Capitolo 5,ho paura di te

La mattina dopo sento Albus che mi sveglia.
《oh Scorp! Alzati è Natale.》
Urla traforandomi un timpano.
《Natale? Di già?》
《si. Su vestiti ti aspettiamo giù.》
E corre via.
Mi alzo stordito,qui sono veramente tutti matti.
Prendo dei vestiti dal baule,li indosso e scendo.
Non mi sento neanche più male,ieri la febbre è passata.
Trovo tutti riuniti in una grande tavolata a fare colazione e a scambiarsi i regali. Al mi invita a sedermi accanto a lui. Mi metto qualcosa nel piatto e mi unisco alla conversazione.
《ragazzi sbrigatevi che tra poco dobbiamo andare.》
Ci esorta Harry Potter. Ma dove?
《i bulgari vinceranno la coppa del mondo anche quest'anno! Uuh.》
Urla Ron Weasley e molti lo seguono.
《forza francesi》
Grida George creando una lite generale.
Già oggi c'è la partita di Quidditch,mi sono completamente dimenticato.

Siamo alla partita,i bulgari stanno nettamente vincendo. Lei è accanto a me,salta e urla i cori della squadra. Ha la faccia tinta,un grande capello,un maglione aderente,tutto rigorosamente rosso nero.
 La trovo bella anche così,tutta sudata che segue il suo sport preferito,non per moda,non per esibizionismo. Osservo ogni mossa che fa,ogni smorfia,non riesco a seguire neanche la partita,roba da matti! 
《non è possibile che perdiamo così....eh no quello è fallo.》
Sbraita Albus cercando il mio consenso,io annuisco,sono da un altra parte.
Perché i suoi segni erano colpa mia? L'ho umiliata per anni ma non credevo di farle tutto questo male. Ho bisogno di parlare con Rose,per bene.
Quando la partita finisce ci dirigiamo alle tende,quella dei ragazzi e quella degli adulti. La rossa balla,festeggiando la vincita della squadra tifata. 
《diglielo stupido!》
Mi esorta Albus Severus Potter.
《cosa? A chi?》
《credo che l'unica che non si sia accorta che sei pazzo di lei sia la stessa Rose.》
《non è vero.》
《guarda mia sorella. Prima fissa te sognante,poi Rose infuriata.》
Ridacchia il mio amico.
Mi sento davvero stupido.

Qualcuno mi tocca la spalla e un brivido mi percorre la schiena.
《Hey perdente di un francese.》
Rose.
《Hey testa vuota di una bulgara. 》
La punzecchio. 
《ti va di fare un giro?》
Le devo parlare.
Esita un po' e alla fine risponde di si. 
Usciamo,è una notte fredda e limpida.
Un silenzio davvero imbarazzante ci avvolge.
Non so chi inizia per primo,ci baciamo.
《hai iniziato prima tu.》
《oh no,mia cara Rosellina non negare il tuo desiderio per me.》
Ridiamo e continuiamo a succhiarci la faccia.
Sono io a staccarmi stavolta.
《io non ti capisco! Mi mandi ai pazzi. Prima mi ignori,poi mi baci;non te ne frega nulla di me,dici che ti sei tagliata per colpa mia;mi odi,mi ami,mi odi... Sei più lunatica dei Lovegood.》
《perché tu ti senti coerente? Dici che sono migliore di tutte e dopo ti scopi la prima troia.》
《certo,tu esci con Nott. Ho dedotto di essere libero di fare quel che voglio.》
Parlo con cattiveria anche se non voglio.
《sono uscita con lui per fare ingelosire te,cretino.》
I suoi occhi si gonfiano,cerca di andarsene. La afferro per un polso e la tiro a me.
《perché non sei venuta con me allora?》
Le sussurro.
《ho paura anch'io raramente.》
La stringo a me,le asciugo le lacrime,la bacio dolcemente.
《ci sono quì io.》
Lei mi fissa.
《è di te che ho paura.》
Vorrei aiutarla. Non so da dove iniziare.
La stringo.
《dunque scappa.》
《tanto tornerei,c'è qualcosa che ci collega,un elastico troppo resistente per rompersi. Io voglio te con tutto l'odio del mondo.》
Troppe emozioni insieme,il cervello in pappola. Sembra un sogno ma non lo è. 

Passiamo la sera sdraiati nel prato a guardare le stelle. Finché,a notte fonda,non rientriamo in tenda e ci i sdraiamo sul suo letto e cominciamo a baciarci. Mi sfilo la maglietta e le sussurro《ti voglio Rose Weasley.》
Inizio a baciarle il collo. Poi passo sul seno,inizio a palparglielo e le levo il maglione. Continuo a baciarla sulla pancia fino al bottone dei pantaloni. Le mordo un fianco,lei sussulta. Le tolgo i pantaloni. Le slaccio il reggiseno. Lei inizia a muovere una mano e mi sbottona i pantaloni lasciandomi in boxer. Le metto  una mano nelle mutande provocandole piacere.
Insomma dopo poco ci ritroviamo avvinghiati,l'uno dentro l'altra,su e giù come le montagne russe. Ho i suoi ricci tra le mie mani,lei che ride a ogni orgasmo come una bambina,io che non riesco a fare a meno.  

Restiamo per un tempo infinito,in silenzio,nudi e abbracciati. 
Mi sembra che il mondo sia finalmente bello,che tutto si sia rimesso a posto,lei sia dopo tutto mia.
Gioco con un suo capezzolo e mi viene in mente quando mi ha detto di aver paura.
《ho paura di non ritrovarti qui quando mi sveglio,ho paura che sia solo un sogno,ho paura di perderti.》
Dico lentamente.
《ho paura che tu stia giocando,ho paura di non essere abbastanza per te,ho paura di essere rimpiazzata.》
Ci stiamo rivelando,ci stiamo mostrando deboli e non sono sicuro che sia un bene.
《non sto giocando,non con te. Mettiti bene in testa che sei la migliore di tutte e l'unica che vale. Fare l'amore con te è stata la cosa più bella del mondo perché tu sei la più bella del mondo.》
Non ci crede,lo vedo da come mi guarda. Si volta su un fianco fissando la parete. Lo faccio anch'io e l'abbraccio.
《resta,ti prego》
La imploro.
《resto finché vuoi.》