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Autore: __JUN__    22/12/2008    3 recensioni
Fic di Natale!!!! Questa volta una NaruHina sotto l'albero... Hinata vede finalmente i propri sogni avverarsi ma a causa di una serie di sfortunati eventi la sua storia sta per sgretolarsi ancor prima di iniziare...tutta colpa di...leggete e saprete. Sempre e comunque il "vissero per sempre felici e contenti"
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Altri, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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It's XmaS

Incontri "pericolosi"


Le strade del villaggio erano avvolte da un’atmosfera ovattata di luci rosse, verdi e oro. Le vetrine dei negozi merlettate di neve finta e agrifoglio risplendevano di luci e candele, gli alberi di Natale all’interno e all’esterno delle abitazioni erano tutti decorati e brillavano nell’ora tarda della sera.
La folla eccitata e rumorosa si godeva l’irreale atmosfera della vigilia, i bambini appiccicati alle vetrine dei negozi di giocattoli, mano per mano con i proprio genitori e con in bocca un gigantesco lecca-lecca  multicolore, le coppiette felici che si stingevano l’una all’altro e… i soliti ritardatari che negli ultimi minuti prima del cenone della vigilia correvano da una boutique all’altra, si spingevano, facevano a gara per guadagnarsi l’ultimo giocattolo abbandonato dello scaffale più in alto. Tra questi, avvolta stretta stretta in un  cappotto bianco lungo fino alle ginocchia si faceva largo faticosamente tra la confusione Hinata Hyuga.
“come ho fatto a dimenticarlo!” pensava la ragazza cercando disperatamente un negozio non preso d’assalto dalla folla inferocita. Cercando di non perdere l’equilibrio precario sui tacchi alti degli stivali di pelle nera e tenendo saldamente pacchetti, scatoline e buste varie Hinata trovò finalmente il negozio che faceva a caso suo: un negozietto della Virgin Music semideserto in una stradina laterale alla strada principale supertrafficata di konoha. La mora iniziò a cercare confusamente tra i miglia di cd sui ripiani del negozio, facendone cadere qualcuno qua e la inciampando nei cartelloni pubblicitari 3D.
…19:30…
fra un’ora la famiglia si sarebbe riunita per il tradizionale cenone e lei non era ancora riuscita a trovare un regalo decente per Hanabi!
“vediamo un po’” cercava di ragionare la ragazza “ lei ascolta un gruppo pseudometallaro punk filosatanico” e intanto cercava istericamente tra cd di Merilin Manson e i Guns and rose. Intanto il commesso, un ragazzo da un lungo ciuffo nero piastrato che gli copriva un occhio, la guardava distratto mentre sfogliava una rivista da dietro al bancone. –Trovato!-esclamò trionfante la ragazza mostrando l’ultimo cd dei Tokio Hotel.
-Ecco qua, mi fa un pacchetto regalo per favore? -fece la mora con un gran sorriso poggiando il suo acquisto sul bancone per pagare.
Il giovane commesso alzò impercettibilmente il piercing sul sopracciglio e scostò la ciocca di capelli scuri per osservare quella strana ragazza trafelata.
-Ecco a lei- disse privo di entusiasmo dopo averle consegnato un pacchetto rosa shoking –grazie per averci scelto e buon Natale-
-Grazie, anche te!- gli sorrise la ragazza e uscì dal negozio traballando  seguita dalle occhiate interrogative del giovane.
Assolutamente rilassata Hinata svoltò di nuovo nel caos della strada principale del villaggio godendosi per un attimo l’atmosfera di festa e respirando l’aria di dolci e altre leccornie natalizie.


Ore  19:30 (in contemporanea) all’Ichikaru ramen

Quattro ragazzi, chi su di giri chi con l’aria depressa sedevano in fila al bancone con davanti le loro ciotole di ramen caldo fumante. Solo uno aveva già trangugiato tre porzioni intere e si apprestava a mangiarne una quarta. Il ragazzo biondo dagli strani segni sulle guance si rivolse al suo compagno: -allola chikamalu, tu che fai pel Natale?
-Naruto puoi mangiare a bocca chiusa per piacere?- fece seccato il ragazzo alla sua sinistra –sono invitato a pranzo a casa di Ino-
-Tu Choji?- chiese Naruto dopo aver ingoiato un boccone enorme.
-Festeggerò con la mia famiglia come sempre, per il mio clan il cenone della vigilia, il pranzo di Natale e il cenone di capodanno sono eventi sacri- esclamò orgoglioso il rosso Akimichi.
-Un’altra per favore!- gridò Naruto mostrando la quarta scodella appena svuotata.
-E tu Kiba?- chiese il Nara al ragazzo stranamente silenzioso accanto a se.
-Shikamaru la mia ragazza mi ha mollato il giorno della vigilia cosa vuoi che faccia questo Natale!-
fece il ragazzo sconsolato –grazie per avermi ricordato che passerò le feste solo come un cane!- e sprofondò in uno stato ancora più profondo di depressione.
-Allora, beviamo per dimenticare- propose senza entusiasmo Shikamaru.
-Tu almeno una ragazza c’è l’hai- fece l’Inuzuka sconsolato.
-Lo so, ed è una grande seccatura- ribattè il moro e bevve il sakè amaro in un sorso.
-Beviamo per dimenticare- gli fece eco l’Inuzuka scolandosi direttamente la bottiglia.
-Questo mi fa venire un’idea…- fece il biondo al che tutti si girarono sorpresi.
-Facciamo un gioco- iniziò acido l’Uzumaki agli sguardi increduli degli amici –chi butta giù più bicchierini vince! Chi perde paga tutto-
-e chi vince?- fece scettico Shikamaru.
-che importa!- disse l’Inuzuka versandosi altro sakè.
-Naruto, tu cosa farai per Natale?- chiesi l’Akimichi all’amico già brillo di per se.
-Credo che sarò impegnato a smaltire la sbronza- esclamò il biondo soffiando la bottiglia a Kiba.
-Umpf, se torno a casa ubriaco mia madre mi pesta…e domani mi pesta Ino- Shikamaru si scolò di malavoglia il primo bicchierino.
-Altro giro!-esclamò raggiante l’Inuzuka.  


20:30

 Hinata camminava a passo veloce lontano dal chiacchiericcio della folla. Si lasciò alle spalle il centro addobbato a festa e le voci diventarono un eco man mano più debole. Raggiunse le ultime case illuminate e svoltò   in una strada periferica male illuminata e completamente deserta. La ragazza si strinse nel lungo cappotto bianco e allungò il passo desiderosa di arrivare alla Villa il prima possibile. Mentre la nebbia scivolava silenziosa oscurando ancor più la stradina, la mora si accorse di un rumore di passi diverso da quello prodotto dai suoi tacchi fini, pesante, incerto, trascinato. La Hyuga aumentò il passo inciampando e rischiando di cadere più di una volta. “Maledetti tacchi!”.
I passi diventavano progressivamente più sicuri e veloci tant’è che la ragazza era sicura che la distanza tra loro due si fosse notevolmente ridotta. Ormai non riusciva più a controllare i brividi freddi che le percorrevano la schiena e le gambe minacciavano di cedere. Aumentò il passo fino a raggiungere quasi un andamento di corsa. La strada asfaltata era giunta al limite: da li in poi un beve sentiero di terra battuta portava ai giardini della Villa. Hinata non fu mai tanto felice e rincuorata di scorgere le grandi mura che circondavano casa sua. Ad un certo punto qualcosa le fece perdere per un istante l’equilibrio: il maledetto tacco a spillo di otto centimetri si era conficcato nel terreno. Lanciando mentalmente una serie infinita di imprecazioni, cercò di liberarsi dalla morsa ferrea della terra. Intanto i passi, li sentiva, erano vicinissimi. Si chinò ad abbassare la zip dello stivale facendo rotolare per terra pacchetti e bustine. Ormai con le lacrime agli occhi era pronta alla volata verso casa che era ancora troppo lontana. Era dietro di se, ne sentiva il respiro, quasi un rantolo, faticoso e pesante. Sapeva di alcol e fumo. La voce secca e l’aria gelida che immetteva nei polmoni non l’aiutavano certo a emettere un grido degno di essere sentito, per la verità non era sicura che le sue corde vocali avrebbero prodotto alcun suono. Si voltò lentamente ormai in iperventilazione ,col sangue e l'adrenalina pulsanti nelle vene: aveva deciso di affrontare il proprio avversario. Era pur sempre una Hyuga no? Purtroppo si…
Ciò che vide le mozzò il fiato e le fece triplicare i battiti del cuore…
Un grande sorriso luminoso, due occhi azzurro cielo…e una faccia rossa tremendamente familiare.
-N-naruto- sillabò la moretta con voce rotta, le lacrime che lentamente le rigavano il viso.
La Hyuga si rialzò lentamente senza staccare un secondo gli occhi da quel viso sorridente che amava tanto. La tensione di poco prima si stava sciogliendo, sostituita da sollievo, imbarazzo e…terrore! Chissà come gli era apparsa buffa la scena, lei che correva traballante sui tacchi a spillo sommersa da pacchetti e bustine svolazzanti, tutta rossa in viso, spettinata e sporca di terra.  
-Che ci fai tu qui?- chiese la ragazza piantando gli occhi per terra.
-Sai passavo di qui…a dir la verità, tentavo di tornare a casa mia- esclamò il biondo con voce rauca sfoderando un altro luminosissimo sorriso.
-Naruto-kun ma casa tua è dalla parte opposta- fece la mora divertita sorridendo a sua volta.
-Si…ma avevo le idee un po’ confuse, sai com’è, mi sono ritrovato a vagare di qua e di la senza sapere bene dove fossi…poi ti ho vista e ti ho riconosciuta subito, il freddo è riuscito a chiarirmi le idee, e ho pensato di seguirti…-
-p-perché Naruto-kun?- disse con voce più alta di tre ottave, quasi isterica, arrossendo ancor più violentemente.
-ho avuto un’improvvisa voglia di incontrarti, ma era così difficile raggiungerti perché più mi avvicinavo più correvi veloce e non riuscivo a starti dietro…volevo chiamarti ma temevo che non mi avresti sentita, sento la gola in fiamme- si giustificò il ragazzo.
-Hai bevuto Naruto-kun?-
-solo un pochino…-
La ragazza gli rivolse uno sguardo amareggiato e preoccupato.
-Ma adesso sto bene, ok?...non sono ubriaco…anche perché Kiba e Shikamaru si sono scolati tutto loro. Io avrò buttato giù a malapena cinque o sei bicchierini…-
Naruto fece un passo avanti e sollevò delicatamente con le dita il viso della ragazza che lo teneva ostinatamente rivolto verso il basso.
-Perché non mi guardi negli occhi Hinata-chan?-
Lo sguardo della ragazza vagava disperato in tutte le direzioni cercando di non incontrare quegli occhi azzurro cielo.
-Non sono belli come i tuoi Naruto-  sussurrò la Hyuga.
Il biondo fece scivolare le dita dalla sua pelle diafana, rivolgendole uno sguardo perplesso.
La ragazza si scavò mentalmente una buca tanto profonda e buia da cui sperava non riemergere mai più. Lo sguardo di Naruto era stato più che eloquente: era ovvio che non voleva sentir parlare di qualcosa  più dell’amicizia.
-V-va bene N-naruto kun, devo andare,la mia famiglia mi starà aspettando…ti auguro un buon Natale. C-ci vediamo- La ragazza si voltò di scatto cercando di trattenere le lacrime: deprimente sentirsi rifiutare in una serata di festa e di gioia. Si sforzava di arginare le lacrime che volevano scendere impetuose e bagnarle le guance candide. Succedeva sempre così: era triste, arrabbiata, felice… le lacrime funzionavano come un riflesso involontario. Scendevano da sole, silenziose, inesorabili, a volte neanche se ne accorgeva. Erano parte di lei. “Reazione umiliante” pensava la mora.
-No aspetta Hinata-
La ragazza si voltò piano, attenta a non incrociare nemmeno per un istante lo sguardo ceruleo dell’Uzumaki.
-Mi chiedevo…-
Il battito cardiaco della ragazza duplicò.
-E’ una richiesta insensata ed improvvisa, me ne rendo conto…-
Hinata incrociò lo sguardo imbarazzato del ragazzo. Possibile…?
-Ti va di accompagnarmi a casa?- concluse con voce suadente.
-A-a casa tua?-
-Certo…non vorrai mica che mi perda di nuovo-
-N-no- rispose la Hyuga quasi imbambolata.
-…o che mi capiti qualcosa-
-Certo che no Naruto-kun-
-Bene allora…-
La ragazza mosse le gambe in automatico nella direzione opposta a quella in cui avevano tentato di correre. Naruto la seguiva pigro, osservando la sua esile figura e l’andatura incerta e precaria che piano piano diventava più sicura e sensuale sulla strada asfaltata.
Le sue labbra si incresparono in un sorriso malizioso.   



Fic di Natale^^ ok...questo primo capitolo non dice un gran che ma nel prossimo la storia avrà una svolta, altri personaggi in versione nataliziaXD... soprattutto tanti equivoci.
Spero di avervi incuriosito...ovviamente lasciate qualche commentino.
 


AUGURO A TUTTI BUONE FESTE!!!! e un grazie immenso a questo sito che mi ha permesso di sfogare la mia perocolasa creatività (ma che XD), agli altri scrittori per le belle fic che scrivono e ai lettori, fondamentali altrimenti il nostro lavoro rimarrebbe incompiuto^^.
                -baci baci-
                         __JUN__

  
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