Fanfic su attori > Jamie Campbell Bower
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Autore: the_onlyrealme    07/04/2015    2 recensioni
Una semplice ragazza si trasferisce a Londra per inseguire il suo sogno, ma non sa quante opportunità le possa offrire questa meravigliosa città che ama. Cecilia, una ragazza che si è sempre sentita diversa, riesce a conquistare tutto ciò che desidera grazie alla sua immancabile tenacia.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jamie Campbell Bower, Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Jamie

Ok, la ragazza che avevo visto e scambiato per la mia Cecy non è lei. Penso di averla terrorizzata, aveva uno sguardo sconvolto quando mi sono avvicinato a lei, avrà pensato che forse volevo derubarla. Mi giro, per tornare sui miei passi. Sono distrutto. Mi sono illuso che fosse tornata, di poterle parlare almeno per un’ultima volta. Così ora mi trovo di nuovo solo, e più distrutto di prima. Stavo riuscendo a riassemblare i pezzi del mio cuore ormai infranto peggio di uno specchio scagliato contro un muro. Ma naturalmente non ci ero riuscito e questa stupida illusione è bastata a mandare all’aria tutto il duro lavoro compiuto in questi anni.

Metto le mani nei capelli per scaricare tutta la frustrazione che si è accumulata in questi pochi secondi. Vorrei solo urlare in questo momento. Appena mi volto però noto una figura che mi guarda con un misto di turbamento, di felicità e di stupore dipinto in volto. Le mani immediatamente mi ricadono ai lati dei fianchi. Sento i miei piedi bloccati sul marciapiede. Non riesco a muovermi, come se al posto dell'asfalto della strada ci fosse cemento fresco che mi blocca in quella posizione. Mi cade il mondo addosso per la seconda volta in meno di cinque minuti. Ho paura di iniziare ad avere delle preoccupanti allucinazioni. Mi faccio forza e incomincio molto lentamente a muovere dei piccoli passi verso quella figura. Lo stesso fa lei.  Solo nel momento in cui mi trovo a pochi centimetri da lei inizio di nuovo a respirare, e solo in quel momento mi accorgo di aver trattenuto il fiato per così tanto tempo. Sono terrorizzato. Ho la bocca secca, e non riesco a emettere alcun suono. Provo a schiarirmi la voce, ma nulla da fare, il mio cuore batte troppo all'impazzata ho paura che potrebbe uscirmi dal petto. In più sento tutto il sangue affluirmi alle orecchie, non riesco a fare nulla: ne avvicinarmi, ne allontanarmi o parlare.

Ceci

<< Jamie? J? >> Mi sono avvicinata  a lui molto lentamente, come lui ha fatto con me. Ho una voglia assurda di abbracciarlo e farmi stringere tra le sue braccia, ma ho paura che mi potrebbe respingere.

<< Sei veramente tu o il mio cervello mi gioca ancora un brutto scherzo? >> Ha la voce ancora più roca di quanto me la ricordassi, ma è estremamente sexy così. E capisco solo allora che mi è mancato ancora di più di quello che avevo pensato in tutto questo tempo.

<< Perché non mi hai voluto parlare in tutti questi anni? Ti ho chiamato tutti i giorni, più volte al giorno, ma il telefono era sempre staccato. Tu non mi hai mai richiamato, mai un cenno, nemmeno per dirmi che volevi chiudere per sempre con me. E io non ho più saputo cosa pensare…. >>

<< Ti prego, ti voglio spiegare… Possiamo andare da qualche parte, tipo un bar… >> Jamie mi si mette di fianco, e iniziamo a camminare. Mi sento a disagio perché vorrei che mi stringesse la mano o mi cingesse la vita con un braccio… Mi sembra cos^ strano il suo atteggiamento così freddo e distaccato.

Arrivati nel bar ci sediamo ad un tavolino appartato e iniziamo a parlare, prendo la parola per prima io.

<< Allora, il fatto che non ti abbia chiamato, giuro che non è perché non volessi avere più nulla a che fare con te. Ma appena arrivata in Italia, mi hanno rubato il telefono. Poi ho avuto un sacco di problemi con la malattia di mia mamma e non ho più avuto il tempo di pensare a un modo per avere di nuovo i numeri di qualcuno. Non ho saputo neanche trovare la maniera per avvisare della mia partenza i miei amici… Ho dovuto troncare tutti i rapporti con la mia nuova vita. Non ho potuto fare altro >>

<< No, no aspetta! Non volevo incolparti di nulla. Mi chiedevo semplicemente come mai non mi avessi più cercato… >>

<<  Scusa, so di averti fatto preoccupare >>

<< Lo so che è brutto chiedertelo così…  Sei venuta a Londra solo per un periodo o… ? >>

<< Shh… >> Muovo la mia mano verso la sua per stringerla, rassicurandolo. Lo vedo così teso, ma appena lo sfioro lui si ritrae. << Scusa, volevo che capissi che non ti devi preoccupare. Ora va tutto bene >>

<< Io… Ti prego, dimmi se sei solo di passaggio o vuoi rimanere qui. Non riuscirei a sopportare un’altra separazione. Lo so è stupido, ma non sono portato per le relazioni a distanza. Non posso proprio, non puoi immaginare quanto abbia sofferto. >>

<< Anche io ho sofferto. Non posso nemmeno esprimere a parole quanto, non conosco parole abbastanza efficaci per esprimermi. Non voglio che tu soffra nuovamente, non l’ho mai voluto. Rimarrò a Londra, sono tornata perché non esiste in Italia più nulla che mi lega a quel posto. Ora la mia casa è qui. >>

<< In che senso più nulla? Tua madre? Tuo fratello? >>

<< Mia madre era malata J… >> immediatamente mi stringe le mani con le sue.

<< Non… Non so cosa dire… Cecy sei forte, sai che io ti sto affianco… Tuo fratello… >>

<< Mio fratello sta bene, è qui a Londra con me. L’ultima cosa che mi ha chiesto è stata di inseguire il mio sogno, di non rimanere troppo legata al suo ricordo, come anche mio fratello. Mi chiese di portare con me mio fratello. Dopo la sua morte ho fatto richiesta in ambasciata per lavorarci. Mi hanno accettata e io e mio fratello ci siamo trasferiti. Rimarremo qui. Per lui è stato difficile, lo hai conosciuto e sai che è molto legato all’Italia e ai suoi amici. Ma ha deciso di venire con me, di esaudire l’ultimo desiderio della mamma >>

<< Se hai bisogno, per qualsiasi cosa, io ci sono, non farti problemi a cercarmi… >>

<< Sai di cosa ho bisogno? Che tu la smetta di continuare a parlare, che ti alzi da quella benedetta sedia e che mi abbracci. Tutto qui. >> Immediatamente Jamie si alza, mi fa alzare e mi abbraccia. Mi stringe talmente tanto forte che chiunque altro si sarebbe lamentato del dolore, non io. Finalmente dopo tanto, troppo tempo mi sento completa. Non ho bisogno di altro, se non… Non faccio nemmeno in tempo a pensarlo che Jamie abbassa il viso verso il mio, e mi bacia.

<< Dopotutto ne io ne te abbiamo avuto nuove relazioni dopo la nostra… >> Quel sorriso mi uccide, non mi sono proprio abituata a tutto quello che è questo ragazzo.

<< Vieni a casa questa sera? >>

<< Non sono obbligata a rimanere a vivere in ambasciata, ma c’è mio fratello là >>

<< Se vuoi rimanergli vicino c’è sempre la stanza degli ospiti, sai potrebbe diventare la sua stanza >> Io proprio non so come fa ogni volta a stupirmi così.

<< Dammi almeno la possibilità di avvisarlo, non so nemmeno se si vorrà trasferire di nuovo in così poco tempo >>

<< Certo, non voglio obbligarti a correre… Voglio che tu ti prenda i tuoi tempi. Non voglio che tu ti possa pentire di qualcosa perché non l’hai pensata realmente >>

<< MI accompagni in ambasciata che così parlo con Ste? >>

<< Non devi neanche chiederlo >> Lascia i soldi sul tavolino del bar e mi cinge la vita con un braccio. Usciamo all’aperto, e immediatamente veniamo colti dall’inizio di una nevicata leggera. Mi viene da sorridere, perché Jamie mi stringe ancora di più a sé per cercare di coprirmi il più possibile dalla neve che cade. Arriviamo davanti all’ambasciata e lo invito ad entrare almeno per non stare sotto la neve che cade. Lui, molto riluttante accetta, non voglio che si prenda qualche malanno !

Appena entriamo, il caldo ci avvolge e vedo Ste che ci corre incontro scendendo dalla scalinata come se fosse di fretta. Mi acciglio quando noto che invece che correre tra le mie braccia, mio fratello va immediatamente ad abbracciare Jamie. Tossisco per farmi notare da quei due. 

Autrice Volevo avvisare che sebbene questo capitolo non sia l'ultimo definitivo (quindi la storia non è ancora completa) verrà abbandonata per un po'. Mi spiace, mi vorrei scusare con quelli che mi seguono. Spero che ci sarete ancora quando riprenderò x - Fra
   
 
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