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Autore: AndreMCPro    03/04/2015    2 recensioni
E se gli anime, i manga, i libri e i videogiochi non fossero pura fantasia? E se i creatori di tutti questi fossero stati ispirati da qualcos'altro? Immaginate: se esistono infiniti universi, non potrebbero essercene alcuni in cui tutte queste cose, che secondo noi sono frutto della fantasia, esistono davvero? Ebbene, un gruppo di ragazzi sta per essere catapultato nel mondo di Minecraft, dove tra mille pericoli, folli scoperte e fantastiche avventure, andranno alla ricerca del portale che li riporterà a casa.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Creeper, Nuovo personaggio, Scheletro, Zombie
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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- Questa storia fa parte della serie 'Alternative Dimensions'
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Alternative Dimensions
A journey into a cubic world

Cap.15 Rivelazioni
 
Matt era appena giunto in cima alla quarta rampa di scale quando si accorse di aver messo piede su una pedana. Sussultò, mentre il blocco spariva insieme alla scia di pietrarossa. Alla sua destra ne apparve un’altra, che proseguiva per tutto il corridoio.
“Ma perché questo tizio è fissato con la redstone?”
“È un Command User” Disse Sam, dietro di lui. “Che ti aspettavi?”
“Aspetta un momento… è davvero QUEL Sethbling?” Chiese Jay. Ancora non credeva di averlo incontrato realmente.
“Eh, già. È proprio lui, il famoso genio dei Command Block. Solo non mi aspettavo tutto questo… ehm…”
“Egocentrismo?” Suggerì Clara.
“Non è la parola che cercavo, ma…”
Di nuovo, la striscia di pietrarossa era finita e Matt aveva messo piede su un’altra pedana che la fece svanire. Alcune porte rinforzate apparvero dal nulla ai lati del corridoio, con annessi pulsanti per aprirle. Sam iniziò ad ispezionare le stanze.
Aveva appena aperto la prima porta quando Sethbling apparve vicino ai nove. Disse subito: “Purtroppo ho solo sei stanze singole e due doppie. Spero non sia un problema. Ora scusate, si sta facendo tardi e devo andare all’arena ad inserire i dati di oggi. Buonanotte!”
Lo youtuber scomparve.
“Dunque, siamo in nove…” Prese a ragionare Matt. “Sei prendono la stanza singola, uno una delle doppie e…”
Un sorrisino malizioso comparve sui volti di tutti i presenti, eccetto Sam , Clara, Jay e Manu, che invece arrossirono violentemente. “Scordatevelo!” Dissero i quattro all’unisono.
“Ma qualcuno deve pur andarci… non vorrete dormire nel corridoio, spero!” Ribatté Josh, sempre con lo stesso odioso sorriso.
Clara fece subito una proposta: “E se ci andassero Sam e Jay?”
Bell’idea! Avrei anche l’occasione di fargli un paio di domande…
“Ehm… va bene” Fece Jay. Sam si limitò ad annuire. Gli altri furono molto delusi dal compromesso, e si ritirarono nelle loro stanze con un sommesso “’Notte”
Sam e Jay andarono nella loro camera. Il primo si slacciò la cintura dell’Inventario e la mise su un comodino. L’altro osservo il suo gesto e gli chiese come mai portasse sempre con sé quell’oggetto.
“Questo è l’Inventario. Senza avrei a malapena uno slot per mano. Nel vostro mondo invece come funziona?”
“L’inventario fa parte di noi. Solo Manu ha una borsa a tracolla perché gliel’ho craftata io”
“A proposito della tua dimensione di provenienza, faccio fatica a credere che tu arrivi da una Minecraftia parallela”
“Come?”
“Anche noi in realtà arriviamo da un’altra dimensione. Anzi, ho come l’impressione che tutti noi arriviamo dallo stesso mondo. Se così non fosse, non mi spiegherei come tu faccia a sapere dell’esistenza delle Mod, o dei Server. E inoltre l’America, l’Inghilterra e l’Italia dubito esistano su Minecraft”
“Non ti ho mentito, se è questo che credi. È vero, anche noi veniamo dal vostro stesso mondo, ma prima di finire per errore qui siamo stati per molto tempo in quell’universo parallelo di cui vi ho parlato. Il fatto è che prima di adesso non ero sicuro che arrivassimo dalla stessa realtà e ho preferito evitare di chiedere. Oltretutto non credevo fosse importante”
“Capisco. Tutti abbiamo i nostri segreti. Ma se vogliamo lottare insieme, dobbiamo poterci fidare gli uni degli altri”
“Certo”
Jay si distese sul letto, e Sam lo imitò. “Dobbiamo anche imparare i nostri stili di lotta, però” Disse il primo. “Che ne dici di allenarci insieme domani?”
“Ottima idea. Voglio proprio vedere come ve la cavate! Adesso però pensiamo a dormire” Concluse Sam, e i due si addormentarono.
 
Era appena spuntato il sole quando un rombo improvviso svegliò bruscamente il Gruppo. I nove ragazzi, equipaggiatisi in tutta fretta, uscirono nel corridoio e si precipitarono al piano terra, dove trovarono Sethbling intento a portare nei sotterranei un Carrello pieno zeppo di Pietra Rinforzata e Cavi in Fibra di Vetro.
“Oh, buongiorno!” Li salutò quello. “Scusate se vi ho svegliati così. Non era mia intenzione spaventarvi”
“Che stai facendo?” Gli chiese Clara.
“Devo riparare una camera di contenimento e ricollegare un Reattore Nucleare alla rete” Rispose lo youtuber senza smettere di spingere il Carrello. Nonostante avesse parlato con tranquillità, le sue parole erano tutto fuorché rassicuranti. “Non so come ma un Creeper è esploso molto vicino ad una delle camere e ha danneggiato i cavi elettrici”
“Perché non usi fill o setblock?” Gli chiese Sam.
“Non sono riuscito ancora a metterli bene a punto, e give non vuole saperne di funzionare. Riesco solo a generare aria, Barriere e oggetti in legno”
“Capisco” Fece Jay. “Beh, se ci dai i Codici di Identità noi andiamo ad iscriverci”
“Ah… Certo, certo. Ecco”
Fece un vago gesto con la mano destra e corse via dietro la porta dei sotterranei. Quando i nove presero in mano i loro biglietti d’iscrizione il campo Codice d’Identità era già compilato.
“Perfetto. Portiamo questi dannati fogli al banco d’iscrizione e leviamoceli di torno!” Disse Sam.
 
La piazza quel giorno era molto meno affollata dell’altra volta. Il mercato era in gran parte chiuso, e pochissima gente stava vagando per gli stand. Non fu difficile ritrovare il banco di iscrizione e restituire i fogli compilati. Si diressero poi verso nord, e fermarono un passante per chiedere se in città c’era uno spazio adibito ai combattimenti. Incredibilmente, chiesero indicazioni allo stesso ragazzo che avevano incontrato il giorno prima. Stavolta però indossava anche un paio di occhiali da sole.
“Oh, di nuovo voi. E avete anche compagnia oggi. Cosa vi serve?”
“Cerchiamo un posto per allenarci” Disse Sam.
“Vediamo… ci sarebbe l’arena di combattimento, al centro della Direttrice Sud”
“Quindi dall’altra parte della città?”
“Esatto. Volete che vi ci accompagni?”
“Non è necessario, grazie” Rispose Jay.
“Partecipate tutti quanti all’Hunger Game?”
“Sì, perché?”
“Io sono negato nei combattimenti, però mi piace vedere le lotte uno contro uno. Posso assistere al vostro allenamento?”
Sam esitò, e poi chiese agli altri cosa ne pensavano. Clara, Matt e Josh dissero che non era un problema per loro. Jay e i suoi non ebbero da obiettare.
“D’accordo, puoi venire” Concluse Sam.
“Grazie. Allora… seguitemi. Vi guido fino all’arena”
 
Quando i dieci giunsero nella sabbiosa area di combattimento, tutti eccetto Manu e lo sconosciuto -che lungo il tragitto disse di chiamarsi Andre- misero mano alle armi e iniziarono a combattere
È andata meglio del previsto. Si disse Andre. Jay non mi ha riconosciuto, mentre gli altri non sospettano minimamente di me. È stata un’ottima idea prendere le sembianze di questo ragazzo!
Gli otto rimasti si divisero in coppie. Squadra di Jay contro squadra di Sam, i primi con delle semplici Spade, gli altri con armi diverse per ciascuno.
Sam e Jay: il primo impugnava una Spada Estesa;
Paolo e Josh, quest’ultimo con ascia da Guerra e Scudo;
Matt e Christian, Matt con una Spada normale e lo Scudo;
Clara e Roberto, lei con un Ascia da Guerra e una Spada semplice.
Andre osservò con attenzione tutti quanti. Clara attaccava spesso e raramente si difendeva. La sua tecnica consisteva nello sfiancare l’avversario. Roberto, al contrario, stava sempre sulla difensiva e si stava stancando in fretta. Nel giro di un minuto Clara riuscì a rompere la sua difesa e gli puntò la spada alla gola. Al contrario del povero Roberto, lei pareva ancora fresca come una rosa.
“Ho vinto. Ti preoccupi troppo della difesa, sai? Dovresti cercare di attaccare di più”
Lo aiutò ad alzarsi. Quello la ringraziò ansimante e si mise da parte. Lei invece andò da Manu.
“Tu non combatti?” Le chiese.
“No, non mi piace”
Già, eppure è molto più forte di quanto sembri… È riuscita a tener testa perfino ad un’Overlord! Pensò Andre.
“Ma dobbiamo partecipare ad un evento di combattimento! Verrai eliminata subito se non ti alleni!” Insistette Clara. Così Manu prese a lottare con lei, senza però impegnarsi.
Un forte clangore attirò l’attenzione di Andre: Matt era stato appena disarmato da Christian, ma subito colpì il suo avversario con lo scudo, recuperò la sua Spada e riprese la lotta. Josh invece fu atterrato da Paolo, ma quest’ultimo stava ansimando pesantemente e di certo non sarebbe durato contro un avversario anche di poco più forte. Jay e Sam parevano invece alla pari e si scambiavano colpi a ripetizione senza mai fermarsi. I fendenti e gli affondi si susseguivano senza sosta, e tutti venivano inesorabilmente bloccati dalla parte avversa. Quando Christian fu sconfitto, Sam gettò perfino da parte la Spada Estesa e prese un’Ascia da Guerra per continuare lo scontro.
Nella furia della lotta, Sam dovette fare una capriola all’indietro per evitare un affondo dell’avversario e, rimessosi in piedi, lanciò l’Ascia. Jay scartò di lato, ma fu colpito di striscio e cadde a terra per il dolore. Il grido di Manu sovrastò ogni cosa.
“Jay!”
Tutti accorsero, lei per prima, a controllare la ferita. Non era niente di grave, solo un taglio poco profondo all’avambraccio destro. Andre, l’unico rimasto fermo, sorrise. Dunque anche gli altri player possono ferirlo, quindi non ho bisogno di usare la mia forma originale. E dato che è senza Driver, sarà molto più facile eliminarlo.
“Non preoccuparti, non è niente…” Disse Jay a Manu. Sam gli porse un Sandwich al formaggio.
“No, è inutile” Rispose quello, premendo la mano sulla ferita e rifiutando il cibo. “Noi dobbiamo curarci normalmente”
“Siete nella nostra dimensione ora, e quindi siete soggetti alle nostre stesse regole. Mangia, ti curerai come nel gioco” Insistette l’altro. Jay lo prese per la maglia e lo tirò a sé. Gli sussurrò nell’orecchio: “Anche se fosse, sono già morto una volta. Le regole del vostro mondo potrebbero essermi indifferenti”
Sam rimase shockato a quella rivelazione, ma si rialzò e insistette di nuovo: “Tentar non nuoce, però. Ma se mi sbaglio dovremo chiedere a Sethbling di annullare la tua iscrizione”
Jay annuì, prese il panino e lo addentò. Si sentì subito meglio. Quando lo ebbe mangiato tutto, la pelle iniziò a rimarginarsi, e nel giro di quindici secondi fu di nuovo in perfetta forma.
“Che ti dicevo?”
“Grazie”
Manu lo aiutò a rialzarsi.
“Ce la faccio, non preoccuparti” Le disse Jay quando fu di nuovo in piedi.
“Per oggi basta” Disse Sam, raccogliendo sia la Spada Estesa che l’Ascia. “Torneremo domani a provare qualche altra arma. Dovreste fare pratica anche voi con armi diverse” Concluse rivolto al gruppo di Jay. Quelli annuirono, e tutti insieme i dieci si diressero verso casa di Sethbling. Alla piazza, Andre si separò da loro e se ne andò in direzione nord.
 
Quella notte ci fu un temporale. I fulmini si abbatterono sulla città, impedendo a Manu di dormire. Si alzò e si avvicinò alla finestra rinforzata. Aprì le tende, e un lampo la accecò per un istante. Le richiuse e si sedette sul letto.
Jay le aveva detto che Sam sapeva la verità sul loro mondo di provenienza e sulla sua non-morte, ma quello non aveva fatto domande, per fortuna. Se così fosse stato, quei quattro sarebbero venuti a conoscenza di Enter.
E se fosse davvero qui? Si chiese. Se si fosse iscritto anche lui all’Hunger Game?
Ma Jay aveva preso in disparte Sethbling e lo aveva pregato di avvertirlo se avesse trovato un’iscrizione a suo nome. Niente di niente.
“In ogni caso, non si è obbligati a scrivere il proprio vero nome. Il campo si chiama Nickname proprio per questo” Aveva risposto lo scienziato.
Quindi non c’erano certezze. Forse Enter si era davvero iscritto, o forse no. E in questo caso, avrebbe di certo attaccato prima, o dopo. Avrebbe potuto anche assalirli in quel momento, quando tutta la città era a riposo.
Un tuono squarciò l’aria, e subito dopo Manu sentì un rumore metallico alle sue spalle. Si voltò di scatto, ma era solo Clara che era entrata nella sua stanza e si era seduta dall’altro lato del letto.
“Ancora sveglia?” Le chiese la ragazza.
“Non riesco a dormire”Rispose Manu, alzandosi.
“Ti capisco. Ritrovarsi all’improvviso in un mondo sconosciuto non è affatto un’esperienza invidiabile”
“Già. Ancora mi chiedo perché siamo finiti in questo dannato mondo! Proprio noi che non sappiamo niente di questo gioco!” Sferrò un calcio ad una grinza del tappeto.
“So cosa provi. Ma prendertela con il tappeto non risolverà nulla”
“Lo so, è che… non capisco! Perché siamo qui, perché non possiamo vivere la nostra vita in pace… E soprattutto… come faremo a tornare a casa?”
“Io quella domanda non me la faccio neanche più, ormai…”
“E Jay che si trasforma all’improvviso in un supereroe… Non ci capisco più niente! Non so nemmeno perché continuo a seguirlo… Decide sempre tutto lui! Mai una volta che ci lascia fare una scelta!”
“Lo ami?”
“Cosa?” Manu era letteralmente spiazzata. Avrebbe dovuto aspettarsela quella domanda.
“Sei innamorata di Jay?”
“Io… sì… stiamo insieme…” Rispose, arrossendo.
“Vi invidio, sapete?”
“Perché? Tu e Sam non…”
“No. Tra noi le cose sono più complicate. E temo che sia mia la colpa”
“Cosa intendi?”
“Lui sta facendo di tutto per farci tornare a casa. Più di una volta si è mostrato pronto a sacrificare la sua stessa vita per farlo, e forse proprio per questo ci ha insegnato subito tutto di Minecraft. Ma…”
“Ma?”
“Io non voglio. Non voglio andarmene da qui, né ho motivi per farlo”
Silenzio. Manu era a bocca aperta. Lei non si sarebbe mai sognata di prendere una decisione del genere. Clara, invece, pareva più che determinata. Un po’ la ammirava per questo.
“Perché?” Le chiese quando si fu ripresa dallo stupore.
“Questo mondo è migliore del nostro. Certo, devi lavorare per vivere, devi fare attenzione alle creature notturne… Ma è un mondo fantastico e pacifico. Non c’è alto posto in cui vorrei vivere” Gli occhi di Clara sembravano brillare di luce propria. Minecraftia l’aveva davvero conquistata.
“E non c’è nessun altro con cui vorrei stare se non Sam. Ma lui si sente responsabile per la nostra presenza qui, e come ti ho detto, sta facendo di tutto per riportare Matt e Josh indietro. Ma l’unico modo è attraversare l’End. E non c’è modo di tornare indietro, una volta entrati.” Anche se forse ora che è un Ender potrebbe farlo… “Per questo non riusciamo a far funzionare le cose tra noi”
“Capisco” Rispose Manu. Le era piaciuto parlare con qualcuno, sfogarsi, dar voce a tutte le sue preoccupazioni. E in effetti, se non fossero passati in questo universo non avrebbe mai potuto farlo. Incredibile ma vero, doveva ringraziare Enter se aveva avuto questa possibilità.
Clara si alzò e si diresse verso la porta. Diede la buonanotte a Manu, la quale rispose: “Buonanotte. E grazie”
Clara sorrise e varcò la soglia. E Manu, ora libera da tutti i suoi pensieri, riuscì finalmente ad addormentarsi.
  
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