The
Golden Girl {pt. 2}
Capitolo
4 - Un
messaggio più incisivo
Lancio
il bicchiere di
carta verso il cestino e quello fa centro, andando ad impilarsi sul
resto della
spazzatura. Ne vorrei un altro, ma è meglio evitare o
durante l'intervista sarò
nervosa e farò un disastro. Sta mattina siamo arrivati a
Capitol City, ma sta
volta le tende ai finestrini del treno erano tirate e non ho salutato
nessun
Capitolino in delirio. Amarillis ha deciso così per creare
un'atmosfera di
mistero attorno alla nuova Vincitrice, far stare il pubblico ancora un
po'
sulle spine. A me va benissimo, rivivere il flashback della prima volta
che
sono arrivata a Capitol City non mi avrebbe messo di buon umore. Non
sono
completamente riuscita a scacciare dalla mente le immagini del mio
primo
viaggio verso
Mi
guardo allo specchio
che occupa quasi tutta la parete davanti a me e a restituirmi lo
sguardo è una
giovane donna bellissima e sicura di sé che dopo quasi sette
mesi ancora stento
a riconoscere. So di esserci io sotto tutto quel trucco e quella lacca
per
capelli ma allo stesso tempo mi sembra di avere davanti un'altra
persona, una
che si è offerta volontaria, ha ucciso, si è
accattivata gli Sponsor, una
persona determinata e vincente, tutto il contrario della ragazzina con
mille
dubbi e domande. I miei pensieri vengono interrotti da Ganymedes che
viene a
portarmi il vestito per l'intervista. Mi solleva il viso con un dito e
osserva
il trucco, spostando qualche ciocca di capelli. Poi fa un cenno di
assenso e
apre la custodia del vestito, aspettando che gli dia la mia opinione.
Sinceramente è molto diverso da quello che mi aspettavo. Il
vestito ha una
scollatura a barca parecchio profonda e le maniche a tre quarti, il
tessuto del
corpetto rivestito di perline. La gonna è corta e per
metà fatta di merletto,
mentre in vita ho un insieme di nastri, fiocchi e balze. Come se il
vestito non
fosse già abbastanza eccentrico così, si porta
dietro uno strascico vaporoso
lungo fino ai piedi. Guardo il mio stilista abbastanza perplessa.
"Credevo
che
avremmo puntato su una cosa di questo tipo per sta sera... Non
è troppo
appariscente per una semplice intervista?"
"Invece
è perfetto
per l'intervista. È la tua ultima apparizione televisiva
come Vincitrice in
carica, poi diventerai un Mentore, che, ci mancherebbe, è un
ruolo importante,
ma questa è l'ultima intervista in cui il pubblico ti
vedrà come l'ultima
Vincitrice dell'arena. Devi essere indimenticabile, devi lasciare un
segno
indelebile, dimostrargli che in realtà è solo
l'inizio, che la ragazza d'oro di
Capitol City è qui per restare. Devi essere eccessiva,
voglio che rimangano
tutti sbalorditi."
Parla
a raffica mentre
mi sistema il vestito e i semplici gioielli che lo accompagnano. Sono
fortunata
ad avere Ganymedes, da quando tutto questo è iniziato e lui
cura la mia
immagine, non ha mai sbagliato un colpo. So che è uno dei
migliori stilisti della
Capitale e che dopo gli ultimi Giochi ha lanciato la moda dei vestiti
dorati
sulla scia del mio look da Vincitrice, sta praticamente dettando la
moda nella
Capitale.
"Dopo
questo,
Capitol Couture potrebbe anche darti la copertina" mi dice ammiccando
mentre
si allontana per osservarmi.
"Vuoi
dire darla a
te, io sono solo il tuo umile manichino" gli rispondo mentre mi osservo
nello specchio, ammettendo che Ganymedes è un artista e che
se non fosse stato
per lui io sarei passata quasi inosservata. Se non avessi avuto la mia
squadra,
con lui e i Preparatori a curare la mia immagine, Amarillis a
pubblicizzarmi e
Sapphire a procurarmi Sponsor dubito che sarei riuscita a tornare.
Continuano
tutti a fare un lavoro incredibile e io devo dimostrarmi all'altezza.
Quindi si
va in scena.
Il
trono della mia
precedente intervista è stato sostituito per lasciare il
posto alla solita
poltroncina, attorno alla quale Ganymedes sta sistemando lo strascico
mentre
Caesar Flickerman si sta facendo ritoccare il trucco. Ho fatto la mia
entrata
trionfale prima della pubblicità e tra qualche minuto
inizierà l'intervista.
Quando restiamo soli Caesar mi si avvicina, con la cartellina con il
programma
dello show e le domande dove prende qualche appunto.
"Sei
pronta?"
mi chiede mentre taglia qualcosa.
"Io
sono nata
pronta" ribatto col mio miglior tono da Favorita che lo fa sorridere.
"Domande
che non
vuoi che ti faccia?"
"Nessuna,
diamo al
pubblico lo spettacolo che vuole."
Lui
mi dà una pacca
sulla spalla e si mette seduto, pochi secondi dopo siamo di nuovo in
diretta e
Caesar ha assunto il suo largo sorriso da intervista mentre saluta il
pubblico.
"Stella,
questi
sono i tuoi ultimi giorni da Vincitrice in carica, come li stai
vivendo?"
"In
maniera
frenetica, direi. Con i ritmi del Tour è difficile fermarsi
a pensare, me li
sto godendo appieno, senza dubbio" rispondo mentre scuoto i capelli e
guardo il pubblico. Penso di non poter dire che non vedo l'ora che
questo circo
finisca per tornarmene a casa e dormire fino a tardi.
"Che
mi dici del
Tour, qualche posto che ti ha colpito particolarmente?"
Sono
rimasta davvero
molto colpita, in senso fisico proprio, dal Distretto Sei, ma penso di
non
poterlo dire a telecamere accese. "Sono rimasta davvero meravigliata
davanti all'oceano" decido di rispondere col mio miglior tono sognante
mentre guardo il pubblico.
"Distretto
Quattro,
quindi. Posso farti una domanda in merito?" mi chiede sporgendosi
leggermente verso di me e io annuisco, distratta dal provare ad
accavallare le
gambe senza attorcigliarmi nelle balze dello strascico. "È
vero che è scattata
la scintilla tra te e Finnick Odair?"
Cosa?!
La prossima volta
che mi chiede se c'è qualcosa che non voglio chiesto devo
rifletterci bene
prima di rispondere. Credo di essere rimasta qualche secondo con la
bocca
aperta per lo stupore mentre spostavo lo sguardo su Sapphire in cerca
di aiuto.
Lui mi fa vigorosamente cenno di no con ogni parte del suo corpo utile
allo
scopo e mi esibisco in una risata cristallina che spero risulti
credibile.
"Ma
no, Caesar, io
e Finnick siamo solo amici! Niente di più!"
Credo
di avere una nota
omicida nello sguardo, perché lui decide di non insistere.
"Allora
parlando di amici, farai da damigella al matrimonio di Ruby, vero?"
Eh?
Sapphire mi fa cenno
di sì quindi credo sia vero. Io li uccido tutti.
"Sì, è esatto!"
esclamo entusiasta, fingendo di esserne a conoscenza da tempo. "Quando
Ruby me l'ha chiesto ero al settimo cielo, mi sono commossa!" continuo
con
trasporto mentre pubblico e presentatore si lasciano andare a
esclamazioni
emozionate. Beh, credo sia la reazione che avrei avuto se Ruby me lo
avesse
effettivamente chiesto. L'intervista continua ancora un po', Caesar mi
chiede
della mia carriera di cantante, di come mi sono sistemata nella nuova
casa e se
sono emozionata per sta sera. Cerco di essere il più
naturale possibile senza
lasciarmi scappare che ho paura che Snow mi decapiti e poi faccia
giocare i
suoi invitati a palla con la mia testa. Quando finiamo mi prendo i miei
ultimi
applausi e poi finalmente sono libera di andare.
La
prima cosa che faccio
arrivata in camerino è farmi portare un telefono e chiamare
Ruby.
"Stella!
Ti ho
appena vista in tv, sei stata perfetta! E quel vestito ti stava davvero
bene,
devo chiedere a Gany di farmene uno simile per la festa di fidan-"
"Ruby,
lo sai,
vero, che non mi hai mai chiesto di essere la tua damigella,
sì?!" la
interrompo mentre calcio via le scarpe.
"Ah...
Sì... Io
volevo chiedertelo per bene, ma sapevo che eri presa dal Tour e
così ho pensato
di chiedertelo domani... Però poi in quell'intervista mi
hanno chiesto i nomi e
così..."
"Potevi
almeno
avvertirmi, ti pare?!" sbuffo sonoramente mentre cerco di togliermi il
vestito, tenendo il telefono bloccato tra la testa e la spalla.
"È
che non volevo
rovinarti la sorpresa!" mi risponde con voce contrita. È la
conversazione
più assurda che io abbia mai sostenuto, davvero. Vorrei
inveire ancora un po'
ma arriva Ganymedes e sono costretta a chiudere. Dobbiamo trasferirci
alla
Torre del Centro di Addestramento per prepararci per la festa di sta
sera e non
possiamo fare tardi o ad Amarillis inizia ad uscire il fumo dalla testa.
Ganymedes
mi sta
sistemando il vestito dopo che sono salita sui tacchi e si sta
accertando che
tutto sia come lo aveva immaginato. Il vestito che ha disegnato per la
festa
alla Residenza Presidenziale è interamente ricoperto di
paillettes dorate e
lungo fino ai piedi, ma con uno spacco davvero poco coprente. La
schiena è scoperta
e la scollatura a V profonda e dubito che questo vestito abbia avuto la
completa approvazione di Sapphire.
"Nervosa?"
"No...
Cioè sì, un
po'... Ci sarà così tanta gente..."
"Magari
se la
smettessi di mentirmi e mi dicessi cosa ti preoccupa potrei
confortarti"
mi risponde con mezzo sorriso. "Snow ti ha minacciata in qualche
modo?"
"No...
Un
po'..." gli confido mentre lui mi sistema i capelli.
"Quello
che devi
capire, Stella, è che per minacciarti e costringerti a fare
qualcosa, significa
che lui ha bisogno di te. Non farti mettere in un angolo, gira la
situazione a
tuo favore. Sei sopravvissuta all'arena, puoi sopravvivere a Coriolanus
Snow."
"Ho
paura che se la
prenda con le persone che mi sono vicine..."
"E
tu non dargliene
l'occasione! Gioca bene le tue carte per farlo contento, ma non fargli
avere
l'impressione di essere impaurita. Cerca di instaurare un rapporto alla
pari,
non di passare per la sua preda, capito?"
Annuisco
e abbraccio il
mio stilista, cercando di scacciare via l'insicurezza e di convincermi
che
posso superare sta sera senza avere un crollo nervoso.
La
festa, devo
ammettere, non è male. Ho fatto la mia grande entrata
attraversando il viale
alberato con Amarillis, circondata da gente che urlava il mio nome o mi
sfiorava, come se fossi una specie di reliquia. Una volta entrati nella
villa,
Sapphire mi ha presentato un po' di persone e mi ha anche fatto
ballare. Ho
mangiato, bevuto e chiacchierato quasi come a qualsiasi altra festa e
Snow l'ho
solo intravisto un paio di volte. Mentre chiacchiero con un gruppo di
persone,
che messe insieme hanno i capelli di tutti i colori dell'arcobaleno,
inizio a
pensare che magari mi ero preoccupata eccessivamente e che forse Snow
non lo
vedrò nemmeno, ma le mie speranze vengono infrante dal
Presidente che si
avvicina a noi.
"Signorina
Maloney,
posso mostrarle la vista dal balcone?" mi chiede mentre gli altri ci
lasciano soli e io valuto l'idea di dire che devo andare in bagno.
"Ma
certo"
rispondo invece col mio migliore tono gentile, mentre lui mi offre il
braccio e
mi accompagna in balcone. Forse vuole buttarmi giù e farlo
passare per un
incidente. Può farlo? È il Presidente, certo che
può farlo. Posa il suo
bicchiere sulla balaustra di marmo e io lo imito. "Davvero una bella
festa!" mi complimento col sorriso migliore che riesco a fare per
rompere il
silenzio.
"Una
bella festa
per una bellissima ragazza" mi risponde alzando il calice verso di me,
ma
riposandolo senza bere. "Ho seguito con molto interesse il suo Tour
della
Vittoria. È stata brava non posso negarlo, carina,
rispettosa, spontanea, ma mi
aspettavo qualcosa di più da lei."
"Presidente,
ho
fatto del mio meglio... Non vedo che altro avrei potuto fare..."
"Lei
farà da
Mentore quest'anno, vero?" mi chiede di punto in bianco e io non
capisco
cosa c'entri.
"Vero."
Mi
chiedo dove voglia
arrivare. "Sarebbe un vero colpo di scena, apprezzatissimo nella
Capitale,
se la sua amica Ariel venisse estratta di nuovo. Un segno del destino
si
potrebbe dire. E lei si ritroverebbe a fare da Mentore all'amica che ha
salvato
l'anno scorso, sapendo che avrebbe poche, diciamo anche nessuna
possibilità di
farcela. Il pubblico lo adorerebbe non trova?" mi chiede con un sorriso
glaciale mentre io mi appoggio alla balaustra per mantenermi in piedi.
"Dia
un messaggio
più incisivo, Signorina Maloney, prima che sia io a farlo"
conclude e io
non posso che annuire. "È davvero molto bella sta sera, si
diverta"
mi augura con un sorriso paterno mentre io cerco di ricominciare a
respirare
normalmente. "Ho sentito che il signor Odair la stava cercando..."
aggiunge prima di andarsene facendomi un sorrisetto.
Non
so come sono
riuscita a camminare normalmente fino al bancone dove i baristi
continuano a
preparare cocktail colorati senza sosta, ma ora che ci sono arrivata
non ho
intenzione di alzarmi prima di aver bevuto abbastanza da dimenticarmi
la
conversazione di poco fa. Devo dare un messaggio più
incisivo e non ho idea di
come fare. O meglio, forse ne ho una ma avevo sperato di non dover
vendermi a
tal punto a Capitol City. Dovrei chiamare il mio produttore musicale e
dirgli
di recuperare uno dei progetti che avevo scartato, ma non posso farlo
adesso,
visto che probabilmente sarà qui da qualche parte a
divertirsi. Così tutto
quello che posso fare per sta sera è starmene seduta qui
fingendo che la
conversazione sul balcone non sia mai avvenuta.
"Quello
non è troppo
forte per te?" mi chiede Finnick mentre si siede accanto a me e mi
allontana il bicchiere.
"È
la mia festa,
posso bere quello che voglio!" gli rispondo, felice di avere una
distrazione.
"È
la tua festa, ma
non sembra che tu ti stia divertendo molto. Non ti piace
"Oh
no, io adoro
Ridacchiamo
insieme e io
sento la testa un po' leggera. "Vuoi andartene?"
"Non
posso
andarmene dalla mia festa!"
"Puoi
andartene
proprio perché è la tua festa!"
Va
bene, adoro il modo
di pensare di questo ragazzo. "Fammi avvertire Sapphire" gli dico
ignorando il suo sguardo perplesso e divertito allo stesso tempo.
Credo
mi abbia vista
parlare con Finnick, perché, appena mi avvicino a lui,
Sapphire mi rivolge un
deciso e sonoro 'no'.
"Non
sai neanche
cosa ti voglio chiedere! esclamo stizzita.
"Ne
ho una vaga
idea. Non sparirai insieme a Finnick Odair di nuovo, non esiste."
"Ti
prego, ho
bisogno di staccare un po'... Non tornerò tardi e non ci
farò ritardare la
partenza in alcun modo, ti prego!" gli chiedo cercando di avere uno
sguardo convincente e mettendo su la mia migliore espressione
innocente.
"E
va bene. Ma non
farmene pentire" mi ammonisce mentre lo abbraccio riconoscente per poi
raggiungere Finnick.
"Allora,
dove
vorrebbe andare, signorina?" mi chiede mentre mi fa passare un braccio
intorno alla vita.
"In
un posto in
alto da cui si vedono le luci colorate" gli rispondo, sapendo che
probabilmente suona come una cosa un po' strana.
Lui
ci pensa un attimo
su. "Credo di avere in mente il posto giusto" mi dice poi, dandomi un
bacio sulla guancia e trascinandomi via.
La
scelta di Finnick è caduta
sulla terrazza panoramica di uno dei più esclusivi hotel
della Capitale. Siamo
distesi su dei lettini che durante il giorno penso vengano usati per
prendere
il sole e lui sta versando il vino in due bicchieri che ha tirato fuori
magicamente. Davanti a noi si estende Capitol City con le sue luci
colorate e
le strade sempre illuminate.
"Devo
ammettere che
sai scegliere bene i posti dove portare una ragazza" gli dico
ridacchiando
mentre mi porge un bicchiere.
"Ehi,
sono Finnick
Odair, che ti aspettavi?!" mi chiede mentre fa tintinnare il suo
bicchiere
contro il mio. Restiamo qualche minuto in silenzio mentre una folata di
vento
mi scombina i capelli.
"Ti
va di parlare
di Snow?" mi chiede soltanto, dopo aver riempito di nuovo i bicchieri.
Una
parte di me sta per
dire sì, so che potrei raccontare tutto a Finnick e lui
capirebbe, magari mi
darebbe anche un buon consiglio, ma c'è un'altra parte di me
che vuole
prendersi una pausa, che sa che lo rivedrà tra dei mesi e
non vuole passare
queste poche ore di tranquillità a parlare di Coriolanus
Snow.
"No"
rispondo
soltanto per poi distendermi più comodamente e svuotare il
bicchiere. Lui non
insiste.
"Allora
parliamo
del fatto che Caesar Flickerman ti ha chiesto di me e tu mi hai
definito come
un amico, in diretta, mentre praticamente tutta Panem guardava" attacca
con un tono offeso che mi fa sorridere. "Amico? Dico, vuoi mettere in
dubbio la mia fama di seduttore?!"
"Non
sapevo che
dire, non volevo far ingelosire le tue ammiratrici!" gli rispondo
mentre
cerco di reprimere una risata e di avere un tono di scuse.
"Dovrai
impegnarti
parecchio perché ti perdoni questa Maloney, sappilo."
Accidenti,
ho offeso
l'ego di Finnick Odair, mi ci vorranno un paio di anni per mettere a
posto le
cose. Con uno sbuffo che spero abbia sentito poso il bicchiere per
terra e
copro la distanza tra i nostri lettini, andando a sedermi su di lui e
lanciandogli uno sguardo malizioso dall'alto.
"E
va bene, cercherò
di impegnarmi..." gli dico mentre mi chino a baciargli il collo e gli
passo una mano tra i capelli. La mano di Finnick che mi accarezza la
schiena
nuda mi dà un brivido.
"Hai
freddo?"
mi chiede col suo tono a metà tra il dolce e il lascivo che
fa cadere ai suoi
piedi tante delle sue cosiddette ammiratrici.
"Ho
in mente un
paio di modi per riscaldarci..." gli rispondo prima di baciarlo sotto
il
cielo di Capitol City.
All'alba
Finnick mi ha
accompagnata in stazione e mi ha aiutata a salire sul treno tenendomi
lo
strascico del vestito mentre io mi toglievo le scarpe per non far
rumore. Mi ha
anche lasciato il suo numero di telefono così possiamo
sentirci per pianificare
un'alleanza per i prossimi Giochi, o almeno questa è la
motivazione ufficiale
che mi ha dato.
Dopo
neanche un paio
d'ore che mi sono messa a letto, Sapphire viene a svegliarmi cercando
di fare
più rumore possibile.
"Ti
ooodiooo"
mi lagno mentre mi barrico sotto le coperte e cerco di ignorare che sta
spalancando le tende.
"È
la tua punizione
per esserti sbaciucchiata con Odair su questo treno" mi risponde mentre
mi
tira via il cuscino.
"È
rimasto sulla
porta, non l'ho fatto entrare!" biascico mentre mi tengo strette le
coperte, cercando di non farmele portare via. "E poi passeremo tutta la
giornata sul treno, perché dovrei alzarmi presto?!"
"Ganymedes
deve
sistemare il vestito, Amarillis vuole vedere con te il discorso per sta
sera, i
tuoi Preparatori devono torturarti in non so che modo e potrei
continuare
ancora. Quindi, giù dal letto."
Credo
che potrei
piangere. La cosa positiva è che, passata sta sera,
potrò tornare alla mia vita
normale per altri sei mesi.
Ho
passato la giornata
tra trattamenti di bellezza e prove d'abito per sta sera, venendo a
conoscenza
del fatto che ogni volta che vinciamo Amarillis cerca di organizzare
una festa
più sfarzosa della precedente a causa di una specie di sfida
che ha con le
Accompagnatrici del Due e del Quattro. Quando finalmente nel tardo
pomeriggio
arriviamo a destinazione, ci dirigiamo in fretta verso il Villaggio dei
Vincitori, dove il mio Team si installa in casa mia per mettere su una
specie
di salone di bellezza di emergenza. Per strada non incontriamo
praticamente
nessuno perché tutti sono a prepararsi per sta sera. Nei
Distretti più poveri
la festa in onore del Vincitore è un modo per mangiare
decentemente, ma nei
Distretti ricchi diventa l'occasione per organizzare una festa sfarzosa
ed
esclusiva a cui tutti non vedono l'ora di partecipare. Ricordo che
quando Gloss
e Cachemire hanno vinto noi ragazzini eravamo elettrizzati all'idea di
poter
andare alla festa per due anni di fila. Io e Ariel ci mettevamo mesi a
perfezionare il nostro look. Ora invece ho chi si occupa di questo per
me e
sono persino l'ospite d'onore.
Il
mio vestito l'ha
scelto Ganymedes, pescando un'idea pazzesca e bellissima dalla sua
testa come
tutte le altre volte. Stavolta la gonna è abbastanza
semplice, lunga fino ai
piedi e trapuntata di fili dorati e separata dal corpetto a V senza
decori da
alcune strisce di paillettes. Queste stesse strisce si incrociano sulla
schiena
nuda e io spero che sia una serata calda perché non
è previsto nient'altro per
coprirmi.
La
festa sta
trascorrendo tranquilla, fatta eccezione per Amarillis che corre da
tutte le
parti per sistemare dettagli imperfetti solo nella sua mente e per
riprendere
chiunque faccia qualcosa che non le va a genio. Dopo vari inseguimenti
io e Eve
siamo riuscite a fermarla e ad affidarla a Ganymedes, sperando che
almeno lui
riesca a tenerla buona per un po'. Ruby mi ha aggiornato
sull'organizzazione
del matrimonio, a cui adesso che sono tornata prenderò parte
attivamente, per
la gioia di Frank che sarà esonerato dallo scegliere le
tovaglie per il
ricevimento con coperti annessi. Ho visto i genitori di Trevor in giro
e posso
solo immaginare quanto debba essere brutto per loro stare qui, a
festeggiare la
persona che ha ucciso loro figlio, quindi cerco di evitare di
incontrarli.
Sono
riuscita ad
arrampicarmi su uno sgabello del bar e sto bevendo un cocktail,
approfittando
del fatto che i miei genitori stanno chiacchierando con Sapphire ed
Eve, quindi
sono praticamente senza scorta.
"Bella
festa"
mi dice Gloss sedendosi con classe sullo sgabello accanto al mio col
suo bel
sorriso stampato in faccia. Beh, anche io riuscirei a sedermi senza
problemi se
avessi i pantaloni.
"Vorrei
vantarmene
ma non è merito mio" gli rispondo ricambiando il suo sorriso
mentre il
barman gli serve da bere. La band deve aver finito la sua pausa
perché la
musica riempie di nuovo il parco dove è stata allestita la
festa, che guarda
caso è lo stesso dove io e Ariel discutevamo di quelli che
sarebbero stati i
miei Giochi prima che iniziassero.
"Balli?"
mi
chiede lui alzandosi e mettendomi una mano sulla schiena e io sto
seriamente
valutando di provare a scendere da quassù e andare a ballare
quando incrocio lo
sguardo assassino di Cashmere puntato su di me e desisto.
"Io
ti direi anche
di si, ma poi credo che Cashmere me la farebbe pagare, quindi a
malincuore
rifiuto l'invito" gli rispondo con un sorriso contrito. Lui butta
un'occhiata alla sorella ma mantiene il suo sorriso.
"Ammetto
che
Cashmere è un po' gelosa..."
"E
molto brava con
i coltelli" aggiungo seria mentre finisco il mio drink. Lui scoppia a
ridere.
"Non
penso che li
userebbe..."
"Deve
già fronteggiare
una flotta di ragazze che ti sbavano dietro, credo che se ballassi con
te
sarebbe la ciliegina sulla torta, Gloss! Sei troppo carino
perché la tua
ragazza non sia gelosa di te!"
Lui
mi guarda e vedo il
colore che scivola via dal suo viso. "No ma che... Che dici... Non
crederai a certe voci..." balbetta mentre beve qualche sorso per
calmarsi.
Io afferro il bicchiere pieno che mi porge il barman con un sorriso
grato.
"Non
do retta alle
voci, è che si capisce!"
"Ma
che dici,
no!"
"Sì!"
"No!"
"Sì!
Non le hai
tolto gli occhi di dosso per tutta la sera e lei fulmina ogni ragazza
che ti
saluta e si vede che c'è chimica tra voi!"
Scoppiamo
a ridere
entrambi, anche a causa dell'alcol, credo, poi lui torna serio. "Non lo
dirai a nessuno, vero?" mi chiede con un tono di supplica.
"Scherzi?
Certo che
no. Siamo amici, non vado a raccontare i fatti tuoi in giro. Ma
lasciami fuori
quando vuoi farla ingelosire, ok?"
"Andata"
mi
risponde con un sorriso di scuse facendo tintinnare il bicchiere contro
il mio.
"Allora, tocca a te, raccontami di Odair..."
"Ci
hai provato,
non sono così ubriaca!" gli rispondo mollandogli una
gomitata che lo fa soltanto
ridere di più.
L'effetto
collaterale di
aver passato un'ora a chiacchierare con Gloss al bar è che
ora ho una certa
urgenza di raggiungere il bagno. Forse avrei dovuto portare un'aiutante
perché fare
pipì con questo vestito non è per niente facile.
Mentre mi sto lavando le mani
scrutando nello specchio se devo ritoccarmi il trucco, la porta del
bagno si
apre ed entra Cashmere, che non fa niente per nascondere che non
è felice di
avermi tra i piedi.
"Ciao"
la
saluto con tono neutro mentre mi insapono.
"Ciao"
replica
acida uscendo un lucidalabbra dalla sua borsetta. Restiamo in silenzio
mentre
se lo mette e io mi asciugo le mani, ma dopo averlo chiuso lo sbatte
sul
ripiano di marmo e si volta a guardarmi. "C'è qualcosa tra
te e
Gloss?"
Wow
qualcuno qui è molto
diretto. "No. So che non mi sopporti e che magari avrai sentito tante
cose
brutte su di me, ma flirtare coi ragazzi impegnati non è nel
mio stile."
"Impegnato?
Gloss
ti ha detto che sta con qualcuno?"
Faccio
roteare gli
occhi. "Mh, sì, fammi pensare... Bionda, carina, occhi da
cerbiatta, ha
vinto i Sessantaquattresimi Hunger Games, è in questo bagno
con me... Non so se
la conosci" le rispondo scocciata da questa farsa voltandomi anche io
verso di lei.
"Ma
che cavolo stai
dicendo, non c'è niente tra me Gloss!"
"Allora
perché mi
stai minacciando col lucidalabbra?"
"Io
non ti
sto-" ecco, si è resa conto che lo sta impugnando in modo
aggressivo.
"Te l'ha detto lui?" mi chiede con un tono più calmo.
"Diciamo
che io
l'ho capito e lui non ha negato" rispondo tirando fuori il lucidalabbra
anche io, per combattere ad armi pari.
"Quindi
siete
davvero amici" mi dice a metà tra una domanda e una
constatazione.
"Potrei
essere
anche amica tua se tu non mi odiassi."
"Io
non ti odio...
Davvero, guarda depongo le armi" mi dice rimettendo il lucidalabbra in
borsa.
"Il
tuo segreto è al
sicuro" le rispondo con un sorriso sincero, chiudendo anche io la
borsa.
"E non ti giudico, la vostra vita è affar vostro."
"Grazie"
risponde, facendomi il primo vero sorriso da quando la conosco. "Ora mi
sa
che ci tocca tornare di là, non vorrai perderti la tua festa
che andrà avanti
ancora per ore!" mi dice ed entrambe ridiamo mentre lasciamo il bagno.
"Suona
tanto come
una minaccia..."
"Ancora
peggiore
del mio lucidalabbra alla fragola..."
Non
avevo pensato che
Cashmere fosse così simpatica, ma è una cosa
sulla quale sono felice di aver
cambiato idea.
Quando
metto piede a
casa è l'alba, di nuovo. Il mio Team torna nella Capitale e
ci rivedremo tra
sei mesi quindi i saluti hanno richiesto un bel po' di tempo, lacrime e
acuti
di Amarillis. Con le ultime forze mi metto il pigiama e mi infilo a
letto. Dopo
aver recuperato un po' di sonno dovrò lavorare al segnale
più deciso che mi ha
chiesto Snow, non ho scelta. Sta volta dovrò metterci la
faccia ed essere
convincente, non posso rischiare di far finire Ariel nell'arena. Spero
che la
mia idea convinca il Presidente come convince me, altrimenti non
saprò proprio
che altro inventarmi.
Author's Note.- Ciao a tutti! Per
prima cosa, anche se un po' in ritardo vi
auguro buona Pasqua :D Mi dispiace aver aggiornato più
lentamente ma durante le
vacanze, paradossalmente, ho meno tempo libero per scrivere .-. Spero
che il
capitolo vi piaccia, anche se finisce con un po' di suspance, che
prometto sarà
svelata nel prossimo :3 Per quanto riguarda la parte sulla coppia
GlossxCashmere, io li adoro, non ci posso fare niente, quindi ho voluto
fargli
un piccolo cammeo. Se li odiate spero di non avervi fatto storcere
troppo il
naso, se li amate sono felice di non essere sola XD (ma come fate ad
odiarli,
guardate
che cuccioli che sono :3)
Al
solito vi lascio i
vestiti di intervista,
festa
a Capitol e festa
al Distretto (lo ammetto, mi sto
divertendo un mondo a trovare tutti questi vestiti dorati) e se non
avete mai
sentito parlare di Capitol
Couture... Beh rimediate, non ve ne pentirete.
Chiudo
questo papiro
dandovi appuntamento al prossimo capitolo e ringraziandovi come sempre
di
essere passati a leggere <