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Autore: alinonalice    09/04/2015    3 recensioni
Martina e le sue due cugine e migliori amiche sono le protagoniste di questa storia.
Il Natale le porterà in vacanza nientemeno che a Los Angeles, insieme a tutta la loro famiglia. Purtroppo, qualcosa rovinerà la magica atmosfera delle feste non appena metteranno piede nella villa che hanno affittato. Ma non tutto il male viene per nuocere, perché le circostanze faranno incontrare alle ragazze qualcuno di molto speciale e che cambierà per sempre le loro vite.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ross Lynch, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Anche lui si è girato. È alto, biondo, occhi color caramello. Potrà avere all'incirca... Non so esattamente quanti anni, di certo è più grande di me e anche abbastanza. Ha un aspetto piuttosto familiare...

Mi guarda confuso e un po' sorpreso, credo che però non sia seccato.

Farfuglio uno “Scusa!”. Lui sorride e dice che non fa niente.

Ha davvero un bel sorriso.

Meno male che me la cavo abbastanza bene con l'inglese. Voglio dire, non che ci vogliano grandi certificazioni per riuscire a chiedere scusa...

Sorrido anche io. Non sembra sbronzo, anzi, forse è più lucido di Laura. O forse smaltisce meglio l'alcool. Ma perchè mi faccio queste domande?

“Ooooooooh!” sento da dietro.

È Lau. Mi sa che è proprio partita. Poi però anche Ele si aggiunge a nostra cugina. Sono davvero confusa e anche il ragazzo di fronte a me.

“Che hanno quelle due?” chiede.

Strano, continua a parlarmi. Chissà perche non si è girato per tornare a quello che stava facendo...

“Non ne ho idea.” rispondo.

“Guardate lassù, babbei!” ci urla Laura.

Alziamo gli occhi e... Cazzo, siamo sotto il vischio!

È sempre stata tutto uno scherzo la cosa del vischio, lì in Italia, per quanto ricordi alla fine nessuno si è mai baciato con qualcuno che non volesse. Ma so che qui è una cosa seria, che devi baciare chiunque ti capiti. Mentre stiamo come due scemi a fissare il vischio, un gruppetto di persone si raduna attorno a noi.

“Hey, che stai... Oooooh!” esclama una voce maschile.

Abbassiamo gli sguardi e torna un altro coro di “Oooooh!”.

Il ragazzo che ha parlato è biondo con la ricrescita castana, poi c'è una ragazza, anche lei con i capelli così, e un ragazzo con i capelli lunghi castani. Questi tre si somigliano, hanno perfino gli occhi dello stesso colore. Potrebbero anche essere fratelli. In effetti, somigliano pure al ragazzo che ho davanti. Poi ce n'è un altro. Ha i capelli castani e gli occhi dello stesso colore. Sono tutti piuttosto alti. Probabilmente conoscono il biondo, visto che si stavano rivolgendo a lui, prima del coretto.

“E tu che non volevi neanche venire!” mi dice ironicamente Eleonora.

Mi giro verso quelle due che mi avevano trascinato là dentro e le fulmino con lo sguardo. Torno ad ammirare il biondo, i nostri occhi si incontrano.

“Bè... Le regole sono regole, no?” dice lui per smorzare la situazione, o forse per sbrigarsi.

Boh non lo so, fatto sta che annuisco. Spero di non essere rossa quanto penso di essere. La cosa imbarazzante è soprattutto che io sono piuttosto bassa in confronto a lui. Se non fosse per le zeppe, non gli arriverei alla spalla. Quindi gli metto lentamente le braccia attorno al collo. Lui intanto ne guarda il movimento.

E poi lui, altrettanto lentamente, mi pone le mani sulla vita, e come ha fatto lui con me, lo osservo compiere quel movimento. Sto morendo dall'imbarazzo. Scorgo le mie cugine che mi mostrano i pollici in su, ma è questione di un secondo, perche subito mi rigiro verso il biondo. Lui mi avvicina ancora di più a se, e nel frattempo mi immergo nei suoi occhi. Wow, devo ammettere che è davvero carino. Anche lui sembra concentrato su di me. È meno imbarazzato però, o forse è solo bravo a non darlo a vedere.

Visto che io non mi muovo, lo fa lui. Eccolo, sta arrivando, il mio primo bacio.

Sento le nostre labbra incontrarsi e istintivamente chiudo gli occhi. Ha le labbra morbide. Avevo ragione, è sobrio, non sento sapore di alcool. Man mano comincio a sentirmi più a mio agio, quasi quasi ci sto prendendo gusto... Sento la sua presa sulla mia vita allentarsi, ma senza fretta, allora comincio lentamente a sciogliere le mie braccia. Devo starci attenta. Se sono troppo veloce, penserà che sono stata a disagio tutto il tempo; se invece vado troppo piano, capirà che non mi è dispiaciuto. Non so quale delle due sia peggio. Ma perchè mi sto preoccupando di cosa possa pensare? Decido di seguire i suoi tempi. Così, dopo un po' le nostre labbra si separano, riapro gli occhi. Ci guardiamo per un attimo e ci perdiamo momentaneamente nei nostri sguardi. Infatti ci siamo anche scordati di lasciarci. Poi ci risvegliamo e mettiamo subito giù le braccia, allontanandoci, ma non troppo. Sorride, probabilmente per far distogliere l'attenzione dal suo imbarazzo. Sorrido anche io. Poi però... Le mie cugine e quel gruppetto là, cominciano a batterele mani e fischiare. Il peggio è che si sono uniti a loro anche gli ubriaconi, e mi accorgo che non sono l'unica ad essere arrossita. Che poi non è successo niente di che, festeggiano come se mi avesse chiesto di sposarlo e io gli avessi detto di si. Ci siamo solo baciati. Quel gruppetto di ragazzi amici del biondo gli vanno intorno, chi gli si appende alle spalle, chi gli scompiglia i capelli, chi gli da dei pugnetti amichevoli sul braccio. Lui ruota gli occhi. Vorrei smettere di fissarlo. Per fortuna esistono Eleonora e Laura, io amo queste due ragazze.

“Wow, il tuo primo bacio!” esclama Ele.

“Com'era?” chiede Laura.

Sto per rispondere, ma sento un urlo.

“E basta!” sbotta il biondo.

Mi giro di scatto e lo guardo di nuovo. Si rende conto di avere attirato la mia attenzione. I suoi amici gli stanno ancora per un poco intorno a infastidirlo, poi quello con i capelli lunghi e castani, l'ultimo ad andarsene, gli lascia due pacche sulla spalla e si allontana.

“Non fare caso ai miei fratelli ed Ell...” mi dice.

Io ridacchio, alla fine era una scena divertente...

“Cosa ridi?” sorride avvicinandosi.

Faccio spallucce, senza smettere di ridere. Mi porge una mano.

“Piacere, Ross.” dice.

Prendo la sua mano e la stringo.

“Martina. Anche per me è un piacere.” rispondo “Oh, queste sono Eleonora e Laura, le mie cugine.”.

Ross fa un cenno con la mano per salutarle e le due dietro di me gli sorridono e salutano pure con la mano.

“Ti va di bere qualcosa?” mi chiede tornando a me.

Ed ecco che ci risiamo, mi offrono di nuovo da bere.

“Veramente io...”

“Dai, offro io!”.

Mi giro verso le mie cugine che mi fanno cenno di buttarmi. Alzo gli occhi al soffitto e accetto. E Ross sfoggia il suo bellissimo sorriso, che mi fa sorridere automaticamente. Ma che sto dicendo? Mi fa cenno di seguirlo e io lo faccio.

Ci avviamo verso gli altri ragazzi, con le mie cugine alle spalle.

“Avete dei nomi insoliti...” osserva lui “Non siete di qui, vero?”

“No. Siamo italiane in vacanza qui, per Natale.” rispondo “In pratica staremo qui per un paio di settimane circa, poi torneremo a casa.”.

Non risponde. Arriviamo al tavolo e lui ci presenta i ragazzi.

“Allora, loro sono i miei fratelli Riker, Rydel e Rocky e questo è il nostro migliore amico Ellington Ratliff” dice.

Ci salutiamo.

“Ok, noi due ci sediamo qui, Marty...” dice Laura ammiccandomi.

Le mie cugine si siedono accanto ai ragazzi e cominciano a socializzare. Gli lancio un'ultima occhiata, poi mi dirigo insieme al biondo al bancone e ci sediamo.

“Allora, tu che prendi?” mi chiede.

Sono leggermente nel panico più totale.

“A dire la verità non lo so, io non bevo...” gli dico tutto d'un fiato.

“E allora che ci fai qui?” mi chiede incredulo.

“Sono qui per Laura.” comincio “Quello stronzo del suo ragazzo ha aspettato che partisse per venire qui per lasciarla via telefono. Io ed Ele non avevamo idea di come tirarla su, ma lei si. Ci ha portate qui. E così ho scoperto che mia cugina affoga i suoi problemi nell'alcool. Io non volevo nemmeno entrare. L'ho fatto solo perchè odio vedere soffrire quelle due ragazze.”.

Gli ho raccontato la storia della mia vita e non è scappato via per non sentirmi.

“Oh. Mi dispiace per Laura, è davvero un coglione quel tizio.” si ferma un attimo “Ma ormai sei qui, e se non sai che prendere, scelgo io per te.”.

Lo guardo sarcasticamente, ma lui sembra davvero deciso a non lasciarmi scelta. Allora gli confesso che mi piace la birra bionda. Lo ammetto, è buona. Per cui ormai è deciso. “Due birre bionde!” grida lui al barista.

Questo dopo un po' torna con due boccali di birra. Mi sento in colpa, ma prendo il bicchiere lo stesso, ormai non posso tirarmi indietro. Ovviamente, lui nota che sono tesa.

“Hey, che hai?”

“Non dovrei...” sospiro.

Prima che lui possa rispondermi, veniamo distratti da un urlo proveniente dal tavolo dove ho lasciato le ragazze. Sembra proprio che vadano d'accordo con quei tipi.

“Ok, ok...” dice a voce piuttosto alta il ragazzo che mi pare si chiami Riker. Ci sono parecchi bicchieri sul tavolo “Brindiamo ai primi baci!”

“Ai primi baci!” gridano tutti quelli seduti al tavolo sollevando i loro bicchieri.

Come prima, coinvolgono tutto il pub, e quel brindisi comincia a riecheggiare ovunque nel locale.

Entrambi li guardiamo confusi, poi Ross si gira di nuovo verso di me. Sono tremendamente a disagio, non posso credere che le mie cugine abbiano detto a quei ragazzi che quello era il mio primo bacio!

“Ma...” dice Ross “Per caso era il tuo primo bacio?”.

Ora svengo.

“Si...” mormoro “Era il mio primo bacio.”

“Allora, al tuo primo bacio.”

Sospiro.

“Al mio primo bacio...”

Solleviamo anche noi i boccali e li facciamo tintinnare. Finalmente mi decido a bere. Bevo un po' e poi metto giù il mio bicchiere. Anche se so che è alcolica e che non ne dovrei bere, non riesco a smettere di pensare al fatto che mi piace. Ma non ci devo fare l'abitudine, io non bevo. Dopo avere appoggiato il boccale sul bancone anche lui, Ross si rivolge a me.

“Allora...” colgo nel suo sorriso un'espressione familiare... Ah, si, è la stessa faccia che fanno le mie cugine quando stanno per chiedermi qualcosa di imbarazzante “Sono stato bravo?”

… E resto spiazzata. Ma che domande sono?! Devo avere fatto una faccia oscena, perchè ha cominciato a ridacchiare.

“Ma che cazzo di domande fai?” rispondo molto finemente.

Rido un po', non lo so perchè.

“E dai!”.

Che gli dico?

“Devo essere sincera?” gli chiedo.

“No, dimmi due minchiate per accontentarmi!”

… Sarcasmo a parte, ma ok. Ridiamo. Bevo un altro po' e poi mi concentro su di lui.

“Ok, in tutta sincerità, non mi sarei mai aspettata che il mio primo bacio arrivasse in questo modo. Ma sei stato bravo.” … Gliel'ho detto.

Mantre parlo mi guarda intensamente, come se volesse studiarmi. È concentrato, ma non smette di sorridere.

“Grazie.” risponde prima di prendere un altro sorso di birra “Anche tu te la sei cavata, anche se...”

“Che intendi con questo?”

“Eri imbarazzata e tesa. Poi però ti sei rilassata.”

Ma come cavolo ha fatto a sentire tutto questo con un bacio? E il bello è che ci ha azzeccato alla grande! Chissà, forse è normale, sono io che non ci capisco.

“E poi...” per un attimo abbassa gli occhi al bancone, poi pone di nuovo lo sguardo su di me. Inspira “Sei stata molto emozionata per tutto il tempo. Il cuore ti batteva davvero forte.”

“Anche il tuo.” gli rispondo.

Poi volgo un'occhiata al tavolo. Ridono e scherzano. Sono contenta, mia cugina ha dimenticato, almeno momentaneamente, e questo mi fa sorridere. Poi torno in me e guardo Ross.

“Allora anche tu eri emozionato?”.

Ha un sussulto, poi beve ancora, fino a finire il bicchiere.

“Ehm...” dice, accorgendosi che lo sto ancora guardando.

Poi alza gli occhi al cielo, anzi, al tetto. Sorrido, adesso è in imbarazzo anche lui. Riabbassa gli occhi.

“Ok, si.” risponde.

Mi sento di nuovo rossa. Lo è un po' anche lui. Finisco la mia birra. Mi chiede se mi va un'altro giro. Per quanto mi piaccia bere con lui, non posso accettare, io non bevo. Però... Controllo l'orario nel telefono, sono le 9. Se anche dovessi esagerare, ho ancora una notte per tornare sobria.

Accetto. Non mi biasimate! Ross è fantastico, e poi sembra prorio ricambiare la

simpatia che ho verso di lui.

Prendiamo i boccali che ci porta il barista e ci andiamo a sedere con gli altri su quello che in realtà è un divanetto disposto intorno al tavolo, con la forma di... si può dire tre quarti di un cerchio? In ogni caso, il senso è quello. Ross si siede accanto all'altro biondo e io accanto a lui. C'è poco spazio, sono fuori dal divanetto per metà...

Per farmi stare più comoda, Ross appoggia un braccio allo schienale e mi invita ad avvicinarmi a lui. D'impulso mi sposto verso di lui. Credo di non avere mai seguito il mio istinto più di stasera.

“Finalmente ti sei decisa a bere!” strilla Laura soddisfatta.

La guardo un po' male, poi prendo il mio boccale e comincio a bere. Beve anche Ross.

“Ma vi siete già messi insieme voi due?” ci domanda Riker.

A me va di traverso la birra, Ross invece la manda indietro nel bicchiere. Comincio a tossire. Poso il boccale sul tavolo e Ross mi segue a ruota. Ci prendiamo un po' di tempo per calmarci e respirare, poi ci risediamo composti. Gli altri sembrano molto divertiti dalla scena.

“Come, scusa?” dice Ross.

“Di che parlate?” proseguo io.

Ci guardano con delle facce da “Non fate i finti tonti”.

“È stato solo un bacio!” esclamo.

“Appunto!” conferma Ross.

Scoppiano tutti in una sonora risata. Quando si sono calmati, Rydel prende la parola. “Dai, ragazzi, non potete negare l'evidenza.”.

Io e Ross ci scambiamo un'occhiata veloce.

“E con questo?” faccio io.

La mia voce è più tremante o è una mia impressione?

“Già, che vorresti dire?” chiede lui.

“Lo sai benissimo.” risponde Ratliff.

“Si capiva tutto dal modo in cui avete cominciato a osservarvi dopo esservi incontrati.” continua Riker.

“Vi guardavate intensamente, come se steste cercando di leggervi dentro a vicenda.” aggiunge Rydel.

“Che momento romantico quando dopo il bacio non vi siete staccati per poter continuare a contemplarvi...” dice Rocky in tono dispettoso rivolgendosi a Ross.

Infatti ottiene di rimando un pugno sul braccio.

Cavolo però se sono dei poeti questi ragazzi... E quanto riescono a cogliere con così poco come un bacio o uno sguardo! In ogni caso, non so più che ribattere. Per fortuna ci pensa Ross a cambiare argomento.

“Piuttosto voi due lì, Rocky e Laura...”.

Capisco il suo gioco, vuole ribaltare la situazione approfittando del fatto che quei due, non solo sono ubriachi, ma inoltre sono davvero in sintonia. In effetti, magari, conoscendo suo fratello, Ross pensa che Laura possa piacere a Rocky. E io, conoscendo mia cugina... Non ho la minima idea se le possa piacere il ragazzo seduto accanto a lei. Comunque, reggo il gioco a Ross.

“Infatti... Vedo che andate parecchio d'accordo...” dico io, facendo risaltare il “parecchio”.

“No, non stiamo insieme...” risponde Rocky. Poi si rivolge a Laura “Ma devo ammettere che sei davvero bella e non mi dispiacerebbe.”

“Oh, grazie, sei davvero dolce Rocky.” risponde Laura rivolgendosi a Rocky. “Neanche a me dispiacerebbe, a essere sincera.”

… E fu così che ribaltarono la situazione che cercavamo di ribaltare. Io e Ross ci guardiamo sconvolti, zero imbarazzo, ci avevano appena rovinato il gioco senza alcuna difficoltà.

Me ne esco con un “... Come l'alcool facilita le cose...” e scoppiamo tutti a ridere.

Però quei due sembravano seri, nonostante le risatine dovute allo stato di ebrezza. Chissà, possibilmente si mettono insieme davvero, magari da sobri.

Accanto a Ross mi sento a mio agio, il che è strano, dato che abbiamo avuto giusto un paio di momenti di imbarazzo.

“Voi che vi siete detti tutto quel tempo seduti lì?” chiede Ratliff.

“Sicuramente qualcosa di interessante, visto che sorridevano entrambi come due...” dice Ele.

“... Ebeti?” la precede Riker.

Lei annuisce.

“Hey!” gridiamo io e Ross all'unisono.

Ci stanno prendendo per il culo alla grande. E temo che continueranno per tutta la sera.

Restiamo nel pub per un po' a scherzare e ridere. Ho deciso che non prenderò nient'altro da bere e che neanche le mie cugine lo faranno. Nel frattempo, socializzo anche io, dato che le mie cugine lo hanno già fatto. Sono davvero simpatici, i nostri nuovi amici.

A un certo punto il mio telefono vibra. Mamma mi ha mandato un messaggio.

“Dove siete? Quando pensate di tornare?”.

Perchè le prende l'ansia? Non sarà cosi tardi, in fondo sono solo... L'UNA E MEZZA?! Siamo davvero state tutto questo tempo qui? Fantastico.

***
Ciao a tutti! Sono tornata con il secondo capitolo!

Ringrazio tutti coloro che leggono i miei scleri (la mia fanfiction) e soprattutto chi recensisce! Spero di tornare il prima possibile con il prossimo capitolo, bye bye!

   
 
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