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Autore: WishAndMilly    22/12/2008    1 recensioni
[Augurissimi Luly! Ti lovviamo assai!] Pochi giorni a Natale e tante cose da fare, tante persone da amare...mettiamo per un attimo da parte l'angst e godiamoci l'atmosfera delle feste coi nostri eroi preferiti, anzi, con i preferiti della Luly! 1.ShikaIno, 2.NaruHina, 3.SasuSaku, 4.NejiTen
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ino Yamanaka, Shikamaru Nara
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Love is all around

Love is all around

 

22 Dicembre

 

Le luci forti del supermercato giocavano con il riflesso dei capelli di Hinata. Un lungo cappotto bianco ad avvolgerla.

Naruto al suo fianco, le loro mani intrecciate.

"Prima le donne" disse il ragazzo, aprendo l’ingresso del supermercato, lasciando così passare la dolce Hinata.

Una volta entrati, un centinaio di scaffali si presentarono davanti a loro.

"Allora cosa siamo venuti a fare qui?" chiese confuso Naruto.

Aveva creduto di dover uscire con la sua ragazza e invece era stato coinvolto in una spedizione di ricerca.

Dovevano procurarsi il cibo per la tradizionale cena a casa Huyga, comprensibile quindi il disagio di Naruto, il peggior cuoco che la terra abbia mai avuto il dispiacere di ospitare.

"Ecco qui la lista" le bianche mani di Hinata estrassero da una tasca del cappotto un chilometrico biglietto pieno di minuscole scritte a mano.

Gli occhi di Naruto incontrarono il soffitto, Hinata rise timidamente coprendosi la bocca con la mano.

"Smettila di lamentarti e aiutami" lo invitò Hinata, stringendogli dolcemente la mano e aggrappandosi al suo braccio per poi trascinarlo lungo gli enormi corridoi.

Ma lui si liberò da quella presa e schiaffeggiandosi leggermente la fronte esclamò: "Il carrello!".

Solo allora Hinata si illuminò e si rese conto della mancanza dell’elemento principale, il recipiente di tutte le provviste.

Fu così che cavallerescamente Naruto si offrì ,sotto richiesta della ragazza, di uscire nuovamente a prendere un carrello.

Una volta rientrato dentro il supermercato incominciò a cercare la sua ragazza, per trovarla, dopo qualche minuto di ricerca, vicino al reparto "schifezze" come era solita chiamarlo Hinata.

Cercava di mantenere in equilibrio diversi pacchi di patatine di diversa forma e di diverso gusto.

"Hinata" le disse lui, il tono dolce e rassegnato, "cosa stai combinando?".

"Nulla" cerco di difendersi lei, mentre depositava i vari pacchetti all’interno del carrello. "A Choji piacciono così tanto".

"Potresti essere la sua Befana" scherzò Naruto. Hinata incominciò a ridere, e come al solito si portò la mano davanti alla bocca a coprire il suo sorriso.

Una volta finita la risata le mani dei due ragazzi tornarono a congiungersi e Naruto incominciò a spingere il carrello semivuoto, per il momento.

La folla gremiva i corridoi e il passaggio attraverso gli scaffali era lento e monotono, ma ai due ragazzi non importava, il calore che le loro mani congiunte producevano e la semplicità di quel pomeriggio bastava a rendere perfetto, quello che per molti era lo stess peggiore al mondo: lo shopping natalizio.

Hinata aveva sempre amato il Natale, era con molta probabilità la sua festa preferita in assoluto.

La possibilità, di vedere il volto di qualcuno che si ama illuminarsi di gioia per un semplice regalo, era impagabile e inimitabile.

Poi le luci, e i profumi dell’inverno la rendevano sempre allegra.

Ma soprattutto i colori, il rosso simbolo dell’amore e della passione, il verde della speranza, dell’albero di Natale, ma su tutti il bianco: fin da bambina aveva sempre avuto una carnagione pallida e occhi così chiari da far invidia al candore della neve. Molto probabilmente era questo il motivo per cui da ragazzina passava così tanto tempo ad osservare la neve, come se fosse uno specchio per lei.

Sorpassarono il reparto patatine, per giungere a quello "dei cibi sani e degni di essere preparati per una famiglia nobile come gli Hyuga" scherzò Naruto. Sapendo perfettamente quanto imbarazzo quella frase potesse riscuotere in Hinata, a disagio perfino con le sue pure e benestanti origini.

In fisica e in matematica esiste un concetto che si esprime con una perifrasi: "Grandezze indirettamente proporzionali". Significa molto semplicemente, che se una grandezza aumenta, necessariamente la grandezza a cui è collegata diminuisce.

Questo è quello che stava accadendo esattamente ai due ragazzi. Il carrello che sempre più difficoltosamente Naruto trascinava aveva incominciato a riempirsi mentre la lista fra le mani di Hinata si accorciava sempre di più.

"Dobbiamo prendere gli addobbi?" chiese innocentemente Naruto.

"Sì, potremmo prendere qualche candela, qualche segnaposto simpatico, potremmo cercare qualcosa di carino" rispose contenta Hinata del suggerimento, per poi avvicinarsi alla guancia di Naruto e lasciare un lieve segno delle sue labbra su di essa. Naruto si colorì di rosso e grattandosi la testa con un enorme sorriso seguì la sua ragazza.

Il reparto addobbi era stato preso d’assalto, con molta probabilità, da una decina di centinaia di Unni, con Attila a capo delle loro file. In quel momento Naruto pensò che probabilmente non aveva mai visto così tanti esseri umani assembrati nello stesso posto.

Ma Hinata con la sua grazia e dolcezza riuscì a destreggiarsi all’interno di quel muro umano. Con il suo timido filo di voce, con il suo educato "permesso" era riuscita a conquistarsi il favore delle donne e delle signore più anziane, mentre con le forme del suo corpo era riuscita a convincere inconsapevolmente, molti degli uomini a diventare improvvisamente cavalieri e ad aiutarla, cedendole il posto, o aiutandola a raggiungere gli scaffali più in alto.

Naruto la osservava da non molto distante, il suo sguardo rapito da quei movimenti leggeri e per lui così sensuali.

Fu in quel preciso istante che pensò per la prima volta in tutta la sua vita che forse aveva trovato qualcosa, qualcuno, che non avrebbe mai voluto, potuto, perdere.

Qualcuno per cui provava un amore così profondo da far male, qualcuno per cui provava stima, qualcuno di cui andare fiero, qualcuno di cui essere geloso, qualcuno da desiderare, qualcuno con cui avrebbe voluto svegliarsi al fianco per il resto della sua vita.

Perso nei suoi pensieri ed un sorriso ebete dipinto sul volto Naruto immobile, come paralizzato, mentre attorno a lui decine di vite gli passeggiavano accanto. Ma lui, in quel momento, aveva avuto l’illuminazione che avrebbe segnato il suo futuro.

Solo il ritorno di Hinata risvegliò Naruto dal suo torpore.

Un sorriso soddisfatto dipinto sul volto della ragazza, mentre riponeva le sue conquiste nel carrello.

"La lista è conclusa" esclamò trionfante lei.

Era bellissima, pensò improvvisamente Naruto. Il bianco cappotto aperto per il troppo caldo mostrava un paio di jeans che le fasciavano le gambe e i fianchi rotondi, un morbido maglione bianco a renderla ancora più angelica del solito. Le luci del supermercato si riflettevano nei suoi occhi chiari, e il suo solito rossore sulle guance contrastava con il profondo nero dei suoi capelli, un nero così intenso da creare l’illusione del blu alla luce.

Lui le si avvicinò e avvolgendole la vita con un braccio la strinse a sé. Le loro fronti in contatto, le mani di lei appoggiate delicatamente sul petto di lui. Il dolce profumo, che i capelli di lei emanavano, aveva la capacità di nascondere e cancellare ogni altro odore, ogni altra sensazione attorno a loro.

Le baciò una tempia, poi una guancia, poi infine raggiunse le sue labbra.

Un contatto dolce e tenero, breve, ma pieno di significato.

Si staccarono e Naruto notò immediatamente l’enorme imbarazzo della ragazza, e così distolte subito la tensione di quello che era appena accaduto, cambiando discorso.

"Andiamo nel reparto cd ad ascoltare un po’ di musica?" chiese lui.

Lei scosse la testa e sorrise felice, perché aveva perfettamente capito l’intenzione cavalleresca di Naruto.

Le loro mani nuovamente congiunte, il carrello pieno.

Si addentrarono fra mega televisori, super tecnologici computer, DVD, e CD.

Quattro cuffie libere attirarono l’attenzione di Naruto, ne prese una e la indossò per poi prenderne un'altra e passarla a Hinata che titubante ma divertita, seguì le istruzioni di Naruto e incominciò ad ascoltare un cd, una colonna sonora gli disse Naruto. "E’ di un film appena uscito, un film d’amore, dovremmo andare a vederlo!" esclamò lui, sollevandole un auricolare e parlandole accanto all’orecchio. Lei allungò lo sguardo e lesse sulla copertina del cd il titolo del film: "Twilight".

Poi si concentrò solamente sulla canzone che stava ascoltando. Incominciò a perdersi nel ritmo, nelle parole, iniziò ad accennare un lieve movimento del bacino.

Ma per pochi secondi durò il suo spettacolo, perché il cambio della canzone la richiamò sulla terra e una volta accortasi del suo comportamento si bloccò e arrossi violentemente. Gli occhi chiusi per la vergogna.

Naruto toltosi le cuffie, le prese una mano fra le sue, la strinse a sé, così che lei riaprisse gli occhi.

Le tolse delicatamente le cuffie, le riprese la mano e avvicinandosi di nuovo al suo orecchio le sussurrò: "Sei bellissima e adorò vederti ballare".

Il rossore delle guance di Hinata, aumentò, invece di scomparire, ma questa volta un dolce sorriso felice le riempì il volto.

Incominciarono a dirigersi verso le numerose casse, dove li avrebbe attesi un interminabile fila, ma qualcosa attrasse l’attenzione di Naruto, bloccando così il loro cammino.

Un cellulare, un semplice cellulare, ma che colpì prepotentemente il gusto di Naruto.

Lui non né aveva mai posseduto uno, non aveva mai potuto permetterselo.

Aveva sempre dovuto lavorare, e ogni suo centesimo era stato speso per l’università, o per l’affitto, o per qualcosa di più importante e contingente che un cellulare.

Il prezzo sotto a quel piccolo oggetto gli fece sgranare gli occhi.

"Andiamo" disse di scatto. Hinata sospirò e lo seguì.

Sapeva quanto era sempre stata dura la vita per quel ragazzo, ma sapeva al contempo quanto lui fosse sempre stato caparbio e testardo e alla fine era sempre riuscito ad ottenere quello che voleva, quello che desiderava e che contava davvero.

Era anche per questo che era così orgogliosa di lui, così disperatamente innamorata di quel ragazzo dai colori così accessi e impertinenti.

Presero ordinatamente posto in una delle numerose file per la cassa.

Hinata cercava in ogni modo di distoglierlo dalla visione di quel piccolo oggetto, del simbolo di così tanti sacrifici per un ragazzo così giovane, ma per quanto lui continuasse a sorriderle, Hinata lo conosceva fin troppo bene e sapeva che qualcosa sotto la superficie lo rendeva triste.

Arrivati all’ultima cliente prima di loro, Hinata si illuminò e gridò: "Il tonno".

"Il tonno?" chiese lui perplesso.

"Sì, ho dimenticato di prendere il tonno!" esclamò lei.

"Scusa Hinata, ma il tonno per natale? Oltretutto Neji non ne è allergico?" chiese sempre più sorpreso Naruto.

"Sì, è vero, ma.. ma è il cibo preferito di Hanabi" cercò di spiegare lei.

"Ok, allora vado a prenderlo!" disse lui.

"No, no ci vado io" lo fermò Hinata "vedi devo prendere un tipo di tonno particolare, è meglio che tu resti qua e incominci a mettere tutto nelle sporte, io arrivo subito" concluse lei sparendo fra la folla.

La cliente prima di Naruto finì di pagare e la cassiera incominciò a passare prodotto dopo prodotto, Naruto iniziò ad imbustare l’immane quantità di cibo scelta dalla ragazza. Con lo sguardo continuava a cercarla, sperando che apparisse almeno in tempo per pagare, lui non sarebbe stato in grado di sostenere una spesa di quelle proporzioni.

"Eccomi" disse Hinata, facendosi largo tra la folla.

Naruto arrivato oramai all’ultima sporta, aveva incominciato a caricare le buste all’interno del carrello, in modo da non doversi spezzare la schiena fino all’arrivo in macchina.

Hinata estrasse il suo portafoglio e pagò con la carta di credito che il padre le aveva regalato per il diciottesimo compleanno.

Naruto aveva già incominciato a dirigersi verso l’uscita quando Hinata lo raggiunse, una mani nascosta dietro la schiena, ma Naruto era troppo impegnato a trascinare il pesantissimo carrello senza travolgere nessun passante e così non si accorse del rapido movimento con cui Hinata gettò all’interno di una delle sporte di plastica la scatola che aveva nascosto dietro la schiena.

Giunti alla macchina, Hinata estrasse le chiavi dalla sua borsa e Naruto si posizionò davanti alla porta del baule.

Hinata aprì lo sportello del guidatore per poter così appendere le chiavi al cruscotto e aprire il baule.

Naruto incominciò a caricare una sporta dietro l’altra. Giunto all’ultima si rese finalmente conto, di una strana scatola che spuntava dalla busta.

"Hinata" disse.

Lei gli si avvicinò, fra le mani di lui la scatola del cellulare che aveva prima tanto appassionatamente osservato.

"Grazie" incominciò a dire lui, questa volta in imbarazzo.

Cercava di sembrare il più disinvolto possibile, ma Hinata aveva notato la tensione.

Gli si avvicinò ancora di più, fino a che i loro sguardi non furono i contatto e i loro petti si sfioravano.

"E’ un regalo" incominciò a dire lei "perché sei sempre così gentile e premuroso con me, perché mi fai sempre divertire, perché da quando ti conosco sono diventata una persona migliore, più sicura di me, più determinata, più testarda. Ma è soprattutto un regalo per te, perché ti amo" concluse.

Lui allora la strinse a sé e la baciò.

Lei fra le sue braccia, le macchine attorno a loro che passavano lentamente in cerca di un parcheggio, e loro persi in un amore puro e dolce.

"Sei meravigliosa. Anche io ti amo" disse Naruto, una volta saliti in macchina, una volta che la sorpresa e l’emozione erano state nuovamente controllate.

"Sarà il più bel Natale della mia vita, ne sono certo" concluse lui, parlando probabilmente molto di più con se stesso che con lei: la sua Hinata.

Il sole era calato dietro l’orizzonte. Le persone affollavano il parcheggio e loro in silenzio che correvano lungo la strada, le luci ad indicare la strada.

Mancavano solo tre giorni a Natale.

Ecco qui Luly!!

Buon compleanno!!!

Questa storia è tutta per te!

So che non è nulla di particolare, ma volevamo celebrarti parlando di sentimenti, di amore, di cose semplici ma fondamentali nella vita.

Per te perché sei un folletto che porta gioia nei cuori delle persone che conosce,

Per te perché sei davvero una persona gentile e disponibile, dolce e super simpatica,

Per te perché hai dei gusti impeccabili per quello che riguarda i paring di Naruto,

Per te perché sei nata oggi, e quindi hai reso questo giorno speciale e importante,

Perché sei tu, e TI VOGLIO BENE!

 

 

 

 

  
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