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Autore: ilcoraggiodisognare    02/04/2015    0 recensioni
Quando la curiosità può essere vista come il mezzo per credere di non esser fatti per il mondo in cui viviamo.
Genere: Fantasy, Mistero, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Osservava minuziosamente quel che le si mostrava attorno. Uno squarcio di luce faceva breccia sulla scrivania a cui aveva appoggiato le braccia conserte. Chiunque l'avrebbe interpretato come un gesto di chiusura in sé stessa, ma Elisa non era una ragazza a cui potevi dare un certo pregiudizio. Se ne stava lì, con la mano destra che toccava l'avambraccio sinistro e viceversa, ad osservare. Quieta, sulla sedia, immaginava quel che quei piccoli frammenti di polvere potessero fare. Volare, andare dappertutto e, sperando che potessero sentire, avrebbero potuto sapere qualcosa che lei stessa non avrebbe nemmeno immaginato. 
La curiosità era una delle sue più grandi peculiarità. Le capitava di osservare una qualsiasi cosa che agli occhi dei suoi coetanei appariva come la più noiosa e ovvia delle cose. Allungando il braccio verso la luce ed aprendo il palmo della mano, si domandò se i suoi amici l'avessero fatto, se sacrificherebbero parte del loro tempo per un pensiero così sciocco. I piccoli frammenti giravano vorticosamente tra le dita della ragazza. Acquistando velocità, la polvere sembrava pungere sulla mano. L'ultimo svolazzante frammento toccò la punta dell'indice per poi soffermarsi e ripartire più veloce di prima. Qualcosa stava cambiando, Elisa si lasciò trasportare da quella magia con occhi serrati. Al riaprirli, notò quanto potesse essere stupefacente la potenza delle piccole cose. 

Il vento abbracciava gran parte della distesa di tulipani dove, magicamente, si trovò. Spaesata chiuse gli occhi nella speranza di ritornare al mondo che le apparteneva. Ma i morbidi petali accarezzavano ancora la pelle nuda delle braccia. Un turbinio di preoccupazioni si fece spazio nella sua mente non dandole nemmeno la forza di alzarsi in piedi. Distesa sul manto di fiori osservava quel mondo dal basso. Rispetto a ciò che era abituata a vedere giorno per giorno, riconosceva nuvole dalle forme somiglianti a quelle dei cartoni animati. Attorno a lei si estendeva un posto caratterizzato da colori vivaci sotto il sole splendente. Per alcuni attimi si dimenticò d'esser stata scaraventata in un posto del tutto ignoto e si soffermò su ogni piccolo particolare. Ogni cosa le sembrava che sprigionasse una forma di gioia e di armonia. Il vento, caldo ma travolgente, sfiorava i petali rossi facendo vibrare ordinatamente i fiori. A poco a poco, Elisa scoprì quanto, quel mondo, potesse essere magnifico. Si alzò in piedi con la stessa forza di un uragano e volteggiò su se stessa riscoprendo la felicità di potersi sentire libera. Girò, volteggiò, costeggiò ogni singolo tulipano col fine di avere tra le mani, il più possibile, quella dolce magia. Stregata da quel tumulto di emozioni, strappò un fiore per tenerlo con sè. Ma si dissolse in un soave suono facendo trasparire polvere azzurrina che, velocemente, inondò parte del campo di fiori. Una figura composta e dai tratti familiari, si presentò attraverso la nuvola di polvere. Si accostò ad Elisa e con un gesto fulmineo, sprofondò tra le sue braccia. La figura la congedò con un sorriso e scomparve, come tutto ciò accanto a lei. 

La luce del sole entrava dalla finestra evidenziado i granelli di polvere ormai posti sulla scrivania. Avevano smesso la loro danza ed ora, impazienti, osservavano la reazione della ragazza. Elisa si chiese se quel posto le potesse mancare, se ne avrebbe trovato uno simile e se nel mondo odierno esistesse un luogo del genere. Le risposte non arrivarono immediatamente. Un frammento, troppo schietto per impigrirsi, si lanciò nell'aria e ritornò al suo posto sprigionando un'ultima folata azzurrina.
A te che sai osservare e che hai il coraggio di guardare oltre ciò che ti spetta.

Un tulipano azzurro cascò sulla scrivania.

  
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