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Autore: Awesomissima123    10/04/2015    3 recensioni
«É proprio arrivata la primavera, Ruotsi.»
«Mh?»

Tuttavia, per quanto fosse impresso nella sua anima, continuava a stupirlo, esattamente come in quel momento.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Finlandia/ Tino Väinämöinen, Svezia/Berwald Oxenstierna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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«Posso sedermi qui con te?»

 Le lenti degli occhiali brillarono a causa di un coincidente giochi di luci con i raggi del sole quando lui raddrizzò la testa mollemente lasciata ricadere all'indietro. La prima cosa che vide fu il sorriso dell'altro, restò per un attimo fermo a guardarlo, carezzando la superficie legnosa della panchina con i polpastrelli, sentendone tutta la consistenza ruvida e con un lieve cenno della testa assentì e sembrò che Tino aspettasse solo quello per prendere posto accanto a lui, i capelli biondi gli sollecitarono il braccio poggiato sul bordo, si guardarono per un momento.
Distolsero entrambi lo sguardo.

«Sembra assurdo che solo una settimana fa nevicasse ancora... Oh, guarda, Ruotsi*, sono spuntati già i primi bucaneve.»

 Ma non era il giardino che lui stava guardando, i suoi occhi erano persi nel nulla mentre nella mente era focalizzato ancora il sorriso e le fossette che gli scaldavano ogni volta il cuore. Si ridestò a quelle parole a quel tono sempre carico di entusiasmo e stupore per ogni singolo particolare della quotidianità, una cosa che gli ricordava costantemente di apprezzare anche la più piccola cosa. Non gli rispose, lo cercò con lo sguardo. Si guardarono per un momento.
 Distolsero entrambi lo sguardo.
Finlandia si morse l'interno della guancia sospirando impercettibilmente e lui si sentì un totale idiota nella sua difficoltà di dimostrazioni che diventava sempre di più una quasi impossibilità dell'esternazione di qualsivoglia sentimento, desiderio od opinione. Pensò che contrastava anche troppo con la personalità del finlandese così aperta, apprensiva, dinamica e tuttavia riservata: nonostante Tino avesse costantemente bisogno di un contatto fisico per sentirsi sicuro, non eccedeva mai, non gli imponeva mai nulla, era sempre rispettoso, forse troppo.

 «É proprio arrivata la primavera, Ruotsi.»
«Mh?»

Non ebbe il tempo di aggiungere o di fare altro, perchè quello si era alzato e velocemente se ne era andato scomparendo alla sua vista. Berwald cacciò un mezzo sospiro, stringendo i pugni e lasciando che la testa ricadesse all'indietro, di nuovo, mentre percorreva il cielo con gli occhi. L'unico segnale di insofferenza e di desolazione fu quella vibrazione delle braccia: pirtrfificato persino in quello. Possibile che fosse bloccato da quella barriera di timidezza e freddezza persino con la persona che gli era stata vicina con disinteresse ed infinita tenerezza? Possibile che quella stessa persona si fosse annoiata e, per questo, avesse deciso di andarsene?
Preferì non dare risposta a quelle domande, non ancora almeno, preferì ripensare a quegli occhi luminosi e a quella voce squillante. Abbassò le palpebre.
Ma Finlandia avrebbe davvero sempre capito e compreso?
La testa scattò di nuovo quando sentì il rumore di passi, ed erano i suoi passi: nel suo osservare silenzioso e secolare, nel suo imprimersi nella mente qualunque sensazione, aveva imparato a distinguere persino i passi dell'altro, un po' come preparasi il cuore e le membra poco prima di vederlo.
Tuttavia, per quanto fosse impresso nella sua anima, continuava a stupirlo, esattamente come in quel momento: Tino era tornato, si era chinato davanti a lui ed aveva poggiato i pugni chiusi sulle sue ginocchia. Berwald aveva chinato il volto e abbassando le braccia, aveva preso i polsi del finlandese delicatamente, con un'espressione quasi perplessa.
Finlandia aprì lentamente i pugni mostrando due bucaneva nei suoi palmi.

«Guarda, Ruotsi, ti ho portato un pezzo di Primavera, questo è solo tuo. Da me, a te.»

Sì, Tino avrebbe sempre capito e compreso. Il punto era proprio questo, Tino sapeva che nella semplicità dei gesti, di impercettibili espressioni, c'era l'amore più profondo, l'affetto più tenero ed era in quella semplicità ed in quel sorprenderlo che gli dimostrava giorno per giorno che andava bene così., che non avrebbe mai voluto cambiarlo di una virgola perchè sapeva che ogni singolo passo che l'uno aveva fatto nella direzione dell'altro era stato fortemente sentito, non era mai stato abitudinario e non era mai stato scontato.
Sapeva che le parole non servivano, che lui poteva parlare per entrambi e che forse, alle volte, parlava anche troppo. Gli sorrise sentendo le mani dello svedese stringergli un po' di più i polsi e scosse i palmi come per ridestarlo.
Le labbra di Berwald si incresparono appena mentre le dita passavano a sollevare un fiore all'altezza dei propri occhi, per poi  insinuarlo tra i fili biondi dei capelli di Finlandia in una delicata carezza che finì sulla sua guancia, fu lì che si fermò la sua mano.

«
Från mig till dig.*»

E davvero, alle volte, tra loro le parole non servivano, non bastavano perchè quando il volto di Tino si illuminò di una luce più forte e disarmante, l'unica cosa che potè fare fu quella di chinarsi sulle sue labbra con la convinzione di poter far proprio quel sorriso.
Era già suo.

«Meille meidän , Ruotsi»
«Evigt.»


Per sempre.












*
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*"Ruotsi": Svezia
*"Från mig till dig": da me a te
*"Meille meidän , Ruotsi": Da noi, per noi, Svezia.
*"Evigt": per sempre.



NON SONO SCOMPARSA. "GERASCOFOBIA" è IN CANTIERE E QUASI PRONTA E ASPETTATEVI UNA PRUMANO A BREVISSIMO.
Dunque, tornando a noi... 
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...
Quanta fluffosità! Lo so, sono irriconoscibile: non c'è neanche un po' di puro angst. Eh, lo so.
Sono imbarazzatissima, è la prima volta che scrivo una SuFin! Fermo restando che sui nordici non mi fermo qui ed, anzi, ne ho altre in cantiere con la gentile collaborazione di na scrittrice che per il momento resta in anonimo.
Ok, questa è dedicata al mio Ruotsi ( <3 ), la mia partner di Role a cui non dirò nulla perchè me ne vergogno troppo.
Oh, Ruotsi, nel caso avessi letto questa fic, spero che ti sia piaciuto il mio Ber!
Cosa dire... Grazie mille per aver letto e grazie in anticipo a chi recensirà. Spero che l'esperimento sia andato a buon fine.
Ora scappo a concludere il capitolo di "Gerascofobia" così evito macumbe.
Grazie per la gentile attenzione!
Baci!
   
 
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