Eccoci al capitolo finale!
Grazie a chi mi ha letto fin qui
Grazie a chi ha recensito (anche solo un commento ogni tanto) e mi ha fatto sapere che ne pensava di quello che stavo pubblicando
Grazie
a chi mia ha aggiunto ai preferiti dandomi fiducia cioè:
- Bellis
- Dogma
- Frytty
- germana
- jaily
- jillien
- kukina
- LadySnape
- Lars Black
- LMP
- Ludo
- marco121184
- Mirwen
- Mizar
- ninny
- Orione
- Pepesale
- Piccola Vero
- spikina
- UsaSama
- Vekra
- Voldemort
- VolpeGentile
Per chi mi farà sapere la sua opionine su tutta la ficcy o riguardo il finale risponderò con un capitolo aggiuntivo :P
21. Una gita speciale
Molti
studenti della Scuola di magia e Stregoneria di Hogwarts erano
felici.
Era sabato e c'era la gita ad Hosgomeade.
James
attendeva da una settimana quella giornata perché sarebbe
uscito con
la sua rossa preferita. Aspettava la Grifondoro, con i Malndrini e
Piton, vicino alle carrozze.
Lei arrivò puntuale come
sempre.
Aveva un fiocco verde tra i capelli ramati.
L'avrà
messo per me?
Nel
frattempo Sirius aveva scorto una moretta interessante su di un
veicolo, ne era balzato sopra trascinandosi dietro Remus e Peter li
aveva seguiti d'abitudine.
Così Piton era rimasto solo con gli
altri due nella vettura seguente. Sperò che il viaggio
diventasse
più rapido possibile perché si sentiva di troppo.
La carrozza fu
fermata di colpo e qualcuno si accomodò di fianco a lui.
“Ciao
Severus” gli disse una voce gentile
“Ciao!” fece
meravigliato lui vedendo la Black
Sentì uno strattone.
Erano
partiti.
“Hey Sev! ci presenti la tua amica?” si intromise
Potter incuriosito
“Lei è Narcissa. Loro sono James e la mia
migliore amica Lily”
Lei fece un' espressione indispettita che
l'amico non notò. Ramoso si chiese se fosse il fatto di
trovarsi
davanti alla persona che aveva ospitato il cugino rinnegato o
l'accenno alla migliore amica.
“Come mai sei sola?” domandò
Piton
“Le mie amiche di stanza le ho perse nella confusione e
mia sorella usciva con Roddy e i suoi amici. Così quando ti
ho visto
ho pensato di raggiungerti. Spero di non trovarmi da sola anche a
girare per Hosgomeade.”
Il Malandrino toccò il piede a Severus,
senza farsi scorgere, per attirare la sua attenzione, e gli fece un
segno ruotando l'indice e indicando loro quattro.
La Serpe capì
al volo il suggerimento.
“Magari, potresti unirti a noi?”
propose
“Davvero?”esclamò lei facendo girare lo
sguardo sui
presenti “Accetto molto volentieri.”
La traversata fu
veloce e piacevole. Tra motti di spirito di James e brevi discussioni
passò il pomeriggio.
La Black fece pure un complimento alla Evans
per il fiocco smeraldo. Decisero di sostare da Madame Piediburro
prima di fare scorte da Mielandia e tornare alle vetture.
I
ragazzi avevano ordinato delle burrobirre, Narcissa una Spuma Rossa
di Drago e Lily un frappé di ortiche.
Ad Evans la bevanda color
vermiglio ricordava quelle che Petunia beveva a tavola. La sua invece
era una crema verde chiaro, “color muffa” si
diceva, con sopra
una crema gialla. L' offrì alla sua vicina che
però non sembrava
convinta dall'aspetto poco rassicurante, ma essendo una persona
beneducata accettò.
“Caspita è buono! A vedere non
sembrava...” fece la bionda dopo una sorsata
“Vero? Anche a me
è successo così la prima volta. In fondo possiamo
dire di avere
imparato una lezione” esordì la rossa
“Che non bisogna farsi
ingannare dalle apparenze?”
“Giusto. Per esempio il frappè
rosa con la crema bianca sembra molto gustoso invece è
amarissimo.”
“Si, infatti a fermarsi all'estetica delle cose
si possono prendere certe cantonate, confermo di persona, si pensa
siano belle poi quando si va all'essenza si scopre il
contrario.”
“Eppoi potremmo anche dire che qualcosa che ci
sembra poco gradevole o non ci piace invece può rivelarsi
interessante. ”
Speriamo!
Pensò James
la Serpevrde aggiunse “Oppure bisogna testare
quello che crediamo sia inusuale o nuovo, ciò che non
abbiamo mai
considerato, provarlo poiché potrebbe essere
gradevole.”
Potter
non voleva interrompere l'argomentazione, ma aveva visto che mancava
poco tempo ancora “Andiamo a prendere qualche
dolcetto?”
domandò.
In quattro passi si trovarono davanti al negozio che
forniva le migliori leccornie del mondo magico.
Inutili furono le
preghiere per far entrare Severus a cui i
“dolcetti” non
piacevano particolarmente, così rimase fuori ad
aspettarli.
Disgraziatamente di lì passarono Regulus e
Macnair.
“Guarda c'è il Mezzosangue traditore! Tutto solo,
pure
i Grifoni non lo vogliono!”
Il ragazzone sogghignò d'appoggio
al compagno.
“In verità sono in giro con tua cugina e due
amici. Voi piuttosto, vi hanno sguinzagliato, che siete in giro da
soli?” ribatté l'insultato
Black sembrò in difficoltà e puntò
su di un altro versante “Comunque che carino che
è, aspetta la mia
cuginetta fuori dal negozio. Lascia perdere che tanto non è
roba
tua.”
“Narcissa non è di nessuno, credo sia intelligente
da
pensare per sé alla sua persona.”
“Sentilo Mc! Ma ti ha
ingaggiato come protettore?”
“Sono stato io che ho deciso di
difenderla per evitare che qualcuno le faccia del male.”
“Che
coraggioso! Ma se si trattasse di Lucius?” e qua il
Purosangue fece
un'espressione vincente, ma non aveva ancora capito con chi aveva a
che fare.
“Non ho problema ad affrontare Malfoy se dovesse
essere necessario per salvare un'amica.”
Regulus non si
aspettava di certo quella risposta e si zittì, il compare
invece
voleva togliersi il gusto di partecipare.
“Un'amica? A me pare
che tu voglia qualcosa di più dell'amicizia da lei, o mi
sbaglio?”
No,
non ti sbagli.
Mcnair
si era dimostrato, davvero stranamente, sagace: aveva fatto l'unica
domanda che colpì Severus mettendolo in imbarazzo.
Tuttavia i
Serpeverde non ebbero mai risposta, poiché videro che da
Mielanda
stavano uscendo i Malandrini al completo e affrontarli non era nei
loro piani.
Narcissa aveva raggiunto le sue compagne di stanza,
per scusarsi della fuga aveva regalato una Cioccorana al
Serpeverde.
Anche Lily li aveva lasciati per la sua migliore amica
Anna.
Al ritorno Sirius era zompato da solo sulla vettura della
brunetta che aveva addocchiato all'andata; gli altri quattro studenti
erano assieme su un'altra carrozza.
James e Remus chiacchieravano
sottovoce tra loro, Minus ronfava stanco della lunga giornata e Piton
guardava il paesaggio gustandosi il cioccolatino.
Sfortunatamente
la figurina era di Celestina Warbeck.
La domenica era
stata piuttosto noiosa per il giovane pozionista, l'aveva passata a
rimettere a posto la sua zona letto, finire gli ultimi compiti e
ripassare qualche lezione.
La sera preparò l'occorrente per il
lunedì e si coricò, sprofondando subito nel sonno.
Qualcuno
gli tirò un orecchio.
Lui si girò di botto ed estrasse la
bacchetta.
Ultimamente si era esposto parecchio e voleva essere
sempre vigile e pronto.
Non vide nessuno ma sentì una voce
sussurrare “Ben svegliato Severus! ”
“James ti ho già detto
che sei un folle? Che ci fai qui alle..2 di
notte!”mormorò
leggendo l'orologio appeso in stanza.
Nel frattempo la testa di
Potter era sbucata da nulla.
“Volevo invitarti da noi. Facciamo
un pigiama party...oggi abbiamo studiato quasi tutto il giorno ci
vuole un po' di distrazione. Dai prendi i vestiti per domani e
infilati sotto il Mantello dell'Invisibilità!”
Piton capiva che
non era cosa buona stare alzati se ti dovevi svegliare presto, ma la
proposta era così allettante che accettò.
Si era decisamente
affezionato a quegli studenti.
Nel centro della stanza dei
Grifondoro troneggiava un materasso enorme, che sarebbe stato ampio
pure per Hagrid il guardiacaccia. Era stato preso dal letto di Black
ed allargato con un Engorgio.
Sopra
era stato disteso un telo dove erano stati posizionati stuzzichini e
dolcetti. C'era anche succo di zucca e qualche bevanda
colorata.
Tutta roba sgraffignata nelle cucine da Peter.
Gli
studenti salutarono il nuovo venuto e si accomodarono a cerchio
sull'immenso giaciglio.
Ramoso silenziò le pareti con un
incantesimo.
Lupin tirò fuori un piccolo grammofono e lo
azionò.
Dall' apparecchietto venne una musica roboante e calda,
che metteva allegria. Il padre del Serpeverde ascoltava la radio
Babbana e una volta lui aveva udito una banda che eseguiva un brano
simile. “La Little Jazz Orchestra” aveva annunciato
lo speaker.
Quel genere lo suonavano i “negri” come li aveva
chiamati
Tobias.
Iniziarono anche a mangiucchiare tutte le ghiottonerie.
Nel frattempo Remus narrò di vari aneddoti della scuola,
Potter si
occupò di raccontare delle storie di paura, che
terrorizzarono
Codaliscia con divertimento degli altri, Sirius chiuse con le sue
più
recenti avventure galanti.
Quando nessuno poté tenere ancora le
palpebre aperte, tolsero il telone con il cibo, ingigantirono una
coperta e dormirono tutti assieme.
Il giorno seguente Severus
si svegliò con la testa un po' pesante e delle belle
occhiaie.
I
Malandrini sembravano più allenati a quelle nottate
poiché ebbero
la voglia di ingaggiare una battaglia con i cuscini.
Dopodiché
Lunastorta, appoggiato dall'ospite, obbligò tutti a ripulire
la
camerata.
Tutti si diressero in Sala Grande e si divisero nelle
tavolate diverse.
Piton era davvero assonnato e avrebbe dato
qualsiasi cosa per una tazza di forte té nero. Nonostante
ciò si
accorse delle due sorelle Black che parlottavano guardando nella sua
direzione. Lui le fissò un attimo, sorprendendole, e le due
spostarono repentinamente lo sguardo altrove.
Evidentemente
sono parte della discussione.
Non
si diede però troppa pena della constatazione
poiché era troppo
stanco.
Finita la colazione si era ripreso così decise di cercare
Lily, difatti doveva parlarle.
James gli aveva chiesto il favore
di sapere come la ragazza aveva trovato la gita ad
Hosgomeade.
Trovata la sua amica la portò in un canto.
“Senti
volevo sapere se questo sabato tu sei divertita con Potter.”
“Certo
è stato gentile e se non fa lo spaccone sa essere veramente
simpatico. Perché?”
“Niente, ero solo curioso di sapere il
tuo giudizio....credo che lui tenga davvero molto a te.”
Alla
studentessa scintillarono gli occhi alla rivelazione e il pozionista
la lasciò, avendo instillato un seme che sperava
germogliasse
florido.
Con un incantesimo d'Appello il Serpeverde richiamò
a sé il materiale scolastico.
Era in ritardo.
Daltronde se non
avesse fatto il favore all'amico di parlare con Evans si sarebbe
sentito in colpa per tutta la mattinata.
Arrivò davanti all'aula
di Trasfigurazione, dove si sentiva provenire la voce della
professoressa MCGranitt, e quale non fu la sua sorpresa nel vedere la
compagna di Casa prediletta.
“Ciao Narcissa anche tu in
ritardo?”
“No Severus, ti stavo aspettando.”
Quella frase
mise in allarme lo studente: presupponeva l'inizio di una
conversazione.
Lei prese fiato e proseguì “E' vero che non
avresti problema ad affrontare Lucius?”
Cavoli
è ciò che ho detto a Regulus! “Sicuro.
Ma tu come...”
“L'ho saputo da mia sorella a colazione, a lei
l'ha raccontato Roddy che...insomma sai che Mcnair non sa tenere la
bocca cucita. So tutto quello che è successo fuori da Mielandia.
Sei stato carino a proteggermi di nuovo, ma non è questo il
punto;
ricordi che il bestione prima di scappare ti ha posto una
domanda?”
Lui assentì con il capo, era inutile negare di non
sapere.
“Vorrei sapere che cosa avresti risposto”
Per
Merlino sono intrappolato! Come se fossi finito in una cassaforte
della Gringott.
Il
ragazzo si incupì.
Non avrebbe mai voluto affrontare
quell'argomento.
Tuttavia la bionda non sembrava volesse desistere
e qualsiasi scusa riguardante punti in meno per il ritardo, punizioni
per indisciplina o dispiacere per la lezione mancata non sarebbe
servita.
Le diede le spalle e appoggiò una mano al muro, come per
reggersi.
Lo sforzo che dovette fare era immenso però infine
riuscì ad articolare un pensiero.
Con voce ferma e secca, per
eliminare i sentimenti che potevano trasparire dal tono, lo
enunciò.
“Penso di essermi innamorato di te”
L'aveva
detto.
Aveva avuto idea di dirle una bugia, ma sentiva di non
poterle mentire.
Lui non era Lucius.
Percepì un tocco
leggero sulla spalla.
Piton staccò la mano dal muro, si voltò
e vide Narcissa vicino che lo osservava con una strana luce negli
occhi.
Lei gli prese le due mani e sollevandosi un poco gli scoccò
un bacio sulla bocca.
Severus rispose alla dichiarazione
appassionatamente e stringendola fra le braccia.
Auguri di Buone feste a tutti!