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Autore: uri    08/04/2015    1 recensioni
E se Sesshomaru non fosse l'unico fratello di Inuyasha, ma ce ne fossero altri? E se il mezzo demone li incontrasse? Cosa succederebbe?
Se volete scoprirlo, non vi basta che leggere.
Genere: Avventura, Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Inuyasha, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 4

 

 

 

Mentre Tsukiko rifletteva sul cambiamento del fratello, Aoi si stava godendo il suo bagno nell'acqua termale. Gin e Jin si stavano prendendo cura del suo benessere: il primo massaggiandole le spalle per farla rilassare e l'altro intonando una melodia per rendere il bagno più piacevole.
Aoi chiuse gli occhi, immergendosi di più nell'acqua. Era dispiaciuta di non poter assaporare quel momento con i suoi fratelli. Riaprì gli occhi e girò la testa verso il punto illuminato dal fuoco. Subito individuò le figure dei fratelli e della sorella. Era fiera di come erano cresciuti, veri figli del grande Inu no Taisho. Sorrise. Era sicura che anche il genitore sarebbe stato orgoglioso di loro.
Quando il canto finì, decise di uscire dalla fonte per raggiungere gli altri. I due demoni di fuoco seguirono il suo esempio e le si accostarono per asciugarla tramite i loro poteri, poi la aiutarono a rivestirsi. Quando anche loro furono pronti, raggiunsero il gruppo che stava chiacchierando al fuoco.
Aoi si mise a sedere accanto a Inuyasha, posando la sua spada accanto a sé. Il mezzo demone seguì l'azione e il suo sguardo rimase sulla spada nel fodero. La demone si accorse della cosa e sorrise.
<< Aisuredi. >>
L'hanyo alzò lo sguardo, incrociando gli occhi della sorella.
<< E' il nome della spada. >>
La prese in mano, facendo scorrere le dita sull'impugnatura e su tutta la sua lunghezza, poi la estrasse dal fodero. La porse verso il fratello affinché la prendesse. Inuyasha fece per afferrarla, ma appena la sua mano la toccò, subito la ritirò indietro. Era come se avesse toccato del ghiaccio da quanto era fredda. Riavvicinò la mano, questa volta già sapendo cosa lo aspettava, e la prese. Fece scorrere un dito su tutta la lunghezza, constatando che ogni singola parte di essa era fredda come il ghiaccio. Sembrava quasi che un leggero vapore si sprigionasse dall'arma. Dopo averla analizzata, la dette di nuovo alla sorella che la rimise nel fodero.
<< Era di nostro padre? >>
Scosse la testa.
<< Il nucleo di questa spada è una mia zanna. Nostro padre l'ha fatta creare come un dono per me. >>
Aoi si rivolse alla sorella: << Imouto. Fai vedere la tua spada ad Inuyasha. >>
La demone li raggiunse e si mise a sedere in mezzo al mezzo demone e Kagome. Sfilò la spada dall'obi e la mise tra le mani del fratello. Quest'ultimo la impugnò e lentamente la estrasse dal fodero. La lama piano, piano che veniva scoperta assumeva un colore tendente al rosso. Tukiko sorrise, ammirando la spada. Inuyasha stese il braccio in avanti. Era leggera e sembrava che si adattasse perfettamente alla sua mano. La rimise nel fodero e la ridette alla sua legittima proprietaria.
<< Tsukiko, faglielo vedere. >> disse Aoi.
Inuyasha guardò la sorella curioso. Tsukiko estrasse di nuovo la spada e l'hanyo sgranò gli occhi. La lama era diventata bianca. Come era possibile? Un attimo fa, in mano sua, era rossa ed ora era di un bianco purissimo. Anche gli altri, che avevano assistito alla scene, erano rimasti basiti.
<< Anche questa spada non apparteneva in precedenza a nostro padre, ma è stata forgiata con una zanna di Tsukiko. >> spiegò Aoi, << Kamereon è un'arma particolare. A seconda di chi la impugna, il colore della lama cambia. >>
<< Tuttavia questo accade solo a chi possiede un'aura demoniaca. >> concluse Tsukiko, rimettendo a posto la spada.
Inuyasha era strabiliato, tutte e due avevano delle stupefacenti armi. Notò che Aoi stava guardando Tessaiga. Senza che glielo chiedesse, la prese e la porse alla sorella. Mentre le stava per mettere tra le mani la spada, un dubbio si affacciò alla sua mente: e se l'avesse respinta, così come faceva sempre con Sesshomaru?
Tentennò un pochino e Aoi, spazientita dal dover attendere, l' afferrò, facendo lasciare ad Inuyasha la presa. Il mezzo demone temette il peggio e anche tutti gli altri erano con il fiato sospeso. Aoi fece scorrere le dita sul fodero, poi impugnò l'elsa e la estrasse dal guscio. Tessaiga mostrò la sua vera forma.
Inuyasha era molto sorpreso e confuso. Non solo Tessaiga non l'aveva respinta quando Aoi l'ha presa in mano, ma addirittura si faceva brandire senza nessuna scottatura.
Jaken aveva gli occhi fuori dalle orbite, la bocca aperta emetteva suoni indecifrabili. Lo sguardo freddo e impassibile di Sesshomaru era fisso sulla sorella.
Tukiko si guardò intorno, non capendo perchè tutti avessero una faccia così meravigliata. Era davvero così strano che Aoi fosse capace di tenere in mano Tessaiga?
A rompere il silenzio che si era creato fu Inuyasha, desideroso di sapere come aveva fatto a farsi accettare della spada.
<< Come hai fatto? Perché Tessaiga non ti respinge? >>
Aoi si girò verso di lui: << E perchè dovrebbe farlo? >>
Poi il suo volto parve illuminarsi.
<< Oh, parli di quel fatto. >> rimise la spada nel fodero e la posò sulle ginocchia, << Come sai, Tessaiga respinge qualsiasi demone che non possegga una certa qualità: l'amore per gli esseri umani. >>
Si fermò un momento affinché quello che aveva detto venisse assimilato, poi riprese: << Tu sei un mezzo demone quindi non solo puoi invocare il vero aspetto della spada, ma, visto che sei in parte umano, puoi brandirla senza ricevere danni. Io sono un demone ma non considero gli umani come fonte di cibo né mi ritengo superiore a loro, semplicemente li rispetto come esseri viventi. >>
Inuyasha rifletté sulle parole della sorella: in effetti il precedente possessore di Tessaiga era suo padre, un demone, e lui riusciva a brandirla.
Aoi ridette la spada al fratello, poi attirè di nuovo l'attenzione di tutti.
<< Ho un'idea! Visto che la mia spada ha bisogno di una revisione, domani andremo tutti dal fabbro Totosai. >>
Tsukiko si rilassò di botto. Le idee della sorella la spaventavano a morte, ma fortunatamente questa volta era andata bene. Tutti acconsentirono e si prepararono per la notte.
La mattina dopo erano pronti per partire. Il viaggio era lungo e lo avrebbero fatto per lo più in volo.
Kirara si trasformò, permettendo così a Sango e Miroku di salire. Intanto Sheru stava saltellando per aggrapparsi alla schiena di Tsukiko che la guardava storta.
<< Si può sapere cosa stai facendo? >> chiese dopo essere stata sballottata per l'ennesima volta.
<< Ti monto sulla schiena, così mi porti in volo. >>
<< Ti aspetti che io voli fin là con te addosso? Ma sei scema?! >>
<< E come faccio allora? Io non so volare e non ti aspetterai certo che ci arrivi correndo. >> ribattè con tono lamentoso.
Lo scambio di batutte fu interrotto da Aoi, che poggiò le mani sulle loro spalle.
<< Su,su. C'è un mezzo molto più pratico. >> si voltò verso Sesshomaru, << Forza outouto! Tocca a te! >>
Sesshomaru la guardò di traverso ma non disse niente. Prese il volo e, dopo aver raggiunto una certa altezza, si fermò. Sotto i suoi piedi apparve una stana polvere scintillante. Aoi raggiunse il fretello insieme a Gin e Jin, mentre Rin montava sul drago a due teste seguita da Jaken.
Tsukiko prese la mano a Sheru e la trascinò con sé sopra la nuvola. Nel frattempo Inuyasha era sorpreso da quello che il fratellastro aveva appena fatto. Si, sapeva che sapeva volare, ma dove l'aveva tirato fuori quello?!
Aoi fece segno all'hanyo di muoversi a salire, visto che la nuvola stava già iniziando a spostarsi. Kagome salì velocemente sulle sue spalle e con un balzo raggiunse gli altri.
Grazie a quel mezzo di trasporto inaspettato, il gruppo poté procedere senza intoppi e arrivò in pochi attimi al luogo dove risiedeva Totosai.
Kirara planò verso il basso fino a toccare con le zampe il terreno roccioso. Accanto una grande pozza di lava stava ribollendo. Lo stesso fece Ah-Un, mentre la nuvola scintillante scomparve non appena i piedi di Sesshomaru toccarono terra, permettendo ai passeggeri di scendere senza fatica.
Davanti a loro si stagliava l'antro del fabbro. Poco più in là il toro dai tre occhi stava mangiando da un contenitore, segno che il padrone era in casa.
Aoi si avvicinò alla bocche dello scheletro che faceva da dimora al fabbro e chiamò a gran voce quest'ultimo. Dall'oscurità apparve un vecchio dagli enormi occhi a palla e sporgenti che teneva in mano un grande martello. Alla vista della demone strabuzzò gli occhi ancora di più per la sorpresa di rivedere una faccia conosciuta che non vedeva ormai da diverso tempo.
<< Totosai-san, la vedo in forma. >>sorrise Aoi.
<< Aoi-sama! Da quanto tempo! >> esclamò il vecchio fabbro, spostando gli occhi dalla sua figura a quella degli altri.
Tsukiko e Sheru lo salutarono con la mano.
<< Ci siete proprio tutti a quanto vedo. >> disse, dando una veloce occhiata a Sesshomaru. Sperava che non ce l'avesse ancora con lui per avergli rifilato Tenseiga.
<< Abbiamo deciso di riunirci per stare un po' insieme. >> confermò Aoi.
<< Bene, bene. E cosa vi porta qui? Altri problemi con le spade? >> chiese, spostando lo sguardo su Inuyasha.
Quest'ultimo incrociò le braccia al petto, girando la testa da una parte. Lui non aveva assolutamente nessun problema.
Aoi e Tsukiko estrassero le loro armi dai rispettivi obi e gliele porsero. Totosai prese in mano le spade e un sorriso gli increspò le labbra.
<< Oh si. Me le ricordo bene queste qua. E mi ricordo bene anche il giorno in cui vostro padre mi chiese di crearle. Quanto tempo è passato! >> sussurrò fra sé.
<< Ce le potrebbe affilare un po', Totosai-san? >> chiese gentilmente Aoi.
<< Certo, certo. Entrate pure. >> e sparì all'interno della caverna.
Il gruppo lo seguì e si sistemò a terra, mentre il fabbro estraeva Aisuredi e iniziò a lavorarci. La pulce Myoga si mise vicino a lui per salutarlo a dovere, visto che prima non l'aveva fatto.
<< Oh, Myoga!? Ci sei anche tu?! >>
Il demone pulce annuì e gli chiese se avesse sentito strane voci sulla ricomparsa delle pantere. Inuyasha alzò il viso di scatto e lanciò un'occhiata a Miroku che ricambiò. Forse era il momento di dire quello che avevano visto.
Nel frattempo Sesshomaru si era avvicinato un pochino di più e la sua attenzione fu rapita dalla figura della sorella maggiore. Aoi infatti si era impercettibilmente irrigidita al sentir parlare delle pantere. Si domandò cosa stava nascondendo, forse sapeva qualcosa su quella storia.
<< Si, ho sentito diverse storie al riguardo, ma per ora non ne ho ancora incontrata nessuna. >> rispose Totosai.
<< Noi si! >> disse Miroku.
L'attenzione di tutti ricadde sul gruppo di Inuyasha. Miroku spiegò dell'incontro avvenuto con i demoni pantera pochi giorni prima e al tentato rapimento dei due umani.
<< Allora è certo che siano ritornate. >> sentenziò Myoga con aria solenne.
<< Però c'era qualcosa di strano. >> si intromise Kagome, << L'ultima volta che erano apparse avevano preso di mira Inuyasha e Sesshomaru, mentre questa volta sono fuggite subito quando hanno capito che non c'era più niente da fare per rapire Atsuko e Sasuke. >>
<< Forse avevano solo fame? >> ipotizzò Sheru.
<< Non è detto che facevano parte del clan delle pantere dell'est. Magari si trattava di un altro clan. >> rifletté a voce alta Tsukiko.
Sesshomaru continuava a tenere d'occhio la sorella e i suoi movimenti non sfuggirono ai suoi occhi attenti. Lei sapeva qualcosa.
<< Atsuko aveva detto che i demoni continuavano a ripetere una frase. >> rammentò Shippo agli altri.
<< Che cosa dicevano? >> chiese Myoga sempre più preoccupato per la faccenda.
<< Purtroppo non è riuscita a capirlo. >> rispose Kagome.
Totosai iniziava ad affilare la spada di Tsukiko, mentre Aoi ammirava il lavoro che il fabbro aveva appena finito. Sentiva gli occhi di suo fratello addosso. Sospirò. Sperava di continuare la sua riunione di famiglia ancora un po', ma il fato era contro di lei e non poteva più ritardare l'inevitabile. Si infilò Aisuredi dentro l'obi e si girò verso i presenti, pronta a dire la verità.

 

 

 

Angolo dell'uri:
Ciao!!

Scusate per l'immenso ritardo, ma dovevo preparare un esame bello grosso ( che per fortuna è andato bene) e le vacanze di Pasqua mi hanno allontanato dalla penna.
I nomi delle spade di Tsukiko e Aoi le ho prese da google traduttore, quindi non so se si pronunciano davvero così.
Fatemi sapere che ne pensate.

Alla prossima!!

 

   
 
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