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Autore: speranza_illusione    06/04/2015    0 recensioni
DAL TESTO DEL SESTO CAPITOLO: Le truppe di Utritin avevano attraversato le linee distruggendo tutto ciò che le capitava, compresa Zazco, la città natale di Handerson, dove tutta la sua famiglia, padre, madre, moglie, figli, cugini, zii, viveano. Morirono tutti. Quando vi tornò non c'erano altro che macerie e l'odore nauseante di sangue. Riuscì a trovare la zona dove abitava, e trovò il corpo della moglie, martoriato e ferito. La strise a lungo tra urla di dolore e lacrime. Un dolore che creava un vuoto che, con ogni probabilità, non sarebbe stato riempito mai più. Passarono giorni prima che rivolgesse la parola a qualcuno. Nel frattempo le truppe nemiche erano quasi giunte alla capitale: il Re decise allora di mandare il battaglione di difesa stanziato nelle mura. Il battaglione che in ogni guerra non viene allontanato dalla città perché troppo prezioso. La carta vincente del regno. Quel ultimo scontro vide vittoriose le truppe di Tuforu, ma la morte di centinaia di valorosi soldati, tra cui l'ultimo rimasto ad Handerson della sua famiglia, il fratello James.
Genere: Avventura, Drammatico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Dieci anni prima, Handerson era andato a combattere sul confine a nord-est. Le truppe di Utritin avevano attraversato le linee distruggendo tutto ciò che le capitava, compresa Zazco, la città natale di Handerson, dove tutta la sua famiglia, padre, madre, moglie, figli, cugini, zii, viveano. Morirono tutti. Quando vi tornò non c'erano altro che macerie e l'odore nauseante di sangue. Riuscì a trovare la zona dove abitava, e trovò il corpo della moglie, martoriato e ferito. La strise a lungo tra urla di dolore e lacrime. Un dolore che creava un vuoto che, con ogni probabilità, non sarebbe stato riempito mai più. Passarono giorni prima che rivolgesse la parola a qualcuno. Nel frattempo le truppe nemiche erano quasi giunte alla capitale: il Re decise allora di mandare il battaglione di difesa stanziato nelle mura. Il battaglione che in ogni guerra non viene allontanato dalla città perché troppo prezioso. La carta vincente del regno. Quel ultimo scontro vide vittoriose le truppe di Tuforu, ma la morte di centinaia di valorosi soldati, tra cui l'ultimo rimasto ad Handerson della sua famiglia, il fratello James. Fu l'unico sopravvissuto alla guerra in tutta la sua famiglia. Passarono anni prima che si riprendesse dal colpo, e non sarebbe successo se non avesse conosciuto un'altra donna, che a sua volta era vedova di un soldato, Morgan, morto tra le braccia del suo compagno d'armi e migliore amico, Handerson. Morì prendendo una freccia al posto suo. -ei Handerson... perché piangi?- tossì -non piangere... sei un soldato vecchio mio... piangi quando la guerra sarà finita... e ti diranno che abbiamo vinto... abbiamo vinto pagando le vite dei nostri fratelli e figli... capisci? haha... - tossì di nuovo sorridendo - ci prendono in giro vecchio mio... mondo pazzo... se ne esci vivo... vai da mia moglie e dille che la amo... abbi cura di lei... - Handerson continuava a piangere - Perché non resisti ancora un po', Morgan? Tra poco ti porto da un medico e potrai andare tu stesso da tua moglie... ti prego Morgan, non mi lasciare! - Morgan continava a sorridere - è tardi ormai, devo andare vecchio mio - non smise di sorridere. Chiuse gli occhi e dormì, per sempre." "- mamma! mamma! Perché papà non torna? È arrabbiato con me? Farò il bravo - il bambino aveva gli occhi rossi. La madre lo guardò con un dolore che la stava divorando l'anima - no piccolino- si abbasso per abbracciarlo - è solo andato a lavoro. Lo sai che deve andare via per molto tempo, no? Ne avevamo già parlato. Non ti preoccupare, tornerà presto e saremo di nuovo tutti insieme. E giocheremo nel prato - il volto del bambino si illuminò - il prato vicino al fiume? Dove giocavamo a nascondino e papà ogni volta contava perché non riusciva a nascondersi? - la madre iniziò a ricordare e strigere più forte il piccolo - sì, proprio lì - il piccolo iniziò a respirare con fatica -mamma mi fai male - allentò la presa - scusami - le lacrime continuavano a bagnarle le guance -ti manca papà? - chiese il piccolo - sì, Jansen, mi manca il papà.- il piccolo strinse più forte la madre -anche a me, mamma!-
   
 
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