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Autore: Angel27    02/04/2015    2 recensioni
Dal testo: Mi stringo a lui, anche se il freddo che emana il suo corpo mi fa rabbrividire, sento il suo sguardo grave su di me.
"Mi dispiace" dice scostandosi leggermente, prontamente lo stringo dolcemente a me.
"Preferisco un freddo abbraccio ad una gelida solitudine" sussurro.
Se fosse sogno o realtà non saprei dirlo, poiché la mente sa che erano le illusioni ad ammaliarmi, ma il cuore provava sentimenti reali che la ragione non può spiegare. Si, "il cuore ha ragioni che la ragione non può spiegare." (...)
Allora conta...conta i minuti che ci separano e tira...tira quel filo rosso che mi lega a te, lo sai che c'è, perché ci ostiniamo a non vederlo? Potremo mai arrenderci all'amore?(...)
"Se da cuore o uomo fui tradita non so dirlo. Ascolta cielo la supplica, di questa serva inutile a cui la vita ha dato tanto, ma nulla lei ha dato alla vita, fanne ciò che desideri: straziala, uccidila e poi va da lui gridagli il mio dolore, la mia sofferenza e morte. Ora che mi hai rinnegata...dolce traditore, sangue sarà chiesto e sangue sarà versato."
Perché si sa che quel dio che tutti amiamo mai imparerà ad amare...
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio, Thor
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Era buio, ma non avevo paura, il tempo mi aveva insegnato a conviverci e considerarlo un amico.
Il corpo era come avvolto da un torpore che invitava al sonno, nessun dolore, nessun pensiero ero io e basta solo Isabelle. 
Venni avvolta da una luce dorata e tutto, intorno a me, mutò sembrava un caldo tramonto estivo.
"Dunque è così, in tanti anni hai imparato solo a fuggire?" una voce profonda ruppe il silenzio e una figura, che sembrava brillare di luce propria, mi si parò dinanzi.
"Mi hai insegnato a combattere, i valori di un guerriero, la fedeltà alla patria Haimdall, ma non come combattere contro me stessa." dissi fissando i miei occhi in quelli ambrati del Guardiano.
"Nessuno ha detto che devi combatterla. Devi solo accettarla, gestirla, sfruttarla a tuo vantaggio." Haimdall odiava i giri di parole, dunque ogni suo pensiero era espresso nella sua purezza.
"Parli così perché non sai cosa vuol dire convivere con due esseri, non sapere chi sei in realtà." sibilai.
"Ti sbagli so benissimo cosa si prova, fin dalla nascita sono stato predestinato alla vita del Guardiano. In me cresce un potere antico che mi ha portato a compiere delle scelte, ma questo non esclude altre vie. Noi siamo quello che scegliamo di essere, nessuno può decidere per noi in base ai nostri poteri o alla nostre capacità. E tu, chi scegli di essere?- davanti a me si materializzarono due copie identiche a Syn ed Isabelle, i miei due io- La dea o la mortale?" concluse.
Fissai con attenzione entrambe, la ragione mi portava verso Isabelle, verso una vita libera senza costrizioni, ma piena di rinunce e di adii. L'istinto verso Syn, verso il riscatto, la giustizia, la vita vecchia che può essere rinnovata.
"Non lo so..." ammisi affranta.
"Segui il cuore principessa ti porterà sulla retta via." concluse

"Padrone." fece Garmr inchinandosi al cospetto di Thanos.
"Lei dov'è?" chiese il titano di spalle.
"Potentissimo, lo Jotun ha interferito, ma sono riuscito a risvegliarla." rispose sicuro.
"Non sento la sua forza, il suo potere. Syn dorme ancora!" ruggì voltandosi e puntando i suoi occhi viola in quelli del lupo.
"Credetemi- la sua voce si fece improvvisamente sinistra- presto lo farà." 

Haimdall mi sedeva accanto guardavamo Asgard spendente al tramonto.
"Sono felice di averti qui." rivelai, mi sorrise come un padre alla figlia.
"Io veglio sempre su di te, non ti ho mai persa di vista. Sento le tue emozioni so cosa ti ha spinto a rinnegare la tua patria per Loki, hai tradito me è tutti gli asgardiani,- abbassai il capo colpevole-ma l'hai fatto per amore e per questo sei perdonata." disse infine, tirai un sospiro di sollievo nell'apprendere che non mi biasimava per il gesto compiuto tempo addietro.
"Ho sbagliato me ne rendo conto, ma non potevo lasciarlo le nostre anime da tempo sono unite, Haimdall. Non importa quante guerre, o quanti ostacoli, dovremo affrontare io sono sua e lui è mio. Loki è il mio mondo...la mia casa." risposi osservando l'orizzonte infuocato.
"Bene il mio compito qui è terminato hai le risposte che cercavi." mi agitai vedendolo alzarsi, il senso di abbandono prese il sopravvento.
"Come? No, resta ti prego! Non so come uscire da qui e poi non so se è la cosa giusta."dissi balzando in piedi.
"Sei la dea della Giustizia, farai sempre la cosa giusta." detto ciò svanì così come era arrivato.
Nuovamente sola, ma ora più confusa, mi avvolse un freddo improvviso e tutto si fece ghiacciato.


Quando Thor arrivò era troppo tardi.
Enormi pezzi di cemento coprivano la sala un tempo illuminata da splendidi lampadari, Hayden, Delia e Jane cominciarono ad urlare i nomi dei due ragazzi nella speranza che stessero bene, ma nulla né un lamento né un grido, nulla.
"Continuiamo a cercare!- ordinò Thor- Devono essere vivi." le ultime parole risuonarono più come una preghiera.

Presi lentamente conoscenza, respirare mi era quasi impossibile, la testa era attraversata da fitte di dolore e la vista offuscata da tanti punti, segno che dovevo aver sbattuto la testa.
Buio era tutto ciò che potevo vedere, richiamai con non poco sforzo il Seiðr per illuminare l'ambiente, subito piccole sferette verdi andarono a posizionarsi negli spazi vuoti.
Quando i miei occhi riuscirono a mettere a fuoco ciò che mi circondava capii. Ero sotterrato da macerie di cemento, che, ringraziando gli dei, si erano incastrate tra loro formano un piccolo spazio d'azione.
Impiegai diversi minuti per ricordare cosa era accaduto: Garmr, l'esplosione, Belle. 
Girai di scatto il viso in cerca di Isabelle, ricordando che le dovevo la vita, sentii il fiato mancare quando vidi una chioma ramata a qualche metro da me. Non ci pensai due volte cominciai a strisciare a terra per raggiungerla, ma nonostante la breve distanza, ero costretto dalla lentezza non tanto per le ferite quanto per la precarietà della struttura sopra di noi.
Quando finalmente riuscii a raggiungerla il panico mi avvolse, era sdraiata accanto quella che prima doveva essere una poltrona, non dava cenni di vita, il bel volto sporco di polvere e sangue, i morbidi capelli impolverati le ricadevano suo viso. Mi avvicinai con la paura di dover apprendere una troppo dolorosa realtà.
Accostai il viso alle sue labbra, un flebile respiro si infranse sulle mie guance, sospirai di sollievo, ora dovevo portarla in salvo. La presi tra le braccia delicatamente, il suo bel corpo era gelido, la pelle troppo bianca, le labbra livide, sentii qualcosa di viscoso sulla mano che le reggeva il capo, mi resi conto con ancora più orrore che era sangue. Dovevo tirarla fuori di lì subito.

"LOKI! SYN!" la voce di Thor riecheggiò per il teatro, o quel che ne restava, Hayden e Delia grazie al Seiðr avevano illuminato lo spazio circostante rendendo più facili le ricerche.
Thor era afflitto, aveva già perso una volta suo fratello e sua sorella non voleva che accadesse di nuovo.
Emise un ringhio esasperato, strinse con forza il Mjolnir e Jane gli fu subito accanto.
"È colpa mia!-disse con voce rotta- Dovevo proteggerli, invece..." la rabbia prese il sopravvento e non riuscì a terminare la frase.
"Thor- lo chiamò dolcemente la ragazza poggiandogli una mano sulla spalla- sai che non è colpa tua, ci sono cose che non possiamo prevedere." spiegò calma.
"Loki mi odia, perché sono stato un cattivo fratello. Syn mi odia, ed ha ragione, perché quando aveva bisogno del mio aiuto non l'ho sostenuta. Non ci sono mai stato per loro!" ringhiò.
"Ma ora ci sei e sei qui per lei, per Loki. Ti amano, Thor, e sanno che faresti di tutto per loro." il dio la guardò malinconico.
"No, Jane loro sanno che per loro non ho mai fatto nulla." ammise.
La ragazza rimase pietrificata da quelle parole e dalla voce tanto triste del dio.
"Allora non arrenderti!" esclamò decisa la scienziata dando vita al dio che riprese le ricerche. Una luce verde attirò la loro attenzione.
"Loki!" esclamarono all'unisono.
Raggiunsero il flebile fascio di luce, camminando sulle macerie e stando attenti a non creare frane sotto di loro.
Thor con forza smosse le macerie, alzando i grandi pezzi di cemento, la luce verde si fece via via più forte e finalmente la figura di Loki emerse dalle macerie.

Udii delle voci in superficie così aumentai la luminosità delle sfere, dovevo dar loro un segno.
Sentii il rumore farsi sempre più vicino creai con le ultime energie una barriera per proteggere me è Belle dalle macerie.
Un forte rumore ruppe il silenzio, finalmente la figura possente di Thor si presentò in tutta la sua preoccupazione.
Per pochi istanti ci guardammo negli occhi, come due leoni che si contendono la preda, poi mi aiutò ad uscire da lì tenendo Belle tra le braccia, devo ammettere che non ero mai stato tanto felice di vederlo.
"Ha bisogno di cure...subito" ansimai mantenendomi il petto, ogni respiro mi dava incredibili fitte al costato.
Jane mi fu subito accanto così come Hayden e Delia, sostenendomi. Grazie al Seiðr in pochi istanti fummo nel tranquillo salotto di casa.
"Hayden pensa a Belle, io aiuto Loki!" esclamò Delia prendendomi sottobraccio diretta al piano di sopra.
"No!-obiettai- Vado con Hayden, tranquille ho la pelle dura anche se non sembra," risposi deciso.

Dopo aver adagiato Isabelle sul suo letto prendemmo ad ispezionare le ferite.  La spalla sinistra risultò lussata e aveva un brutto taglio sul fianco destro dal quale perdeva molto sangue. 
Non potevamo utilizzare il Seiðr, ma quelle ferite non si sarebbero rimarginate tanto facilmente.
"Dobbiamo allineare le ossa della spalla."'fece grave Hayden.
La guardai preoccupato Belle si stava risvegliando, la vidi scuotere leggermente il capo, non c'era tempo per addormentarla, inoltre qualsiasi anestesia avrebbe potuto causarle ulteriori danni.
Belle aprì gli occhi, le presi il viso tra le mani mentre Hayden si preparava a tirare il braccio per sistemare l'osso.
"Belle guardami, farà male, ma sarà per pochi istanti. Tu però non devi muoverti, capito?" non riuscivo a rimanere calmo, eppure tante volte l'avevo vista ferita, dolorante ma non mi ero mai agitato così, era forse la consapevolezza che il corpo mortale nel quale era bloccata poteva portarla alla morte.
Belle annuì vagamente con un cenno del capo, guardai Hayden con una muta preghiera e lei senza preavviso diede uno strattone al braccio di Belle, che emise un gemito di dolore inarcando leggermente la schiena.
"Shhh tranquilla è finita." dissi carezzandole i capelli ancora sporchi di polvere.
Disinfettammo la ferita al fianco, consapevoli che il troppo sangue perso l'aveva indebolita, era febbricitante ed il suo corpo scosso da fremiti di dolore.
"Sai che ne ha bisogno.-dissi rivolto alla dea- È debole non ce la farà." 
"Non è ciò che vuole!" mi rispose secca.
"Per soddisfare i suoi capricci vuoi lasciarla morire?" la rabbia stava prendendo il sopravvento, mi costrinsi a mantenere la calma.
"È una sua scelta." rispose con voce rotta.
"No, non lo è. Lei non ha mai potuto scegliere..." risposi ricordando le parole di Belle.
Hayden mi guardò supplichevole, ma sapeva che era la cosa giusta.
"Soffrirà molto di più così, lo sai vero?" mi chiese grave
"Lo so..." risposi semplicemente mentre Hayden chiudeva la porta lasciandomi solo con lei.

"Sai perché sei stato risparmiato Loki?" la voce di Odino riecheggiò per la sala del trono.
"Immagino non sia tutto merito della benevolenza di Thor." rispose il dio degli inganni con un sorriso di scherno.
"Sei qui per una ragione, figlio di Laufey. Dovrai risvegliare lo spirito dormiente della dea della Giustizia, mia figlia, in caso contrario andrai incontro al tuo destino sarai rinchiuso nelle prigioni del pianeta di fuoco così come era stato deciso." la voce del padre degli dei era sicura ed autoritaria.
Loki guardò con disprezzo colui che aveva per troppo tempo chiamato padre, quando quello sorrise sadico alla sua reazione sentì la rabbia esplodere ed impossessarsi del suo essere.
"Può definirsi padre un essere tanto meschino e maligno nei confronti dei suoi figli?!- ringhiò- Mai tradirei la fiducia di Syn, la mia risposta è no!" simile ad un serpente velenoso sibilò le ultime parole che risultarono come veleno.
"E sia! Un altro lo farà al tuo posto e come deciso tu marcirai nelle prigioni di fuoco fino alla fine di Asgard!" tuonò Odino.
Ancora una volta Thor accorse in soccorso del fratellastro e ciò non sorprese il dio.
"Loki ragiona è una follia! Accetta le condizioni imposte da mio padre, ti prego." ma la supplica del re dei tuoni non scalfì l'Ingannatore.
"Le ho già arrecato troppe sofferenze, Thor." Ammise con un velo di malinconia.
"Soffrirebbe molto meno se fossi tu a farlo..." la voce di Thor fu una cascata gelida.
Le guardie presero di peso un Loki con lo sguardo perso nel vuoto, Thor lo chiamò ancora e come rianimato il dio alzò il capo di scatto.
"Lo farò, sarò io a risvegliarla!" la sua voce risultò decisa, ferma, gli occhi emanavano scintille di fuoco verdi.
"Non avevo dubbi." sibilò il re con un ghigno soddisfatto.

E così l'Ingannatore decise per lei. Trame di un malefico piano, per la conquista del trono, si delinearono nella sua mente. Ma il suo cuore ancora pulsa e grida amore soffocando la sua malvagia indole. Ora il destino di una dea è nelle sue mani. 
Cosa sceglierai ora, principe senza regno, l'amore o il potere? 


N.D.A.
Salve! *Le corrono dietro con forconi e torce*
Vi prego di perdonarmi per questa assenza tanto lunga, ma la scuola mi toglie energie e tempo. Avevo pronti questi capitoli da tempo, ma non li avevo corretti e così mi sono ridotta ad oggi. 
Un altro grandissimo scusa va a coloro che seguo e che a loro volta mi seguono!
Ragazze ho notato che ho lasciato indietro molti capitoli delle vostre storie, ma vi prometto che piano piano li leggerò e lascerò come sempre una recensione.
Detto ciò ringrazio tutti coloro che mi seguono, che mi lasciano recensioni o che semplicemente leggono la mia storiella. GRAZIE DAVVERO!
Mi scuso per eventuali orrori grammaticali e vi auguro buona Pasqua ora perché non ho idea di quando potrò aggiornare. Vi prego abbiate pazienza.
AVVISO: TUTTE LE MIE FF CONTINUERANNO HO INTENZIONE DI FINIRLE TUTTE, QUINDI NON VI PREOCCUPATE. 
SOLO UNA È A RISCHIO ELIMINAZIONE, HO DECISO DUNQUE DI LASCIARE A VOI IL VERDETTO, OVVERO SE ELIMINARLA O MENO. 
ECCO IL LINK: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2832001&i=1
Vi prego fatemi sapere!
Un abbraccio fortissimo!
Angel27
   
 
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