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Autore: 6t2r    04/04/2015    1 recensioni
Dramione
Dal testo:
Hermione sapeva che i suoi pensieri erano pericolosi, sapeva che stava impazzendo e che, se solo Ron l'avesse saputo, me sarebbe stato distrutto, ma c'era qualcosa di terribilmente invitante nello sguardo di Draco Malfoy, qualcosa che prometteva avventura, emozioni forti e trasgressione.
Negli occhi di Malfoy c'era una delle poche debolezze di Hermione: Draco Malfoy stesso.
Buona lettura :D
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Capitolo 8
 
Aveva sentito bene?
Probabilmente erano due minuti buoni che fissava a bocca aperta il bellissimo fantasma di fronte a lei, ma sentire il nome Malfoy era stato alquanto scioccante
 
"Che c'è ragazzina? Il gatto ti ha mangiato la lingua?"
Ridacchiò Claire, con uno sguardo malizioso tipico della sua famiglia
"I-io, no, cioè, mi scusi... Molto piacere" sorrise Hermione, cercando di trattenere il suo stupore.
"Allora Draco, come mai sei venuto a farmi visita?" 
"Ci deve essere un motivo per forza?"
Draco si spostò al fianco del fantasma e posò una mano sullo schienale della poltrona logora
"Conosco i miei polli, sono certa che ci sia un motivo più che valido" 
"Volevo solo presentarti Hermione"
Claire strinse le labbra e spostò il suo sguardo sulla Grifondoro, che abbassò il suo.
Non capiva perché Malfoy volesse farle conoscere un fantasma della sua famiglia, ma rimandò le domande ad un momento successivo.
 
"Cara, dimmi, è da molto che state insieme, tu e Draco?" 
Hermione fu spiazzata da quella domanda, non sapeva nemmeno se stessero insieme, per dirla tutta
"No" rispose Draco al suo posto.
"Davvero? Da come si muove sembra insicura sulle tue intenzioni e non molto fiduciosa. La capisco, povera cara"
Draco sbuffò
"Grazie, zia, davvero"
"Oh andiamo, lo sai bene che non fidarsi di un Malfoy è la cosa più saggia che una persona possa fare, soprattutto se é una sangue sporco come lei"
 
Hermione alzò la testa di scatto, ma Draco non disse nulla, si limitò a fissare il pavimento ed annuire.
Voleva andarsene il prima possibile, quell'incontro stava diventando spiacevole.
"Si è fatto tardi, dobbiamo rientrare, a presto Claire"
Draco sembrava essere dello stesso avviso dato il modo in cui liquidò quell'incontro
"Va bene, Draco, andate pure" poi si rivolse ad Hermione "e tu, cara, torna a trovarmi quando vuoi"
"Grazie" rispose la ragazza, prima di voltarsi e seguire il Serpeverde fuori dalla stanza.
 
Era stata una visita strana, Hermione non capiva l'utilità di aver fatto la conoscenza di un fantasma della famiglia Malfoy; era scossa dalla reazione di Draco all'avvertimento di Claire,  quasi si aspettava che la difendesse o, almeno, la rassicurasse con uno sguardo, ma non era accaduto niente, Draco si era limitato a fissare il pavimento. E BASTA.
 
Camminarono in silenzio per qualche minuto, nessuno dei due aveva voglia di smaterializzarsi: erano troppo presi dai pensieri che quell'incontro aveva suscitato loro.
Hermione era confusa, arrabbiata e nervosa, odiava non comprendere le cose; forse Draco pensava che lei e Claire avessero qualcosa in comune, forse voleva farle conoscere la sua famiglia (anche se le sembrava un po' presto) e il fantasma della zia era tutto ciò che gli era rimasto, o comunque nelle vicinanze c'era solo lei.
No, probabilmente nessuno di questi motivi era quello giusto.
In realtà, se doveva essere sincera con sé stessa, Hermione poteva benissimo rimandare a dopo queste congetture, il vero problema era il 'sangue sporco' rimasto sospeso e incontestato.
 
Arrivarono all'inizio dei possedimenti di Hogwarts e procedettero sul prato giallognolo, permanendo nei loro pensierosi silenzi, fino a giungere al portone principale spalancato
"Si è fatto tardi, grazie della passeggiata"
Hermione non sapeva cosa aspettarsi, forse un bacio di commiato, un sorriso di quelli che aveva visto solo ultimamente, che almeno la guardasse negli occhi per farle capire che aveva ascoltato anche solo una parola di quello che aveva detto, ma niente.
Draco continuava a fissare un punto imprecisato vicino al pavimento e non dava segni di vita. La ragazza si schiarì la voce, attirando finalmente la sua attenzione
"Scusa, dicevi?" Chiese lui
 
"Dicevo, grazie per la passeggiata"
"Oh, non c'é di che, adesso vado. Ciao Granger"
 
GRANGER!?
 
"Ciao Malfoy"
 
Il ragazzo annuì, senza mai guardarla negli occhi, e si avviò verso la sua sala comune.
Hermione rimase immobile, fissando la schiena del Serpeverde che si allontanava; sentì un leso sul cuore, cos'era successo? LEI doveva essere arrabbiata! Non lui! Forse sua zia gli aveva ricordato che lei era una mudblood e non era degna dei purosangue come lui, ma era assurdo che, dopo anni di tormenti, si fosse scordato delle sue origini e ci avesse ripensato solo in quel momento.
O forse no...
 
Hermione si avviò verso la torre dei Grifondoro, sperando di non incontrare nessuno, doveva riflettere, non poteva permettersi di entrare in depressione per una cosa del genere, per Malfoy, per un fantasma! No, non era da lei! 
Avrebbe riflettuto in modo oggettivo come solo Hermione Granger sapeva fare, così, invece che alla torre, si recò in biblioteca, intenzionata a fare ricerche sulla famiglia dei Malfoy e, soprattutto, su sua zia.
 
~
 
"BASTA! NON CE LA FACCIO PIÙ! NON VOGLIO ESSERE COSÌ!"
 
Draco Malfoy gridava, chiuso nella sua stanza verde e argento, verso un angolo scuro stranamente vivo nella sua penombra
 
"Non posso davvero credere che tu stia dicendo questo, non è così che ti ho insegnato, Draco"
Rispose l'angolo della stanza
"Lo so, ma ormai la guerra è finita, i Malfoy avranno sempre rispetto e non mi pare proprio il caso di fare quello che mi chiedi"
"Draco, ragiona, il Signore Oscuro è morto e con lui la speranza che la nostra famiglia torni ad essere la casata temuta e rispettata di un tempo, i purosangue non hanno valore in questo mondo! È inconcepibile!"
Draco sospirò, spazientito, e prese a camminare avanti e indietro, fissando ostinatamente il pavimento
"A te non dovrebbe importare, non fai parte di questo mondo e io non voglio fare parte del TUO piano!"
 
Ci fu un silenzio denso, Draco interruppe il suo camminare e fissò il fantasma evanescente e corrucciato
 
"Farai ciò che ti dico Draco, per il bene di questa famiglia"
"No, padre, non lo farò, e ora vattene dalla mia camera"
 
Il fantasma scomparve con un grugnito rabbioso e il Serpeverde rimase solo, di nuovo.
 
 
Nota dell'autrice:
Penso abbiate perso le speranze con me... Perdono 😭
Buona pasqua e fatemi sapere che ne pensate del mini capitolo
Baci
 
 
 
 
  
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