Un temporale di dimensioni apocalittiche si abbatté sull'Accademia Honnouji, le case dei piani più basi crollarono, alcune furono completamente allagate dall'incessante pioggia.
Satsuki-Sama non si era mossa dal trono, dalla torre aveva continuato ad osservare la sua città dall'alto verso il basso. Nella mano destra una tazza di tè di prima qualità, accanto un vecchio maggiordomo dallo sguardo spento e le ossa affaticate dopo anni ed anni di servilismo. Eppure, sapevano entrambi che nulla di tutto ciò era vero, era tutta un'illusione. Una ribellione che nel peggiore dei casi avrebbe comportato alla distruzione dell'accademia. Ma per ucciderla avrebbero donato di certo la loro stessa vita …
La cinta muraglia che proteggeva l'accademia, invece, avrebbe resistito nel tempo, non sarebbe mai crollata. Sulla sua sommità, nel punto più alto e maestoso si trovava una ragazzina sorridente ed allegra. Nelle sue mani stringeva una spada simile alla metà di una forbice, di colore completamente viola. Piantò l'arma a terra e vi si appoggiò sopra.
'A che gioco stai giocando? Satsuki-Sama?' si aggiustò la benda rosa sull'occhio destro continuando a sorridere. Lei era l'unica a sapere, veramente, cosa stesse accadendo oltre alla preside del consiglio studentesco.
Harime Nui era una delle due possidenti delle metà della spada forbice del Dr Matoi. Nata dalla prima fibra vivente.
'Certo, nessuno mi ha detto dell'Elezione Naturale. Sei davvero cattiva!' improvvisò un broncio, poi aprì l'ombrello e si voltò, planando fino a terra, davanti all'ingresso dell'accademia. 'Ciao ciao sorellona...' sussurrò prima di scomparire nella nebbia.