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Autore: unbRoKen_broken    08/04/2015    3 recensioni
"Ti fidi di me?"
La sua voce era troppo dolce per rispondere in maniera negativa.
"Non ne ho idea..."
Sentii le sue braccia cingermi la vita e il suo fiato sul collo.
"Rob,noi non possiamo.."
"'Se l'universo intero ci ha fatto rincontrare qualcosa di sicuro vorrà dire...'"
La sua voce roca e dolce mi pervase le vene e i brividi ogni parte del mio corpo. Lui sapeva perfettamente l'effetto che mi avrebbe provocato,mi voltai e lo guardai dritto negli occhi.
"Mi fido di te.."
Un sorriso si fece largo nel suo viso.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kristen Stewart, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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             WE'RE JUST US

Eccomi di nuovo,con il terzo capitolo di 'WE'RE JUST US'.
Sono contentissima di vedere che vi piaccia,vi incuriosisca e,ancora una volta,vi ringrazio di tutto. Ringrazio chi ha recensito,che con le loro parole mi rendono davvero felice,ringrazio chi segue la storia e chi anche solo legge. 
Questo capitolo posso dire che è fondamentale per la storia,in quanto inizia a darvi un'idea di quello che è successo prima che la narrazione avesse inizio.
L'ho scritto ascoltando una meravigliosa canzone:Cero di Dani Martin(un pezzo del testo è anche riportato nel capitolo)e se non la conoscete vi consigliovivamente di ascoltarla,perché è davvero meravigliosa.
Che altro dire? Spero di sentire i vostri commenti,che per me sono davvero importanti,e che il capitolo vi piaccia. Fatemi sapere,mi raccomando!❤️

Capitolo 3

Pov Kristen 

Suzie era arrivata questa mattina,era un misto di agitazione e nervosismo ma in fondo ero contenta che lei fosse lì,vicina a me per darmi sostegno. 
"A che ora è la visita?"
Avrei dovuto aspettarmelo. Mi voleva così bene e sapevo che era venuta specialmente perché sapeva sarei crollata dopo quella maledetta visita.
"Non era il caso che venissi..."le dico titubante.
La sua risposta arrivò il secondodopo-"questo lascialo decidere a me. E poi tua madre sarebbe stata troppo in ansia..."
"Ti ha mandato lei?"
"Ehm..diciamo che sarei venuta lo stesso ma lei non poteva muoversi da casa e..lasciamo perdere e andiamo,altrimenti facciamo tardi."
Non appena vidi quell'enorme palazzo bianco mi venne il magone e i ricordi,uno ad uno,lentamente si fecero avanti e non potei non ricordare la prima volta che ci avevo messo piede.

La dottoressa Brown ci aveva fatto entrare quasi subito fortunatamente. Rob era agitatissimo,continuava a ripetermi"amore tranquilla",quando in realtà era la sua pelle che trasmetteva ansia anche a chilometri di distanza. 
"Naturalmente non possiamo sapere il sesso del bambino ma vi posso dire che sta benone e adesso è beatamente rilassato. Volete sentire il battito?"
"Siii"rispondemmo all'unisono.
E lo sentimmo,lo amammo sin dal primo momento e le lacrime scesero da quei pozzi blu che tanto amavo,causando anche le mie. Lacrime di gioia,di felicità,di amore...

"Kris ci sei? Dobbiamo entrare!"mi rimproverò Suzie.
Sapevo che le mie gambe non avrebbero retto un solo passo in più,sentivo gli occhi inumidirsi e la mia anima mi urlava di scappare.
"Non farlo." Disse semplicemente Suzie,come se potesse leggermi nel pensiero.
La ginecologa ci fece entrare subito,proprio come quella volta e mi abbracciò. La cosa meravigliosa di quella dottoressa era che metteva la sua persona,i suoi sentimenti davanti a tutto,al suo mestiere persino. Mi voleva bene,me lo aveva detto quel giorno in sala parto,forse pensando che non potessi sentirla,invece avevo ascoltato bene le sue parole e avrei voluto risponderle se solo ne avessi avuto le forze. 
"Bene tesoro..come stai?"
Ecco,la fatidica domanda che mi ponevano tutti..ma con lei potevo permettermi di essere me stessa,quindi risposi di getto.
"A chi importa?"
Suzie mi guardava dall'angolo con gli occhi umidi.
"Il ciclo è regolare?"
"Insomma..in ogni caso vedo le pene dell'inferno durante quei cinque giorni."
"Ok..crisi di panico,depressione o cose del genere?"
"No.."
"Kris..Kris per favore..."-mi guardò implorante la mia migliore amica,poi si voltò dalla dottoressa e le disse-"entrambe le cose."
Non era depressione..era solo,solo una piccola voglia di ascoltare il silenzio che mi perforava l'anima. Da sola. Perché nessun altro,e dico nessuno,poteva capirmi davvero. Tutti un po' ma per loro fortuna mai nessuno fino in fondo. Nemmeno lui era mai riuscito a farlo...
"Kristen,Kristen guardami per favore.."la voce della dottoressa mi distrasse dai miei pensieri ed eseguii il suo comando,troppo stanca per controbattere. Il suo volto si aprì in un piccolo sorriso e continuò-"ho fatto il mio lavoro fino ad adesso,ti ho fatto domande strettamente professionali ma..Kristen davvero,come stai?"
Non risposi subito ma qualche minuto dopo sussurrai-"un po' di merda sinceramente..."
"Vorrei..vorrei invitarti a casa mia domani pomeriggio.Voglio solo parlarti,un po' come mamma e figlia. Kristen fidati di me,non voglio che si arrivi ad una situazione drastica."
'Situazione drastica'. Le sue parole mi rimbombavano nella testa. Che cosa intendeva dire? Io stavo benissimo,la gente doveva solo metterselo in testa. 
"Per favore Kristen..."aggiunse infine.
"Ok.."riuscii solo ad aggiungere.

Uscimmo da quella stanza ed una bambina mi corse incontro piangendo.
"Voglio mamma...mi accompagni dalla mamma? Non la trovo più"
I suoi occhi castani erano bagnati dalle lacrime,istintivamente la presi in braccio e la strinsi a me.
'Mamma'..anche io ero una mamma in fondo. Nel mio cuore lo ero e questo bastava. 
Guardai il suo dolore attraverso quelle piccole lacrime e capii..capii la necessità che aveva della sua mamma come probabilmente lei aveva bisogno della sua piccolina. 
"Adesso la troviamo piccola. Devi solo stare tranquilla,va bene?"
Annuì con la sua testa minuta-"va bene Bella."
Sorrisi e le lasciai un piccolo bacio sulla fronte. Trovammo la mamma quasi subito e lei mi abbracciò a lungo,ripetendomi di continuo quanto mi era infinitamente grata. 
"Kris..Kris sono orgogliosa di te"mi sussurrò Suzie abbracciandomi.
Ero felice. Avevo fatto qualcosa di buono per gli altri e sì,ero decisamente felice. 

Eravamo in un taxi,andando a casa di Sienna che voleva vedermi immediatamente. 
Decisi di isolarmi,presi le cuffie e selezionai dal mio i-pod una canzone che tanto amavo. La voce di Dani Martin mi arrivò chiara,dritta al l'anima.

'Todo lo que dimos se nos fue..soñé que siempre iría al lado..eso que inventamos ya no es,ahora solo existe el pasado. Y me toca entender que hacer con tus abrazos. Ahora toca aprender como dejar de querer,saber borrarlo bien...'
Lacrime solcarono il mio viso..ma stavolta non erano lacrime di gioia,di felicità o di amore,erano solo ed esclusivamente di dolore. 

Pov Robert

Tahliah mi guardava negli occhi,impassibile.
"Perché cazzo avete parlato di lei?"mi chiese con voce fredda,dura.
"È una bambina! Mi ha raccontato di quanto fosse felice di averla rivista,che cosa potevo fare?"
Sapevo che non era la pura verità ma per adesso,mi auto-convinsi,era meglio così.
"Dirle che non te ne frega niente,Robert! Sei perseguitato dal suo fantasma,te ne accorgi?"
Non risposi. Sapevo che non sarebbe servito a niente in quel momento. 
"Zio andiamo?"la voce di Marlowe ruppe il silenzio. 
"Arrivo.."risposi incerto.
Tahliah se ne andò sbattendo la porta. Non volevo pensarci,volevo semplicemente stare per un po' di tempo con i miei amici,in tranquillità. 
"Vengo con voi!"esclamò eccitata Lizzie.
Sapevo perfettamente che mi stava nascondendo qualcosa,era mia sorella e conoscevo ogni suo piccolo particolare,espressione..ma non volevo fare domande. 

Solo quando entrai a casa di Tom e vidi Kristen seduta nel divano,capii che cosa stava succedendo. 


 
   
 
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