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Autore: Miss_Sunshine    06/04/2015    1 recensioni
Post 67th Hunger Games
Stella si era illusa che una volta finiti i Giochi la sua vita sarebbe potuta tornare alla normalità, ma quello di Capitol City è un treno da cui non si scende facilmente. Questa è la seconda parte delle sue avventure, dal Tour della Vittoria al ruolo di Mentore, passando per tutti i cambiamenti della sua nuova vita da Vincitrice.
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Dal testo
"È bello rivederti, Stella" mi dice mentre sono aggrappata alle sue spalle. "Pronta a luccicare di nuovo?" chiede con un sorriso mentre sale alla ricerca della mia stanza. Ecco, la tranquillità a cui mi ero abituata ha completamente avuto fine.
Dopo un paio d'ore non c'è più traccia di Stella e sono tornata ad essere la ragazza d'oro di Capitol City.
Genere: Azione, Introspettivo, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cashmere, Finnick Odair, Gloss, Nuovo personaggio, Vincitori Edizioni Passate
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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The Golden Girl {pt. 2}

 

Capitolo 4 - Un messaggio più incisivo

 

 

Lancio il bicchiere di carta verso il cestino e quello fa centro, andando ad impilarsi sul resto della spazzatura. Ne vorrei un altro, ma è meglio evitare o durante l'intervista sarò nervosa e farò un disastro. Sta mattina siamo arrivati a Capitol City, ma sta volta le tende ai finestrini del treno erano tirate e non ho salutato nessun Capitolino in delirio. Amarillis ha deciso così per creare un'atmosfera di mistero attorno alla nuova Vincitrice, far stare il pubblico ancora un po' sulle spine. A me va benissimo, rivivere il flashback della prima volta che sono arrivata a Capitol City non mi avrebbe messo di buon umore. Non sono completamente riuscita a scacciare dalla mente le immagini del mio primo viaggio verso la Capitale, immagini che includono anche Trevor. Domani sera probabilmente non potrò evitare la sua famiglia, penso li inviteranno alla festa in quanto genitori dell'altro Tributo del Distretto, e non so bene né cosa aspettarmi da loro né come comportarmi. È vero che tra noi non c'era esattamente simpatia visto quanto entrambi volevamo vincere, ma resta il fatto che ho ucciso un ragazzo del mio stesso Distretto. Mi chiedo se ci saremmo mai incontrati se non fossimo finiti insieme nei Giochi, se saremmo potuti essere amici o non ci saremmo sopportati neanche in quel caso. Potrei passare ore a chiedermi come sarebbe stata la mia vita se non avessi deciso di cambiarla radicalmente offrendomi volontaria per gli Hunger Games.

Mi guardo allo specchio che occupa quasi tutta la parete davanti a me e a restituirmi lo sguardo è una giovane donna bellissima e sicura di sé che dopo quasi sette mesi ancora stento a riconoscere. So di esserci io sotto tutto quel trucco e quella lacca per capelli ma allo stesso tempo mi sembra di avere davanti un'altra persona, una che si è offerta volontaria, ha ucciso, si è accattivata gli Sponsor, una persona determinata e vincente, tutto il contrario della ragazzina con mille dubbi e domande. I miei pensieri vengono interrotti da Ganymedes che viene a portarmi il vestito per l'intervista. Mi solleva il viso con un dito e osserva il trucco, spostando qualche ciocca di capelli. Poi fa un cenno di assenso e apre la custodia del vestito, aspettando che gli dia la mia opinione. Sinceramente è molto diverso da quello che mi aspettavo. Il vestito ha una scollatura a barca parecchio profonda e le maniche a tre quarti, il tessuto del corpetto rivestito di perline. La gonna è corta e per metà fatta di merletto, mentre in vita ho un insieme di nastri, fiocchi e balze. Come se il vestito non fosse già abbastanza eccentrico così, si porta dietro uno strascico vaporoso lungo fino ai piedi. Guardo il mio stilista abbastanza perplessa.

"Credevo che avremmo puntato su una cosa di questo tipo per sta sera... Non è troppo appariscente per una semplice intervista?"

"Invece è perfetto per l'intervista. È la tua ultima apparizione televisiva come Vincitrice in carica, poi diventerai un Mentore, che, ci mancherebbe, è un ruolo importante, ma questa è l'ultima intervista in cui il pubblico ti vedrà come l'ultima Vincitrice dell'arena. Devi essere indimenticabile, devi lasciare un segno indelebile, dimostrargli che in realtà è solo l'inizio, che la ragazza d'oro di Capitol City è qui per restare. Devi essere eccessiva, voglio che rimangano tutti sbalorditi."

Parla a raffica mentre mi sistema il vestito e i semplici gioielli che lo accompagnano. Sono fortunata ad avere Ganymedes, da quando tutto questo è iniziato e lui cura la mia immagine, non ha mai sbagliato un colpo. So che è uno dei migliori stilisti della Capitale e che dopo gli ultimi Giochi ha lanciato la moda dei vestiti dorati sulla scia del mio look da Vincitrice, sta praticamente dettando la moda nella Capitale.

"Dopo questo, Capitol Couture potrebbe anche darti la copertina" mi dice ammiccando mentre si allontana per osservarmi.

"Vuoi dire darla a te, io sono solo il tuo umile manichino" gli rispondo mentre mi osservo nello specchio, ammettendo che Ganymedes è un artista e che se non fosse stato per lui io sarei passata quasi inosservata. Se non avessi avuto la mia squadra, con lui e i Preparatori a curare la mia immagine, Amarillis a pubblicizzarmi e Sapphire a procurarmi Sponsor dubito che sarei riuscita a tornare. Continuano tutti a fare un lavoro incredibile e io devo dimostrarmi all'altezza. Quindi si va in scena.

 

Il trono della mia precedente intervista è stato sostituito per lasciare il posto alla solita poltroncina, attorno alla quale Ganymedes sta sistemando lo strascico mentre Caesar Flickerman si sta facendo ritoccare il trucco. Ho fatto la mia entrata trionfale prima della pubblicità e tra qualche minuto inizierà l'intervista. Quando restiamo soli Caesar mi si avvicina, con la cartellina con il programma dello show e le domande dove prende qualche appunto.

"Sei pronta?" mi chiede mentre taglia qualcosa.

"Io sono nata pronta" ribatto col mio miglior tono da Favorita che lo fa sorridere.

"Domande che non vuoi che ti faccia?"

"Nessuna, diamo al pubblico lo spettacolo che vuole."

Lui mi dà una pacca sulla spalla e si mette seduto, pochi secondi dopo siamo di nuovo in diretta e Caesar ha assunto il suo largo sorriso da intervista mentre saluta il pubblico.

"Stella, questi sono i tuoi ultimi giorni da Vincitrice in carica, come li stai vivendo?"

"In maniera frenetica, direi. Con i ritmi del Tour è difficile fermarsi a pensare, me li sto godendo appieno, senza dubbio" rispondo mentre scuoto i capelli e guardo il pubblico. Penso di non poter dire che non vedo l'ora che questo circo finisca per tornarmene a casa e dormire fino a tardi.

"Che mi dici del Tour, qualche posto che ti ha colpito particolarmente?"

Sono rimasta davvero molto colpita, in senso fisico proprio, dal Distretto Sei, ma penso di non poterlo dire a telecamere accese. "Sono rimasta davvero meravigliata davanti all'oceano" decido di rispondere col mio miglior tono sognante mentre guardo il pubblico.

"Distretto Quattro, quindi. Posso farti una domanda in merito?" mi chiede sporgendosi leggermente verso di me e io annuisco, distratta dal provare ad accavallare le gambe senza attorcigliarmi nelle balze dello strascico. "È vero che è scattata la scintilla tra te e Finnick Odair?"

Cosa?! La prossima volta che mi chiede se c'è qualcosa che non voglio chiesto devo rifletterci bene prima di rispondere. Credo di essere rimasta qualche secondo con la bocca aperta per lo stupore mentre spostavo lo sguardo su Sapphire in cerca di aiuto. Lui mi fa vigorosamente cenno di no con ogni parte del suo corpo utile allo scopo e mi esibisco in una risata cristallina che spero risulti credibile.

"Ma no, Caesar, io e Finnick siamo solo amici! Niente di più!"

Credo di avere una nota omicida nello sguardo, perché lui decide di non insistere. "Allora parlando di amici, farai da damigella al matrimonio di Ruby, vero?"

Eh? Sapphire mi fa cenno di sì quindi credo sia vero. Io li uccido tutti. "Sì, è esatto!" esclamo entusiasta, fingendo di esserne a conoscenza da tempo. "Quando Ruby me l'ha chiesto ero al settimo cielo, mi sono commossa!" continuo con trasporto mentre pubblico e presentatore si lasciano andare a esclamazioni emozionate. Beh, credo sia la reazione che avrei avuto se Ruby me lo avesse effettivamente chiesto. L'intervista continua ancora un po', Caesar mi chiede della mia carriera di cantante, di come mi sono sistemata nella nuova casa e se sono emozionata per sta sera. Cerco di essere il più naturale possibile senza lasciarmi scappare che ho paura che Snow mi decapiti e poi faccia giocare i suoi invitati a palla con la mia testa. Quando finiamo mi prendo i miei ultimi applausi e poi finalmente sono libera di andare.

La prima cosa che faccio arrivata in camerino è farmi portare un telefono e chiamare Ruby.

"Stella! Ti ho appena vista in tv, sei stata perfetta! E quel vestito ti stava davvero bene, devo chiedere a Gany di farmene uno simile per la festa di fidan-"

"Ruby, lo sai, vero, che non mi hai mai chiesto di essere la tua damigella, sì?!" la interrompo mentre calcio via le scarpe.

"Ah... Sì... Io volevo chiedertelo per bene, ma sapevo che eri presa dal Tour e così ho pensato di chiedertelo domani... Però poi in quell'intervista mi hanno chiesto i nomi e così..."

"Potevi almeno avvertirmi, ti pare?!" sbuffo sonoramente mentre cerco di togliermi il vestito, tenendo il telefono bloccato tra la testa e la spalla.

"È che non volevo rovinarti la sorpresa!" mi risponde con voce contrita. È la conversazione più assurda che io abbia mai sostenuto, davvero. Vorrei inveire ancora un po' ma arriva Ganymedes e sono costretta a chiudere. Dobbiamo trasferirci alla Torre del Centro di Addestramento per prepararci per la festa di sta sera e non possiamo fare tardi o ad Amarillis inizia ad uscire il fumo dalla testa.

 

Ganymedes mi sta sistemando il vestito dopo che sono salita sui tacchi e si sta accertando che tutto sia come lo aveva immaginato. Il vestito che ha disegnato per la festa alla Residenza Presidenziale è interamente ricoperto di paillettes dorate e lungo fino ai piedi, ma con uno spacco davvero poco coprente. La schiena è scoperta e la scollatura a V profonda e dubito che questo vestito abbia avuto la completa approvazione di Sapphire.

"Nervosa?"

"No... Cioè sì, un po'... Ci sarà così tanta gente..."

"Magari se la smettessi di mentirmi e mi dicessi cosa ti preoccupa potrei confortarti" mi risponde con mezzo sorriso. "Snow ti ha minacciata in qualche modo?"

"No... Un po'..." gli confido mentre lui mi sistema i capelli.

"Quello che devi capire, Stella, è che per minacciarti e costringerti a fare qualcosa, significa che lui ha bisogno di te. Non farti mettere in un angolo, gira la situazione a tuo favore. Sei sopravvissuta all'arena, puoi sopravvivere a Coriolanus Snow."

"Ho paura che se la prenda con le persone che mi sono vicine..."

"E tu non dargliene l'occasione! Gioca bene le tue carte per farlo contento, ma non fargli avere l'impressione di essere impaurita. Cerca di instaurare un rapporto alla pari, non di passare per la sua preda, capito?"

Annuisco e abbraccio il mio stilista, cercando di scacciare via l'insicurezza e di convincermi che posso superare sta sera senza avere un crollo nervoso.

La festa, devo ammettere, non è male. Ho fatto la mia grande entrata attraversando il viale alberato con Amarillis, circondata da gente che urlava il mio nome o mi sfiorava, come se fossi una specie di reliquia. Una volta entrati nella villa, Sapphire mi ha presentato un po' di persone e mi ha anche fatto ballare. Ho mangiato, bevuto e chiacchierato quasi come a qualsiasi altra festa e Snow l'ho solo intravisto un paio di volte. Mentre chiacchiero con un gruppo di persone, che messe insieme hanno i capelli di tutti i colori dell'arcobaleno, inizio a pensare che magari mi ero preoccupata eccessivamente e che forse Snow non lo vedrò nemmeno, ma le mie speranze vengono infrante dal Presidente che si avvicina a noi.

"Signorina Maloney, posso mostrarle la vista dal balcone?" mi chiede mentre gli altri ci lasciano soli e io valuto l'idea di dire che devo andare in bagno.

"Ma certo" rispondo invece col mio migliore tono gentile, mentre lui mi offre il braccio e mi accompagna in balcone. Forse vuole buttarmi giù e farlo passare per un incidente. Può farlo? È il Presidente, certo che può farlo. Posa il suo bicchiere sulla balaustra di marmo e io lo imito. "Davvero una bella festa!" mi complimento col sorriso migliore che riesco a fare per rompere il silenzio.

"Una bella festa per una bellissima ragazza" mi risponde alzando il calice verso di me, ma riposandolo senza bere. "Ho seguito con molto interesse il suo Tour della Vittoria. È stata brava non posso negarlo, carina, rispettosa, spontanea, ma mi aspettavo qualcosa di più da lei."

"Presidente, ho fatto del mio meglio... Non vedo che altro avrei potuto fare..."

"Lei farà da Mentore quest'anno, vero?" mi chiede di punto in bianco e io non capisco cosa c'entri.

"Vero."

Mi chiedo dove voglia arrivare. "Sarebbe un vero colpo di scena, apprezzatissimo nella Capitale, se la sua amica Ariel venisse estratta di nuovo. Un segno del destino si potrebbe dire. E lei si ritroverebbe a fare da Mentore all'amica che ha salvato l'anno scorso, sapendo che avrebbe poche, diciamo anche nessuna possibilità di farcela. Il pubblico lo adorerebbe non trova?" mi chiede con un sorriso glaciale mentre io mi appoggio alla balaustra per mantenermi in piedi.

"Dia un messaggio più incisivo, Signorina Maloney, prima che sia io a farlo" conclude e io non posso che annuire. "È davvero molto bella sta sera, si diverta" mi augura con un sorriso paterno mentre io cerco di ricominciare a respirare normalmente. "Ho sentito che il signor Odair la stava cercando..." aggiunge prima di andarsene facendomi un sorrisetto.

Non so come sono riuscita a camminare normalmente fino al bancone dove i baristi continuano a preparare cocktail colorati senza sosta, ma ora che ci sono arrivata non ho intenzione di alzarmi prima di aver bevuto abbastanza da dimenticarmi la conversazione di poco fa. Devo dare un messaggio più incisivo e non ho idea di come fare. O meglio, forse ne ho una ma avevo sperato di non dover vendermi a tal punto a Capitol City. Dovrei chiamare il mio produttore musicale e dirgli di recuperare uno dei progetti che avevo scartato, ma non posso farlo adesso, visto che probabilmente sarà qui da qualche parte a divertirsi. Così tutto quello che posso fare per sta sera è starmene seduta qui fingendo che la conversazione sul balcone non sia mai avvenuta.

"Quello non è troppo forte per te?" mi chiede Finnick mentre si siede accanto a me e mi allontana il bicchiere.

"È la mia festa, posso bere quello che voglio!" gli rispondo, felice di avere una distrazione.

"È la tua festa, ma non sembra che tu ti stia divertendo molto. Non ti piace la Capitale?"

"Oh no, io adoro la Capitale, sono i Capitolini che non sopporto tanto..."

Ridacchiamo insieme e io sento la testa un po' leggera. "Vuoi andartene?"

"Non posso andarmene dalla mia festa!"

"Puoi andartene proprio perché è la tua festa!"

Va bene, adoro il modo di pensare di questo ragazzo. "Fammi avvertire Sapphire" gli dico ignorando il suo sguardo perplesso e divertito allo stesso tempo.

Credo mi abbia vista parlare con Finnick, perché, appena mi avvicino a lui, Sapphire mi rivolge un deciso e sonoro 'no'.

"Non sai neanche cosa ti voglio chiedere! esclamo stizzita.

"Ne ho una vaga idea. Non sparirai insieme a Finnick Odair di nuovo, non esiste."

"Ti prego, ho bisogno di staccare un po'... Non tornerò tardi e non ci farò ritardare la partenza in alcun modo, ti prego!" gli chiedo cercando di avere uno sguardo convincente e mettendo su la mia migliore espressione innocente.

"E va bene. Ma non farmene pentire" mi ammonisce mentre lo abbraccio riconoscente per poi raggiungere Finnick.

"Allora, dove vorrebbe andare, signorina?" mi chiede mentre mi fa passare un braccio intorno alla vita.

"In un posto in alto da cui si vedono le luci colorate" gli rispondo, sapendo che probabilmente suona come una cosa un po' strana.

Lui ci pensa un attimo su. "Credo di avere in mente il posto giusto" mi dice poi, dandomi un bacio sulla guancia e trascinandomi via.

 

La scelta di Finnick è caduta sulla terrazza panoramica di uno dei più esclusivi hotel della Capitale. Siamo distesi su dei lettini che durante il giorno penso vengano usati per prendere il sole e lui sta versando il vino in due bicchieri che ha tirato fuori magicamente. Davanti a noi si estende Capitol City con le sue luci colorate e le strade sempre illuminate.

"Devo ammettere che sai scegliere bene i posti dove portare una ragazza" gli dico ridacchiando mentre mi porge un bicchiere.

"Ehi, sono Finnick Odair, che ti aspettavi?!" mi chiede mentre fa tintinnare il suo bicchiere contro il mio. Restiamo qualche minuto in silenzio mentre una folata di vento mi scombina i capelli.

"Ti va di parlare di Snow?" mi chiede soltanto, dopo aver riempito di nuovo i bicchieri.

Una parte di me sta per dire sì, so che potrei raccontare tutto a Finnick e lui capirebbe, magari mi darebbe anche un buon consiglio, ma c'è un'altra parte di me che vuole prendersi una pausa, che sa che lo rivedrà tra dei mesi e non vuole passare queste poche ore di tranquillità a parlare di Coriolanus Snow.

"No" rispondo soltanto per poi distendermi più comodamente e svuotare il bicchiere. Lui non insiste.

"Allora parliamo del fatto che Caesar Flickerman ti ha chiesto di me e tu mi hai definito come un amico, in diretta, mentre praticamente tutta Panem guardava" attacca con un tono offeso che mi fa sorridere. "Amico? Dico, vuoi mettere in dubbio la mia fama di seduttore?!"

"Non sapevo che dire, non volevo far ingelosire le tue ammiratrici!" gli rispondo mentre cerco di reprimere una risata e di avere un tono di scuse.

"Dovrai impegnarti parecchio perché ti perdoni questa Maloney, sappilo."

Accidenti, ho offeso l'ego di Finnick Odair, mi ci vorranno un paio di anni per mettere a posto le cose. Con uno sbuffo che spero abbia sentito poso il bicchiere per terra e copro la distanza tra i nostri lettini, andando a sedermi su di lui e lanciandogli uno sguardo malizioso dall'alto.

"E va bene, cercherò di impegnarmi..." gli dico mentre mi chino a baciargli il collo e gli passo una mano tra i capelli. La mano di Finnick che mi accarezza la schiena nuda mi dà un brivido.

"Hai freddo?" mi chiede col suo tono a metà tra il dolce e il lascivo che fa cadere ai suoi piedi tante delle sue cosiddette ammiratrici.

"Ho in mente un paio di modi per riscaldarci..." gli rispondo prima di baciarlo sotto il cielo di Capitol City.

All'alba Finnick mi ha accompagnata in stazione e mi ha aiutata a salire sul treno tenendomi lo strascico del vestito mentre io mi toglievo le scarpe per non far rumore. Mi ha anche lasciato il suo numero di telefono così possiamo sentirci per pianificare un'alleanza per i prossimi Giochi, o almeno questa è la motivazione ufficiale che mi ha dato.

Dopo neanche un paio d'ore che mi sono messa a letto, Sapphire viene a svegliarmi cercando di fare più rumore possibile.

"Ti ooodiooo" mi lagno mentre mi barrico sotto le coperte e cerco di ignorare che sta spalancando le tende.

"È la tua punizione per esserti sbaciucchiata con Odair su questo treno" mi risponde mentre mi tira via il cuscino.

"È rimasto sulla porta, non l'ho fatto entrare!" biascico mentre mi tengo strette le coperte, cercando di non farmele portare via. "E poi passeremo tutta la giornata sul treno, perché dovrei alzarmi presto?!"

"Ganymedes deve sistemare il vestito, Amarillis vuole vedere con te il discorso per sta sera, i tuoi Preparatori devono torturarti in non so che modo e potrei continuare ancora. Quindi, giù dal letto."

Credo che potrei piangere. La cosa positiva è che, passata sta sera, potrò tornare alla mia vita normale per altri sei mesi.

 

Ho passato la giornata tra trattamenti di bellezza e prove d'abito per sta sera, venendo a conoscenza del fatto che ogni volta che vinciamo Amarillis cerca di organizzare una festa più sfarzosa della precedente a causa di una specie di sfida che ha con le Accompagnatrici del Due e del Quattro. Quando finalmente nel tardo pomeriggio arriviamo a destinazione, ci dirigiamo in fretta verso il Villaggio dei Vincitori, dove il mio Team si installa in casa mia per mettere su una specie di salone di bellezza di emergenza. Per strada non incontriamo praticamente nessuno perché tutti sono a prepararsi per sta sera. Nei Distretti più poveri la festa in onore del Vincitore è un modo per mangiare decentemente, ma nei Distretti ricchi diventa l'occasione per organizzare una festa sfarzosa ed esclusiva a cui tutti non vedono l'ora di partecipare. Ricordo che quando Gloss e Cachemire hanno vinto noi ragazzini eravamo elettrizzati all'idea di poter andare alla festa per due anni di fila. Io e Ariel ci mettevamo mesi a perfezionare il nostro look. Ora invece ho chi si occupa di questo per me e sono persino l'ospite d'onore.

Il mio vestito l'ha scelto Ganymedes, pescando un'idea pazzesca e bellissima dalla sua testa come tutte le altre volte. Stavolta la gonna è abbastanza semplice, lunga fino ai piedi e trapuntata di fili dorati e separata dal corpetto a V senza decori da alcune strisce di paillettes. Queste stesse strisce si incrociano sulla schiena nuda e io spero che sia una serata calda perché non è previsto nient'altro per coprirmi.

La festa sta trascorrendo tranquilla, fatta eccezione per Amarillis che corre da tutte le parti per sistemare dettagli imperfetti solo nella sua mente e per riprendere chiunque faccia qualcosa che non le va a genio. Dopo vari inseguimenti io e Eve siamo riuscite a fermarla e ad affidarla a Ganymedes, sperando che almeno lui riesca a tenerla buona per un po'. Ruby mi ha aggiornato sull'organizzazione del matrimonio, a cui adesso che sono tornata prenderò parte attivamente, per la gioia di Frank che sarà esonerato dallo scegliere le tovaglie per il ricevimento con coperti annessi. Ho visto i genitori di Trevor in giro e posso solo immaginare quanto debba essere brutto per loro stare qui, a festeggiare la persona che ha ucciso loro figlio, quindi cerco di evitare di incontrarli.

Sono riuscita ad arrampicarmi su uno sgabello del bar e sto bevendo un cocktail, approfittando del fatto che i miei genitori stanno chiacchierando con Sapphire ed Eve, quindi sono praticamente senza scorta.

"Bella festa" mi dice Gloss sedendosi con classe sullo sgabello accanto al mio col suo bel sorriso stampato in faccia. Beh, anche io riuscirei a sedermi senza problemi se avessi i pantaloni.

"Vorrei vantarmene ma non è merito mio" gli rispondo ricambiando il suo sorriso mentre il barman gli serve da bere. La band deve aver finito la sua pausa perché la musica riempie di nuovo il parco dove è stata allestita la festa, che guarda caso è lo stesso dove io e Ariel discutevamo di quelli che sarebbero stati i miei Giochi prima che iniziassero.

"Balli?" mi chiede lui alzandosi e mettendomi una mano sulla schiena e io sto seriamente valutando di provare a scendere da quassù e andare a ballare quando incrocio lo sguardo assassino di Cashmere puntato su di me e desisto.

"Io ti direi anche di si, ma poi credo che Cashmere me la farebbe pagare, quindi a malincuore rifiuto l'invito" gli rispondo con un sorriso contrito. Lui butta un'occhiata alla sorella ma mantiene il suo sorriso.

"Ammetto che Cashmere è un po' gelosa..."

"E molto brava con i coltelli" aggiungo seria mentre finisco il mio drink. Lui scoppia a ridere.

"Non penso che li userebbe..."

"Deve già fronteggiare una flotta di ragazze che ti sbavano dietro, credo che se ballassi con te sarebbe la ciliegina sulla torta, Gloss! Sei troppo carino perché la tua ragazza non sia gelosa di te!"

Lui mi guarda e vedo il colore che scivola via dal suo viso. "No ma che... Che dici... Non crederai a certe voci..." balbetta mentre beve qualche sorso per calmarsi. Io afferro il bicchiere pieno che mi porge il barman con un sorriso grato.

"Non do retta alle voci, è che si capisce!"

"Ma che dici, no!"

"Sì!"

"No!"

"Sì! Non le hai tolto gli occhi di dosso per tutta la sera e lei fulmina ogni ragazza che ti saluta e si vede che c'è chimica tra voi!"

Scoppiamo a ridere entrambi, anche a causa dell'alcol, credo, poi lui torna serio. "Non lo dirai a nessuno, vero?" mi chiede con un tono di supplica.

"Scherzi? Certo che no. Siamo amici, non vado a raccontare i fatti tuoi in giro. Ma lasciami fuori quando vuoi farla ingelosire, ok?"

"Andata" mi risponde con un sorriso di scuse facendo tintinnare il bicchiere contro il mio. "Allora, tocca a te, raccontami di Odair..."

"Ci hai provato, non sono così ubriaca!" gli rispondo mollandogli una gomitata che lo fa soltanto ridere di più.

L'effetto collaterale di aver passato un'ora a chiacchierare con Gloss al bar è che ora ho una certa urgenza di raggiungere il bagno. Forse avrei dovuto portare un'aiutante perché fare pipì con questo vestito non è per niente facile. Mentre mi sto lavando le mani scrutando nello specchio se devo ritoccarmi il trucco, la porta del bagno si apre ed entra Cashmere, che non fa niente per nascondere che non è felice di avermi tra i piedi.

"Ciao" la saluto con tono neutro mentre mi insapono.

"Ciao" replica acida uscendo un lucidalabbra dalla sua borsetta. Restiamo in silenzio mentre se lo mette e io mi asciugo le mani, ma dopo averlo chiuso lo sbatte sul ripiano di marmo e si volta a guardarmi. "C'è qualcosa tra te e Gloss?"

Wow qualcuno qui è molto diretto. "No. So che non mi sopporti e che magari avrai sentito tante cose brutte su di me, ma flirtare coi ragazzi impegnati non è nel mio stile."

"Impegnato? Gloss ti ha detto che sta con qualcuno?"

Faccio roteare gli occhi. "Mh, sì, fammi pensare... Bionda, carina, occhi da cerbiatta, ha vinto i Sessantaquattresimi Hunger Games, è in questo bagno con me... Non so se la conosci" le rispondo scocciata da questa farsa voltandomi anche io verso di lei.

"Ma che cavolo stai dicendo, non c'è niente tra me Gloss!"

"Allora perché mi stai minacciando col lucidalabbra?"

"Io non ti sto-" ecco, si è resa conto che lo sta impugnando in modo aggressivo. "Te l'ha detto lui?" mi chiede con un tono più calmo.

"Diciamo che io l'ho capito e lui non ha negato" rispondo tirando fuori il lucidalabbra anche io, per combattere ad armi pari.

"Quindi siete davvero amici" mi dice a metà tra una domanda e una constatazione.

"Potrei essere anche amica tua se tu non mi odiassi."

"Io non ti odio... Davvero, guarda depongo le armi" mi dice rimettendo il lucidalabbra in borsa.

"Il tuo segreto è al sicuro" le rispondo con un sorriso sincero, chiudendo anche io la borsa. "E non ti giudico, la vostra vita è affar vostro."

"Grazie" risponde, facendomi il primo vero sorriso da quando la conosco. "Ora mi sa che ci tocca tornare di là, non vorrai perderti la tua festa che andrà avanti ancora per ore!" mi dice ed entrambe ridiamo mentre lasciamo il bagno.

"Suona tanto come una minaccia..."

"Ancora peggiore del mio lucidalabbra alla fragola..."

Non avevo pensato che Cashmere fosse così simpatica, ma è una cosa sulla quale sono felice di aver cambiato idea.

 

Quando metto piede a casa è l'alba, di nuovo. Il mio Team torna nella Capitale e ci rivedremo tra sei mesi quindi i saluti hanno richiesto un bel po' di tempo, lacrime e acuti di Amarillis. Con le ultime forze mi metto il pigiama e mi infilo a letto. Dopo aver recuperato un po' di sonno dovrò lavorare al segnale più deciso che mi ha chiesto Snow, non ho scelta. Sta volta dovrò metterci la faccia ed essere convincente, non posso rischiare di far finire Ariel nell'arena. Spero che la mia idea convinca il Presidente come convince me, altrimenti non saprò proprio che altro inventarmi.

 

 

 

Author's Note.- Ciao a tutti! Per prima cosa, anche se un po' in ritardo vi auguro buona Pasqua :D Mi dispiace aver aggiornato più lentamente ma durante le vacanze, paradossalmente, ho meno tempo libero per scrivere .-. Spero che il capitolo vi piaccia, anche se finisce con un po' di suspance, che prometto sarà svelata nel prossimo :3 Per quanto riguarda la parte sulla coppia GlossxCashmere, io li adoro, non ci posso fare niente, quindi ho voluto fargli un piccolo cammeo. Se li odiate spero di non avervi fatto storcere troppo il naso, se li amate sono felice di non essere sola XD (ma come fate ad odiarli, guardate che cuccioli che sono :3)

Al solito vi lascio i vestiti di intervista, festa a Capitol e festa al Distretto (lo ammetto, mi sto divertendo un mondo a trovare tutti questi vestiti dorati) e se non avete mai sentito parlare di Capitol Couture... Beh rimediate, non ve ne pentirete.

Chiudo questo papiro dandovi appuntamento al prossimo capitolo e ringraziandovi come sempre di essere passati a leggere <3 A presto!

 

 

  
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