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Autore: Nina16    05/04/2015    4 recensioni
Prologo:
- cos'hai? .- Mi chiese il mio bellissimo bambino. E' la copia esatta di suo padre.
-Niente piccolo mio. Stavo solamente pensando. - Non potevo nascondere nulla a questo piccolo birbante.
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alexy, Castiel, Dolcetta, Nathaniel, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
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Mi costrinse a seguirlo. Ed io come un'emerita idiota non opposi resistenza.  Uscimmo dal parco e attraversammo la strada.  
Corremmo sotto quella pioggerellina , mano nella mano, come una coppietta di innamorati.
Questo suo invito per me fu un'occasione irripetibile. Avevo la possibilità di conoscere meglio Castiel.
Su di lui sapevo ben poco: viveva da solo in un piccolo villino situato in centro  e voleva diventare un medico. Solo questo sapevo...
Castiel lo conobbi ai tempi del liceo. Non era un mio compagno di classe. Ma lo vedevo molto spesso perchè frequentava la classe accanto alla mia.
Durante quel periodo della mia vita io e lui non eravamo buoni amici. L'odiavo profondamente.
Al primo primo anno liceo: Ero il bersaglio preferito di Castiel e di altri ragazzi. Ero spesso criticata, offesa per il mio aspetto fisico.
Non ero certo una bellezza rara , ero trasandata, avevo parecchi chili di troppo , però io mi piacevo comunque. 
Anche se mi prendevano in giro non mi importava, l'unico che mi irritava con i suoi commenti innopportuni era Castiel.
Non ne capivo il motivo, sapevo solamente che  mi facevano male le sue parole.
Passai due anni d'inferno per colpa sua. 
Poi  anche se in ritardo arrivò la pubertà anche per me: Migliorai molto esteticamente, persi parecchi chili ed iniziai persino a truccarmi.
Insomma iniziai ad essere più femminile. Molti dei ragazzi a cui non piacevo,  avevano iniziato a considerarmi.  L'unico a cui non faceva differenza questo mio cambiamento fu Castiel.
Infatti aveva continuato a tormentarmi.  Pensai persino che forse sotto le sue molestie si celava una simpatia nei miei confronti.
Invece no... Lo faceva solamente per divertimento fu questa la ragione.
Era stato  Alexy che mi aveva aiutata a cambiare aspetto , con l'aiuto prezioso  di Rosalya. 
Dopo il primo trimestre , mi fidanzai con Nathaniel . Lui era stato sempre gentile con me, anche quando tutti mi prendevano in giro  lui per me c'era sempre . Anche quando ci fu quel fatto... mi rimase accanto. Per questo  non avevo il coraggio di lasciarlo.
Alla fine del terzo anno continuai ad essere la ragazza di Nathaniel , le cose fra me e Castiel andarono meglio.
 Ci fu una tregua fra di noi imparammo a conoscerci  e a volerci bene, ed io pian pian mi accorsi che mi stavo innamorando di lui.
-Siamo arrivati. - Disse Castiel.  Mi destò dai miei pensieri e dai ricordi a me dolorosi.
Prese la chiave dalla tasca dei suoi pantaloni. Aprì la porta d'ingresso ed in un secondo mi scaraventò letteralmente dentro l'entrata di casa sua.
-E' chiedere troppo se per una volta ti comportassi da gentiluomo? - Chiesi chiesi con un tono acido. Lui mi guardò  chiuse la porta d'ingresso ed iniziò a ridere come un'idiota.
-No! Adesso levati il cappotto e seguimi e non toccare nulla. - Rispose secco. 
Quando si comportava così  da Stronzo lo detestavo. Passammo per un lungo corridoio. Le pareti erano di un color Salmone chiaro.
 Sullle parete c'erano molte fotografie  sue con assieme i suoi genitori. L'unica che mi diede una strana sensazione fu quella con una ragazza che non avevo mai visto prima.
Dovetti ammettere che era molto bella: Aveva i capelli neri ,occhi verdi ,carnagione  chiara. Sembrava una bambolina di porcellana.
Quel lungo corridoio ci portò in un cucina che faceva invidia ai migliori Chef.
Tuttti i mobili erano realizzati in marmo di Carrara. Rimasi imbambollata  la casa di Castiel era una reggia in confronto la mia era una baracca.
- Vuoi aiutarmi a preparare la cena o intendi continuare a sbavare per ogni singola stanza che vedrai? . - Mi rivolse un sorriso beffardo. Doveva sempre sminuire tutto.
-Io non stavo sbavando... Tranquillo ti aiuterò non vorrei che ti slogarsi qualche tendine. - Gli risposi Sarcasticamente.
Castiel volle preparare delle bistecche con un salsa speciale che gli imparò a fare sua madre. Non pensavo che sapeva cucinare. Io a differenza trovai molte difficoltà non ero una cima nelle arti culinarie. Non sapevo cucinare nemmeno un'uovo fritto.
Ero abbastanza imbarazzata era la prima volta che passavamo del tempo insieme.
Sembravamo una coppietta di novelli sposi. Provai a cucinare le bistecche ma il risultato fu un disastro totale. Castiel si arrabbiò parecchio e mi costrinse a starmene buona e tranquilla in un'angolino , fin quando lui non ebbe finito.
Era talmente bello che non smisi si osservarlo nemmeno per un secondo. Lui se ne accorse ed ogni tanto sott'occhio mi sorrideva.
Quando finì  di preparare la cena posizionò i piatti a tavola: - Ecco a te. - Mi disse. Si sedette difronte a me.  La cena fu parecchio silenziosa, ma cenai di gusto. 
Mi lasciai alle spalle la tremenda giornata che ebbi avuto. Quando ero in sua compagnia perdevo la cognizione del tempo . Con lui mi sentivo sempre bene. 
Fu colpa sua se la mia giornata non iniziò nel migliore dei modi. Anche se mio padre aggiunse la ciliegina sulla torta quando mi cacciò di casa.
 Castiel mi sorprese con questo suo gesto.  Pensai  che forse  provava qualcosa per me ... o almeno così credevo.
-Era tutto buonissimo. - Gli dissi sorridente. Lui  a sua volte sfoderò uno dei suoi sorrisi più belli. Sparecchiammo la tavola, e lavammo i piatti  le posate ed il resto. 
Per essere un ragazzo teneva casa sua tutta pulita in ordine praticamente immacolata. Di solito o quasi sempre tutti i ragazzi erano disordinati compreso Nathaniel. L'ultima volta  che entrai in casa sua non riuscii a capire nulla dal disordine.
Nathaniel... se veniva a sapere di questa mia stupidata che avevo fatto accettando l'invito di Castiel non osai immaginare cosa poteva fare . Avevo tanta paura di una sua brutta reazione.
-Qualcosa non va? Ti senti male?- Mi domandò Castiel con un aria preoccupata.
-S-stavo pensando che forse ho sbagliato nei confronti di Nathaniel...- Dissi mi sentivo terribilmente in colpa. Mi comportai da innamorata fu questa la ragione per cui accettai l'invito di Castiel 
-Sciocca! Devi stare tranquilla non lo verrà mai a sapere. E poi non stiamo facendo nulla di male giusto? - Mi rispose. Mi scompigliò i capelli e mi sorrise. Non so come faceva ma riusciva sempre  a  risollevarmi il morale.  Annui e continuammo quello che stavamo facendo.
Dopo una mezz'oretta finimmo . Ero stanca morta: - Finalmente abbiamo finito. Non nè potevo più. - Esclamai. 
-Ma se hai oziato tutto il tempo. - Si lamentò per l'ennesima volta. 
- Non è assolutamente vero! - Affermai offesa. - Lo sai che incomincio ad odiarti. - Continuai
-Ma davvero? Peccato che i tuoi occhi e la tua bocca oggi hanno detto tutt'altro... Ti ricordo che oggi hai ammesso di amarmi- mi informò.
Diventai tutta rossa in viso mi limitai a lanciargli un'occhiataccia di disappunto. 
-Non fare quella faccia stavo scherzando. - Mi rispose.  Continuò a prendermi in giro fino a quando mi stancai di lui e delle sue battutacce.
Si era fatta una certa ora,  l'orologio indicava le dieci di sera ed io non vedevo l'ora di distendermi sul letto.
-Dove devo dormire? - Gli domandai. Castiel incominciò ad osservarmi in modo al quanto strano come se la domanda che gli posi era del tutto fuori luogo. Con scarsi risultati  cercai di farlo uscire da questa specie di trance  in cui era entrato.
-Castiel? Ehi va tutto bene? - Chiesi preoccupata e allo stesso tempo confusa. 
-Si scusami. Ti accompagno nella stanza degli ospiti.  Lo seguii per il lungo corridoio. Camminammo lui davanti e io dietro. 
Mi portò  in una stanza molto carina non era di certo il mio stile ma era ugualmente ben arredata. Le pareti erano di un color lilla. C'era  una finestra dove si potevano osservare tutti gli altri appartamenti di fronte. Di quella stanza adorai il letto era a baldacchino .  Per non parlare delle lenzuola profumavano di lavanda. 
Mi gettai su quel letto e incomincia a salterlarci sopra come una bambina di tre anni. Castiel si mise a ridere per quello che feci.  Mi disse di seguirlo mi portò in un'altra stanza.
Quando arrivammo l'aprì ed entrò dentro. Io rimasi fuori  capii che si trattava dellla sua camera lui mi fece cenno di entrare ma io rifiutai.
-Entra.- mi disse ma rimasi appoggiata sulla soglia della porta. - Puoi entrare non voglio mica violentarti- mi disse divertito.
-S-sto osservando la tua stanza da un'altra prospettiva- gli risposi a dir poco imbarazzata.
Castiel capii che entravo neanche sotto tortura.  Lo seguii con lo sguardo andò a prendere qualcosa nel suo armadio e me la gettò.
- Che diavolo ci dovrei fare con questa T-shirt? - si mise una mano sulla fronte .
- Te lo prestata per poterci pulire i vetri della finestra. A volte mi domando se sei idiota o lo fai per prendermi in giro. Prendila non puoi certo restare con questi vestiti che hai addosso.- mi rispose . Si avvicinò a me e mi diede un bacio sulla fronte per un attimo mi paralizzai .
-Ma mi piaci lo stesso, così come sei. Buona notte idiota - Fu un bacio  casto... come l'amore che provavo per lui.
Mi ritirai in camera ed indossai la maglietta che mi diede Castiel. Quell'indumento profumava di lui amavo il suo profumo. Mi rigettai su quel letto. Cercai di dormire ma il pensiero di avere Castiel a pochi passi da me mi fece passare la voglia di riposare.
Mi alzai e incominciai a curiosare  in quella stanza. Li dentro c'era un enorme armadio.
Qualcosa mi tentò ad aprirlo.  Trovai molti vestiti da donna , ma non sembravano della madre di castiel erano indumenti molto più giovanili. Oltre a quei vestiti trovai una scatola con dentro molte foto di Castiel di quando era  bambino.
Mi sedei sul letto poggiai quella scatola ed incominciai a prenderne il contenuto.
Divorai quelle foto con gli occhi era così carino Castiel da bambino. Continuai così  per diverse ore. Quando finii posai le foto ed mi accorsi di non aver visto un album di fotografie la copertina era  personalistata con scritto: Ti amerò per sempre Castiel. 
Rimasi sconvolta. Continui e continuai a guardare quell'album. Non fui capace di aprirlo in un primo momento forse perchè in fondo al mio cuore sapevo che me ne sarei pentita.
Dopo fari tentenni mi presi di coraggio e lo aprii  trovai Castiel insieme ad una ragazza. La Riconobbi era la stessa delle fotografie affisse sulle pareti del corridoio.
La  strana sensazione che ebbi avuto quando la vidi era del tutto fondata. Sfogliai quell'album pagina dopo pagina. 
Vidi un Castiel diverso. Si percepiva che era felice con lei, tutti quei momenti che passò con lei ... Finalmente capii perchè non poteva stare con me era ancora innamorato di quella ragazza. 
In un'attimo quella serata piacevole passata in sua compagnia si trasformò in una di quelle serate da cancellare. Posai quell'album da dove lo presi. Fu un castigo che ebbi non dovevo curiosare in una stanza che non era mia. 
Mi rimisi sul letto tentando di addormentarmi. Fu tutto inutile mi rigirai e rigirai non riuscivo a prendere sonno.
Mi rialzai per l'ennesima volta e silenziosamente cercai di uscire da quella stanza non volevo svegliare Castiel. Ma quando aprii la porta me lo ritrovai davanti al mio campo visivo.
-Cosa ci fai qui?. - Chiesi un po confusa lo sentii borbottare qualcosa  di incomprensibile. Restai davanti a quella porta aspettando una sua risposta.
- Vedi ... Ecco non riuscivo a prendere sonno e visto che stasera sono in compagnia volevo vedere se eri ancora sveglia. Ti va di guardarci un film? - Mi domandò sembrava un po imbarazzato non era da lui.
-D'accordo- risposi dura non riuscivo a togliermi quell'immagine di lui e quella ragazza insieme. Fece cenno di seguirlo ma questa volta fui io a passare avanti sapevo dove si trovava il salotto.
Entrammo in quel grande salotto. Castiel optò per un film horror odiavo questi film e lui lo sapeva benissimo.
Mentre Castiel sistemava il DvD mi sedei in quel grande divano Bianco che si trovava al centro della stanza.  Quando Castiel ebbe finito si avvicinò al divano: - Ecco fatto! - Esclamò Cerco di sedersi accanto a me per la prima volta non fui molto entusiasta. 
Mi sentii tradita da lui non mi aveva mai parlato di questa ragazza. Credevo che noi eravamo amici ma in realtà mi sbagliavo.
-Spostai fammi sedere. - Mi disse  mi spostai e contemporaneamente mi allontanai. Il film iniziò per mia fortuna e Castiel incominciò a prestargli attenzione.
-Qualcosa non va? mi domandò stranito distogliendo lo sguardo dal televisore.
-Assolutamente no! Va tutto alla grande...  - Gli risposi secca. Mi trattenni non volevo litigare con lui. Mise in pausa il film.
-Perchè l'hai fermato? - Incominciò a fissarmi iniziai a sentirmi a disagio. Si avvicinò a me  mi passò una mano tra i miei lunghi capelli fino ad arrivare al mio viso. Incominciò ad accarezzarmelo mi sentii morire in quel momento.
-C-Che stai facendo? - Chiesi preoccupata si avvicinò a me sempre di più potevo sentire benissimo il suo fiato accellerare cercò di baciarmi  ma mi spostai. Per l'ennesima volta non potevo permettere al sentimentalismo di sovrastarmi.
-Non Capisco... Sei innamorata di me o no? - Sbottò era fuori di sè in quel momento.
Cercai in qualche modo di reagire ma il mio cuore incomiciò a battere all'impazzata e non riuscii a replicare.
In quel momento tanti pensieri invasero la mia mente: Volevo sapere se effettivamente quella ragazza era  la ragazza di Castiel. Volevo sapere se c'era una minima speranza fra noi due.  Non ce la facevo più ero stanca di tutto e di tutti.
-S-si- Balbettai: - Lo sono credimi ti amo più di qualunque altra persona in questa terra. Ma tu non lo sei di me... Ti bacerò solamente quando anche tu proverai i miei stessi sentimenti. -Continuai Fu difficile anche per me. 
Mi trattenni desiseravo ardentemente  baciarlo, abbracciarlo amarlo  ma non potei lui non era innamorato di me.
-Sei una sciocca! - Esclamò . Si rimise al suo posto , si allontanò completamente da me. Cercammo di tornare a concentrarci su quel film. Ma non riuscii più a trattenermi e sbottai.
-Chi è quella ragazza nelle fotografie?- Chiesi amareggiata. Continuò a guardare quello stupido film ignorò me e la mia domanda. Mi alzai e mi misi davanti coprendo la visuale.
-Castiel...Per una volta sii sincero con me ti prego.- Continuai usando un tono più docile. Castiel incominciò ad innervosirsi. Cercai in tutti modi di farlo parlare  dopo vari tentativi ci riuscii.
Iniziò a raccontare tutto quello che volevo sapere: - Ecco vedi... E' la mi ex ragazza  è morta tre anni fa. Aveva un adenocarcinoma un tumore gastrico , nessuno lo sapeva inclusa lei. Stava bene, anche se  ne l'ultimo periodo aveva dei dolori frequenti allo stomaco. 
E' stato tutto all'improvviso. I medici cercarono di salvarla di asportare questo tumore ma non ci riuscirono in tempo ormai la malattia era in uno stato avanzato. - Rimasi scioccata non sapevo che dire o fare . Gli occhi di castiel erano lucidi sicuramente gli faceva male ricordare il passato.
- Basta... Ti prego non continuare- Dissi  non volevo farlo soffrire ma lui volle continuare comunque a raccontare.
- Fammi raccontare  così capirai perchè non posso stare con te ed amarti.- Replicò.
- Va bene ti ascolto.- Riuscii solamente a dire. Mi sentii nervosa, tesa stupida ed egoista .
- Bene... l'ho amata moltissimo è stata il mio primo amore. Ci siamo conosciuti per puro caso. Quando la conobbi avevo pressapoco quattordici anni ero abbastanza turbolento attaccabrighe ma tu lo sai già visto il considerato che ti ho tormentato durante il liceo. 
Un giorno venni coinvolto in una rissa. Ero conciato abbastanza male non riuscivo nemmeno a reggermi in piedi. Cercai in qualche modo di tornare a casa ma caddii a terra privo di forze. Fu in quel momento che la vidi : Aveva un corpicino così esile e quei suoi lunghi capelli neri per non parlare dei suoi occhioni verdi mi innamorai a prima vista.
Fu molto gentile con me senza nemmeno conoscermi mi portò in casa sua e curò le mie ferite. Dopo quell'episodio cercai in tutti i modi di conquistarla era un osso duro ma dopo molti tentativi si arrese a me e ci fidanzammo. - Continuò a raccontare.
Avevo sempre pensato a me stessa mi ero sempre finta forte anche quando il mondo mi crollava addosso, ed ascoltare Castiel quando parlava di questa ragazza mi fece male capii che non serviva a niente piangersi addosso o mentire alle persone che ti volevano bene.
Fingere per me divenne la via più breve.
-Vuoi diventare un medico per lei? - Chiesi Potevo sembrare una sciocca ragazzina gelosa. In realtà mi sentivo stupida perchè avevo sempre pensato solo ed esclusivamente ai miei sentimenti tralasciando quelli degli altri.
-Sì - Rispose senza indugi. Non volevo farlo sentire in colpa. Ma si era aggrappato un po troppo al passato e non riusciva più ad uscirne fuori.
-Finalmente la mia testaccia vuota ha capito...- Dissi: - Non possiamo stare insieme adesso ho capito. Lei ti ha amato tanto e anche tu l'hai amata così intensamente  e credo che continui a farlo no? Altrimenti non conserveresti i suoi vestiti .Probabilmente in questo momento sembrerò ridicola...Non potrò mai vincere contro di lei. - Continuai. 
Mentre lui rimase in silenzio. Mi sentii fuori luogo Come potevo vincere contro di lei? Come potevo colmare questo divario che ci separava?. Avevo sbagliatto tutto, con Castiel , con Nathaniel dovevo cercare di chiarire con il mio fidanzato.
-Ed è qui che sbagli. - Rispose: - Sai perchè non posso amarti? Perchè l'ultima cosa che le dissi era stato mi sono innamorato di un'altra ragazza. L'ho conosciuta al liceo. - Continuò .
- Quando le dissi questa cosa si sentì male e li poi il suo sorriso si spense per colpa mia. Giorgia ti amo anch'io credimi non sai quanto ti possa amare. Ma se mi metterei con te farei un torto a lei.
-Capisco...-Fu l'unica cosa che riuscii a pronunciare in quell'istante. Mi comportai da ragazzina viziata. Non avevo capito un bel niente. Continuai a fare sbagli uno dopo l'altro. Continuammo a stare in silenzio fino a quando lo squillo del mi cellulare ruppe quel silenzio imbarazzante.
Era Nathaniel. Risposi ed in quel momento Castiel uscì da quella stanza cupo in viso.
-Giorgia ma dove sei  ti ho chiamato per tutta la sera ma il cellulare era spento. Dove diavolo sei ? - Mi domandò preoccupato.
-Sto bene sta tranquillo- Lo rassicurai.
-Ho saputo della litigata con tuo padre. -Disse Non avevo voglia di parlare con lui così cercai di liquidarlo.
-Non ho voglia di parlarne sto bene, sono da un'amica . Domani verrò da te. - Risposi fredda.
-D'accordo a domani... Ti amo piccola.
-A domani- Riattaccai il cellulare. In quel momento ero stanca avevo voglia di dormire. L'orologio puntava già la mezzanotte. 
Mi ritirai in camera  e mi misi nel letto. Dopo un paio di secondi sentii dei passi e il rumore della porta che si apriva.
Era Castie. Si mise accanto a me e con un braccio mi cinse un fianco. Dovevo essere felice, Castiel mi aveva confessato il suo amore per me...Però allo stesso tempo ero infelice a causa del rimorso che sentiva per la sua ex non potevamo amarci. Incominciò  a lasciare baci sulla mia nuca e poi mi sussurrò dolcemente: Ti amo, anche se non possiamo stare insieme, non smetterò mai di amarti Piccola idiota.
-Grazie per avermi detto la verità, Ti amo anch'io scorbutico- Risposi felice.
Ci addormentammo abbracciati per la prima volta dopo tanto tempo mi sentii felice.



ANGOLO AUTRICE: Spero vi piaccia !Fatemi sapere cosa ne pensate Come al solito se ci fossero dubbi errori o altro fatemi sapere. Alla prossima :)
   
 
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