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Autore: Kagome 95    05/04/2015    2 recensioni
Adesso è tutto diverso!
Kagome, Inuyasha , Sango, Miroku e Rin fanno parte di un gruppetto di ragazzi 17enni che frequentano il penultimo anno del liceo scientifico Seinan.
La protagonista, nonché unica narratrice di questa F.F., è Kagome che ci narrerà le varie vicende che accadranno. Posso già dirvi che la nostra eroina è la ragazza del nostro Inuyasha. Ma Cosa accadrà??
Chi è che entrerà a far parte delle loro vite sconvolgendo quello che sembrava essere perfetto??
Ma.... Se alla fine Kagome s'innamorasse di un altro? E chi sarebbe???
MIRACCOMANDO! Non perdetevi questa favolosa Saga ( o forse dovrei chiamarla trilogia) dove non mancheranno colpi di scena!
Spero di avervi incuriosito, vi lascio alla mia storia.
Un grande bacio a tutti voi e non scordatevi di lasciarmi qualche recensione Mi raccomando! Saluti dalla vostra Eriet ( Kagome 95)
Genere: Comico, Parodia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Kikyo, Sango, Sesshoumaru | Coppie: Inuyasha/Kagome, Inuyasha/Kikyo, Miroku/Sango
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'High School Loves'
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Story Notes:

ATTENZIONE: QUESTA FAN FICTION NON INTENDE IN ALCUN MODO ISTIGARE I LETTORI A FUMARE, USARE DROGHE, ASSUMERE CERTI TIPI DI ATTEGGIAMENTI O QUANT'ALTRO. NELLE VICENDE NARRATE RASSICURIAMO CHE NESSUN PERSONAGGIO è STATO MALTRATTATO DALL'AUTRICE ( fatta eccezione di Kikyo che non la sopporto...). QUALSIASI RIFERIMENTO A EVENTI, FATTI O PERSONE REALMENTE ESISTITE E' PURAMENTE CASUALE.
Saluti By Eriet



Ancora una volta la mente andò a quella notte.
 “ allora” lo vidi avvicinarsi pericolosamente al mie labbra. Il vento si alzò facendo ferma il tempo per un istante. Sentii il suo respiro sulle mia bocca, pietrificata non riuscii a muovermi. Avevo il cuore in gola e credetti che quel pazzo mi avrebbe baciato. Mi ero arresa all’idea d’essermi fatta giocare ancora una volta da lui, che avevo perso e che fosse davvero questo il suo obbiettivo. Il mio cuore batteva così forte da rischiar di rompermi i timpani.All’ultimo istante andò verso la mia sinistra per sussurrarmi “ Buona notte, Kagome”. Esterrefatta non ebbi neanche il tempo di vedere i suoi occhi. Subito si voltò e scese giù per le scale. Il vento di fece sempre più gelido mentre la sua figura rimpiccioliva dietro le scalinare di marmo bianco.
“buona notte…” sussurrai stringendo nella mia mano lo scollo del mio vestito “Sesshomaru “ Lo vidi voltarsi e guardarmi un ultima volta. Subito mi voltai e poco prima che rientrassi in casa senti il rimore di quella vettura schizzare per strada. Dopo essermi cambiata e lavata mi distesi nel letto e ripensai più e più volte a quel suo insano gesto. Le sue parole, i suoi occhi e il mio cuore.
“i-io…”pensai non riuscendo a tenere più gli occhi aperti. “ io…” ripetei cadendo nell’oblio pure e semplice.

“Già…” sospirai ‘ E perché ti comporti in questo modo con me?’ pensai toccandomi la fronte. ‘ maledetto il giorno in cui ti ho incontrato’ mi sedetti sul letto non riuscendo a tenere gli occhi aperti ‘ uffa…’ scesi dal letto barcollante  senza indugiare andai verso il bagno ma inciampai rovinosamente su qualcosa. “ ahi!!” mi tocca il ginocchi che pulsava dal dolore. “tutte a me capitano” dissi piangendo come una fontana.  Poggiai la fronte al suolo commiserandomi quando un rumore mi fece tornare in me.
“Biii biii bipp!! “ un drillo sommesso mi fece ricordare “Biii biii bipp!!!!” continuò senza sosta.
“  la mia borsa!” esclamai  aprendo la cerniere “ no, no!! Aspetta!!” cercai tra roba il mio povero cellulare ormai dimenticato. “ecco” lo afferrai entusiasta. “ pronto?” chiesi aprendolo e poggiandolo al mio orecchi.
“ KAAAGOOOMEEEEE!!!!!!!!!!!!!” un voce tuonò spaccandomi per poco il timpano. “ MA SI Può SAPERE CHE CAZZO DI FINE HAI FATTOOOO!!!!!!!!!” Sentii allontanando l’apparecchio.
“ S-Sango calmati” cercai di dire ma ormai era partita di testa.
“ TI HO CHIAMATO, MANDATO MESSAGGI E MA NULLA” urlò mentre sentivo in sottofondo Miroku piangere disperato. Sicuramente lo stava torturando.
“ mi ero scordata, scusami” cercai di spiegarle mentre mi dirigevo in bagno.
“ MI PRENDI IN GIRO??! ERO PREOCCUPATA A MORTE!!” disse quella pazza fuori di testa, dovevo aspettarmelo però.
“ dai, mi vado a preparare a dopo!” me ne uscii aprendo il rubinetto dell’acqua.
“ NON OSARE ATTACCARMI IL TELEFONO IN FACCIA BRUTTAAAA S-“ chiusi il cellulare a conchiglia e inizia a lavarmi il viso. Sarebbe stata un'altra giornata delirante. Dopo essermi controllata il viso costatai che non fosse per niente tardi. Per una volta avevo tutto il tempo di preparare la colazione. Rientrando in camera mia indossai la mia solita divisa, pronta e pettinata notai sulla mia scrivania i vestiti di ieri. ‘ credo sia meglio che li metta a lavare così domani glieli restituisco’ presi quegli indumenti li ficcai nel borsone e li misi in lavanderia. Arrivando al frigorifero lessi un postip di mia madre che diceva di non aver fatto in tempo a preparare. “ Souta, Nonno, Forza sono le 7 e mezza!!” li chiamai ad alta voce preparando i toast e delle frittate. Nonostante l’assenza di mia madre mi sentii abbastanza felice quel giorno.
“ Sorellona, ma perché canti?” chiese il mio fratellino sedendosi a tavola.
“ non lo so” preparai loro piatti e poggiai la padella nel lavandino. Come se fosse fatto apposta qualcuno bussò al citofono. “ Sono loro” sorrisi felice, non vedevo l’ora di vedere Inuyasha. “ ciao “ baciai sulla guancia entrambi e mi precipitai di sotto con in mano la cartella. ‘ si, oggi sarà una bellissima giornata!’ pensai vedendo i miei amici di sotto. “ ehi!!” li salutai da lontano.
“ buon giorno a te” soffiò Sango infastidita a morte. Miroku e Rin spaventati si nascosero dietro Myoga.
“ ma dov’è Inuyasha?” mi guardai a torno preoccupata.
“ grrr” strinse un pugno fuori di se “ invece di far finta di nulla” mi prese per il colletto “ si può sapere dov’eri finita?” digrigno i denti prendendo fuoco.
“eheheheheeh, Souta ha fatto un casino e quindi ….”cercai di spiegarle .
“ non accampare SCUSSSEEEEEEE!!!!!!!!”  tuonò quando vidimo l’autobus passare. Ci si fermò il cuore. “ PRESTOOO!!! “ iniziammo a correre come i forsennati.
“ porca la miseria” dissi afferrando il polso di Rin che non riusciva ad essere tanto veloce.
“ MANOVRA NUMERO 12!!” Esclamò Myoga con le lacrime agli occhi mentre il buss si era già fermato e stava per ripartire.
“ no, no aspettaaaaahhh!!” pianse Miroku preso  da Sango che andò alla massima potenza “ amoreee , nooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo” la sua voce echeggiò per tutto l’isolato. Gli fece spiccare come fosse un giavellotto.  Con il cuore in gola vidimo le porte del bus star per chiudersi. “ Se morirò, ricordatevi di mee!!” pianse cadendo perfettamente tra le porte automatiche così da  bloccarle.
“ si!!!” esultammo in coro.
“ aspetti un… momentino” Miroku si mosse convulsamente quasi soffocato.
“ non sbaglio mai” rise Sango salendo “ grazie” face un inchino all’autista calpestando il povero fidanzato. Gli altri entrarono mentre io preoccupata cercai di dare una mano al ragazzo dagli occhi blu. Mi faceva una tremenda pena…
“ sei così buona Kagome” lo caricai su di una spalla quando una percepii una manina sul mio deretano facendomi paralizzare. “ ti preoccupi per me” aveva una faccia da ebete e su tutto le furie lo lanciai dal finestrino con Autobus in corsa.
“ brutto porco maniaco!!!” esclamai sentendomi violata. Stupida io che gli diedi una mano. “cerca di tenere a bada il tuo ragazzo!” indicai Sango fuori di me.
“ non cambierà mai” espiro esausta la ragazza “ credo gli farà bene farsela a piedi “ ridacchiò maligna.
“ Già” arrossita mi sedetti accanto a Rin. D’un tratto notai la cucciola con il codino fissarmi con insistenza. “ si?” chiesi ma lei si voltò dall’altra parte imbarazzata.
“ vuoi chiedermi qualcosa?”domandai avvicinandomi a lei.
“ no, no” scosse la testa rossa come un peperone. “ e solo che..” si stropicciò la gonna come una bambina delle medie. “potresti darmi una mano per oggi?” chiese con le lacrime agli occhi.
“ ma certo” gli accarezzai la testa. “ ma non c’è bisogno che fai così” risi abbracciandola era una vera e propria bambolotta di porcellana. Innamorata della mia piccola mascotte Sango si sentii messa da parte. Tra soliti discorsi e noiose tiritere arrivammo a qualche metro dal cancello della scuola. D’un tratto udii un clacson molto conoscente.
“ Kagome?” chiese Sango mentre mi voltai per vedere quella macchina nera accostare alla mia destra.
“ mi scusi signorina” abbassò il finestrino oscurato.  “ sa dove potrei trovare l’istituto Seinan?” abbasso i suoi occhiali da sole. I miei amici sussultarono. Sesshomaru era vestito con giacca bianca e pantaloni neri, la ripicca divisa scolastica.
“ Non fai ridere nessuno” soffiai acida ridendo nervosamente.
“ già” scese dalla macchina con fare disinvolto.  “ ma credo che sarei felice di vedermi” si diresse annoiato verso il porta bagagli.
“ cosa?” incuriosita mi sporsi per vedere cosa ci fosse.
“ ecco qui” l’alzando la lamella di metallo non ci potei credere, vi era Inuyasha legato come un salame che si dimenava.  
“ Ma c-che..” balbettai non riuscendo a capire perché l’avesse conciato così.  Vedendomi iniziò a piangere di felicità. “ sei impazzito?!” esclamai cercai di spostarlo di lì “ liberalo!” lo pregai che la finisse.
“ ah, no” mi rispose gelidamente “ è stato un cane cattivo “ avvicinò la sua grande mano verso il fratello che tentò di strisciar via.  “ non è vero?” lo prese per i capelli diventando un mostro senza cuore.
“sigh, sigh” credo che chiedesse pietà.
“ qualsiasi cosa abbia fatto credo che abbia imparato la lezione” spigai al demonio dagli occhi d’oro.  D’un tratto gli liberò la bocca. “ si, si, lasciami!!” supplicò il salame umano. In lontananza si udii il rumore della prima campanella. Il signore delle torture lo getto a terra.
“Ringrazia la tua buona stella” chiuse con un colpo secco il porta bagagli e si diresse verso la scuola gelido più che mai.
“ aspetta!” gli urlai dietro ma subito un orda di ragazze mi copri la visuale tra cui Sango e Rin.
“ ma che hai combinato?” Myoga slegò l’amico mentre io mi diressi verso di lui.
“ non ho fatto nulla” si toccò la testa dolorante. “ oggi si è svegliato così” guardò alla sua sinistra infastidito. Non mi sembrava normale una cosa del genere. Sesshomaru non aveva motivo di trattarlo in questo modo. Mi chiesi se non fosse stata colpa mia se Inuyasha non avesse rischiato la morte ma tutto fu interrotto da alla voce del nostro carissimo amico Miroku.
“ Finalmente “ crollo a terra esanime allo scocco della seconda campanella, se l’era fatta tutta di corsa di sicuro.
   
 
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