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Autore: RedDisposition    03/04/2015    1 recensioni
–perché il caffè non lo danno qui dentro- sbuffò la latina –ti aspetti che diano la caffeina ad un branco di matte?- Santana scoppiò a ridere ma si bloccò vedendo lo sguardo titubante di Rachel nel guardare il suo pranzo –Rach quante altre volte dovrò dirti che devi mangiare se vuoi uscire da qui?- Rachel alzò lo sguardo sulla latina –io mangio, è quello che faccio dopo che mi fa paura- Santana alzò un sopracciglio –com’è possibile che abbiamo parlato di tutto tranne che della nostra storia?- Santana fece spallucce –non ne ho idea- si alzò le maniche di poco mostrando appena i polsi e Rachel notò un paio di bende, quelle che una settimana prima non aveva.
Genere: Fluff, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Kurt Hummel, Quinn Fabray, Rachel Berry, Santana Lopez | Coppie: Blaine/Kurt, Mercedes/Sam, Quinn/Rachel, Rachel/Santana
Note: Otherverse | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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CAPITOLO 14
 
 Era rimasta immobile per qualche minuto, ancora con la bocca spalancata, la stava ammirando in tutta la sua bellezza, con un vestitino rosso fuoco, un paio di tacchi neri che non erano ne troppo eleganti ne troppo formali, il sorriso splendente era coronato da una matita rossa, Rachel riuscì a vedere finalmente quegli occhi solo quando la ragazza le si avvicinò -Santana?- sussurrò con ancora la bocca spalancata -sorpresa- la latina le sorrise più forte, ma Rachel rimase bloccata a fissarla -oh, ehm non era questa la reazione che mi aspettavo- Santana abbassò lo sguardo poco prima di sentirsi stritolare -che ci fai qui?- Rachel le si allontanò e iniziarono a camminare, le loro braccia si sfioravano ma evitavano di prendersi per mano anche se era una tentazione davvero forte -volevo farti una sorpresa- Rachel annuì e sorrise -ho capito, ma dovevi uscire fra due sett… - Si bloccò un attimo -TU MI HAI PRESO IN GIRO?- Santana scoppiò a ridere e annui, Rachel non poté fare altro che sorridere, sentire la risata di Santana le riempiva il cuore -è comunque sei bellissima- Rachel le sorrise e si alzò sulle punte per lasciarle un bacio su una guancia, Santana si morse un labbro e guardò Rachel, la tentazione di baciarla era troppo forte, ma quello era un posto troppo affollato e soprattutto era il quartiere di Rachel, non poteva baciarla, Rachel capì cosa tormentava la latina così la tirò per un polso fino ad un vicolo molto stretto, Santana le sorrise appena si ritrovò con le spalle contro il muro -vuoi rapinarmi?- Rachel sorrise prima di agganciare le sue labbra a quelle della ragazza -mi sei mancata così tanto - Santana sorrise e le prese il viso fra le anni -sono passati solo due giorni- Rachel annui e cercò di non lasciarsi andare in un urletto eccitato quando Santana si chinò sul suo collo e infilò le mani sotto la maglia -Santana- sospirò allontanandosi, la latina la guardò con sopracciglio alzato -che c’è?- Rachel sbuffò -niente, niente, baciami e basta- Santana scoppiò a ridere prima di tornare a baciarla con enfasi -tu sei pazza- Rachel annuì -non sai quanto lo sono, di te- Santana le sorrise prima di lasciarle un morso su un labbro -Rachel?- la ragazza si allontanò velocemente da Santana e si girò verso la fine del vicolo -oddio Kurt sei solo tu- sospirò tornando ad avvicinarsi alla sua ragazza -ciao San- la latina alzò una mano in segno di saluto e sorrise timidamente al ragazzo -che ci fate appartate in un vicolo sudicio?- Kurt rise e si fece seguire fin fuori casa sua -Santana mi ha fatto una sorpresa e…- Kurt la bloccò -salta questa parte, so già tutto- Rachel lo guardò confusa -mi avete preso in giro tutti- Santana scoppiò a ridere -si, e comunque che ci facevate in quel posto?- Santana si guardò intorno e Rachele si schiari la voce guardando i suoi piedi, a Kurt però bastò vedere il rossetto sul collo di Rachel per fargli collegare i pezzi del puzzle -siete due ninfomani- Santana scoppiò a ridere lasciando una spallata a Kurt -vi va di entrare?- Santana sorrise scuotendo la testa -scusami Kurt ma devo finire di disfare le valige, ci vediamo domani a scuola va bene? Rach che ne di testi di aiutarmi?- Kurt annuì e salutò Santana -per me va bene, tanto a casa non ci torno- la latina le sorrise e non si accorsero nemmeno che Kurt era andato via -allora dove vi siete sistemati?- Santana si guardò intorno -a qualche isolato da casa tua- le sorrise e si avviò con Rachel sempre attaccata accanto.
 
Arrivarono a casa di Santana poco dopo, il cielo non si era ancora imbrunito -arrivate- Santana le sorrise entrando dalla porta rimasta aperta -i miei sono fuori per lavoro tutto il giorno e mia sorella sta al collage- Rachel annuì -stai sola per tutto il giorno, beata- Santana rise e si fece spazio fra gli scatoloni -scusa per il disordine, i miei non hanno ancora completato il trasloco- Rachel fece spallucce -non ti preoccupare- Santana le sorrise -andiamo nella mia stanza- le tese una mano e sentì subito le dita di Rachel abbracciare le sue. La stanza di Santana stava al piano di sopra, non aveva tanti scatoloni fortunatamente, la latina aveva già messo qualche foto sulle mensole e i mobili neri e rossi la identificavano -da dove iniziamo?- Santana fece spallucce -dai vestiti che non ho portato in clinica- Rachel sorrise e aprì una delle poche scatole -o mio Dio- Santana guardò Rachel dall’altra stanza con sguardo leggermente confuso -che successo?- Rachel la guardò con ancora gli occhi spalancati -hai un centinaio di vestitini- quello che aveva fatto entrare in trans Rachel era la vecchia divisa da Cheerleader che Santana aveva conservato -..e questa- Rachel la mostrò a Santana che le scoppiò a ridere in faccia, la ragazza aveva un’espressione sognante sul viso e la bocca era incurvata in un leggero sorrisetto malizioso -so a cosa stai pensando- Rachele sorrise più forte -non la metterò mai- Santana le prese la divisa dalle mani –eddai, sei sexy normalmente figuriamoci con quella cosa- Santana scosse la testa -mostra solo quante cicatrici ho- Rachel abbassò lo sguardo -è quella la parte che preferisco- Santana alzò un sopracciglio -sì, hai capito bene, la parte misteriosa, un po’ dark e matura- Santana sorrise ed iniziò a mettere a posto i diversi vestiti che aveva nella valigia -anche se la parte da bomba sexy non è mica male- Santana scoppiò a ridere e si girò ritrovandosi Rachel a qualche passo -ma come hai fatto? Stavi lì- Rachel sorrise prima di sporsi e baciarla, Santana le prese il viso fra le mani e senza neanche accorgersene caddero sul letto a peso morto, Rachel si ritrovò schiacciata dal corpo della sua ragazza, Santana si avviò al collo di Rachel, mentre con le mani le accarezzava i fianchi e l’addome piatto, Rachel cercava di trattenere i gemiti ma quando Santana succhiò particolarmente forte non potè evitare di lasciarsi andare in un urletto eccitato -dimmi che quello che ti sta vibrando nei pantaloni è un telefono- Rachel si staccò scoppiando a ridere e rimanendo leggermente scossa dal tono roco che la voce di Santana aveva acquisito -scusami, è mio padre- Santana annuì e continuò con i vestiti che aveva rimasto in giro -che c’è papà?… Sono con Santana…. No non alla clinica ,è uscita… Si tornò a casa fra qualche ora…. Va bene, ciao- Staccò l chiamata avvicinandosi a Santana e abbracciandola da dietro -tutto bene?- Santana annui e le sorrise baciandola di nuovo -continuiamo- Rachel le sorrise avviandosi alla scatola dei vestitini -come vuoi- Santana le risposte sorridendo.
 
-come diamine si apre questo coso!- Santana mollò un pugno al suo nuovo armadietto e sospirò passandosi una mano sul viso –buongiorno raggio di sole- Rachel le si avvicinò sorridendo e allungandosi a baciarle una guancia –ciao- disse appena mollando un altro pugno all’armadietto –San ti mostro un trucco- Rachel si alzò sulle punte e fece un po’ di pressione sulla parte superiore dell’anta, quasi come per magia si aprì rivelando l’ancora vuoto armadietto di Santana –grazie- le sorrise e le fece un occhiolino, mise i libri che avrebbe dovuto usare per la giornata e si scorciò le maniche mostrando le sue cicatrici –San..?- la latina si girò a guardarla, Rachel le si avvicinò e allungò una mano ad allungarle una manica –sta attenta con queste- le sorrise dolcemente –giusto, io non sono uscita da una clinica e non stiamo insieme- Rachel le sorrise e si guardò intorno, era presto e nessuno era ancora arrivato, di solito lei era la prima, così si scorse e le lasciò un bacio a stampo –almeno finchè non passa un po’ di tempo- Santana annuì –posso resistere, almeno non sto più chiusa in quella cosa- Rachel si lasciò andare in una piccola risata e vide la sua ragazza far sbucare il suo pacchetto di sigarette dalla sua tasca –non ti conviene accenderla- Santana la guardò perplessa –la Sylvester odia il fumo- Santana alzò gli occhi al cielo –questa donna mi sta già sulle scatole, andiamo a farci un giro?- Rachel annuì –prima andiamo un attimo in bagno- Santana alzò un sopracciglio –che ci facciamo in bagno- Rachel scoppiò a ridere e la prese per un polso –tu seguimi- le lanciò un sorriso malizioso e Santana spalancò la bocca. Dopo aver percorso tutto il corridoio si ritrovarono in uno di quei cubicoli dove a stento ci entravano in due, Rachel si ritrovò a dover trattenere i gemiti dato che Santana le stava torturando il collo a furia di baci e morsi, la latina risalì fermandosi sulla mandibola e poi arrivò alle sue labbra, Rachel le dischiuse immediatamente permettendo alla lingua di Santana di andare a contatto con la sua –tra un po’ suona e non mi hai fatto fumare- Rachel scoppiò a ridere donandole un altro bacio –magari te lo togli il vizio- Santana sorrise e con uno strattone Rachel si ritrovò con il corpo attaccato a quello della latina –se è questo il metodo mi va bene- Rachel sorrise baciandola di nuovo, ancora e ancora, finchè la campanella non le fece staccare sbuffando –ho spagnolo adesso- Santana annuì e intrecciò la mano di Rachel con la sua –anche io, possiamo andarci insieme- Rachel annuì e le sorrise, appena furono arrivate fuori la porta del bagno e avevano intrapreso la strada dei corridoi si lasciarono la mano.
 
-domani farai l’audizione per il glee ,vero?- Santana annuì e si appisolò sulla sua mano appoggiata sul banco –devo trovare tutti i modi possibili per stare il più possibile con te- Santana baciò la mano della ragazza che aveva fra la sua, stavano sedute all’ultimo banco e nessuno poteva vederle, tranne Kurt e Mercedes che non facevano altro che fissarle –ma la smettete?- Rachel tirò una pallina di carta dritta sulla faccia di Kurt facendo scoppiare a ridere Mercedes –siete la cosa più bella del mondo- Santana sorrise e arrossì leggermente al sussurro dell’amica, Rachel invece sbuffò e posò la testa sul banco rimanendo a fissare Santana che giocava con le proprie dita intrecciate a quelle dell’ebrea, gli occhi erano distratti ma sempre profondi e bui, per un attimo vi si perse dentro, senza trovare una via d’uscita, la latina sosteneva che fossero spenti e senza vita, ma Rachel non la pensava così, pensava che fossero gli occhi più belli che avesse mai visto, neri e lucidi quasi come se fossero sempre pronti per scoppiare a ridere o piangere, quando voleva abbandonare quel mondo le bastava guardarla negli occhi e veniva ingoiata da quel buio che la uccideva forse quanto il sorriso della latina. Tornò nel mondo reale solo quando la campanella suonò e Santana lasciò la mano di Rachel per alzarsi –ci vediamo a pranzo- le lasciò un bacio fra i capelli e si avviò all’uscita, facendo rimanere una Rachel a guardarla con la testa poggiata pesantemente su dorso della mano –muoviti innamorata- Mercedes le picchiò il pugno in testa facendole perdere lo sguardo sognante che aveva avuto fino a poco prima –mio dio, fuori da quella clinica è ancora più bella- Kurt sorrise sentendo il sussurro della ragazza e prendendola sotto braccio, lui, Rachel e Mercedes si avviarono a una nuova lezione.
 
-tu devi essere la ragazza nuova, io sono Noah Puckerman, ma tutti mi chiamano Puck- Santana vide il ragazzo avvicinarsi al suo armadietto, era un ragazzo abbastanza palestrato, con gli occhi verdi nel nocciola, il sorriso assonnato e quella specie di cresta al centro della testa che a Santana ricordava vagamente la coda di uno scoiattolo –Santana- sorrise falsamente tornando a fissare il suo armadietto, l’aveva abbellito un po’, aggiungendoci una sua foto con i suoi genitori, una foto di Rachel e la pagina in cui avevano scritto quella sera che si erano messe insieme –tu sei l’amica di Rachel?- la latina annuì e fissò il ragazzo che aveva guardato l’armadietto intensamente, senza però scorgere la pagina –sei molto diversa dal tipo di amica che le facevo- Santana rise –che tipo di amica le facevi?- Puck si grattò la cresta e poggiò le spalle contro il ferro degli armadietti –una bibliotecaria, con le gonne a quadri e i maglioncini con le renne- Santana scoppiò a ridere –tralasciando il fatto che a me piace come si veste Rachel, chi ti dice che non sono una bibliotecaria?- Noah alzò un sopracciglio e squadrò Santana da testa ai piedi, aveva un vestitino, Santana lo aveva messo solo per far impazzire Rachel, con delle parigine nere a stivaletto sotto, il trucco leggerissimo solo con un rossetto e un chiodo di pelle a ricoprirle il piccolo pezzo di tessuto –con quelle gambe?- Puck rimase a fissare le gambe slanciate e sode della ragazza per svariati minuti, la sentì ridere e tornò a guardarle il viso –perché Rachel le gambe come ce l’ha?- Santana alzò un sopracciglio e chiuse il suo armadietto per ascoltare il ragazzo –non ho mai guardato Rachel in quel senso, è più una sorella minore per me- Santana rise, se solo avesse potuto dirgli lei com’erano le gambe di Rachel, sode e incredibilmente lunghe per essere di una ragazza non troppo alta –hai perso qualche anno?- Puck annuì –sono dello stesso anno di Quinn, la conosci no?- Santana annuì –di vista- Noah sorrise –io sono il padre di Beth, la figlia di Quinn- Santana spalancò la bocca e fissò il ragazzo – si ci rimangono tutti così, un ragazzo bello e sveglio come me che ha fatto rimanere una ragazza incinta- Santana rise –che modestia- Noah sorrise e fece spallucce –nessuna riesce a resistermi- il ragazzo le si avvicinò –non scommetterci tanto, io ci riesco- Santana lo allontanò posandogli una mano sul petto –che cosa brutta da sentire- la latina rise insieme a Noah –sono gay- aggiunse con naturalezza ricevendo un sorriso da Puck che poi però sbuffò abbassando lo sguardo-solo le ragazze possono farsi le più sexy! Sempre così!- Santana scoppiò a ridere seguita da Puck. Ridevano così tanto che non sentirono il rumore di passi che si stava avvicinando –ti ho trovata finalmente- Rachel sorrise a Santana e poi passò lo sguardo su Puck –ciao Noah- il ragazzo le fece un cenno con la testa –Berry, Santana- salutò la latina con un sorriso e si allontanò dalle due lasciandole sole –che ci facevi con quello?- Santana fece spallucce –è simpatico- Rachel scosse la testa –è un puttaniere- Santana sbuffò –lo pensi solo perché ha messo incinta Quinn- Rachel spalancò gli occhi –chi te l’ha detto?- Santana indicò la direzione presa dal ragazzo e si avviò verso la mensa, le dava un enorme fastidio vedere che Rachel poteva essere condizionata da quello che riguardava Quinn –San aspetta- sentì la forte presa sul suo braccio e quasi d’istinto si ritrasse, sentendo un dolore più psicologico che fisico –scusami- Rachel le sorrise e le lasciò una carezza sul braccio –non volevo farti male- Santana fece spallucce –devo andare a pranzo- Rachel sbuffò e la seguì silenziosamente.
-Santana!- Rachel la afferrò di nuovo e la trascinò con sé verso il campo da football -devo andare a pranzo e devi andarci anche tu, ricordi la riabilitazione?- Rachel sbuffo -aspetta, parliamo prima, dopo andiamo a farci come le porche, nonostante qui faccia tutto schifo- Santana cercò di trattenere una sorrisino -stai sorridendo?- Rachel le si avvicinò -devo andare- la latina ricompose la sua faccia seria e si allontanò da Rachel -perchè fai così?- Santana si bloccò e si girò a guardarla -mi da fastidio va bene?- Rachel alzò un sopracciglio -cosa?- Santana sbuffò e la guardò da lontano - il fatto che Quinn ti possa cambiare l’umore, mi da fastidio il fatto che sembra che tu non l’abbia dimenticata- Rachel sorrise e le si avvicinò con passo spedito -sei una cretina- Santana alzò in sopracciglio e sorrise quando sentì le braccia di Rachel attaccarsi al suo collo, la ragazza le lasciò un piccolo bacio e le si allontanò guardandosi intorno, non c’era nessuno, così la baciò di nuovo -lo capisci che per me esisti solo tu?- Santana abbassò lo sguardo e arrossì lievemente -è solo che…- Rachel le sorrise e le mise una mano sulla bocca -andiamo a pranzo- la latina le sorrise annuendo prontamente -ti amo così tanto- quel sussurrò arrivò alla latina quasi come un miraggio, si girò verso Rachel che ancora la stava fissando con sguardo sognante -tu vuoi farmi morire davanti a tutti vero?- Rachel scoppiò a ridere e le lasciò un candido bacio su una guancia prima di sedersi al tavolo accanto a Kurt e Mercedes.


Surprisee!!! Okay forse non era una così grande sorpresa.
L'inizio non mi è piaciuto tanto, non lo so, boh. Ho adorato la parte con Noah, cioè no io adoro Puckerman. Per il resto come vi è sembrato?

-Kisses M
  
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