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Autore: The100LaughsofAshton    06/04/2015    0 recensioni
"Sta peggiorando sempre di più,suo figlio sta impazzendo e
diventerà un pericolo pubblico se lo faccio uscire" Joy si accasció sul tavolo con le testa nascosta fra le braccia,le spalle cinte da Morgan anch'egli distrutto.
Calum accarezzava la superficie liscia dello specchio con adorazione. Nessuno poteva capire la sua importanza e nessuno avrebbe mai capito che lì si nascondeva qualcosa di unico e importante.
Qualcosa di nome Luke.
Genere: Fluff, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash | Personaggi: Calum Hood, Luke Hemmings
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Il vento le scompigliava dolcemente i capelli corvini lunghi fino a metà schiena e con qualche ricciolo scappato alla piega della piastra che usava sempre per domarli.
Sembravano avere vita propria.
Come la sciarpa legata al collo per quella giornata un po' fredda ma al tempo stesso piacevole.
Indossava un jeans blu notte con qualche brillantino sulle tasche e la cinghia marrone.
Il giubbotto pesante grigio scuro copriva un maglione di lana sui toni del verde prato e una collana dal medaglione molto grande.
Lì custodiva le foto di sua figlia Jamie e di suo marito Mark ,in questo modo poteva averli sempre con se anche se erano a scuola o a lavoro.
Erano importanti per lei e non se li sarebbe lasciati scappare,aveva già perso tanto.
Sentì una piccola pietra caderle alle spalle e sussultó al rumore.
"Il fatto che io sia veggente non ti autorizza di certo a spaventarmi,idiota!"
Rimproveró la figura che prima era dietro di se e che ora si trovava di fronte a lei.
Non era cambiato di una virgola.
Sempre gli stessi vestiti,un pantalone nero e una maglia bianca.
Quelli erano i vestiti di chi era bloccato sulla Terra tra la vita e la morte alla ricerca di qualcosa o di qualcuno,magari il proprio assassino,magari un parente che non si vedeva da tempo o magari un posto significativo o nel caso di Calum,Luke.
"Sai è molto divertente vederti saltare all'improvviso mi ripaga di tutti i torti subiti da te quando ero piccolo."
La prese in giro ridacchiando.
Poi tornó serio e la ragazza si accorse di questo suo cambiamento repentino d'umore.
"Allora?" Domandó Mali-Koa sperando in una risposta positiva.
Calum sospiró frustrato passandosi una mano sulla nuca con sguardo basso.
"Niente da fare Mali. Ancora non riesco a trovarlo. Marciró su questo mondo di merda anche se il mio corpo già lo sta facendo" rispose avvilito accennando alla lapide per terra.

"Calum Thomas Hood
Morto il 25 gennaio 2014"
Recitava e sotto una piccola frase inutile da leggere e ripetitiva per Calum che osservava quella lapide da anni.
Anche Mali-Koa guardó la tomba con disapprovazione e in silenzio.
Perché suo fratello era morto così giovane?! Perché il mondo doveva essere una merda?!
"Oggi è il tuo compleanno Cal"
Calum sospiró di nuovo.
"Lo so." Rispose.
Ci fu un minuto di silenzio dove ognuno si perse nei propri pensieri prima che Calum riniziasse a parlare 
"L'unica cosa che vorrei in questo momento è poterlo stringere fra le mie braccia e bearmi del suo respiro."
Mali-Koa ascoltava le parole del fratello con tenerezza.
Non aveva mai ammesso che vedere il fratellino triste la faceva stare male ma in quel momento lo avrebbe urlato a tutto il mondo solo per poter far sentire il suo richiamo a Luke.
Perché lei ne era certa.
Era certa che anche Luke stesse cercando Calum.
Sentiva la sua presenza.
"Mi dispiace Cal" mormorò a bassa voce perché non erano quelle le parole che voleva dire al fratello.
"Già anche a me."

"Dovrei andare Mali..." annuncio poco dopo alla sorella che si avvicinó a lui per abbracciarlo.
Lo strinse sorridente anche se un po' infreddolita per il ghiaccio che emanava io fratello.
Ma non le importava.
Abbracciarlo era la parte più importante dei loro incontri e non se li sarebbe mai fatto scappare quelle strette.
Anche Calum amava quella parte dei loro incontri.
Quegli abbracci gli facevano ricordare il calore che un tempo emanava anche io suo corpo ora seppellito.
A volte invece gli ricordavano come era essere un umano dalla carne viva.
Si staccarono riluttanti.
"Ancora una cosa mi devi spiegare sai?"
Disse ad un certo punto Mali-Koa.
"Cosa?" chiese accigliato Calum.
"Come hai fatto a dimenticarti di lui quando eri....beh quando eri nel..." Non avrebbe detto la parola che doveva dire.
Calum capì cosa intendeva e apprezzó io gesto della sorella di non dire la parola "ospedale".
"Credo di aver avuto una sorta di amnesia da quando venni a sapere della morte di Luke. Ero così triste e arrabbiato che non volevo accettare la sua scomparsa così credo beh.....credo di aver voluto cancellare tutto.
Sai com'è, l'amore fa brutti scherzi." Le fece un occhiolino sorridendo appena.
Mali-Koa si lasciò sfuggire un sorriso dopo aver sentito la spiegazione.
"È ora...." 
Ecco la parte più brutta.
La ragazza inizio a piangere. 
Non sapeva quando avrebbe rivisto il fratello anche perché lei sapeva che una volta ritrovato ciò che si cercava,gli le anime potevano riposare in pace e salire nell'aldilà.
"Perché piangi?" Calum le asciugó le lacrime con i polpastrelli freddi.
"Aahh! Gli addii! Fanno proprio schifo sai?" si lasció sfuggire una risata nervosa.
Anche Calum ridacchiò vedendo la sorella arrabbiata.
"Lo sai vero che non sarà un addio come tutte le altre volte" la rassicuró sicuro di quella che stava dicendo.
"No credo che questo sarà davvero un addio Cal" negó con un sorriso la ragazza.
Calum non capiva.
Mali-Koa invece sapeva quel che stava dicendo perché sentiva la presenza di Luke li vicino e questa volta non si stava per nulla sbagliando.
Era enorme l'energia che emanava.
Così si salutarono e ben presto ognuno prese la propria strada.
Mali-Koa uscì dal cimitero incamminandosi verso casa.
Calum rimase ancora un po dentro aspettando.
Faceva sempre così quando se ne andava la sorella.
Aspettava al cimitero sperando che un ragazzo biondo sbucasse dal nulla.
"Andiamo Luke! Dannazione!" Urló con le braccia all'aria e dando un calcio alla sua tomba infastidito da quell'attesa
"E io che volevo fare l'entrata di scena....perché devi rovinare sempre tutto eh Cal?!" Mormorò una voce lontana.
Una voce che Calum conosceva fin troppo bene.
Non poteva essere.
Non era per nulla possibile e invece lui eri lì davanti in tutta la sua bellezza.
I capelli un po' sbarazzini sparati in aria e il tipico anellino nero che gli perforava il labbro lateralmente.
Portava i suoi stessi vestiti.
"Tu...tu....tu sei....TU SEI UN LURIDO FIGLIO DI PUTTANA" urló Calum istericamente con il dito puntato contro di lui e avvicinandosi pericolosamente con passo spedito.
Luke non aveva per nulla timore anzi si concesse una sghignazzata a voce alta e non mancó neanche il suo sarcasmo.
"Certo è piacere rivederti anche per me ragazzo dai capelli corvini e ti amo lo sai?"
Calum si fermó di fronte Luke guardando di nuovo in quelle profonde pozze d'acqua.
"Hey-" inizió a parlare Luke ma fu subito stritolato da due braccia muscolose.
Calum sorrideva felicemente ad occhi chiusi.
Quella che stava provando era la sensazione più bella della sua vita.
Lo aveva ritrovato finalmente dopo tutto questo tempo.
Lo strinse fortissimo dandogli numerosi baci sul collo e sfregó la mano destra fra i suoi capelli soffici.
Anche a Luke era mancato poter sentire l'odore di Calum e la sua voce profonda.
"Come ti senti?" Domandó dopo poco Luke al ragazzo quando riuscì a staccarsi dalla sua presa forte ma rimanendo sempre fra le sue braccia.
"Mi sento in paradiso" scherzó Calum.
Luke sbarró gli occhi a quell'orrenda battuta data la situazione in cui si trovavano entrambi.
"Lo sai che fai schifo vero?!" Domandó retoricamente.
"Intanto mi ami" chiuse gli occhi Calum con fare altezzoso e incrociando le braccia.
Luke si lasció sfuggire una risata e annuì rigorosamente.
Poi si avvicinò ancora di più al viso del grande che non si accorse di nulla e in poco tempo gli stampó un bacio casto sulle labbra per poi tirarsi indietro con un enorme ghigno.
Calum sbarró ancora una volta gli occhi increduli per quella situazione.
Erano passati così tanti anni durante i quali aveva sempre fantasticato sulle labbra di Luke e al momento in cui le avrebbe ritoccate.
E in fatti non si perse d'animo.
Spinse Luke contro l'albero dietro di loro e prese possesso violentemente delle sue labbra dando inizio ad un bacio che di casto non aveva nulla.
Inizialmente erano solo piccoli e veloci movimento con le labbra,un modo per abituarsi al contatto, e dopo divenne una vera e propria danza di lingue.
Una danza frenetica fatta di morsi e schiocchi rumorosi e scambi di gusti.
Il sapore di cioccolata che Luke aveva sempre amato di Calum.
Sembrava che Calum volesse affogare Luke con quella voracità nel baciarlo.
Lo avvicinó per i fianchi attaccandolo al suo corpo definitivamente.
Con quel movimento anche le loro facce erano schiacciate completamente l'una sull'altra.
Si amavano così tanto da non voler nemmeno più respirare quando si baciano ma ora nel loro stato non ce ne era nemmeno più bisogno.
"Devi sempre esagerare" disse Luke una volta che si furono staccati.
Calum appoggió la fronte su quella del ragazzo più piccolo.
Erano entrambi affannati e affamati l'uno dell'altro.
"Ti prego godiamoci il momento." Lo supplicò Calum.
Luke corrugò la fronte creando un piccolo solco io mezzo alle sopracciglia.
"Abbiamo tutto il tempo per goderci questo momento" sorrise.
"Cosa?"
Luke si lasciò sfuggire un'altra risatina.
"Abbiamo l'eternità Calum." Concluse accarezzando la guancia del ragazzo.
"L'eternità" ripetè Calum appoggiando il viso sulla mano di Luke.


Un amore che vive di infiniti tramonti.
Un amore che durerà per sempre.❤️

The End.
  
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