma lei continuò imperterrita: “La prima volta che lo incontrai ero troppo timida per parlargli. La mia prima occasione è arrivata quando ci chiesero di fare un progetto di scienze insieme. Ci conoscemmo meglio e diventammo amici” rise con tristezza “Ero così felice”

Leo intuì che stava parlando di Percy. Gli stava spiegando come si erano incontrati e come avevano incominciato la loro storia.

Lei continuò: “Rimanemmo amici per tanto tempo. Mi piaceva, ma non riuscivo a fare il passo avanti, ce la feci soltanto all'inizio del secondo anno. Furono i più bei momenti della mia vita” i suoi occhi si scurirono “Poi avvenne il fatto. Incontrò un'altra. La versione che ti diranno è che lui mi ha lasciato, ma è falsa. Sono stata io a farlo. Lo incontrai un giorno di fine estate e gli dissi che era tutto finito”

Era shockato: “Perché l'hai fatto? Tu l'amavi”

“Si, ma amare significa anche saper lasciar andare. Bisogna saper dare al proprio partner la libertà di scegliere”

La guardò ammirato. Quella ragazza era talmente forte e teneva così tanto a Percy da anteporre la sua felicità alla propria. Le appoggio la testa sui capelli e annusò l'odore di fiori e di terra: “Sei la persona più coraggiosa che conosca. Chiunque sarebbe fortunato ad averti”

“Forse” lo guardò negli occhi “Ma capisci che cosa voglio dire? Ho paura di riottenere la felicità che avevo con lui da non volerci provare con altri e da credere che alla fine tutti mi deluderanno. Forse mi sono sbagliata su di te, se è così allora ti prego, non lasciarmi sola. Non di nuovo”

Le prese il mento tra le dita e la guardò negli occhi: “Non lo farò mai” e la baciò.

E quando si staccarono rimasero lì, l'uno attaccato all'altra, ad osservare la pallida luna che continuava il suo corso in quella notte incantata.

 

 

 

 

EPILOGO

 

 

<< È tutto finito >> pensò Leo mentre metteva l'ultima magliette nella valigia.

Era l'ultimo giorno di scuola, e lui si stava preparando per tornare a Houston. Il giorno dopo alla festa aveva chiarito le cose con Nyssa, la quale si era scusata moltissimo con lui e Calipso, dicendo che non era affatto sua intenzione. Loro avevano accettato senza problemi, e ne avevano approfittato per annunciare a tutti il loro fidanzamento.

Guardò ancora una volta la camera, ricordando quel fatidico primo giorno, gli incontri fatti e le emozioni provate.

“Allora sei pronto?” gli chiese Jason dalla porta con la valigia pronta.

“Si, arrivo” rispose lui seguendolo.

 

“Allora, hai progetti per questa estate?” domandò il biondo all'amico, mentre si dirigevano verso l'atrio.

Lui sollevo le spalle: “Non proprio. Perché?”

“Ecco, il signor Ade, vista la promozione coi massimi voti di Nico ed Hazel, in un momento di buonismo, ha lasciato loro libera la sua villa al mare, permettendogli di invitare chi volevano, ed Hazel mi ha chiesto di dirti che sei tra gli invitati”

“Grazie, ma non so se...”

“Ehi, state parlando dell'invito di Nico?” chiese Percy affiancandoli con la sua valigia blu.

“Si, ma Leo non sa se venire o meno”

“Oh, andiamo vieni. Vedrai che ti divertirai”

“E va bene” esclamò esasperato “Ma solo se può venire anche Calipso”

“Certo, non ci sono problemi. Quella casa è enorme” poi il moro lo guardò con occhi gioiosi “Così magari incontri anche i loro vicini. Sono gente fantastica!”

“Sono incuriosito. Come si chiamano?”

“Carter e Sadie Kane”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ultimo angolo autore:

E così è finita! (piange)

Beh, adesso torniamo ad essere seri (non ce la fa e scoppia a piangere di nuovo)

Scusate, scusate. Comunque spero che il colpo di scena finale vi sia piaciuto. Carter e Sadie Kane, per chi non lo sapesse, sono i due protagonisti dell'altra serie di Rick Riordan “The Kane Chronicles”.

E che ve ne pare della rivelazione di Calipso sulla fine della sua storia con Percy? E del momento Caleo?

It's the fluff power, baby!

Ho scelto Nyssa come personaggio che baciava Leo perché Chione la trovavo poco adatta, Piper neanche tra cento anni e Talia secondo me regge molto bene l'alcol.

Comunque, direi che è arrivato il momento dei ringraziamenti finali.

 

Angolo ringraziamenti (i ringraziamenti vanno per ordine alfabetico, quindi non pensiate che stia facendo preferenze, alcuni nomi si ripeteranno):

Ringrazio Alohomora, Anny2001, Edvige, Ginny-Valdez-Katniss, LoveNico, Taine, testa d-alghe, Vane Herondale-Jackson per aver messo la mia storia tra le preferite.

Ringrazio Edvige, Ginny-Valdez-Katniss e Regretmessage per aver messo la mia storia tra le ricordate.

Ringrazio Alexandros-95, AliNicoKITE, Edvige, Effe-95, Ginny-Valdez-Katniss, GossipGirl88, Lettricesilenziosa27, moon-26, Nami93, Percy-daughter, PotterJacksonBaggins, princess-of-the-flames, Queen of Games, Sabaku No Konan Inuzuka, Vale-Caleo 2000, nevertrustaduck e qwert-y per aver messo la mia storia tra le seguite.

Inoltre un ringraziamento super speciale va a coloro che hanno trovato il tempo di lasciare un recensione alla mia storia, in particolare il mio grazie va a Just me-Ilaria (ex Porporaassenzio) e a Vale-Caleo 2000, che hanno recensito buona parte dei miei capitoli.

Vi adoro tutti/ tutte dal primo all'ultimo.

 

Davvero adesso finisco, ma aspettatevi di rivedermi presto, perché ho già un'altra storia in cantiere (purtroppo non vedrà Leo come protagonista, ma ci sarà comunque) e mi accingo presto a pubblicarla.

Davvero grazie.

Bye!!!!!!!!

   
 
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