-Emma dai! Ormai sono 5 mesi che stiamo insieme, possiamo anche dirglielo?
-No Regina, te lo puoi scordare! Non voglio rischiare di essere presa a padellate i testa da mia madre, e poi non voglio che ti uccida!
-Lo sai che non ti farebbe niente e che ti vuole bene, per quanto riguarda me…
-Non se ne parla!
-Ma…
-NO! Niente ma.
-Beh allora se non glielo vuoi dire significa che non ci tieni abbastanza a me.
-NO REGINA QUESTO NON È VERO
-NON HO VOGLIA DI DISCUTERE, VADO AL LAVORO
Dicendo questo Regina uscì sbattendo la porta. Emma si sedette su una sedia con le mani nei capelli pensando ad un modo per farsi perdonare, ma questa volta l’aveva fatta piuttosto grossa e ora Regina pensava che non tenesse abbastanza a lei per dirlo alla sua famiglia. Con ancora questi pensieri per la testa decise anche lei di uscire per andare a svolgere il suo ruolo di sceriffo. Passò davanti al Granny’s e notò che sulla vetrina c’era attaccato un volantino che diceva :”SERATA KARAOKE! Siete tutti benvenuti questa sera qui al Granny’s per divertirvi cantando e in più potrete assistere ad una performance della proprietaria Granny, SARÀ PROPRIO DA VEDERE!”.
A Emma balenò per la testa una strana idea ma non le diede parecchio peso, così si incamminò verso la centrale.
Verso l’ora di pranzo Regina ricevette una telefonata da Henry:
-Ciao mamma!
-Ciao tesoro, tutto bene?
-Sì sì, senti ti volevo dirti che sta sera Granny organizza una serata karaoke e in più canterà anche lei! Ti prego mamma andiamo non me la voglio perdere.
-Henry non so, sono piuttosto stanca…
-Ti pregooooooo
-Va bene ok, però torniamo a casa presto
-Affare fatto! Ci vediamo dopo, ciao mamma.
Dopo aver messo giù, Regina continuò a leggere e firmare carte senza accorgersi del tempo che passava velocemente, e quando vide che fuori stava diventando buio si ricordò dell’appuntamento con Henry perciò prese la borsa e il cappotto e andò verso il Granny’s. Suo figlio era davanti alla porta ad aspettarla, appena arrivò la abbracciò e poi entrarono nel locale. Li accolse un’atmosfera giocosa e spensierata. Granny indossava un abito blu e aveva legato i capelli in una treccia, sembrava in tutto e per tutto Elsa, c’erano anche Snow e Charming con il piccolo Neal, e poi Regina notò che in un angolo lontano da dove si era seduta lei c’era anche Emma. La guardò con la coda dell’occhio ma lo sceriffo se ne accorse le la guardò a sua volta; appena il suo sguardo si posò su Regina lei distolse gli occhi facendo finta di niente. Amava veramente tanto Emma ma non trovava un motivo valido per cui lei non volesse dire che stavano insieme. In fondo se la loro famiglia gli voleva davvero bene allora avrebbero dovuto prenderla bene ed essere contenti della loro felicità.
Granny prese il microfono e cominciò a cantare le note di Let it go mentre tutti ridevano e applaudivano, ma né Emma né Regina erano particolarmente attente alla sua performance. Emma era ancora preoccupata per la lite di quella mattina che non si accorse che i suoi genitori avevano cominciato a cantare una canzone talmente sdolcinata che Regina aveva distoltolo sguardo quando nel finale si erano dati un bacio. Poi fu la volta di Henry e poi Belle e il signor Gold.
La serata era ormai quasi giunta al termine, Ruby prese in mano in microfono e disse:
-Ok ragazzi è quasi finita, c’è qualcun altro che vorrebbe cantare qualcosa?
-Io.
Una voce molto familiare a Regina si alzò tra le persone presenti. La bionda si fece dare il microfono dall’amica e con il computer impostò la base della canzone che avrebbe voluto cantare.
-Allora, da dove posso cominciare… Beh ecco io non sono molto brava a cantare però c’è una cosa che vorrei dire che riguarda una persona molto importante per me e visto che non ho il coraggio di dirlo con le parole lo farò capire cantando.
Le dolci note di una canzone cominciarono a farsi spazio tra le persone, seguite dalla voce di Emma.
E levo questa spada
Alta verso il cielo
Giuro sarò roccia contro il fuoco e il gelo
Solo sulla cima
Attenderò i predoni
Arriveranno in molti
E solcheranno i mari
Oltre queste mura troverò la gioia
O forse la mia fine comunque sarà gloria
E non lotterò mai per un compenso
Lotto per amore, lotterò per questo
Io sono un guerriero
Veglio quando è notte
Ti difenderò da incubi e tristezze
Ti riparerò da inganni e maldicenze
E ti abbraccerò per darti forza sempre
Ti darò certezze contro le paure
Per vedere il mondo oltre quelle alture
Non temere nulla io sarò al tuo fianco
Con il mio mantello asciugherò il tuo pianto
E amore il mio grande amore che mi credi
Vinceremo contro tutti e resteremo in piedi
E resterò al tuo fianco fino a che vorrai
Ti difenderò da tutto, non temere mai
E amore il mio grande amore che mi credi
Vinceremo contro tutti e resteremo in piedi
E resterò al tuo fianco fino a che vorrai
Ti difenderò da tutto, non temere mai
Non temere il drago
Fermerò il suo fuoco
Niente può colpirti dietro questo scudo
Lotterò con forza contro tutto il male
E quando cadrò tu non disperare
Per te io mi rialzerò
Io sono un guerriero e troverò le forze
Lungo il tuo cammino
Sarò al tuo fianco mentre
Ti darò riparo contro le tempeste
E ti terrò per mano per scaldarti sempre
Attraverseremo insieme questo regno
E attenderò con te la fine dell'inverno
Dalla notte al giorno, da Occidente a Oriente
Io sarò con te e sarò il tuo guerriero
E amore il mio grande amore che mi credi
Vinceremo contro tutti e resteremo in piedi
E resterò al tuo fianco fino a che vorrai
Ti difenderò da tutto, non temere mai
E amore il mio grande amore che mi credi
Vinceremo contro tutti e resteremo in piedi
E resterò al tuo fianco fino a che vorrai
Ti difenderò da tutto, non temere mai
Ci saranno luci accese di speranze
E ti abbraccerò per darti forza sempre
Giuro sarò roccia contro il fuoco e il gelo
Veglio su di te, io sono il tuo guerriero
Vennero interrotte da un rumore sordo alle loro spalle. Era Mary Margaret. Era svenuta. Vicino a lei David le guardava sorridendo e mentre cercava di risvegliare la moglie disse loro che ci avrebbe pensato lui e che non avrebbero dovuto preoccuparsi della reazione di Snow perche oramai voleva bene a tutte e due e non si sarebbe arrabbiata, era solo un po’ scioccata, tutto qui.
Henry corse ad abbracciare le sue due mamme e insieme uscirono dal Granny’s dirigendosi verso il 108 di Mifflin Street tenendosi per mano come una famiglia.
ANGOLO DELL'AUTRICE:
Sono tornataaaaa! Ve lo avevo detto che non ci avrei messo tanto. Credo proprio che non vi libererete facilmente di me, mi sono venute molte nuove idee, ma se avete da suggerirmi qualche trama siete ben accetti! Spero che questo capitolo vi piaccia, l'idea mi è venuta in mente mendre adavo a scuola sul pullman e la prima volta che ho sentito questa canzone mi sono appunto immaginata questa ff. Recensite please e fatemi sapere se ci sono errori o altro. Kisses
Marta