Ancora una volta, le tue labbra di velluto baceranno l'arida terra, Madre in morìa. Ancora una volta, artigli di fuoco lambiranno prepotenti il tuo corpo marcio, sfinito. Giaciglio di spine abbraccerà desideri ardenti celati dalla gelida morsa della notte bugiarda. E tu, ragazzo, con quale decenza lasceresti mai sfiorire questa splendida rosa?