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Autore: Em_    03/04/2015    5 recensioni
Elena Gilbert è una specializzanda in chirurgia del primo anno. Suo padre è il primario e anche sua madre lavora lì.
Qui ritrova i suoi vecchi compagni e amici e scopre con gioia che saranno i suoi nuovi colleghi.
Tutto sembra andare bene finché, la sera del ricevimento per i nuovi arrivati, compare qualcuno dal passato di Stefan ed Elena.
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Dal testo: «Ehi, Stefan? Terra chiama Stefan!» gli dico ridacchiando.
Lui sposta lo sguardo più in là e non mi guarda. «Damon.» dice freddo.
«Ciao fratellino.» risponde sarcastico l’uomo.
Aspetta, cosa? Quel Damon? Il fratello che se n’è andato quando avevamo dieci anni? Che cavolo ci fa qui? Non si fa vedere da sedici anni ed ora si presenta nel nostro luogo di lavoro?
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Stefan Salvatore, Un po' tutti | Coppie: Damon/Elena
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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2. Novità

 

Ritorniamo velocemente tutti quanti a lavorare, personalmente sono ancora sconvolta dalla scena a cui ho assistito, Damon sarà il nostro capo ed io non posso far altro che imprecare mentalmente contro tutto e tutti. Non sono mai andata d’accordo con lui, forse per la differenza d’età, forse perché semplicemente non ci andavamo a genio a vicenda, è, o almeno era, l’opposto di Stefan: arrogante, snob e menefreghista. Se n’era andato di casa quando aveva circa diciotto anni e non era più tornato, nessuno sapeva perché avesse preso quella decisione, neanche suo fratello. E adesso ce lo troviamo qui e per giunta è un medico! Io che pensavo fosse in qualche locale malfamato a vendere droga… Ok, forse questo è esagerato però mai mi sarei aspettata che fosse un chirurgo.

E’ ora di cena quando finalmente il nostro primo giorno si conclude, mi levo il camice e lo piego per poi indossare i miei vestiti quotidiani. Vedo Stefan ancora sulle sue, se io la sto vivendo così non immagino lui. Mi avvicino silenziosamente e mi siedo in parte a lui.

«Tutto bene?» domando tranquilla.

«Insomma, potrebbe andar meglio, ecco.» mi risponde con aria rassegnata.

«Non avevo idea che tuo fratello fosse diventato medico!» affermo.

«Io sì, lo sapevo, ma non mi interessava, pensavo che non l’avrei mai più visto.»

«Mi spiace, Stef. Vedrai che ce la caveremo.» gli poggio una mano sulla spalla.

«Ehi piccioncini, vi va di venire da noi a festeggiare la fine del primo giorno?» ci chiede Bonnie.

«Ci sto, ho bisogno di affogare i miei dispiaceri nell’alcol.» risponde Stefan.

Lo guardo ridendo e ci avviamo tutti e quattro a casa di Caroline e Bonnie. Avevano preso una casetta non distante dall’ospedale, era carinissima, tre stanze da letto, un bagno, cucina, salotto e lavanderia. La mia amica bionda ci offre subito uno shot di vodka alla pesca che mandiamo giù all’uniscono, non sono mai stata una gran bevitrice, anzi in genere non mi piace bere, ma questa sera ci sta proprio dopo quello che abbiamo scoperto oggi pomeriggio. Stefan si fa riempire il bicchierino e lo stesso faccio io.

«Elena, Bonnie ed io ci chiedevamo se per caso stessi cercando casa, abbiamo una stanza in più e non sappiamo a chi affittarla…» 

«Oh dio, ci sto! Grazie!» dico a Caroline prima che possa concludere il discorso.

«Okay, vedo che sei entusiasta!» replica lei ridendo.

Mando giù un altro shot «Non ne posso più di vivere con i miei, due mesi sono bastati.» 

Non appena mi ero laureata ero tornata a vivere con i miei nell’attesa di trovare una casa mia, ma a ventisei anni non era proprio il massimo stare a casa con mamma e papà. Grazie al cielo Caroline e Bonnie mi hanno offerto un posto dove vivere e devo dire che mi piace molto, inoltre sto insieme a loro e ciò mi rende alquanto felice. Non dovrò preoccuparmi di svegliare qualcuno quando rientro perché loro avranno i miei stessi folli orari lavorativi.

«Come mai tuo fratello è qui?» sento Bonnie che parla con Stefan.

«Non lo so e la cosa non mi piace.» risponde pensieroso.

«Ed è pure il nostro capo!» aggiungo io, già lievemente brilla.

«Ci sarà da divertirsi, ragazzi.» conclude Caroline.

«O da piangere.» ribatto riempiendomi nuovamente il bicchiere.

Stefan mi toglie la bottiglia dalle mani sotto il mio sguardo di disapprovazione e se la tiene per sé, un po’ mi fa pena e mi dispiace per lui, non deve essere facile lavorare ogni giorno con un fratello con cui non parli da quand’eri piccolo. Lancio un’occhiata veloce all’orologio e rimango spiazzata, è mezzanotte passata.

«Amici, io me ne vado a casa o domani ucciderò qualcuno.» annuncio ridendo da sola.

«Elena, tu non vai da nessuna parte, sei quasi ubriaca.» Stefan mi ferma.

«Dai, Stef, mi sono fatta solo quattro shottini!» mi lamento.

«Ti accompagno a casa, andiamo.» si alza e raccoglie le chiavi della macchina dal tavolo «Buonanotte ragazze, ci si vede domani!»

Salutiamo le nostre amiche e lui mi fa accomodare sul sedile del passeggero, da brava ragazza mi allaccio subito la cintura e lo aspetto. Pochi minuti dopo siamo davanti a casa mia, le luci sono spente, sicuramente i miei genitori sono già a letto da un pezzo e spero non mi sentano rientrare.

«Beh, grazie del passaggio, notte Stefan!» lo abbraccio.

«Notte, Elena. Attenta a non inciampare.» mi raccomanda con un sorriso.

Faccio la finta offesa, poi annuisco e scendo dall’auto. Mi reco in camera mia senza fare il minimo rumore “vai Elena, hai un futuro come ladra!” penso sotto l’effetto dell’alcol. Mi butto a letto ancora vestita e mi addormento all’istante.

 

Mi sveglio di soprassalto sentendo la sveglia suonare ad un volume troppo alto per i miei gusti, mi volto e la spengo con un colpo forse troppo violento perché questa cade per terra facendo un gran fracasso. Mi trascino fuori dal letto, la raccolgo e scendo giù in cucina a prepararmi un caffè, ne ho un bisogno disperato visto che a malapena riesco a stare sveglia dopo quei quattro bicchieri di vodka. E’ un dato di fatto: l’alcol ed io non andiamo per niente d’accordo. Questa volta decido di truccarmi, ho delle occhiaie violacee che non sono un bello spettacolo, fortunatamente il mio fondotinta riesce a coprirle quasi del tutto.

Ci ritroviamo come sempre nel nostro spogliatoio e dopo esserci cambiati seguiamo Nox per essere assegnati ad un reparto. Spero di essere con uno dei dottori Mikaelson o con il dottor Saltzman.

«Allora, dottor capelli perfetti tu sei in traumatologia insieme a dottoressa capelli corti. Biondina, neurochirurgia. Figlia del primario, il dottor Salvatore ha richiesto te per questa settimana.» conclude acido come sempre e se ne va.

Guardo Stefan in preda al panico cercando una qualche sorta di spiegazione, lui alza le spalle non sapendo che cosa dirmi. Salgo al quarto piano e inizio a cercare Damon, o meglio, il dottor Salvatore. Lo trovo intento a parlare con un’infermiera, questa gli consegna una cartella clinica e lui inizia a sfogliarla, mi avvicino titubante non sapendo che cosa aspettarmi da lui.

«Dottor Salvatore…» lo chiamo.

Alza gli occhi dalla cartella e mi rivolge un sorrisetto «Elena, sei arrivata finalmente credevo di doverti venire a cercare. Seguimi abbiamo del lavoro da fare.»

Non me lo faccio ripetere due volte e gli vado dietro, entriamo nella stanza di un paziente, un ragazzo.

«Presenta il caso dottoressa.» mi dice fermamente.

«Ehm, sì, certo. Michael Johnson, ventisei anni, in lista per un trapianto di cuore da sei mesi.»

«Oggi è il gran giorno, Mike. La dottoressa Gilbert ti preparerà per l’intervento mentre aspetti il cuore.» spiega Damon al ragazzo.

«Almeno mi ha portato una bella dottoressa, potrei anche essere contento di essere  qui.» continua Michael.

Damon gli sorride mentre io arrossisco vistosamente, usciamo dalla stanza e prendo la cartella per annotarci tutte le informazioni prima dell’intervento. Sto per andarmene quando qualcuno mi blocca afferrandomi il braccio.

«Ehi, dove credi di andare? Intendevo prepara il paziente ora, poi andremo a prendere il cuore insieme.» afferma Damon alzando un sopracciglio.

«C… Cosa?» balbetto.

«Sì, Gilbert, andremo a prendere un cuore, io e te. Muoviti ora!» mi rimprovera.

Sono solo al secondo giorno e devo andare ad espiantare un cuore insieme al fratello cattivo del mio migliore amico. Perfetto.



Angolo autrice
Ciao a tutti! Sono iniziate le vacanze ieri ed io sono felicissima *-*
Venendo al capitolo: i nostri specializzandi scoprono che Damon sarà il loro capo ed Elena riflette su come sia diventato medico, ho voluto buttarla un po' sul ridere perchè non volevo essere troppo cattiva con il mio Damon adorato ahah! Dopo il lavoro vanno tutti e quattro a casa di Bonnie e Caroline e viene offerta ad Elena una stanza così che non debba più stare con i suoi, lei ovviamente accetta. La parte dove si (quasi) ubriaca mi sono divertita un sacco a scriverla ahahah ridevo da sola! Altro punto: chi richiede Damon al suo servizio per tutta la settimana? Naturalmente la povera Elena che è già disperata all'idea! Dovranno andare a recuperare un cuore insieme soli soletti ;) lascio fantasticare voi ahahah
Non sappiamo ancora perchè Damon sia tornato a Mystic Falls, ma lo scoprirete presto!

Ringrazio le fantastiche ragazze che mi hanno recensito, è bellissimo leggere le vostre parole di incoraggiamento e i complimenti, mi fate felicissima! Spero di sentirvi in tante anche con questo capitolo!

Ps. prendete con le pinze tutte le informazioni mediche, non sono un dottore quindi cerco di fare come posso ahah :)

Un bacio e alla prossima,
Anna
   
 
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