Anime & Manga > Il grande sogno di Maya
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Autore: BluRei    21/12/2008    8 recensioni
IN REVISIONE DAL 29/04/2020
"Come questo tuono la mia Dea urla dentro il mio petto, vuole vedere questo mondo, vuole vivere ancora il suo amore perduto ed io, con i miei capricci da bambina, non posso impedirle di manifestarsi. Devo ubbidire a lei ed alla sua anima tormentata e ritornare alla realtà. Mah così ogni mio sogno svanirà. E' questo il prezzo che pagherò per poter diventare la dea Scarlatta! Le sue parole risuonano nella mia testa come un eco infinito. "Chi mi sta chiamando?" "Chi mi sta chiamando?" L'amore la chiama, ed anche se sa che nulla andrà come lei desidera deve rispondere, anch'io risponderò Akoya, farò rivivere il tuo sogno d'amore uccidendo il mio." - dal capitolo 32
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ayumi Himekawa, Chigusa Tsukikage, Masumi Hayami, Maya Kitajima, Yu Sakurakoji
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 26

L’incertezza dell’amore








- Come le ho già detto, questo ruolo non è solo tecnica è anche cuore.
- …
- Mi dispiace che le mie parole la lascino ancora così perplessa. Credevo di essere stato chiaro. Temo che la sua recitazione possa sembrare troppo leziosa. Vorrei che si soffermasse un po’ di più sui sentimenti che il suo personaggio prova.
- Io recitato già molte altre volte l’amore.
- E’ proprio questa la mia paura, che lei reciti questi sentimenti. Mademoiselle Ayumi, non sottovaluti il ruolo del pubblico. Le persone sanno riconoscere la finzione.
- Sa, da come parla ho come l’impressione che lei sia convinto che io non abbia mai amato.
- Lo ha fatto?

Non si conoscevano molto, eppure quell’uomo si prendeva delle libertà che mai nessuno aveva osato prendersi. Cosa lo rendeva così certo delle sue convinzioni? Cosa gli dava la certezza di poterle parlare in quel modo? Peter Hamil era il primo uomo che non si limitava ad ammirarla e a trattarla con deferenza, no, faceva molto di più, la metteva in discussione. Solo una persona era riuscita a farla sentire in quel modo, inadatta, solo lei: Maya Kitajima!

- Mi scusi. Non avrei dovuto prendermi tanta libertà. Se adesso volesse andarsene non la biasimerei.

Andarsene? Perché? Era ammirata da tanta schiettezza e si rendeva conto di aver bisogno di una persona che fosse con lei totalmente sincera, che non la riempisse di finti complimenti, ma che la aiutasse a crescere. Abbozzò un sorriso e, prendendogli la mano…

***


Aveva fatto fatica a scendere da quell’albero, erano ormai molte ore che non si muoveva eppure sentiva che c’era qualcosa di strano, di nuovo. Cercò di portare una mano al volto ma a stento riuscì a staccarla dai fianchi. Era zuppa e sentiva freddo, voleva andare a ripararsi ma qualcosa glielo impediva. Il suo corpo!

Tzot
Rumbleee

Un lampo e poi un tuono, fortissimo. Maya cominciò a tremare, aveva paura, doveva allontanarsi e trovare riparo. Mosse un braccio e poi l’altro e li portò davanti al petto, tremava. Cominciò ad osservare il palmo delle mani, perché non riusciva a muoversi? Si sentiva sempre più pesante. Forse era il freddo o forse l’acqua. La natura aveva bloccato Maya in quella valle, sotto la pioggia, al freddo, in pericolo.

- Signora Tsukikage, cosa devo fare? La natura mi ha abbandonata?

TZOT
RUMBLEEE

- Nooooooooooo!!! Ho paura! IO…IO SONO LA DEA SCARLATTA!!!

Sssssh Sssssh
Plin plin
Plin plin

All’improvviso la pioggia cessò di cadere. Maya rimase ancora un istante immobile, intenta a fissare quelle braccia e quelle gambe che non volevano sentire ragioni, che non si volevano muovere. “Io sono la Dea Scarlatta”, cominciò a sussurrare, quasi a cercare di convincere, non se stessa, ma il mondo, la natura. Lentamente e con fatica cominciò a portare il braccio verso l’alto ed una volta giunto all’altezza del capo iniziò a muovere la mano. Portò l’altro braccio verso il basso ed anche quella mano cominciò a danzare. Piano, piano, anche le gambe cominciarono a fare dei piccoli passi, leggeri e poi pesanti. Il corpo di Maya, intirizzito dal freddo e reso pesante dalla pioggia aveva cominciato ad assumere un atteggiamento solenne, i suoi movimenti erano placidi e pacati come quelli dell’acqua. In quella valle, la danza della ragazza con il furisode scarlatto vista nel villaggio, aveva cominciato a prendere forma. Tolse la benda che  le copriva gli occhi. Sulle labbra, viola e tremanti, si affacciò, timida, una canzone.

" Rara perla del nord
« La Dea Scarlatta si muove in armonia con la natura… »
              al mondo non c’è donna più bella.
« …quando ha davanti un ostacolo, non lo abbatte bellicosamente… »
   Uno sguardo e la città è rasa al suolo,
« …ma in armonia con le movenze dell’acqua, aggira l’ostacolo e cerca una nuova strada… »
               un’altra occhiata e la nazione è un cumulo di rovine.
«…senza distruggere, senza fare soffrire. Senza soffrire! »
    Non vi è città o nazione
…Oooooooooooooooooooooh
               che sia stata venerata tanto quanto questa bellezza "

Non indossava alcun kimono e niente la rendeva diversa da tante altre ragazze. Non era più carina, né più elegante della media delle donne che si potevano incontrare al mercato ma in quell’istante, Maya Kitajima, divenne la geisha più bella e raffinata del Giappone. Ogni suo movimento era rallentato dalla pesantezza del suo corpo bagnato ma quelle lunghe e inesistenti maniche continuavano a danzare imperterrite ed eleganti.

" Rara perla del nord
Piano, portava le braccia verso l’alto e girava su se stessa strisciando un piede dopo l’altro sull’erba madida di pioggia.
              al mondo non c’è donna più bella.
Il corpo ondeggiava come sferzato da una brezza primaverile, gli occhi ed i capelli si muovevano impercettibilmente, e le mani passate sotto il mento, mettevano in risalto lo sguardo seducente ed ammiccante.
   Uno sguardo e la città è rasa al suolo,
Con il movimento repentino del collo si voltò a fissare il suo albero e con uno scatto tese le braccia verso esso. Le mani si mossero come per fargli una languida carezza, a rilevare la bellezza arcana della natura.
               un’altra occhiata e la nazione è un cumulo di rovine.
Anche i fianchi iniziarono ad ondeggiare, un passo e poi un altro. Lenti ed ipnotici. Nessuno avrebbe potuto resistere a tanto fascino. A tanta delicata bellezza.
    Non vi è città o nazione
La natura era immobile, la fissava e la adorava, come si confà ad una Dea.
               che sia stata venerata tanto quanto questa bellezza "
Le braccia, che erano state portate verso il basso, adesso tornavano verso l’alto. Un ultimo giro, un piccolo vortice e poi più nulla. Esausta ed incredula Maya si accasciò al suolo. Questa era la sua danza, la danza della sua dea Scarlatta. Qualcuno l’avrebbe definito un semplice strascichio di piedi, ma quel qualcuno certamente non si è mai soffermato ad osservare la danza dell’acqua che lenta ed immancabile, porta vita ad ogni creatura.

***


- Signor Hamil, non potrei mai rinunciare ad una persona speciale come lei.
- Speciale io?
- Si! Io so che lei sarà sempre sincero con me. Perché non si aspetta niente, perché non vuole niente.
- Hmf! Non mi adduca motivi puri, mademoiselle.

A quelle parole il cuore di Ayumi trasalì. Che avesse ragione? Che le paure che nascondeva nel profondo del cuore fossero fondate? Hamil era interessato a lei solo come interprete della Dea Scarlatta? Per un attimo maledì quell’opera.

- Oh, non si adombri. Non volevo dire di avere secondi fini! Stavo soltanto tentando di dirle, molto goffamente, che i motivi che mi spingono a cercarla sono puramente egoistici. Apprezzo molto la sua compagnia.

Dopo quella frase, che lasciava intendere tutto e niente, i due giovani continuarono a cenare parlando del più e del meno, entrambi non erano pronti ad affrontare l’argomento. Ogni tanto Ayumi dava un’occhiata ai ragazzi della compagnia di Kuronuma, chiedendosi cosa stessero facendo. Sapeva che quel regista sarebbe stato un osso duro per Onodera. Non dovevano sottovalutarlo!

Hamil, dal canto suo, notava l’inquietudine della ragazza, ma si propose di non dirle più niente. Aveva già parlato troppo per quella sera. Non voleva trasformare quel momento in un incontro di lavoro. Sapeva bene perché aveva invitato Ayumi Himekawa quella sera. I suoi sentimenti erano chiari: adorava quella piccola donna che nascondeva il suo cuore di cristallo dietro una maschera ancora più fragile. Erano le nove quando le chiese il permesso di poterla riaccompagnare a casa. Si premurò di farle sapere che, se fosse dipeso da lui, sarebbero rimasti ancora ma si rendeva conto che quello era un momento particolare e che lei aveva bisogno di riposo. Ayumi sorrise e lo ringraziò, si era divertita ed anche lei non avrebbe voluto tornare a casa così presto. Quando giunsero davanti al portone del suo palazzo lo salutò con una stretta di mano ma le intenzioni di Hamil erano ben diverse. Per lui quello era stato un vero e proprio appuntamento, il primo, ma era chiaro anche per lei? Doveva sincerarsene e quello era il momento giusto. Approfittò della mano portagli e, trattenendola dolcemente, la sfiorò con le labbra. Un vero e proprio baciamano da gentil uomo.

- La ringrazio per avermi concesso questo appuntamento. Spero non sarà l’ultimo. Buonanotte mademoiselle Ayumi.

L’uomo non le diede modo di dire nulla, si voltò e si diresse verso l’auto. Ayumi rimase immobile, incredula ed incerta. Cosa aveva voluto dire quel gesto? Conosceva perfettamente la risposta a quella domanda, ma negava la gioia della risposta a se stessa ed al suo cuore.

Con movimenti lenti tornò in casa, la tata era ancora sveglia e la aspettava con impazienza. Il the ed il bagno erano pronti. Ayumi la ringraziò con un sorriso e si diresse verso il bagno. Si immerse nell’acqua calda e profumata e si perse nei suoi pensieri.

- « ¨La ringrazio per avermi concesso questo appuntamento.¨ , allora anche per lui questo era un appuntamento in piena regola? Forse era solo un appuntamento tra amici? Però mi ha baciato la mano!? E se lo facesse con tutte? Non devo dimenticare che è francese. Ma ha detto che vuole rivedermi! No, ha detto che vuole un altro appuntamento! »

Fu un attimo! Forse la stessa sensazione che tutte le fanciulle provano nella loro vita quando scoprono di essere innamorate. Avvicinò le labbra alla mano e la baciò dolcemente.

- “Qualcosa di strano mi sta attraversando…ooh…cosa sarà? …provo gioia, ma nel contempo una profonda tristezza che mi strappa il cuore…cosa sono questi sentimenti mai provati finora?!”

Un altro passo verso la Dea Scarlatta era stato fatto.







___________________________________________L’angolo di BluRei

note:
1:Furisode = (furi= muovere) (sode= maniche) kimono con le maniche più lunghe del normale.
2: Il testo in rosso è una canzone tratta dal film “La foresta dei pugnali volanti”. (Beauty song)

Come avrete sicuramente notato, questo capitolo si collega, nei concetti, al 14°, “Come l’acqua”, Maya capisce e interpreta quella danza secondo le sue capacità. A chiunque può farlo, suggerisco di leggere la parte della canzone, sentendo quella originale, la musica evidenzierà ancora di più le parole che la inframmezzano. :) :) :) [ ???? Ma  che  ho  detto???? ]


Per la gioia di tutte voglio dirvi che ci avviciniamo a grandi passi verso il risveglio di Masumino nostro…eheheh

PUBBLICITA’:

Come sempre incoraggio gli appassionati del genere a leggere la storia su Candy Candy scritta da zucchero filato, siamo ormai alle battute finali.

Voglio anche informare che Australia sta scrivendo una storia a capitoli di Lady George, Hope, dove il dolce Abel non è morto. (So che Kaoru apprezzerà molto questa notizia)

Colgo l’occasione per informare che le storie di Celestellina e di BluRei_Celestellina sono ferme perché il computer della seconda era in rottamazione…benedetta tecnologia, speriamo di poter rimediare al più presto al ritardo, inammissibile, dell’aggiornamento delle storie.

E adesso passiamo ai ringraziamenti:

prima di tutto voglio ringraziare tutti coloro che hanno messo la mia storia tra i preferiti:
Celestellina, Kaoru, Sheila84, Kikkina90, Karen94, laury84, paodipa, Remember, rioki, simply_me, JRR

Celestellina: agognata recensione….non ti preoccupare idee ne ho ancora tante e Masumi presto guarirà dall’hayamitudine…ehehehhe. Dispiace anche a me per “Il mio cuore è un susino in fiore”, tu sai con quanto entusiasmo avevo cominciato questa avventura ma bisogna guardare in faccia la realtà l’avremmo scritta comunque solo noi due quindi, appena avremo un po’ di tempo lo faremo…che ne dici? Certo! Lungi da me voler lasciare in sospeso la nostra piccola creatura…Kisskiss!!

Kaoru: buone notizie: vedrai un Masumi disorientato ancora per poco, presto, molto presto si riprenderà, comunque i tuoi complimenti mi fanno semrpe piacere

Kikkina90: ti rimando la domanda....secondo te questi due sapranno combinare qualcosa di buono? A prestissimo la mia risposta. (certo che qui si parla sempre del mio prestissimo eheheheh) L’onore è tutto mio, adoro le tue recensioni sempre molto acute ...vedrai che più avanti ti darò modo di notare altre cose che la mia testolina ha intravisto tra le pagine di questo manga....vedrai!

Fievel71: lo so lo so...sono un po’ deludente, aggiorno alla velocità di un bradipo ma  che ci posso fare? Scrivere di più dirai tu...vedremo...i buoni propositi ci sono sempre... Per quanto riguarda l’incontro fra M&M è ancora un po’ lontano, pocopoco, ma presto vedrai un po’ il vecchio Masumi....leggi e vedrai. Comunque grazie per le tue recensioni  e per i complimenti sono contenta di non risultarti noiosa...

Monica75: Si, Si, si...mi piacerebbe da morire scrivere per te, sarebbe un onore. Per quanto riguarda Kuronuma hai ragionissima...qui gatta ci cova...vedrai quello che ha in mente la mia testolina...grazie ancora perché mi segui assiduamente.

Sheila84: carissima, che dirti...compra una lampadina tascabile perché ho ancora intenzione di farti brancolare al buio...ehehehe Sappi che anche io non vedo l’ora di uscire gli assi che ho nella manica ma facendoli uscire troppo presto rischierei solo di anticipare i tempi...questa storia deve cuocere a fuoco lento...abbi fede!


KissKiss!!
   
 
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