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Autore: Kuromi_san    08/04/2015    1 recensioni
Io sono pronta a vedere i vostri occhi sanguinare dal dolore,e voi?
Genere: Drammatico, Horror, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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- Questa storia fa parte della serie 'MIKE, UN RAGAZZO PARTECIPE DI PARTICOLARI CONTESTI'
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HORROR- 5 CAPITOLO 5 CAPITOLO

Vedo Claris cadere in ginocchio per terra. Inizia a piangere silenziosamente. Gli altri rimangono immobili col capo basso e cupo come me. Poi vedo Greg avvicinarsi lentamente a Claris e porgerle qualcosa, un pugnale. Greg si abbassa per incontrare lo sguardo malinconico ed addolorato di Claris. Le sorride e infine con voce debole dichiara:
- Dobbiamo uscire da qui. Dobbiamo fare di tutto per salvarci Claris. Abbiamo già perso tre compagni, non voglio perderne altri.- Clarsi alza il suo sguardo verso Greg. Prende il pugnale nella mano sua mano, si asciuga un po' le lacrime ed infine ancora un po' tremante annuisce alle sue parole. Greg l' aiuta ad alzarsi. Luke si avvicina a loro, guardando in modo spregevole e fisso Greg. Alla fine enuncia:
- Come puoi pretendere che continuiamo ad avere ancora un inimo di speranza in una situazione del genere? E' ben chiaro che non abbiamo alcuna possibilità. Devil, Alex e Gaby sono state uccise senza alcuna pietà e i prossimi saremo sicuramente noi.- Un attimo di silenzio e poi Luke aggiunge:
- Io non ce la faccio più! Preferisco morire adesso piuttosto che continuare!- Al dire quelle parole Claris da un forte schiaffo a Luke, tanto che si sente chiaramente il rumore. Luke si accarezza la guancia per alleviare il dolore sulla sua guancia. Poco dopo Claris grida come non aveva mai fatto prima d'ora:
- Sei stupido, vero?! L'ultima cosa che io voglio è che tu muoia, quindi non ti azzardare nemmeno a pensare a cose simili! Dobbiamo cercare un modo di uscire da qui e salvarci! Almeno noi ci dobbiamo riuscire!- Luke la guarda sconvolto, poi abbassa il capo e fa un piccolo sorrisetto. Infine bisbiglia:
- Va bene. Hai ragione Claris. Vedo che sei diventata più forte di me sorellina mia.- Le se avvicina e la accarezza dolcemente la testa, continuando a tenere la sua mano sulla sua guancia rossa. Poco dopo aggiunge con un tono più entusiasta:
- Allora? Che stiamo aspettando? Muoviamoci!- Greg cede la sua Bichaq a Luke, che l'afferra in modo deciso. Io cedo il mio coltello da Baleniere a Carren, il quale mi guarda con occhi apparentemente allegri, ma che in realtà hanno perso ogni speranza. Allora mi avvicino un po' a lui e gli bisbiglio nell'orecchio:
- Non fare così mio insopportabile moccioso.- Allora in tono scherzoso esclama:
-Il moccioso sarai tu piccoletto.- Ci mettiamo a ridere. Greg si avvicina a noi. Noto che stringe un po' i pugni e che trema un po'. Poco dopo enuncia:
-Su sbrighiamoci mocciosi indifesi.- Fa un'altra volta quel sorriso falso. Intanto Carren fa un po' il broncio e enuncia:
-Ok ok, sbrighiamoci, ma non sono un moccioso e tanto meno indifeso.- Poco dopo ci dividiamo ancora. Io e Greg decidiamo di cercare qualche via d'uscita al piano terra. Claris, Luke e Carren vanno al primo piano. Io e Greg decidiamo di guardare per primo in cucina, dato che non avevamo nemmeno provato a rivedere quel postaccio. Appena entriamo vediamo di nuovo tutte le pietanze di quando eravamo arrivati. Questa volta però non c'è tempo per assaggi. In ogni modo sapevamo benissimo cos'erano in realtà tutti quei piatti che ai nostri occhi apparivano prelibatezze. Proviamo a rompere qualche finestra, ma niente. Sembrano indistruttibili. Dopo aver cercato di aprire o rompere le finestre, cerchiamo di sfondare la porta che dava sul giardino dietro la casa. Dopo qualche spintone lo sentiamo un po' cedere. Allora prendo l'Alabarda da caccia e comincio a colpire ripetutamente la porta nella speranza che si spacchi un po'. Inizio a sentire il rompersi del legno, ma apparentemente rimane totalmente intatto. Allora mi chiedo se forse sia opera dell'allucinazione. Forse la porta si stava rompendo per davvero, ma per via dell'illusione io non potevo notarlo coi miei occhi. Colpisco ancora altre due volte e l'Alabarda rimane incastrata per un secondo. Capisco che la porta in realtà sta cedendo. Noto con piacere che anche Greg l'ha capito, il quale mi incita ad andare avanti. Ad un certo punto però tutto inizia ad oscurirsi ancora.  Vedo i segni netti che avevo inflitto al legno della porta. Noto di essere riuscito a creare una piccola apertura, che potrei far diventare abbastanza grande per liberarci da questa orribile situazione. Continuo a colpire quando sento delle urla provenire dal piano superiore. Allora decido di fermarmi. Guardo Greg, che col solo guardarmi mi capisce ed è d'accordo con me sull'andare a vedere cosa succede. Iniziamo a correre. Saliamo le scale il  più velocemente possibile. Tutto e di nuovo cupo e scuro. Vedo Luke che tenta in ogni modo di aprire la porta di una stanza. Claris rimane al suo fianco paralizzata e pallida senza saper cosa fare. Appena sento le urla di Carren provenire da quella stanza, corro per andare ad aiutare Luke. Inizio a colpire ripetutamente e senza sosta la porta con l'Alabarda. Si avvicina anche Greg, che inizia a tirare la porta con Luke nella speranza di riuscire a liberare Carren. Ad un certo punto sento bene la sua voce, e non solo. Sento anche la voce di quella ragazza ormai morta,Anabelle, che in modo inquietante sta cantando.
- Dormi bel tesoro. Chiudi i tuoi occhietti. Non pensare più a niente, io sono accanto a te. Fai bei sogni, dormi bene. Dormi Annabelle profondamente, che domani è un altro giorno ed io forse non ci sarò più.- L'inizio lo canta in modo spontaneo e piuttosto gentile, ma pian piano che va avanti sembra inventarsi le parole ed inizia a cantare con un tono più cupo e diabolico.
- Su dai dormi, non pensare più. Se no finirai per cadere giù. Quel buco così profondo, sta per inghiottir...ti. Guarda ciò che vedo io, e comincia a tremare. La tua vita finirà, tu scomparirai . Il tuo corpo brucerà e di te solo cenere ri...mar...rà.- Inizia a ridere in modo sadico e diabolico. Poi sento la voce di Carren, che enuncia in con tono spaventato:
- A-allontanati. N-non ti avvicinare. Perfavore risparmiami.- Annabelle continua a ridere. Io colpisco la porta sempre più forte nella speranza di sfondarla, ma non ci riesco. Poco dopo sento Carren urlare dal panico:
- Aiutatemi! Perfavore aiutatemi! La stanza va a fuoco! Aiuto! Aiuto!- Sento per l'ennesima volta la risatina fastidiosa e diabolica di Annabelle, che poco dopo dice:
- Morirai tra le fiamme. Vedrai che non sarà così terribile. Sentirai solo una lieve dolore cospaagere tutto il tuo corpo in un attimo.- Ride ancora, intanto Carren continua ad urlare e ad implorare Annabelle di risparmiarlo. Iniziamo a vedere una luce vivace e focosa provenire dalla stanza e le urla di Carren iniziano a diventare sempre più deboli e vuote di speranza. Alla fine non le sento più. Luke e Greg si fermano e iniziano ad arretrare. Io smetto di colpire la porta ed inizio ad arretrare anch'io come se sapessi che la porta si sarebbe aperta da sola da un momento all'altro. Infatti fu così- La porta si aprii da sola e il fuoco uscii violentemente per spegnersi alla fine da solo. Quando finalmente le fiamme si spengono del tutto vediamo a terra il corpo stecchito e bruciato di Carren. E' praticamente diventato cenere. I suoi occhi e la sua lingua non ci sono  più. Capisco subito chi è stato a toglierglieli. Era come il segno che fosse stata lei a ucciderlo. Così un altro di noi era morto. Io decisi di non piangere o rimanere traumatizzato. Rimasi fermo e sostituì piano piano il dolore con la rabbia che automaticamente divenne vendetta. Dovevo vendicarmi, dovevo trovare un modo di affliggere il dolore che avevo ad un fantasma, ad Annabelle. All'improvviso sento la sua risatina diabolica. Mi stava davvero stufando con quella risatina. Se non fosse per il fatto che è un fantasma, l'avrei già uccisa. Si avvicina lentamente a noi dal profondo della oscurità del corridoio. Aumenta sempre di più la velocità, ed inizio a vedere i suoi occhi desiderosi di sangue e morte. Rimango fermo senza sapere che fare. Poi sento qualcuno che mi tira dal braccio, è Greg. Lo seguo, ed infine finiamo nella stanza in cui ci eravamo riuniti prima della morte di Devil. A cosa serviva nasconderci? Lei era un fantasma, avrebbe potuto entrare in qualsiasi momento ed ucciderci tutti. Sento la porta sbattere continuamente. E' Annabelle che vuole entrare. Alla fine dice:
- Lo sapete che potrei entrare in qualsiasi momento, vero?- Vedo Greg deglutire un po' di saliva e guardare il suo orologio da polso. Sento di nuovo la voce terrificante di Annabelle:
- Vi lascerò stare per adesso, ma ritornerò prima di quanto vi aspettate.- Così scomparse in una lontana e fastidiosa risatina e tutto si illuminò ancora una volta. Mi giro verso Greg e noto un sorrisetto sul suo volto. Infine enuncia:
- Lo sapevo...un altro punto a nostro favore.- Al sentirlo mi chiedo cosa intendesse dire con quelle parole. Carren era appena morto, e non solo lui, nonostante tutto Greg pensava di essere in vantaggio? Non lo capivo, era troppo complicato per me. Intanto vedevo Luke e Claris abbracciati in un angolino della stanza. Sul volto di Claris scorrevano lacrime di amarezza. Al vederla mi veniva anche a me da piangere. Era morto anche Carren. Adesso chi avrebbe continuato a prendermi in giro per la mia statura? Adesso mi avrebbe continuato a dare fastidio con la parola "piccoletto"? Non avrei mai pensato che la morte di Carren mi avrebbe procurato così tanto dolore.
Sento qualcosa di umido percorrere le mie guance. Poi sento un dito sfiorare il mio volto per asciugarmi le lacrime. E' Greg che cerca di consolarmi un'altra volta. Alla fine però poggia il suo capo sulla mia spalla e sussurra:
- A quanto pare ho perso il mio rivale. Adesso non ho più nessuno con cui dover combattere per averti. E' un vero peccato che sia morto. Anche se era il mio rivale, non avrei mai voluto vincere in questo modo su di lui.- Noto che anche Greg inizia a piangere silenziosamente in onore di Carrern. Non capivo cosa volesse intendere con quelle sue parole, però ero certo che anche lui era dispiaciuto sia per la morte di Carren che degli altri. Poggio la mia mano sul suo capo ed inizio ad accarezzarlo. Allora lui bisbiglia:
- Hai delle mani così morbide e piacevoli al tatto Mike.- Arrossisco un po', ma continuo comunque ad accarezzarlo. Eravamo rimasti in quattro. Mi chiedo se davvero riusciremo a scappare da questa maledetta casa e da quella diabolica Annabelle.

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CAPITOLO PIUTTOSTO CORTO RISPETTO AGLI ALTRI, LO SO. IL FATTO E' CHE NON MI VENIVA ALTRO IN MENTE. SPERO CHE QUESTO CAPITOLO SIA PIACIUTO COMUNQUE. ORMAI MANCANO CIRCA QUATTRO/CINQUE CAPITOLI ALLA FINE. VEDERETE COME VI STUPIRO' , E' UNA FINE CHE CREDO NESSUNO POSSA IMMAGINARSI. ;)
   
 
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