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Autore: Evil_Regal    07/04/2015    6 recensioni
Ho deciso di fare una serie di oneshot SwanQueen,tutte indipendenti l'una dall'altra.
Saranno per la maggior parte fluff.
Genere: Demenziale, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Regina Mills
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quella si che era una situazione imbarazzante.

Mary Margaret era sulla soglia della porta. Pietrificata. Con gli occhi sgranati e la bocca spalancate.

Regina Mills aveva gli occhi altrettanto sgranati,il volto rosso dall’imbarazzo,la camicetta sbottonata. In un batter d’occhio si era srotolata la gonna che Emma le aveva arrotolato fino alla vita e stava cercando di coprirsi al meglio che poteva.

Emma Swan era in mutande. Un po’ imbarazzata ma sul punto di scoppiare a ridere.

“Ah-Ehm.I-io vado” balbetto Mary Margaret facendo retro front. Non appena chiuse la porta Emma si beccò uno schiaffo da Regina.

“Avevi detto che non c’era nessuno in casa” disse infuriata e imbarazzata. Emma finalmente si lasciò andare e scoppiò a ridere

“Infatti doveva essere così. Sarà tornata prima. Che ne so. Dio,hai visto la sua faccia?” rise e Regina voleva ucciderla

“Si,l’ho vista Emma e non è la faccia che avrei voluto avesse al nostro primo incontro”

“E’ la faccia perfetta”

“NON LO E’. Penserà che sono una poco di buono che viene quando in casa non c’è nessuno,si fa sua figlia,e poi se ne va. Come un’ombra. Dio Emma,in questo momento vorrei ucciderti”

“Ehy” disse Emma accarezzandole una guancia e forzandola a guardarla negli occhi. Occhi che per Regina erano sinonimo di casa. Di sicurezza.

“Non sei una poco di buono che viene per il sesso e se ne va subito dopo. Sei la mia ragazza e io ti amo,okay?” Regina annuì e sorrise. Emma si chinò leggermente e le baciò dolcemente le labbra.

“Potresti restare a cena,per  conoscerla e farti conoscere”

“Che cosa? NO. No,assolutamente no,grazie. Grazie ma no. Non posso affrontarla. Devono passare minimo due anni per incontrarla dopo ciò che è appena successo. Troppo imbarazzante e oddio,di sicuro starà parlando con tuo padre di questa cosa”

“Lui non c’è in casa”

“Non doveva esserci nemmeno tua madre” puntualizzò Regina

“Dettagli”

“Dettagli che sono abbastanza rilevanti,Emma”

“Okay,lo capisco. E’ stato imbarazzante ed  è vero..ma perché non porre rimedio subito?”

“Perché rimanere a cena non risolverebbe le cose. SAREBBE ANCORA PIU’ IMBARAZZANTE. Emma,tua madre mi ha vista mezza nuda”

“E allora?”

“E ALLORA? SPERO TU STIA SCHERZANDO. Se scendo di sotto mi vedrà e penserà ‘ Oh sotto quella gonna ha delle mutante nere e il suo reggiseno è nero e rivestito in merletto.”

“Non capisco quale sia il problema. Il tuo corpo è da svenimento e hai dei bei gusti quando si tratta di biancheria intima. Hai solo fatto si che mia madre vedesse una delle sette meraviglie del mondo” disse abbracciandole la vita.Era tesa e lei voleva solo che si rilassasse un po’. Cominciò a baciarle delicatamente il collo e Regina quasi si perse in quei baci

“EMMA!”  gridò quando realizzò ciò che stava per succedere “Smettila. Stammi lontana”

“E tu fermati a cena”

“No”

“Si”

“Non voglio”

“Ti prego”

“No”

“Eddai”

“Emma,no”

“Su,fallo per me”

“No”

“Ti prego ti prego ti prego ti prego ti pregoooo”

Dieci minuti dopo Regina stava scendendo le scale stringendo la mano di Emma nella sua,perché era nervosa.

“Emma” sussurrò prima che potessero raggiungere Mary Margaret

“Che c’è?” rispose Emma sempre sussurrando

“Non credo sia una buona idea” rispose Regina. In un sussurro.

“Andrà bene Regina. Sta’ tranquilla. Probabilmente l’unica cosa che si ricorda è che sei magra e si starà chiedendo se mangi abbastanza. E ti ingozzerà fino a farti scoppiare. Questo è tutto ciò che può succedere”

“Ho paura” confessò Regina con la fronte aggrottata. Emma sospirò e si fece più vicina a lei “Sta’ tranquilla. Andrà bene” le diede un bacio e insieme raggiunsero la brunetta dai capelli corti in cucina.

“Mamma?”

Mary Margaret si girò e sorrise “Oh,ragazze,siete qui” e rivolse un sorriso materno sia ad Emma che a Regina,che rispose con un sorriso gentile e un po’ imbarazzato e si portò una ciocca di capelli dietro l’orecchio.

“Okay,penso che vi siate incontrate nel momento sbagliato e nel modo sbagliato. Comunque mamma,sono fiera e felice ed emozionata e mi sento come un gattino a cui stanno facendo le coccole,di presentarti la Regina. Regina,lei è mia madre” le due donne si strinsero la mano e Regina tentò di sorridere.

Regina era davvero in imbarazzo. Non sapeva cosa dire e cosa fare. Non riusciva a togliersi dalla mente quel momento. Andava avanti nella sua mente a ripetizione. Più ci pensava più andava in panico.

“Ehm,Emma,dovrei andare al bagno” sussurrò. Regina conosceva la casa di Emma ma non sapeva se voleva che la madre sapesse questo piccolo dettaglio. Perché se l’avesse saputo avrebbe capito che Regina era stata lì più volte,quando loro non c’erano,per darsi alla pazza gioia con la figlia.
E Regina davvero non ci teneva.

Si scusò e scomparve nel bagno. Emma sospirò . Mary Margaret rise.

“Non ridere. E’ nervosissima. Se non si è andata a tagliare le vene è un miracolo”

“Per il piccolo incidente di prima?”

“PICCOLO? Ne sta facendo un caso federale”

Mary Margaret sorrise “E’ molto bella,Emma”

“Lo so” disse Emma in un sussurro e con aria sognante ma poi si ricordò di quanto non si sentisse a suo agio “Puoi tipo comportarti come se non avessi mai visto niente e metterla un po’ più a suo agio?”

“Ma certo. E’ quello che avrei fatto comunque. Se vorrei non avervi viste? Certo. Ma ormai è fatta. Non ha senso farne un grosso problema. Siete grandi e responsabili…fate quello che volte dove volete e…quando volete”

“Ehy,tu non dovevi esserci in casa”

“Si,sono tornata prima”

“Non me ne ero accorta guarda”

Mary Margaret rise “Vado a controllare se non si è uccisa” e si alzò per andare in bagno. Bussò alla porta,cosa che non faceva mai “Regina? Tutto okay?” chiese e Regina uscì dal bagno con un sorriso nervoso.

“Regina,tranquilla” la pregò e le diede un bacio sulla guancia.

“Non ci riesco. E’ più forte di me” disse Regina “Non volevo che andasse così”

“Anche io non volevo che mia madre non tornasse prima. Insomma,siamo onsesti. Se non fosse tornata prima ora staremmo facendo altro. Ma non si può avere tutto dalla vita. Quindi ora prendi un respiro profondo e accetta il fatto che mia madre ci ha sgamate. Una volta che l’avrai accettato andrà meglio.Giuro”

“COME FACCIO AD ACCETTERLO?”

“Lei l’ha fatto” disse e le prese la mano “Andiamo su” e la trascinò di novo in cucina dove Mary Margaret cominciò la conversazione.

“Allora” cominciò Mary Margaret “Che mi dite voi due?Di che ti occupi tu,Regina?”

“Ehm lavoro con mia madre. Sono laureata in scienze politiche” Mary Margaret annuì. Mills era un cognome famoso nella piccola città dove vivevano. Cora Mills era non solo la madre di Regina,ma anche il sindaco di Storybrooke.

“Vuoi seguire le orme di tua madre?” le chiese interessata

“Mi piacerebbe” rispose Regina “L’ambiente politico è quello in cui sono cresciuta. Molto probabilmente l’unico,o almeno uno dei pochi,che conosco. Credo che fossi destinata ancora prima di nascere”

“Bhe,Emma vuole prendere il posto di suo padre in caserma. Non avete ambizioni tanto diverse.E poi il sindaco e lo sceriffo insieme sarebbe veramente forte”

Forte? Aveva detto davvero forte? Bhe,Mary Margaret era molto più giovanile di quel che Regina si sarebbe aspettata.

“E quindi? Come vi siete conosciute?”

“Dio,ti prego no. Questa storia no. Regina ancora mi rimprovera per questa cosa” disse Emma esasperata e nascondendosi il viso. Regina rise e la curiosità di Mary Margaret crebbe ancora di più.

“Da Granny’s. Io aspettavo un caffè,perché avevo una riunione importante al comune,con mia madre e lei andava di fretta. Aveva un frullato o del gelato,non ricordo bene-“

“Avevo sia un gelato che il frullato” la interruppe Emma e Regina annuì “E’ vero!” esclamò “Avevi entrambi” rise “Comunque,andava di fretta e nella fretta me li ha versati addosso. Ci eravamo già viste ,durante gli incontri di rutine che il dipartimento di polizia ha con il comune,ma mai rivolte la parola. Lei si offrì di pagarmi la lavanderia”

“E ci credo! Era un tallier che costava più di me!” esclamò Emma e Regina sorrise “Io rifiutai,le dissi che andava tutto bene. Lei,quindi,mi diede un passaggio per accompagnarmi a casa e cambiarmi,dato che ero a piedi. Prima di fare delle cose importanti mi piace camminare per rilassarmi e schiarirmi le idee. Alla fine siamo rimaste a parlare tutta la mattinata e io saltai la riunione” Regina concluse la sua storia e sorrise quando Emma le prese la mano. La bruna la strinse immediatamente,perché nonostante le cose andassero un po’ meglio ora,era comunque nervosa.

“Bene,vedo che l’hai conosciuta immediatamente per come è. Imbranata e combina guai”

Regina rise “Ehyy” protestò Emma “Non sono né imbranata né combina guai. Andavo di fretta” disse Emma e le due brune risero.

“Non sono combina guai” continuò “Sono combina guai Regina? “ chiese Emma come un cucciolo smarrito. Regina rise e si morse il labbro “Forse solo un poco-“

“Ahhhhhh” Emma spalancò la bocca

“Ma poco poco,Emma. Poco così” le fece vedere con le dita

“E vabbè. Fa niente. Tanto tu mi ami lo stesso” disse e le diede un bacio sulla guancia. Regina arrossì e distolse lo sguardo. Mary Margaret sorrise.

“Sono a casa” annunciò qualcuno e Regina sgranò gli occhi. Emma le strinse la mano e lei forzò un sorriso.

“Ciao a tutt-Oh,buonasera” sorrise quando vide Regina “Piacere,David” le tese la mano per stringere la sua. Regina si alzò e si presentò “Regina” e strinse la sua mano.

Mary Margaret sorrise a suo marito e Regina quasi si sciolse. Era così dannatamente imbarazzata.

Dopo qualche chiacchiera cenarono. E la cena,sorprendentemente,andò meglio di quanto Regina si aspettasse. Cenarono tranquillamente. Mary Margaret non parlò nemmeno una volta di quanto successo prima,anche se sapeva che gliel’avrebbe detto dopo. Ma le faceva piacere potersene dimenticare e godersi la cena a casa dei genitori della sua fidanzata. Emma le aveva tenuto la mano sotto il tavolo per quasi tutto il tempo e ogni tanto le sorrideva dolcemente,per incoraggiarla e per ricordarle che lei l’adorava.

I genitori di Emma avevano fatto a Regina qualche domanda alle quali Regina aveva risposto volentieri.
Avevano raccontato qualche aneddoto di Emma da bambina e la bionda quasi voleva scomparire. Regina,però si era divertita tantissimo ad ascoltarli e il semplice sentire Regina ridere,faceva dimenticare ad Emma qualsiasi altra cosa.

Dopo cena Regina e Emma salirono in camera di Emma.

“Dovrei veramente andarmene da qui e trasferirmi in una casa mia” disse Emma chiudendo la porta. Regina si sedette sul suo letto e allargò le braccia perché Emma la stringesse. La bionda si avvicinò e la strinse a sé e le diede un bacio sulla fronte.

“E’ andata bene in fin dei conti” sussurrò Emma,tenendo Regina stretta tra le sue braccia.

“E’ andata bene. Probabilmente ora gli sta raccontando di cosa è successo prima” ed entrambe risero.

“Non posso crederci sia successo davvero”

“Sarà divertente quando succederà a noi,con i nostri figli” disse Emma e Regina si paralizzò. Sembrò avesse visto un fantasma.

“Ehy,tutto okay?” chiese Emma,notando l’improvviso cambiamento.

“F-figli?” chiese “Vuoi dei bambini con me?-Voglio dire,vuoi una famiglia….con me?”

Emma sorrise e la baciò “Voglio mille mila figli con te” disse Emma “E si,voglio una famiglia con te. Matrimonio,casa col giardino e piscina,un cane e anche un canarino. Voglio sposarti e avere una famiglia con te,Regina Mills”

Regina sorrise con le lacrime agli occhi “Anche io Emma. Anche io” sussurrò e chiuse gli occhi

“Sei stanca?” chiese e la sentì annuire sul suo petto.

“Vuoi che ti accompagni a casa?” chiese,sapendo che Regina non avrebbe mai trascorso la notte lì. La bruna annuì ancora una volta.

Salutati e ringraziati i genitori di Emma,le due salirono in macchina ed Emma guidò fino a casa di Regina. E la accompagnò fino alla porta.

“Vuoi entrare?”

“Nha,non ne uscirei più” sorrise Emma e Regina si mise a ridere e senza dire niente avvolse le braccia attorno alla bionda e la baciò dolcemente. Emma avvolse posò le mani sui suoi fianchi e sorrise.

“Abbiamo una questione in sospeso,noi due” disse Emma e Regina rise e le diede un bacio sul naso “Pagherò i miei debiti,sceriffo”

“Molto bene,signor sindaco”

Si presero in giro con quei nomignoli,riferendosi alle loro aspirazioni.

A quello che effettivamente,quattro anni dopo,diventarono.

Quattro anni dopo,Regina Mills ed Emma Swan erano sposate,vivevano in una grande e lussuosa villa con piscina e avevano un figlio,di pochi mesi,Henry.

I loro sogni si erano realizzati.
Erano chi volevano essere.
Erano dove volevano e dovevano essere.

Erano insieme.
Erano una famiglia.
  
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