5.INCONTRI

Ormai erano ore che vagava senza una meta tra le strade del villaggio, coperte dalla spessa coltre oscura della notte.. ma non sapeva dove andare.. non sapeva cosa fare.. non riusciva a togliersi dalla mente l’immagine di Ino avvinghiata a Shikamaru. Era diventata un ossessione, un continuo tormento che non le avrebbe mai dato pace. Ma come aveva fatto a ridursi così? Lei, Temari, la sorella del Kazekage, un’ottima jonin, una donna forte.. già, questa forza che sempre l’aveva aiutata in tutti quei terribili momenti della sua vita in cui pensava di non farcela.. in quei momenti in qui avrebbe voluto dire basta.. in quei momenti in cui le sembrava che niente al mondo fosse un buon motivo per continuare a lottare.. poi, proprio in uno di questi momenti aveva trovato la sua ragione di vita e ora una ragazzina qualunque gliela stava portando via. Ci aveva riflettuto parecchio.. Ma come aveva potuto pensare di poter competere con lei? Era una guerra persa in principio, perché lottare allora? Si sentiva così impotente! Ino le stava rovinando la vita e non poteva farci niente, sarebbe sempre stata un punto più avanti di lei. Bastava guardarli per percepire l’affinità che li univa.. perché la vita era così ingiusta con lei? Davvero si meritava tutto questo?

-Hey! Che ci fai qui a quest’ora?-

Temari si voltò di scatto e quello che vide le ridiede la voglia di vivere: Shikamaru, ovviamente. Con tutto l’autocontrollo che riuscì a radunare in quei pochi istanti, mormorò:

-Potrei farti la stessa domanda, Shika-

Il ragazzo non rispose ma si avvicinò un po’ a lei. Temari lo guardò interrogativa, ma lui non disse niente. Quel silenzio.. era così angoscioso, era così snervante.. tutta la tensione di quel giorno le si riversò addosso in un momento..

-Sai baka che quando fai così mi rendo conto di quanto non ti sopporto?- esclamò tutto d’un fiato. Un istante dopo avrebbe dato la vita per tornare in dietro e rimangiarsi quelle parole cariche di rancore che aveva appena pronunciato.

Shikamaru abbozzò un sorriso, poi sussurrò:

-A volte un attimo di silenzio vale più di mille parole..-

Di nuovo nella mente di lei si affollarono i ricordi, ma uno affiorava più nitido degli altri: loro due.. sulla soglia del villaggio.. in silenzio.. tanto vicini quanto non lo erano stati mai..

-Devi dormire! O domani mattina ci toccherà trascinarti..- esclamò lui facendola ritornare al presente.

-Oh, non ti preoccupare! Ora vado..- ribatté lei incamminandosi verso un punto imprecisato del villaggio.

-Non hai la minima idea di dove andare, vero?-

Ecco un’altra cosa che detestava di lui: riusciva sempre a capire ogni cosa, non riusciva a nascondergli niente. Improvvisamente si sentì così debole.. così indifesa..

Shikamaru interpretò il silenzio della ragazza come una risposta affermativa.

-Sali da me-

Era più un ordine che una richiesta. Temari non trovò il coraggio di acconsentire.. ma nemmeno quello di rifiutare..

-Convincimi..-

-Pensavo che non ce ne fosse bisogno..-

Di nuovo silenzio.

-Evidentemente mi sbagliavo.. ci vediamo domani, Temari..- bisbigliò il ragazzo andandosene.

Temari rimase immobile a fissare il punto in cui poco prima c’era lui.. ma quanto era diventata stupida? Quanto? Sferrò un energico colpo al muro più vicino, prima di voltarsi incamminandosi verso il nulla.

Mi scuso immensamente per la fretta dell'altra volta, ma avevo la testa così in palla che mi ero completamente dimenticata che dovevo pubblicare!! Spero di non aver scritto qualche cavolata.. Perchè ne ho scritte in abbondanza in questo capitolo.. Spero vi piaccia comunque!!!

gloria7: ma figurati!! Nn ti preok!!! Si lo so, la copertura è abbastanza patetica.. cose che capitano.. sarà stato il caldo di qst estate a farmi scrivere ste pazzie!! Portate pazienza!!! Grazie 1000 x la rece!!! BaciBaci!!!

Il prossimo si chiamerà: "Partenze"!!!

Connie